Numero di domande possibili a priori: 132'000
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Numero di domande possibili a priori: 132'000
Promemoria primo messaggio :
Il numero di persone che effettivamente potevano accedere alla domanda online è circa 132'000:
Prima delle assunzioni di fase 0 e A avevamo:
126mila da GAE (inclusa infanzia che aveva la domanda online per la fase B)
6mila idonei non in GAE
Dopo la fase 0 e A (29'000 assunzioni) il numero di persone effettivamente interessate a fare domanda si riduce a 103mila).
Il numero di persone che effettivamente potevano accedere alla domanda online è circa 132'000:
Prima delle assunzioni di fase 0 e A avevamo:
126mila da GAE (inclusa infanzia che aveva la domanda online per la fase B)
6mila idonei non in GAE
Dopo la fase 0 e A (29'000 assunzioni) il numero di persone effettivamente interessate a fare domanda si riduce a 103mila).
Ultima modifica di Babbeus il Sab Ago 15, 2015 7:54 am - modificato 2 volte.
Babbeus- Messaggi : 1746
Data d'iscrizione : 17.03.15
Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
Babbeus ha scritto:Ma perchè hai deciso che il posto per te non c'è? Magari invece lavoravi lì da 10 anni.
Perchè siamo in 40.000 che pensiamo che il nostro posto ci sia.
Ma i posti totali magari sono solo 10.000.
gg
giginogigetto- Messaggi : 498
Data d'iscrizione : 26.07.12
Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
giginogigetto ha scritto:Babbeus ha scritto:Ma perchè hai deciso che il posto per te non c'è? Magari invece lavoravi lì da 10 anni.
Perchè siamo in 40.000 che pensiamo che il nostro posto ci sia.
Ma i posti totali magari sono solo 10.000.
Se lavoravi da 10 anni non è questione di "pensarlo": il posto per in quella provincia te c'era e lo stavi occupando, perchè dovrebbero togliertelo per darlo ad altri e spostarti sul posto di un altro (che dovrà migrare)?
Babbeus- Messaggi : 1746
Data d'iscrizione : 17.03.15
Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
Personalmente ho famiglia, ho presentato domanda, e se riceverò destinazione troppo lontana dovrò rifiutare con conseguente depennamento dalle graduatorie. Tuttavia nei concorsi pubblici è già vigente la possibilità di essere spediti lontano. Quanto alla prima scelta, a proposito della faq 22 avevo letto:
"Perché questa premessa? Per dire che tutta la nostra azione è stata finalizzata a tenere il più possibile le persone vicino a casa. E per dire che avendo queste "reti di protezione" la scelta più sensata è a mio avviso quella di indicare come prima provincia quella di residenza senza correre alla ricerca di quelle con più possibilità di assunzione."
In ogni caso, a prescindere dal turbinio di informazioni (spesso partigiane, visto che la riforma della scuola è diventata terreno di scontro politico, per motivi anche esterni ad essa), nel conto che mi facevo relativamente al rapporto tra posti disponibili (102mila e rotti) e aventi diritto, risultava che il posto c'era per tutti.... e quindi non ho mai messo in dubbio l'opzione di indicare come prima provincia quella di residenza, allontanandomi concentricamente, in modo assolutamente indipendente dalle disponibilità curricolari. Infatti la gran parte delle assunzioni nazionali avverranno sull'organico potenziato, che segue logiche completamente diverse da quello curricolare: un docente di A019 potrebbe tranquillamente seguire lo svolgimento dei compiti/studio pomeridiano nelle materie letterarie, oppure seguire i ragazzi del percorso di alternanza scuola lavoro (istituito in tutte le scuole secondarie superiore), tanto per fare un esempio. Mi sembra, invece, che si è continuato a ragionare sui posti di potenziamento come se fossero correlati da un rapporto di proporzionalità con i posti curricolari. Inoltre ho tenuto in conto che sicuramente la volontà politica del governo , per ovvie ragioni elettoralistiche, a maggior ragione in un momento di difficoltà, sia quella di mantenere i numeri delle assunzioni sbandierate, evitando al massimo migrazioni. Spero davvero che la scelta della docente di Palermo sia isolata.... altrimenti, per quanto riguarda le assunzioni sul potenziamento (la gran parte) assisteremo al paradosso quelli di Milano che andranno a Messina.... e viceversa.
http://www.orizzontescuola.it/news/assunzioni-faq-22-e-scelta-della-prima-provincia-campione-non-accadr-che-chi-ha-meno-punteggio
"Perché questa premessa? Per dire che tutta la nostra azione è stata finalizzata a tenere il più possibile le persone vicino a casa. E per dire che avendo queste "reti di protezione" la scelta più sensata è a mio avviso quella di indicare come prima provincia quella di residenza senza correre alla ricerca di quelle con più possibilità di assunzione."
