Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
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Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
http://www.repubblica.it/scuola/2015/08/18/news/la_lettera_dell_insegnante_ho_rifiutato_l_assunzione_a_scuola_non_insultatemi_-121150265/?ref=HREC1-9
Mi sembra che sia sempre più controproducente prestarsi (o proporsi) ad interviste chiaramente infarcite da elementi di lotta ideologica e sindacale, leggere i commenti sotto alla'articolo.
Mi sembra che sia sempre più controproducente prestarsi (o proporsi) ad interviste chiaramente infarcite da elementi di lotta ideologica e sindacale, leggere i commenti sotto alla'articolo.
spillo16- Messaggi : 1141
Data d'iscrizione : 27.06.15
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
Dopo Mentana aspettiamoci Del Debbio.
royalstefano- Messaggi : 6279
Data d'iscrizione : 12.09.11
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
In realtà non la insulta nessuno, ma in pochi saranno disposti a difendere le sue ragioni, quando chiederà a gran voce di non far rientrare a Napoli i "deportati" di oggi ...
francescaverdi- Messaggi : 591
Data d'iscrizione : 01.12.11
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
Se leggi bene i commenti...
Altro che gae...prima o poi sopprimeranno noi...
Altro che gae...prima o poi sopprimeranno noi...
Cozza- Messaggi : 10689
Data d'iscrizione : 08.11.10
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
Da facebook:
"Una collega, una brava, invia una lettera su Repubblica e succede il finimondo. Le risposte sprezzanti, cariche d'odio che riceve, mettono i brividi. Le dicono che c'è gente che muore per raccogliere i pomodori a 2 euro l'ora come se quella fosse la normalità e un lavoro con dei diritti un privilegio. E noi non dovessimo lamentarci per dovere lavorare a centinaia di km lontani da casa con 1300 euro di stipendio. Parla chi ha lavorato in fabbrica. Come se fosse colpa nostra se non hanno voluto studiare. E parla una figlia di operai che lavorava 8h al giorno per pagarsi l'università e ha avuto sempre libri usati. Non interessa a loro dei tagli, della continuità che manca ai loro figli, di una scuola in cui entrando soldi e potere di scelta ad uno, entra la corruzione. Noi paghiamo il peccato originale di avere 3 mesi l'anno di ferie. Non puoi farglielo capire che non è così. Che i figli stanno 3 mesi a casa, non noi. Che siamo reperibili e non sono ferie. E in tutti i mestieri la reperibilità si paga, come anche la trasferta, e il lavoro sommerso che noi facciamo gratis. Non puoi fargli capire che i loro figli hanno bisogno di stare a casa, non noi. Non puoi spiegargli nemmeno che paghiamo dei soldati che a Dio piacendo non faranno mai la guerra, o i pompieri anche quando non spengono fuochi o sommozzatori anche se non s'immergono. Poi grazie a Dio, noi con le nostre assurde pretese, come riaprire i termini di una domanda scaduta, o anche l'uso improprio delle parole (deportati é effettivamente un po' forte e noi non possiamo permettercelo)non miglioriamo certo la situazione. E poi cerchiamo i referendum. Ma quale referendum? Ogni giorno mi scontro con l'invidia sociale e la combatto. Ci odiano, perché siamo quello che loro non sono riusciti ad essere: i secchioni. Il mio lavoro non me lo ha regalato nessuno, non ne lo ha lasciato nessuno in eredità, la mia strada la poteva fare chiunque. Se il mio enorme stipendio (1300 euro) lo volevano studiavano e se lo prendevano. Magari a 1000 km di distanza come me. Magari vincendo un concorso come me. Magari sfruttata per anni come me. Magari avendo loro a che fare con i loro amatissimi bambini (26) quando mezzo che ne hanno lo lascerebbero anche a dormire se potessero. Una società che non rispetta gli insegnanti, crea insegnanti stanchi, frustrati, demotivati. E ragazzi sfrontati, non rispettosi di gerarchie e autorità, di ostacolo alla loro stessa formazione. I problemi della scuola quindi non cercateli dentro la scuola, ma tra le righe dei giornali nei social, cercateli nei vostri discorsi a tavola e in quella politica che veramente ogni giorno vi deruba. E deruba il vostro futuro con la vostra complicita'."
