Gli studenti e i docenti del nord sono tremendamente mediocri

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La Puglia ha una popolazione di 4 milioni di abitanti, la Lombardia di 10 milioni.
In Puglia ci sono stati 788 diplomati con lode, in Lombardia 234.
In Puglia quest'anno c'è stato 1 diplomato con lode ogni 5076 abitanti, in Lombardia 1 ogni 42735.
La frequenza di diplomati con lode in Puglia è maggiore del 841% (OTTOCENTOQUARANTUNO%) rispetto alla Lombardia.

La mia conclusione è che in Lombardia gli studenti (e di conseguenza gli insegnanti) sono delle vere ciofeche!

Anzi il problema è il livello della scuola in tutto il nord Italia
Lombardia+Veneto+Piemonte+Liguria+Friuli+Trentino hanno registrato 732 diplomati con lode a fronte dei 788 della sola Puglia

Immagino, anzi spero, che questo messaggio sia ironico.

Penso invece sia strumentalmente provocatorio perché sembrerebbe accusare , in maniera neanche troppo velata,  i docenti meridionali di largheggiare eccessivamente nella valutazione dei loro studenti che sarebbero invece tremendamente ignoranti, superati solo dalla superficialità ed incompetenza dei loro docenti.
E se anche mi stia sbagliando e si intenda invece rimarcare una presunta ed assurda superiorità dei docenti meridionali su quelli settentrionali, il mio giudizio sul  discorso rimane identico:  assolutamente vergognoso.
Perciò intendo dedicare all'autore del nel newtopic, ed a tutti quelli che la pensino come lui, il celeberrimo verso 51 del Canto III dell'Inferno:
non ragioniam di lor ma guarda e passa.

Non mi sembra assolutamente superficiale l'atteggiamento di chi si chiede perché in certe regioni ci siano voti più alti.
Sono veramente più bravi gli alunni? Sono più "generosi" i docenti?
L'ho notato anche con i voti di laurea. E' possibile che in certe zone il 110 e lode sia stato e sia quasi la norma? Boh!

PS -Tanto, prima o poi, i nodi vengono al pettine.

PPS- Non sono nordica.

Beh, Francesca forse è l'esatto contrario. I docenti meridionali, di cui molti lavorano al Nord, probabilmente sono più severi di quelli che lavorano al Sud. ;-)

PS sono docente, meridionale, lavoro al Centro-nord e ho avuto finora un ottimo rapporto con i miei alunni. Detto questo, il post più che provocatorio mi sembra inutile...

Post provocatorio, quasi da ban.

Post da ban, come tutto ciò che mette in evidenza situazioni indegne e inconfutabilmente vere.

Considerando che una discreta percentuale di insegnanti che lavorano al nord è di origine meridionale (e non solo di origine genetica, ma anche di immigrazione personale molto recente)...

... come si spiegherebbe che gli stessi insegnanti nati, che so, a Foggia o a Benevento o a Caltanissetta, abbiano l'abitudine di scialare con promozioni regalate e voti altissimi ammanniti a tutti, e che poi di colpo diventino molto più restrittivi e molto più esigenti quando si trasferiscono a insegnare al nord?

(il che, sia chiaro, non vuol dire necessariamente nell'esclusivo e selettivissimo liceo da lacrime e sangue nel centro storico di Torino... ma anche al tecnico industriale di Noventa Vicentina, o all'artistico di Pavullo nel Frignano?)

A me sembra che ormai in quasi tutte le scuole si promuovano cani e porci e si regalino diffusamente voti alti immeritati, e che nessuna provincia se la scampi da questa abitudine.

L.

Non so se sia legato o meno al discorso perché non riguarda la maturità, ma una volta ascoltai una mia collega di un istituto alberghiero che sostenne che loro erano "costretti" a promuovere anche casi talvolta disperati per non rischiare tagli e/o accorpamenti di classe. Non so se è una bufala o meno, ve la riporto in quanto testimone di quel suo sfogo.