In ogni caso, a prescindere dal turbinio di informazioni (spesso partigiane, visto che la riforma della scuola è diventata terreno di scontro politico, per motivi anche esterni ad essa), nel conto che mi facevo relativamente al rapporto tra posti disponibili (102mila e rotti) e aventi diritto, risultava che il posto c'era per tutti.... e quindi non ho mai messo in dubbio l'opzione di indicare come prima provincia quella di residenza, allontanandomi concentricamente, in modo assolutamente indipendente dalle disponibilità curricolari. Infatti la gran parte delle assunzioni nazionali avverranno sull'organico potenziato, che segue logiche completamente diverse da quello curricolare: un docente di A019 potrebbe tranquillamente seguire lo svolgimento dei compiti/studio pomeridiano nelle materie letterarie, oppure seguire i ragazzi del percorso di alternanza scuola lavoro (istituito in tutte le scuole secondarie superiore), tanto per fare un esempio. Mi sembra, invece, che si è continuato a ragionare sui posti di potenziamento come se fossero correlati da un rapporto di proporzionalità con i posti curricolari. Inoltre ho tenuto in conto che sicuramente la volontà politica del governo , per ovvie ragioni elettoralistiche, a maggior ragione in un momento di difficoltà, sia quella di mantenere i numeri delle assunzioni sbandierate, evitando al massimo migrazioni. Spero davvero che la scelta della docente di Palermo sia isolata.... altrimenti, per quanto riguarda le assunzioni sul potenziamento (la gran parte) assisteremo al paradosso quelli di Milano che andranno a Messina.... e viceversa.
http://www.orizzontescuola.it/news/assunzioni-faq-22-e-scelta-della-prima-provincia-campione-non-accadr-che-chi-ha-meno-punteggio
Babbeus ha scritto:francesco.russo ha scritto:Appena letto.... allucinante! Spero non siano rappresentativi della nostra categoria.... un cittadino normale, che lavora nel privato, soggetto all'incertezza perpetua del licenziamento, che idea si fa di noi ?
Ma i dipendenti pubblici devono essere sottoposti gratuitamente ad incertezze e migrazioni per soddisfare le esigenze di quelli che questi problemi ce li hanno avuti? Vogliamo anche renderli licenziabili ad arbitrio del dirigente già che ci stiamo?
Poi è davvero incomprensibile l'indicazione di Torino come prima provincia, quando lei è di Palermo e lì vuole tornare. Mi chiedo quale è stato il livello medio di comprensione del meccanismo: bisognava indicare come prima provincia quella di residenza desiderata (non quella dove c'è più posto)
Non è così: se il sistema era quello della faq22 bisognava indicarne una dove entravi sicuro altrimenti rischiavi di non entrare affatto.
francesco.russo- Messaggi : 184
Data d'iscrizione : 04.03.15
Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
Babbeus ha scritto:
Se lavoravi da 10 anni non è questione di "pensarlo": il posto per in quella provincia te c'era e lo stavi occupando, perchè dovrebbero togliertelo per darlo ad altri e spostarti sul posto di un altro (che dovrà migrare)?
Non sto dicendo che non c'è nessun diritto.
Sto dicendo che uno pensa che il suo posto ci sia perchè è 10 anni che lavora (magari su G.I.), un altro perchè ha vinto il concorso, un altro perchè ha maturato 1000 punti in una scuola del Nord e aspetta solo di ritornare al Sud, ecc.
E quelli convinti che il "loro posto" ci sia, sono molti ma molti di più dei posti che in realtà ci sono.
Tutto qui.
Cmq adesso mi aspetta il pranzo di ferragosto, ne approfitto per fare gli auguri a tutti (per oggi e per il futuro).
gg
giginogigetto- Messaggi : 498
Data d'iscrizione : 26.07.12
Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
francesco.russo ha scritto:Personalmente ho famiglia, ho presentato domanda, e se riceverò destinazione troppo lontana dovrò rifiutare con conseguente depennamento dalle graduatorie.
Tu hai già insegnato?
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
Insegno dal 2002, su classe di concorso soprannumeraria (già, perché tra utilizzi e quant'altro posti o spezzoni di fatto si liberano sempre), a Torino, essendo di Torino. Ovviamente ho indicato Torino come prima provincia, anche se è fortemente sopranummeraria; a seguire Asti, ecc. Non ho minimamente seguito una logica basata sulla disponibilità dei posti bensì di vicinanza alla provincia di residenza.gugu ha scritto:francesco.russo ha scritto:Personalmente ho famiglia, ho presentato domanda, e se riceverò destinazione troppo lontana dovrò rifiutare con conseguente depennamento dalle graduatorie.
Tu hai già insegnato?
francesco.russo- Messaggi : 184
Data d'iscrizione : 04.03.15
Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
giginogigetto ha scritto:Babbeus ha scritto:
Se lavoravi da 10 anni non è questione di "pensarlo": il posto per in quella provincia te c'era e lo stavi occupando, perchè dovrebbero togliertelo per darlo ad altri e spostarti sul posto di un altro (che dovrà migrare)?
Non sto dicendo che non c'è nessun diritto.