"Una collega, una brava, invia una lettera su Repubblica e succede il finimondo. Le risposte sprezzanti, cariche d'odio che riceve, mettono i brividi. Le dicono che c'è gente che muore per raccogliere i pomodori a 2 euro l'ora come se quella fosse la normalità e un lavoro con dei diritti un privilegio. E noi non dovessimo lamentarci per dovere lavorare a centinaia di km lontani da casa con 1300 euro di stipendio. Parla chi ha lavorato in fabbrica. Come se fosse colpa nostra se non hanno voluto studiare. E parla una figlia di operai che lavorava 8h al giorno per pagarsi l'università e ha avuto sempre libri usati. Non interessa a loro dei tagli, della continuità che manca ai loro figli, di una scuola in cui entrando soldi e potere di scelta ad uno, entra la corruzione. Noi paghiamo il peccato originale di avere 3 mesi l'anno di ferie. Non puoi farglielo capire che non è così. Che i figli stanno 3 mesi a casa, non noi. Che siamo reperibili e non sono ferie. E in tutti i mestieri la reperibilità si paga, come anche la trasferta, e il lavoro sommerso che noi facciamo gratis. Non puoi fargli capire che i loro figli hanno bisogno di stare a casa, non noi. Non puoi spiegargli nemmeno che paghiamo dei soldati che a Dio piacendo non faranno mai la guerra, o i pompieri anche quando non spengono fuochi o sommozzatori anche se non s'immergono. Poi grazie a Dio, noi con le nostre assurde pretese, come riaprire i termini di una domanda scaduta, o anche l'uso improprio delle parole (deportati é effettivamente un po' forte e noi non possiamo permettercelo)non miglioriamo certo la situazione. E poi cerchiamo i referendum. Ma quale referendum? Ogni giorno mi scontro con l'invidia sociale e la combatto. Ci odiano, perché siamo quello che loro non sono riusciti ad essere: i secchioni. Il mio lavoro non me lo ha regalato nessuno, non ne lo ha lasciato nessuno in eredità, la mia strada la poteva fare chiunque. Se il mio enorme stipendio (1300 euro) lo volevano studiavano e se lo prendevano. Magari a 1000 km di distanza come me. Magari vincendo un concorso come me. Magari sfruttata per anni come me. Magari avendo loro a che fare con i loro amatissimi bambini (26) quando mezzo che ne hanno lo lascerebbero anche a dormire se potessero. Una società che non rispetta gli insegnanti, crea insegnanti stanchi, frustrati, demotivati. E ragazzi sfrontati, non rispettosi di gerarchie e autorità, di ostacolo alla loro stessa formazione. I problemi della scuola quindi non cercateli dentro la scuola, ma tra le righe dei giornali nei social, cercateli nei vostri discorsi a tavola e in quella politica che veramente ogni giorno vi deruba. E deruba il vostro futuro con la vostra complicita'."