E' sicuramente vero per le classi inferiori. Poi bisogna vedere se vale di più il rispetto per la deontologia professionale o la possibilità di avere una cattedra in più in una certa scuola, ma per qualcuno non è una scelta facile. Alla maturità naturalmente questo non c'entra (i diplomati non vanno a formare una nuova classe), ma qui subentrano il desiderio di togliersi dalle scatole certi personaggi, di evitare ricorsi, di far fare "bella figura" alla scuola nelle statistiche e sui giornali...

Dec ha scritto:E' sicuramente vero per le classi inferiori. Poi bisogna vedere se vale di più il rispetto per la deontologia professionale o la possibilità di avere una cattedra in più in una certa scuola, ma per qualcuno non è una scelta facile. Alla maturità naturalmente questo non c'entra (i diplomati non vanno a formare una nuova classe), ma qui subentrano il desiderio di togliersi dalle scatole certi personaggi, di evitare ricorsi, di far fare "bella figura" alla scuola nelle statistiche e sui giornali...

Se vuoi "levarti dalle scatole" qualche alunno (cioè, ritieni che anche tenendolo un anno in più fa più danno che altro), non è che gli dai 100.

La soluzione sarebbe semplicissima: ripristiniamo le commissioni nazionali, con docenti che rrivano da ogni parte d'Italia. Naturalmente costa, ma si sa, chi spende poco ottiene poco.

PJMS ha scritto:Non so se sia legato o meno al discorso perché non riguarda la maturità, ma una volta ascoltai una mia collega di un istituto alberghiero che sostenne che loro erano "costretti" a promuovere anche casi talvolta disperati per non rischiare tagli e/o accorpamenti di classe. Non so se è una bufala o meno, ve la riporto in quanto testimone di quel suo sfogo.

Confermo. Credo possibile che gli stessi insegnanti meridionali al nord siano più severi semplicemente perché sentono di poterlo essere mentre al sud spesso non si ha l'appoggio del consiglio di classe per bocciare. Il risultato sono studenti che sanno di poter fare tutto quello che vogliono (o di poter fare proprio nulla tutto l'anno) e che nel peggiore delle ipotesi saranno solo mandati agli inutili corsi di recupero.

Trovo vergognoso tale argomento...

Pegeen2015 ha scritto:Trovo vergognoso tale argomento...

Quando leggo questi commenti capisco come sono fatti gli italiani. Le cose vergognose sono altre.

Vergognati Nina!

è il caso di moderare i termini.

Pegeen2015 ha scritto:Vergognati Nina!

No comment.

Ma comunque, parliamoci chiaro: io frequento da almeno 15 anni forum di insegnanti, e da 15 anni sento la quasi totalità degli insegnanti lamentarsi di essere inesorabilmente costretti ad abbassare i livelli per tutti, e di ricevere pressioni fortissime (in qualche caso semplicemente psicologiche e piagnucolose, in altri anche a livello di minacce e di mobbing) per promuovere tutti e per gonfiare i voti in modo abnorme anche a quelli già promossi.

Il tutto, senza nessuna distinzione di regione o etnia di provenienza.

Quindi, di che stiamo a parlare?????

mac67 ha scritto:

Dec ha scritto:E' sicuramente vero per le classi inferiori. Poi bisogna vedere se vale di più il rispetto per la deontologia professionale o la possibilità di avere una cattedra in più in una certa scuola, ma per qualcuno non è una scelta facile. Alla maturità naturalmente questo non c'entra (i diplomati non vanno a formare una nuova classe), ma qui subentrano il desiderio di togliersi dalle scatole certi personaggi, di evitare ricorsi, di far fare "bella figura" alla scuola nelle statistiche e sui giornali...

Se vuoi "levarti dalle scatole" qualche alunno (cioè, ritieni che anche tenendolo un anno in più fa più danno che altro), non è che gli dai 100.

La soluzione sarebbe semplicissima: ripristiniamo le commissioni nazionali, con docenti che rrivano da ogni parte d'Italia. Naturalmente costa, ma si sa, chi spende poco ottiene poco.

Rispondevo a PJMS che parlava di "promuovere anche casi talvolta disperati per non rischiare tagli e/o accorpamenti di classe". Immagino che non si riferisse in questo caso a voti eccellenti. Siamo finiti un po' off-topic, ma pazienza.