Sto dicendo che uno pensa che il suo posto ci sia perchè è 10 anni che lavora (magari su G.I.), un altro perchè ha vinto il concorso, un altro perchè ha maturato 1000 punti in una scuola del Nord e aspetta solo di ritornare al Sud, ecc.
E quelli convinti che il "loro posto" ci sia, sono molti ma molti di più dei posti che in realtà ci sono.
Non è molto sensato questo discorso: è legittimo e normale pensare che il tuo posto ci sarà se sei in GAE e lavori: c'è e ci sarà in termini di supplenze, ci sarà come ruolo per scorrimento (se sei un idoneo invece il tuo posto potrebbe non esserci e non penserai che il posto per te c'è). E non è vero che nel pensarlo c'è una contraddittorietà con i pensieri degli altri: le regole sono quelle, le conosciamo tutti e le proiezioni che facciamo si basano su quelle regole e che fino ad ora hanno governato la realtà. Solo l'intervento di Renzi ha rotto quelle regole: con questo intervento vengono messe in ruolo molte persone che non pensavano affatto che il posto per loro ci fosse in provincia: pensavano al contrario che le prospettive di lavorare erano minime e che avrebbero dovuto provare a migrare dove quei posti mancavano (nel nord). Questi erano i pensieri e questa è la norma.
L'anomalia l'ha creata Renzi che invece ha deciso di togliere il posto a tutti (o metterli a rischio) per far spostare tutta l'italia a catena.
Non è normale che uno di Firenze che prenderebbe il ruolo a breve debba essere costretto a spostarsi per lasciare il posto a uno di Roma che ha lasciato il posto a uno di Napoli che ha lasciato il posto a un siciliano. Nessuno si sarebbe mai aspettato uno scenario del genere prima. E' solo l'inettitudine (o la follia) di questa legge che nessuno si sarebbe mai sognato che ha creato il caos, non era affatto nell'ordine naturale delle cose.
Babbeus- Messaggi : 1746
Data d'iscrizione : 17.03.15
Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
a) Il Miur informa che 71643 docenti hanno presentato domanda per le fasi b e c del piano assunzionale. Di loro, uno su sei rimarrà fuori, oltre a chi non ha fatto l'istanza per scelta o perchè del tutto inutile, come tante colleghe della scuola dell'infanzia. Più che una vittoria della proposta della "buona scuola", ci pare che si tratti di un indicatore del livello di disperazione in cui è ridotto il lavoro dipendente in questo paese.
b) Storicamente, è sempre accaduto prima d'ora che le procedure di reclutamento avessero un preciso quadro di riferimento normativo. Va aggiunto che poi esso molto spesso è stato mutato in corso d'opera delineando scenari del tutto dissimili da quelli originari. E' stato così con le graduatorie ad esaurimento, che dovevano essere impermeabili a nuovi ingressi e legate ad un territorio per tutta la loro durata ed invece sono state simili ad un colapasta, hanno permesso la mobilità interprovinciale e trasformato le code in pettini. E' stato così per i diplomi magistrali fino al 2001, prima non considerati abilitanti e poi sì. E' stato così per il concorso 2012, che non prevedeva graduatorie a scorrimento e che invece oggi chi vi è inserito si trova ad avere priorità sulle gae. E l'elenco potrebbe continuare, precisando che non si dà qui un giudizio di merito, ma si produce una semplice cronaca. Anzi, va detto che gli aggiustamenti in gran parte dei casi son stati di buon senso ed hanno testimoniato che forse era il caso di far precedere il raziocinio alle motivazioni della fretta politica e far da subito provvedimenti più equi.
c) Stavolta la situazione è stata diversa. Chi ha fatto domanda s'è buttato nel buio più totale. Poche cose erano stabilite nella Legge 107 ed anche quelle poche sono state ripetutamente contraddette in faq e, soprattutto, interviste di coloro che la stessa legge l'avevano scritta o data in appalto. Nessun dato certo sui contingenti per provincia e classe di concorso, ma soltanto delle macroquantità regionali che non significano nulla come riferimento concreto. Poche indicazioni sulla mobilità per il prossimo anno. Risposte fantasiose sui meccanismi di reclutamento.
In tantissimi ci hanno chiamato per chiederci consigli, mettendoci in imbarazzo, perchè altro non potevamo fare che illustrare la situazione nella sua indeterminatezza. Per fortuna che, fondamentalmente, pensiamo che cercassero conferme per decisioni che, in un senso o nell'altro, avevano giustamente preso autonomamente.