Babbeus- Messaggi : 1746
Data d'iscrizione : 17.03.15
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
Babbeus ha scritto:Da facebook:
"Una collega, una brava, invia una lettera su Repubblica e succede il finimondo. Le risposte sprezzanti, cariche d'odio che riceve, mettono i brividi. Le dicono che c'è gente che muore per raccogliere i pomodori a 2 euro l'ora come se quella fosse la normalità e un lavoro con dei diritti un privilegio. E noi non dovessimo lamentarci per dovere lavorare a centinaia di km lontani da casa con 1300 euro di stipendio. Parla chi ha lavorato in fabbrica. Come se fosse colpa nostra se non hanno voluto studiare. E parla una figlia di operai che lavorava 8h al giorno per pagarsi l'università e ha avuto sempre libri usati. Non interessa a loro dei tagli, della continuità che manca ai loro figli, di una scuola in cui entrando soldi e potere di scelta ad uno, entra la corruzione. Noi paghiamo il peccato originale di avere 3 mesi l'anno di ferie. Non puoi farglielo capire che non è così. Che i figli stanno 3 mesi a casa, non noi. Che siamo reperibili e non sono ferie. E in tutti i mestieri la reperibilità si paga, come anche la trasferta, e il lavoro sommerso che noi facciamo gratis. Non puoi fargli capire che i loro figli hanno bisogno di stare a casa, non noi. Non puoi spiegargli nemmeno che paghiamo dei soldati che a Dio piacendo non faranno mai la guerra, o i pompieri anche quando non spengono fuochi o sommozzatori anche se non s'immergono. Poi grazie a Dio, noi con le nostre assurde pretese, come riaprire i termini di una domanda scaduta, o anche l'uso improprio delle parole (deportati é effettivamente un po' forte e noi non possiamo permettercelo)non miglioriamo certo la situazione. E poi cerchiamo i referendum. Ma quale referendum? Ogni giorno mi scontro con l'invidia sociale e la combatto. Ci odiano, perché siamo quello che loro non sono riusciti ad essere: i secchioni. Il mio lavoro non me lo ha regalato nessuno, non ne lo ha lasciato nessuno in eredità, la mia strada la poteva fare chiunque. Se il mio enorme stipendio (1300 euro) lo volevano studiavano e se lo prendevano. Magari a 1000 km di distanza come me. Magari vincendo un concorso come me. Magari sfruttata per anni come me. Magari avendo loro a che fare con i loro amatissimi bambini (26) quando mezzo che ne hanno lo lascerebbero anche a dormire se potessero. Una società che non rispetta gli insegnanti, crea insegnanti stanchi, frustrati, demotivati. E ragazzi sfrontati, non rispettosi di gerarchie e autorità, di ostacolo alla loro stessa formazione. I problemi della scuola quindi non cercateli dentro la scuola, ma tra le righe dei giornali nei social, cercateli nei vostri discorsi a tavola e in quella politica che veramente ogni giorno vi deruba. E deruba il vostro futuro con la vostra complicita'."
questo è peggio dell'intervista, speriamo nessuno si sogni di pubblicare questo post se no ci rinchiudono tutti, altro che assunzione.....
spillo16- Messaggi : 1141
Data d'iscrizione : 27.06.15
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
La stampa e i media di regime (cioè tutti), locali o nazionali, ci descrivono come sfaccendati, che non vedono l'ora di rifiutare un posto fisso a 1000 km di distanza (ovvero pagandolo di tasca propria: affitto, viaggi, figli, mutuo, cibarie, materiali di lavoro etc). La stampa e i media, locali e nazionali, incitano in questi giorni, e lo faranno più forte in avanti, all'odio e al ludibrio nei nostri confronti, gli insegnanti sfaccendati, che lavorano, secondo loro 18 ore a settimana. La gente disinformata (cioè tutti), ci casca, ci crede e comincia seriamente a odiarci.
Questo accade ovunque, anche in regioni liminari come il FVG, dove la "buona scuola" ha assegnato, su quattro province, ben un posto di ruolo (dal concorso del 1999) sulla 037 in fase 0+a su 36000 nazionali disponibili.
Quindi, cosa c'era da rifiutare?... Che lavativi che siamo...
Questo accade ovunque, anche in regioni liminari come il FVG, dove la "buona scuola" ha assegnato, su quattro province, ben un posto di ruolo (dal concorso del 1999) sulla 037 in fase 0+a su 36000 nazionali disponibili.
Quindi, cosa c'era da rifiutare?... Che lavativi che siamo...
desdichado- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 14.08.15
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
desdichado ha scritto:La stampa e i media di regime (cioè tutti), locali o nazionali, ci descrivono come sfaccendati, che non vedono l'ora di rifiutare un posto fisso a 1000 km di distanza (ovvero pagandolo di tasca propria: affitto, viaggi, figli, mutuo, cibarie, materiali di lavoro etc). La stampa e i media, locali e nazionali, incitano in questi giorni, e lo faranno più forte in avanti, all'odio e al ludibrio nei nostri confronti, gli insegnanti sfaccendati, che lavorano, secondo loro 18 ore a settimana. La gente disinformata (cioè tutti), ci casca, ci crede e comincia seriamente a odiarci.
