Bruno Manfellotto, direttore dell'Espresso

Bruno Manfellotto, direttore dell'Espresso, scrive che MIchele Emiliano, governatore della Puglia, non ha nessun titolo per esprimersi, in disaccordo, sulla Buona Squola. C'è qualcuno che ha voglia di dirgliene quattro ?

ps io ho tolto l'abbonamento

E l'intervista al presidente del PD Orfini, niente è???

"I numeri del voto dicono che è più di un malessere. C’è il distacco di un pezzo della base sociale…

“Qui si apre un punto più complesso. Anch’io leggo tante lettere di insegnanti che non ci vogliono più votare. Ma molte di quelle proteste, sinceramente, le trovo corporative. Il coraggio delle riforme vuole anche dire mettere in discussione il rapporto con una fetta del proprio elettorato, comprese alcune rendite di posizione”.

80ILA ha scritto:E l'intervista al presidente del PD Orfini, niente è???

"I numeri del voto dicono che è più di un malessere. C’è il distacco di un pezzo della base sociale…

È evidente che quando un partito smette di far finta di essere un partito socialdemocratico ("sinistra" è decisamente eccessivo da qualche decennio a questa parte) per fare una politica di stampo liberale condita con un po' di populismo di berlusconiana memoria c'è poco da fare: lo votano i sodali di cui fa gli interessi e una parte del popolo bove che ancora non riesce a togliersi il prosciutto dagli occhi.

La scuola dovrebbe essere gestita da chi ama e comprende il valore della cultura nel profondo.

Giancarlo Dessì ha scritto:

80ILA ha scritto:E l'intervista al presidente del PD Orfini, niente è???

"I numeri del voto dicono che è più di un malessere. C’è il distacco di un pezzo della base sociale…

È evidente che quando un partito smette di far finta di essere un partito socialdemocratico ("sinistra" è decisamente eccessivo da qualche decennio a questa parte) per fare una politica di stampo liberale condita con un po' di populismo di berlusconiana memoria c'è poco da fare: lo votano i sodali di cui fa gli interessi e una parte del popolo bove che ancora non riesce a togliersi il prosciutto dagli occhi.

la penso esattamente come te, il problema è che chi non ha il prosciutto negli occhi non ha nemmeno una visione di come si potrebbe uscire da questo vicolo cieco.
Non riusciamo ad essere uniti, o quantomeno ad organizzarci: il massimo del dissenso che riusciamo ad esprimere è non votare.
Ho l'amara sensazione che non ci sia via d'uscita, se non tentare di sopravvivere e basta.