Un alone di mistero su tutto. Anzi, di vari misteri.
d1) Mistero tecnico. Lo mettiamo per primo per precisi motivi: in tutti questi anni una certezza ha accomunato i precari, quella che i sistemi informatici del Miur sono il peggio esistente sul mercato (e chissà se prima o poi salterà fuori qualche dato su chi li ha gestiti e quanto ci ha tirato su ...). Fra sistema che si blocca o si oscura o che funziona a intermittenza a seconda del tipo di connessione usata, s'è arrivati al capolavoro dell'anno scorso, quando tutti coloro che avevano prodotto l'aggiornamento delle gae nei primi giorni han dovuto rifar tutto, con gente che s'era ritrovata in province agli antipodi di quelle scelte o classi di concorso di cui neppure conosceva l'esistenza. Delegare tutto ad un "cervellone" di tal portata assomiglia molto ad una tombola, come serietà metodologica, anche se mette, forse, al riparo il Miur da molti contenziosi, essendo difficilmente verificabili i pastrocchi, se non eclatanti.
d2) Mistero democratico. In Italia, hic et nunc, conta più la legge (in questo caso pessima) o l'esternazione di un viceministro? Lo scopriremo solo vivendo ... Intanto riepiloghiamo i fatti. La Legge 107, per le fasi b e c, prevede una graduatoria nazionale. La cosa spaventa assai i colleghi precari e quindi le domande latitano. Dapprima con un'ambigua faq, poi con un'altrettanto poco chiara dichiarazione del viceministro viene detto che non sarà così, ma si andrà per province di gradimento. A questo punto interviene Bruschi, già consigliere della Gelmini, a spiegare, con indubbia chiarezza, il meccanismo: si andrà per graduatoria nazionale per la fase b, mentre per la fase c ciò succederà soltanto dalla seconda preferenza espressa in poi. Decisamente macchinoso (perplessità, vedi d1), può far sogghignare che a dover decodificare l'ermetico italiano del vice della Giannini debba essere il consigliere della Gelmini, ma non è finita qui. A poche ore dalla chiusura del tutto, interviene Campione, nomen omen, vice del vice Faraone, che, tra una citazione di Asimov (alta cultura ...) ed altre amenità, dapprima contraddice il proprio superiore sottolineando che non potrà accadere che chi ha meno punteggio superi chi ne ha di più, poi nega se stesso riprendendo la questione della prima provincia. Alta scuola, da Campione, cognome ricorrente, sotto diverse sembianze, tra chi comanda sulla scuola in Italia.
d3) Mistero proporzionale. Nessuno sa su quali classi di concorso e come sulle diverse province verranno fatte le assunzioni, dati che avrebbero permesso da parte dei colleghi precari un approccio maggiormente consapevole. Di più, anche qui sono intervenute le solite esternazioni, stavolta anche da parte della Giannini in persona, a indicare che il riferimento non saranno le classi di concorso, ma gli ambiti disciplinari. Creando cioè più confusione ancora, visto che essi non hanno alcuna definizione normativa precisa, a parte quella, molto ampia, per la secondaria di secondo grado, attinente al sostegno, in quattro aree e non precisando se, all'interno dell'ambito, vi sarà un'unica graduatoria o se riappariranno le classi di concorso.
d4) Mistero mobile. Cosa capiterà tra un anno, nel momento della mobilità? Anche qui, una lettura rigida della Legge 107, indicherebbe che, essendo messi a disposizione della prima fase straordinaria anche i posti dell'organico aggiuntivo, essi andrebbero a soddisfare verosimilmente le richieste di chi da anni cerca di avvicinarsi a casa senza riuscirci perchè in classi di concorso poco numerose e/o con scarso ricambio. Ma ciò significherebbe che tutto questo battage sulla prima provincia sarebbe aria fritta perchè, visto che quest'anno la gran parte degli immessi rimarrà nella provincia in cui avrà beccato una supplenza al 30 giugno, almeno questo pare certo, si riproporrebbero le stesse questioni di ora. Al contrario, se vi fosse consequenzialità e venisse nuovamente (?) garantita la prima scelta, avremmo i neoimmessi che stanno a casa loro e chi ha avuto la "sventura" di entrare di ruolo quindici anni fa senza riuscire ancora ad avvicinarsi a casa, potrebbe tranquillamente rinunciare definitivamente al proprio sogno. In tutte le evenienze, un casino.
e) Che senso ha tutto ciò? Dovevano dare una risposta alla Corte di giustizia europea. In un contesto più precario per tutti, dovevano dare una parvenza di stabilità ad un po' di colleghi, 55000, mica quelli millantati, che coprono il turn over e l'organico di diritto e che sarebbero, in tempi più o meno uguali, entrati comunque. Ma tutto ciò poteva, in tutta evidenza, essere fatto in altro modo. Si può ipotizzare che si sia di fronte ad apprendisti stregoni che non sanno quello che fanno e forse un po' di verità in questo c'è, ma non basta: la sensazione è che tutto quanto accade sia voluto e funzionale a far passare un'idea del lavoro dipendente che si deve abituare ad essere in totale balia degli eventi e dei voleri calati dall'alto, senza diritti o aspettative, ad avere una mentalità da servo remissivo e non da cittadino pensante.