Questo accade ovunque, anche in regioni liminari come il FVG, dove la "buona scuola" ha assegnato, su quattro province, ben un posto di ruolo (dal concorso del 1999) sulla 037 in fase 0+a su 36000 nazionali disponibili.
Quindi, cosa c'era da rifiutare?... Che lavativi che siamo...
mah non mi sembra questo il caso, non è un articolo di stampa ma un'intervista di una presunta precaria che certe critiche se le va proprio a cercare. Ma ho il sospetto che si usino queste storie per fini di lotta politica contro renzi, e la cosa non è positiva a prescindere dal giudizio sul PDC. Sono insomma strumentalizzazioni della solita minoranza PD, sostenuta dai soliti sindacati e che trova in alcuni settori (vedi scalfari di repubblica) il loro tradizionale appoggio. o no? Quindi gli insegnanti non dovrebbero farsi strumentalizzare da questa lotta, e questa insegnante a giudicare da alcune frasi chiave è chiaramente una di parte....
spillo16- Messaggi : 1141
Data d'iscrizione : 27.06.15
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
spillo16 ha scritto:desdichado ha scritto:La stampa e i media di regime (cioè tutti), locali o nazionali, ci descrivono come sfaccendati, che non vedono l'ora di rifiutare un posto fisso a 1000 km di distanza (ovvero pagandolo di tasca propria: affitto, viaggi, figli, mutuo, cibarie, materiali di lavoro etc). La stampa e i media, locali e nazionali, incitano in questi giorni, e lo faranno più forte in avanti, all'odio e al ludibrio nei nostri confronti, gli insegnanti sfaccendati, che lavorano, secondo loro 18 ore a settimana. La gente disinformata (cioè tutti), ci casca, ci crede e comincia seriamente a odiarci.
Questo accade ovunque, anche in regioni liminari come il FVG, dove la "buona scuola" ha assegnato, su quattro province, ben un posto di ruolo (dal concorso del 1999) sulla 037 in fase 0+a su 36000 nazionali disponibili.
Quindi, cosa c'era da rifiutare?... Che lavativi che siamo...
mah non mi sembra questo il caso, non è un articolo di stampa ma un'intervista di una presunta precaria che certe critiche se le va proprio a cercare. Ma ho il sospetto che si usino queste storie per fini di lotta politica contro renzi, e la cosa non è positiva a prescindere dal giudizio sul PDC. Sono insomma strumentalizzazioni della solita minoranza PD, sostenuta dai soliti sindacati e che trova in alcuni settori (vedi scalfari di repubblica) il loro tradizionale appoggio. o no? Quindi gli insegnanti non dovrebbero farsi strumentalizzare da questa lotta, e questa insegnante a giudicare da alcune frasi chiave è chiaramente una di parte....
Quindi poveri renzi, giannini, faraone, campione, toccafondi, bruschi e "la repubblica" che pensano solo e null'altro che al nostro bene, e che da noi precari, ingrati e sfaccendati, non sono compresi e ricambiati... Spero tanto tu abbia ragione.
desdichado- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 14.08.15
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
La precaria che ha scritto quella lettera è stata da sempre in prima linea per i diritti di tutti/e i/le precari/e , era nelle piazze mentre voi eravate a scrivere su questo forum. La conosco solo attraverso fb, ma sembra una persona onesta e leale, sicuramente migliore di quanti l'hanno giudicata nei commenti al post e su questo forum.
enricat- Messaggi : 2079
Data d'iscrizione : 27.11.10
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
La sezione dei commenti degli articoli di repubblica on line è pattugliata incessantemente da pusher di alcune fazioni. In particolare predominano due stereotipi: lo pseudoattivista del nuovo PD, che si identifica ampiamente nel sostenitore di Renzi, e l'oppositore alla politica renziana, in buona parte proveniente dall'area grillina ma non solo. Fra gli oppositori rientrano anche lettori della destra berlusconiana, fautori della minoranza PD, fautori di quella sinistra generica che si colloca a sinistra del PD (tipo SEL et similia). A questi due stereotipi si aggiungono lettori un po' meno abituali che scrivono nei commenti perché più o meno coinvolti dal soggetto.