b) Storicamente, è sempre accaduto prima d'ora che le procedure di reclutamento avessero un preciso quadro di riferimento normativo. Va aggiunto che poi esso molto spesso è stato mutato in corso d'opera delineando scenari del tutto dissimili da quelli originari. E' stato così con le graduatorie ad esaurimento, che dovevano essere impermeabili a nuovi ingressi e legate ad un territorio per tutta la loro durata ed invece sono state simili ad un colapasta, hanno permesso la mobilità interprovinciale e trasformato le code in pettini. E' stato così per i diplomi magistrali fino al 2001, prima non considerati abilitanti e poi sì. E' stato così per il concorso 2012, che non prevedeva graduatorie a scorrimento e che invece oggi chi vi è inserito si trova ad avere priorità sulle gae. E l'elenco potrebbe continuare, precisando che non si dà qui un giudizio di merito, ma si produce una semplice cronaca. Anzi, va detto che gli aggiustamenti in gran parte dei casi son stati di buon senso ed hanno testimoniato che forse era il caso di far precedere il raziocinio alle motivazioni della fretta politica e far da subito provvedimenti più equi.
c) Stavolta la situazione è stata diversa. Chi ha fatto domanda s'è buttato nel buio più totale. Poche cose erano stabilite nella Legge 107 ed anche quelle poche sono state ripetutamente contraddette in faq e, soprattutto, interviste di coloro che la stessa legge l'avevano scritta o data in appalto. Nessun dato certo sui contingenti per provincia e classe di concorso, ma soltanto delle macroquantità regionali che non significano nulla come riferimento concreto. Poche indicazioni sulla mobilità per il prossimo anno. Risposte fantasiose sui meccanismi di reclutamento.
In tantissimi ci hanno chiamato per chiederci consigli, mettendoci in imbarazzo, perchè altro non potevamo fare che illustrare la situazione nella sua indeterminatezza. Per fortuna che, fondamentalmente, pensiamo che cercassero conferme per decisioni che, in un senso o nell'altro, avevano giustamente preso autonomamente.
Un alone di mistero su tutto. Anzi, di vari misteri.
d1) Mistero tecnico. Lo mettiamo per primo per precisi motivi: in tutti questi anni una certezza ha accomunato i precari, quella che i sistemi informatici del Miur sono il peggio esistente sul mercato (e chissà se prima o poi salterà fuori qualche dato su chi li ha gestiti e quanto ci ha tirato su ...). Fra sistema che si blocca o si oscura o che funziona a intermittenza a seconda del tipo di connessione usata, s'è arrivati al capolavoro dell'anno scorso, quando tutti coloro che avevano prodotto l'aggiornamento delle gae nei primi giorni han dovuto rifar tutto, con gente che s'era ritrovata in province agli antipodi di quelle scelte o classi di concorso di cui neppure conosceva l'esistenza. Delegare tutto ad un "cervellone" di tal portata assomiglia molto ad una tombola, come serietà metodologica, anche se mette, forse, al riparo il Miur da molti contenziosi, essendo difficilmente verificabili i pastrocchi, se non eclatanti.
d2) Mistero democratico. In Italia, hic et nunc, conta più la legge (in questo caso pessima) o l'esternazione di un viceministro? Lo scopriremo solo vivendo ... Intanto riepiloghiamo i fatti. La Legge 107, per le fasi b e c, prevede una graduatoria nazionale. La cosa spaventa assai i colleghi precari e quindi le domande latitano. Dapprima con un'ambigua faq, poi con un'altrettanto poco chiara dichiarazione del viceministro viene detto che non sarà così, ma si andrà per province di gradimento. A questo punto interviene Bruschi, già consigliere della Gelmini, a spiegare, con indubbia chiarezza, il meccanismo: si andrà per graduatoria nazionale per la fase b, mentre per la fase c ciò succederà soltanto dalla seconda preferenza espressa in poi. Decisamente macchinoso (perplessità, vedi d1), può far sogghignare che a dover decodificare l'ermetico italiano del vice della Giannini debba essere il consigliere della Gelmini, ma non è finita qui. A poche ore dalla chiusura del tutto, interviene Campione, nomen omen, vice del vice Faraone, che, tra una citazione di Asimov (alta cultura ...) ed altre amenità, dapprima contraddice il proprio superiore sottolineando che non potrà accadere che chi ha meno punteggio superi chi ne ha di più, poi nega se stesso riprendendo la questione della prima provincia. Alta scuola, da Campione, cognome ricorrente, sotto diverse sembianze, tra chi comanda sulla scuola in Italia.
d3) Mistero proporzionale. Nessuno sa su quali classi di concorso e come sulle diverse province verranno fatte le assunzioni, dati che avrebbero permesso da parte dei colleghi precari un approccio maggiormente consapevole. Di più, anche qui sono intervenute le solite esternazioni, stavolta anche da parte della Giannini in persona, a indicare che il riferimento non saranno le classi di concorso, ma gli ambiti disciplinari. Creando cioè più confusione ancora, visto che essi non hanno alcuna definizione normativa precisa, a parte quella, molto ampia, per la secondaria di secondo grado, attinente al sostegno, in quattro aree e non precisando se, all'interno dell'ambito, vi sarà un'unica graduatoria o se riappariranno le classi di concorso.
d4) Mistero mobile. Cosa capiterà tra un anno, nel momento della mobilità? Anche qui, una lettura rigida della Legge 107, indicherebbe che, essendo messi a disposizione della prima fase straordinaria anche i posti dell'organico aggiuntivo, essi andrebbero a soddisfare verosimilmente le richieste di chi da anni cerca di avvicinarsi a casa senza riuscirci perchè in classi di concorso poco numerose e/o con scarso ricambio. Ma ciò significherebbe che tutto questo battage sulla prima provincia sarebbe aria fritta perchè, visto che quest'anno la gran parte degli immessi rimarrà nella provincia in cui avrà beccato una supplenza al 30 giugno, almeno questo pare certo, si riproporrebbero le stesse questioni di ora. Al contrario, se vi fosse consequenzialità e venisse nuovamente (?) garantita la prima scelta, avremmo i neoimmessi che stanno a casa loro e chi ha avuto la "sventura" di entrare di ruolo quindici anni fa senza riuscire ancora ad avvicinarsi a casa, potrebbe tranquillamente rinunciare definitivamente al proprio sogno. In tutte le evenienze, un casino.
e) Che senso ha tutto ciò? Dovevano dare una risposta alla Corte di giustizia europea. In un contesto più precario per tutti, dovevano dare una parvenza di stabilità ad un po' di colleghi, 55000, mica quelli millantati, che coprono il turn over e l'organico di diritto e che sarebbero, in tempi più o meno uguali, entrati comunque. Ma tutto ciò poteva, in tutta evidenza, essere fatto in altro modo. Si può ipotizzare che si sia di fronte ad apprendisti stregoni che non sanno quello che fanno e forse un po' di verità in questo c'è, ma non basta: la sensazione è che tutto quanto accade sia voluto e funzionale a far passare un'idea del lavoro dipendente che si deve abituare ad essere in totale balia degli eventi e dei voleri calati dall'alto, senza diritti o aspettative, ad avere una mentalità da servo remissivo e non da cittadino pensante.
ros_74- Messaggi : 117
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Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
Da cobas ravenna.
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Da cobas ravenna.
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Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
Babbeus ha scritto:Il numero di persone che effettivamente potevano accedere alla domanda online è circa 132'000:
Prima delle assunzioni di fase 0 e A avevamo:
126mila da GAE (inclusa infanzia che aveva la domanda online per la fase B)
6mila idonei non in GAE
Dopo la fase 0 e A (29'000 assunzioni) il numero di persone effettivamente interessate a fare domanda si riduce a 103mila).
Solo per capire : 126.000 è la somma delle consistenza delle GaE comprensiva anche di coloro che sono in più (anche 3/4) cdc?
O si tratta di 126.000 codici fiscali? Perchè solo in questo caso si può parlare di 126.000 aventi diritto, giusto?
Certo, è stato un gran rebus, soprattutto per chi, alto in graduatoria, poteva pensare di avere più da perdere che da guadagnare. Speriamo che tutto questo caos si sistemi, anche se sarà sempre più inevitabile, in tutti i campi, che siano i lavoratori ad andare al lavoro e non viceversa.
A chi mi rispondesse che il lavoro c'è dove sono i lavoratori, direi: benissimo, tutti contenti!
mandoLino- Messaggi : 62
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Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
Babbeus ha scritto:Non è molto sensato questo discorso: è legittimo e normale pensare che il tuo posto ci sarà se sei in GAE e lavori: c'è e ci sarà in termini di supplenze, ci sarà come ruolo per scorrimento (se sei un idoneo invece il tuo posto potrebbe non esserci e non penserai che il posto per te c'è). E non è vero che nel pensarlo c'è una contraddittorietà con i pensieri degli altri: le regole sono quelle, le conosciamo tutti e le proiezioni che facciamo si basano su quelle regole e che fino ad ora hanno governato la realtà. Solo l'intervento di Renzi ha rotto quelle regole: con questo intervento vengono messe in ruolo molte persone che non pensavano affatto che il posto per loro ci fosse in provincia: pensavano al contrario che le prospettive di lavorare erano minime e che avrebbero dovuto provare a migrare dove quei posti mancavano (nel nord). Questi erano i pensieri e questa è la norma.
Sensato? Sto solo descrivendo la realtà.
Per te è corretto (e anche per me) pensare che il tuo posto ci sia se sei in GaE e lavori.
Un altro può pensare (per me a torto) che gli idonei hanno la precedenza sulle GaE (ed è così che si è mosso il ministero, quindi c'è qualcuno che lo pensa).
Un altro ancora non ha mai lavorato ma è in GaE e quindi pensa che sia suo diritto, prima o poi, avere il posto (lo diceva la legge, GaE = vincere il concoso).
Gli abilitati TFA per te magari non devono accampare nessun diritto, sicuramente non secondo loro.