Queste fazioni si riscontrano anche nei commenti di altri quotidiani on line, come Huffington Post, un po' più ricco di PD antirenziani e un po' più povero di renziani, e il Fatto Quotidiano, un po' più ricco di fautori dell'area grillina. Conosco pochissimo, se non per niente, altri spazi di comunicazione della stampa on line, ma presumo che queste guerre di fazioni ci siano un po' dappertutto. Ormai il Web 2.0 è il campo di battaglia in cui realizza gran parte dell'attivismo politico delle maestranze, in gran parte concentrato su alcuni social network e negli spazi di comunicazione dei quotidiani nazionali.
Repubblica.it è una realtà particolare (forse perché la conosco meglio). Lasciando da parte le teorie del complotto che vorrebbero Repubblica come organo di stampa inquadrato e coinvolto strettamente nella strategia della propaganda mediatica della lobby che appoggia Renzi, è indubbio che lascia ampio spazio alle guerre di fazioni. L'area dei commenti non è aperta a tutti gli articoli, ma solo a quelli che presumibilmente si prestano a scatenare flussi di commenti denigratori e flame.
Un esempio: fino a quasi un anno fa, gli articoli di Repubblica.it dedicati alla scuola avevano sempre l'area dei commenti chiusa. Provate a cercare negli archivi per rendervene conto. Da diversi mesi, da quando è in atto la promozione della riforma e, successivamente, la sua attuazione, stranamente su Repubblica.it si è aperta la sezione dei commenti negli articoli dedicati alla scuola.
Spesso si tratta di non di veri e propri articoli, ma di spunti che lasciano spazio a commenti demagogici. È inevitabile che questi articoli attirino i troll come il miele attira le mosche. Basta leggersi una buona carrellata di commenti per rendersi conto che molti di questi sono scritti da coglioni che non hanno la minima idea di come funzioni l'universo Scuola, ma che hanno molto da sentenziare su questa riforma, in positivo o in negativo. A questi si aggiungono i vari insegnanti che, nella baraonda della guerra di fazione (a prescindere dal tema), finiscono per essere regolarmente ridicolizzati da commenti demagogici e populisti dei vari renziani.
Guai a criticare le riforme del pagliaccio. Se molti grillini hanno sugli occhi le fette di prosciutto, i fan filorenziani del nuovo PDemocrist hanno gli occhi coperti dalle fiorentine.
Popolo bove, a cui il Web 2.0 ha offerto la possibilità di esprimere l'atavico leccaculismo.
Stendeteci pure un velo pietoso. Cercare di argomentare seriamente in queste sezioni è tempo perso perché si finisce per essere travolti e ridicolizzati dal servilismo mediatico nei confronti dei pifferai magici (i vari Renzi, Berlusconi, Salvini, Grillo), sempre che il vostro commento serio riesca a passare il filtro del moderatore di turno. Ho smesso da diversi mesi di leggere Repubblica.it perché ormai è diventato un contenitore di spazzatura. Fatta eccezione per alcune ottime firme del giornalismo che scrivono ancora su Repubblica, per lo più come editorialisti, il resto è espressione del nuovo giornalismo d'assalto della domenica.
A margine: l'intervista all'insegnante meridionale che si lamenta di essere deportata o di non poter tornare nella sua provincia per lavorare sotto casa è degna dei migliori scoop da premio pulitzer di Studio Aperto (esiste ancora?) tipo le interviste strazianti della nonna del bambino travolto sulle strisce pedonali dall'albanese alla guida senza patente o le interviste sulla strada sulle ondate di caldo.
Queste fazioni si riscontrano anche nei commenti di altri quotidiani on line, come Huffington Post, un po' più ricco di PD antirenziani e un po' più povero di renziani, e il Fatto Quotidiano, un po' più ricco di fautori dell'area grillina. Conosco pochissimo, se non per niente, altri spazi di comunicazione della stampa on line, ma presumo che queste guerre di fazioni ci siano un po' dappertutto. Ormai il Web 2.0 è il campo di battaglia in cui realizza gran parte dell'attivismo politico delle maestranze, in gran parte concentrato su alcuni social network e negli spazi di comunicazione dei quotidiani nazionali.
Repubblica.it è una realtà particolare (forse perché la conosco meglio). Lasciando da parte le teorie del complotto che vorrebbero Repubblica come organo di stampa inquadrato e coinvolto strettamente nella strategia della propaganda mediatica della lobby che appoggia Renzi, è indubbio che lascia ampio spazio alle guerre di fazioni. L'area dei commenti non è aperta a tutti gli articoli, ma solo a quelli che presumibilmente si prestano a scatenare flussi di commenti denigratori e flame.
Un esempio: fino a quasi un anno fa, gli articoli di Repubblica.it dedicati alla scuola avevano sempre l'area dei commenti chiusa. Provate a cercare negli archivi per rendervene conto. Da diversi mesi, da quando è in atto la promozione della riforma e, successivamente, la sua attuazione, stranamente su Repubblica.it si è aperta la sezione dei commenti negli articoli dedicati alla scuola.
Spesso si tratta di non di veri e propri articoli, ma di spunti che lasciano spazio a commenti demagogici. È inevitabile che questi articoli attirino i troll come il miele attira le mosche. Basta leggersi una buona carrellata di commenti per rendersi conto che molti di questi sono scritti da coglioni che non hanno la minima idea di come funzioni l'universo Scuola, ma che hanno molto da sentenziare su questa riforma, in positivo o in negativo. A questi si aggiungono i vari insegnanti che, nella baraonda della guerra di fazione (a prescindere dal tema), finiscono per essere regolarmente ridicolizzati da commenti demagogici e populisti dei vari renziani.
Guai a criticare le riforme del pagliaccio. Se molti grillini hanno sugli occhi le fette di prosciutto, i fan filorenziani del nuovo PDemocrist hanno gli occhi coperti dalle fiorentine.
Popolo bove, a cui il Web 2.0 ha offerto la possibilità di esprimere l'atavico leccaculismo.
Stendeteci pure un velo pietoso. Cercare di argomentare seriamente in queste sezioni è tempo perso perché si finisce per essere travolti e ridicolizzati dal servilismo mediatico nei confronti dei pifferai magici (i vari Renzi, Berlusconi, Salvini, Grillo), sempre che il vostro commento serio riesca a passare il filtro del moderatore di turno. Ho smesso da diversi mesi di leggere Repubblica.it perché ormai è diventato un contenitore di spazzatura. Fatta eccezione per alcune ottime firme del giornalismo che scrivono ancora su Repubblica, per lo più come editorialisti, il resto è espressione del nuovo giornalismo d'assalto della domenica.
A margine: l'intervista all'insegnante meridionale che si lamenta di essere deportata o di non poter tornare nella sua provincia per lavorare sotto casa è degna dei migliori scoop da premio pulitzer di Studio Aperto (esiste ancora?) tipo le interviste strazianti della nonna del bambino travolto sulle strisce pedonali dall'albanese alla guida senza patente o le interviste sulla strada sulle ondate di caldo.
Ospite- Ospite
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
A me la testimonianza è piaciuta, la condivido e dice quasi tutto quello che penso, anche se che il lavoro ci sia dovuto non lo credo, di questi tempi. Chi critica parte secondo me dalla posizione di chi non poteva scegliere e trova le motivazioni della collega ridicole. Ma ognuno ha la sua storia e la sua base di partenza. Siamo colleghi ma siamo tutti diversi. È proprio da noi dovrebbe partire il rispetto per la dialettica, la complessità e leterogeneita del reale.
enricastella- Messaggi : 2341
Data d'iscrizione : 13.01.11
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
Preciso che non ho letto l'intervista su Repubblica e non ho nessuna intenzione di leggerla. Non ho fatto considerazioni in merito all'articolo, ma all'impostazione che Repubblica dà a molti articoli, che a mio parere ha un fine demagogico. L'intervento di franco71 è una conferma alle mie percezioni.