Ecc. ecc...
Babbeus ha scritto:L'anomalia l'ha creata Renzi che invece ha deciso di togliere il posto a tutti (o metterli a rischio) per far spostare tutta l'italia a catena.
L'anomalia non è stata creata da Renzi, l'anomalia è nata da anni e anni di corsi e concorsi abilitanti con numeri slegati da ogni realtà.
Renzi ha fatto tanti, ma tanti, errori. Ma non ha creato nessuna anomalia.
Babbeus ha scritto:Non è normale che uno di Firenze che prenderebbe il ruolo a breve debba essere costretto a spostarsi per lasciare il posto a uno di Roma che ha lasciato il posto a uno di Napoli che ha lasciato il posto a un siciliano. Nessuno si sarebbe mai aspettato uno scenario del genere prima. E' solo l'inettitudine (o la follia) di questa legge che nessuno si sarebbe mai sognato che ha creato il caos, non era affatto nell'ordine naturale delle cose.
A parte che non credo che una cosa del genere succeda, invocare "l'ordine naturale delle cose" è sempre un po' rischioso.
gg
giginogigetto- Messaggi : 498
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Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
giginogigetto ha scritto:Babbeus ha scritto:Non è molto sensato questo discorso: è legittimo e normale pensare che il tuo posto ci sarà se sei in GAE e lavori: c'è e ci sarà in termini di supplenze, ci sarà come ruolo per scorrimento (se sei un idoneo invece il tuo posto potrebbe non esserci e non penserai che il posto per te c'è). E non è vero che nel pensarlo c'è una contraddittorietà con i pensieri degli altri: le regole sono quelle, le conosciamo tutti e le proiezioni che facciamo si basano su quelle regole e che fino ad ora hanno governato la realtà. Solo l'intervento di Renzi ha rotto quelle regole: con questo intervento vengono messe in ruolo molte persone che non pensavano affatto che il posto per loro ci fosse in provincia: pensavano al contrario che le prospettive di lavorare erano minime e che avrebbero dovuto provare a migrare dove quei posti mancavano (nel nord). Questi erano i pensieri e questa è la norma.
Sensato? Sto solo descrivendo la realtà.
Per te è corretto (e anche per me) pensare che il tuo posto ci sia se sei in GaE e lavori.
Un altro può pensare (per me a torto) che gli idonei hanno la precedenza sulle GaE (ed è così che si è mosso il ministero, quindi c'è qualcuno che lo pensa).
Un altro ancora non ha mai lavorato ma è in GaE e quindi pensa che sia suo diritto, prima o poi, avere il posto (lo diceva la legge, GaE = vincere il concoso).
Gli abilitati TFA per te magari non devono accampare nessun diritto, sicuramente non secondo loro.
Ecc. ecc...
No, non ci capiamo proprio: io penso (e sono giustificato a farlo) che in base alle regole che esistono io abbia una collocazione nella mia provincia che si evolverà nel tempo: da supplente a docente di ruolo. Questo non è un punto di vista, QUESTA è la realtà di quello che tutti i docenti GAE pensano (dubito che un docente GAE del Molise fino a un mese fa pensasse che lo avrebbero costretto a prendere un ruolo a Sondrio sotto minaccia di non avere supplenze).
L'idoneo non poteva pensare che avrebbe avuto sicuramente il ruolo perchè le regole (quelle che lui conosceva quando ha fatto il concorso) sono tali per cui lui potrà EVENTUALMENTE entrare in ruolo al 50% sul turnover a patto che ciò succeda prima del prossimo concorso.
Quello in GAE che non lavora pensa a ragione che entrerà: queste sono le regole.
La realtà è questa ed è razionale in uno stato di diritto fare le proprie valutazioni ed avere aspettative sulla base dell'idea che non saranno sconvolte all'improvviso quando meno te l'aspetti. Questa è la norma. Quindi non si capisce il fonamento del tuo "fastidio" per chi si inc**za quando arrivano dei politici e a sorpresa, SENZA MOTIVO decidono di far saltare tutte le regole per un loro capriccio, creando disagi a tappeto. Chiunque dovrebbe essere "alterato" di fronte ad una cosa del genere.
Babbeus ha scritto:L'anomalia l'ha creata Renzi che invece ha deciso di togliere il posto a tutti (o metterli a rischio) per far spostare tutta l'italia a catena.
L'anomalia non è stata creata da Renzi, l'anomalia è nata da anni e anni di corsi e concorsi abilitanti con numeri slegati da ogni realtà.
Ma che cosa c'entrano corsi e concorsi? Si potevano fare tranquillamente le assunzioni nel totale rispetto delle regole vigenti (tramite graduatorie) senza costringere nessuno ad emigrare, senza togliere supplenze a nessuno e senza violare le precedenze: sono posti di ruolo nuovi? Li dai in base a scorrimento graduatorie, qual è il problema? Avanzano posti a graduatorie esaurite? Li bandisci e non ledi i diritti di nessuno (essendo la graduatoria esaurita). Era quello che qualsiasi persona sensata si aspettava che venisse fatto. Invece ha voluto far saltare tutte le regole in modo che i docenti dovessero TUTTI scegliere tra rischio deportazione e rischio disoccupazione, se non è un'anomalia questa, cosa lo è?
Babbeus ha scritto:Non è normale che uno di Firenze che prenderebbe il ruolo a breve debba essere costretto a spostarsi per lasciare il posto a uno di Roma che ha lasciato il posto a uno di Napoli che ha lasciato il posto a un siciliano. Nessuno si sarebbe mai aspettato uno scenario del genere prima. E' solo l'inettitudine (o la follia) di questa legge che nessuno si sarebbe mai sognato che ha creato il caos, non era affatto nell'ordine naturale delle cose.
A parte che non credo che una cosa del genere succeda,
E' esattamente quello che tutti si aspettavano che succedesse, prima che all'ultimo momento cambiassero le carte in tavola (se davvero lo faranno) con il nuovo algoritmo che premia la prima provincia.
invocare "l'ordine naturale delle cose" è sempre un po' rischioso.
E' più bello lo sconvolgimento arbitrario dell'ordine naturale che fa saltare tutte le aspettative di tutti e li costringe (senza ragione) a rinunciare a progetti e investimenti?
Babbeus- Messaggi : 1746
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Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
francesco.russo ha scritto:Insegno dal 2002, su classe di concorso soprannumeraria (già, perché tra utilizzi e quant'altro posti o spezzoni di fatto si liberano sempre), a Torino, essendo di Torino. Ovviamente ho indicato Torino come prima provincia, anche se è fortemente sopranummeraria; a seguire Asti, ecc. Non ho minimamente seguito una logica basata sulla disponibilità dei posti bensì di vicinanza alla provincia di residenza.gugu ha scritto:francesco.russo ha scritto:Personalmente ho famiglia, ho presentato domanda, e se riceverò destinazione troppo lontana dovrò rifiutare con conseguente depennamento dalle graduatorie.
Tu hai già insegnato?
hai fatto benissimo
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Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
ros_74 ha scritto:Da cobas ravenna.
ma lascia stare queste valutazioni che sono quantomeno premature, a novembre vedremo chi resta fuori e s e cambia provincia. Possono sistemare tutti e senza allontanare nessuno se vogliono, vedi anche legge di stabilità. I posti e i soldi sono più degli aspiranti alla fine.
spillo16- Messaggi : 1141
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Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
Babbeus ha scritto:No, non ci capiamo proprio: io penso (e sono giustificato a farlo) che in base alle regole che esistono io abbia una collocazione nella mia provincia che si evolverà nel tempo: da supplente a docente di ruolo. Questo non è un punto di vista, QUESTA è la realtà di quello che tutti i docenti GAE pensano (dubito che un docente GAE del Molise fino a un mese fa pensasse che lo avrebbero costretto a prendere un ruolo a Sondrio sotto minaccia di non avere supplenze).
L'idoneo non poteva pensare che avrebbe avuto sicuramente il ruolo perchè le regole (quelle che lui conosceva quando ha fatto il concorso) sono tali per cui lui potrà EVENTUALMENTE entrare in ruolo al 50% sul turnover a patto che ciò succeda prima del prossimo concorso.
Quello in GAE che non lavora pensa a ragione che entrerà: queste sono le regole.
Più che non capirci la pensiamo diversamente.
Tu prendi le regole vecchie come dogma assoluto. E mi sta bene.
Io penso che le regole vecchie siano state applicate non guardando la realtà e facendo abilitare con corsi e concorsi decine di migliaia di persone che alla scuola non servivano (e infatti dopo più di dieci anni le GaE sono ben lungi dall'esaurirsi) e che questa riforma, con tutti i problemi, è meglio delle vecchie regole che per un posto abilitava cento persone che poi, a diritto, ha portato novantanove persone a reclamare il diritto di un posto inesistente.
I "diritti acquisiti" in tanti settori - del lavoro e non - non esistono più.
Molti di quelli che li reclamano, a mio parere, sono fuori dal mondo.
Tutto qui, punti di vista.
In ogni caso buon ferragosto (anche se guardando il tempo sembra ottobre).
gg
giginogigetto- Messaggi : 498
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Re: Numero di domande possibili a priori: 132'000
spillo16 ha scritto:ros_74 ha scritto:Da cobas ravenna.
ma lascia stare queste valutazioni che sono quantomeno premature, a novembre vedremo chi resta fuori e s e cambia provincia. Possono sistemare tutti e senza allontanare nessuno se vogliono, vedi anche legge di stabilità. I posti e i soldi sono più degli aspiranti alla fine.
Ma come si fa ad accettare un sistema in cui il fatto di essere o no allontanati dipende da volontà esercitate a posteriori?
Babbeus- Messaggi : 1746
Data d'iscrizione : 17.03.15
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