Ospite- Ospite
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
ci odiano tutti... Chi ha fatto la domanda, chi di scuola non sa niente, chi legge Repubblica. Facciamocene una ragione.
enricastella- Messaggi : 2341
Data d'iscrizione : 13.01.11
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
spillo16 ha scritto:Ma ho il sospetto che si usino queste storie per fini di lotta politica contro renzi, e la cosa non è positiva a prescindere dal giudizio sul PDC. Sono insomma strumentalizzazioni della solita minoranza PD, sostenuta dai soliti sindacati e che trova in alcuni settori (vedi scalfari di repubblica) il loro tradizionale appoggio. o no? Quindi gli insegnanti non dovrebbero farsi strumentalizzare da questa lotta, e questa insegnante a giudicare da alcune frasi chiave è chiaramente una di parte....
Non c'è dubbio.
francescaverdi- Messaggi : 591
Data d'iscrizione : 01.12.11
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
francescaverdi ha scritto:spillo16 ha scritto:Ma ho il sospetto che si usino queste storie per fini di lotta politica contro renzi, e la cosa non è positiva a prescindere dal giudizio sul PDC. Sono insomma strumentalizzazioni della solita minoranza PD, sostenuta dai soliti sindacati e che trova in alcuni settori (vedi scalfari di repubblica) il loro tradizionale appoggio. o no? Quindi gli insegnanti non dovrebbero farsi strumentalizzare da questa lotta, e questa insegnante a giudicare da alcune frasi chiave è chiaramente una di parte....
Non c'è dubbio.
@francescaverdi ma che la conosci chi ha scritto l'articolo? è una brava persona, ripeto, sempre in prima linea nella difesa della scuola e dei precari. Una che le lotte le fa, non si lascia strumentalizzare da queste.
enricat- Messaggi : 2079
Data d'iscrizione : 27.11.10
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
Ci credo che sia una brava persona e che sia convintissima di quello che dice. Solo che queste "lamentazioni", ricercatissime in questo momento dai giornali per suscitare interesse, non mi pare che giovino alla causa degli insegnanti.
Non giova nemmeno dire che un insegnante guadagna 1.000 euro, sinceramente. O dare l'impressione di essere stanchi, frustrati, amareggiati e costantemente sull'orlo della crisi di nervi.
Io stessa, che nella scuola ci lavoro e so che gli insegnanti sono in genere brava gente che lavora con passione, quando leggo certi sfoghi sopra le righe o certe posizioni ultra-ideologiche penso che certi insegnanti non li vorrei per i miei figli. Figuriamoci chi è già prevenuto e pensa che siamo dei nullafacenti con tre mesi di vacanze ...
Non giova nemmeno dire che un insegnante guadagna 1.000 euro, sinceramente. O dare l'impressione di essere stanchi, frustrati, amareggiati e costantemente sull'orlo della crisi di nervi.
Io stessa, che nella scuola ci lavoro e so che gli insegnanti sono in genere brava gente che lavora con passione, quando leggo certi sfoghi sopra le righe o certe posizioni ultra-ideologiche penso che certi insegnanti non li vorrei per i miei figli. Figuriamoci chi è già prevenuto e pensa che siamo dei nullafacenti con tre mesi di vacanze ...
francescaverdi- Messaggi : 591
Data d'iscrizione : 01.12.11
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
Io invece vorrei proprio una insegnante come Marcella per i miei figli, anzi l'avrei voluta per me. Una lottatrice piena di ideali, no una burocrate che segue le direttive del capo.francescaverdi ha scritto:Ci credo che sia una brava persona e che sia convintissima di quello che dice. Solo che queste "lamentazioni", ricercatissime in questo momento dai giornali per suscitare interesse, non mi pare che giovino alla causa degli insegnanti.
Non giova nemmeno dire che un insegnante guadagna 1.000 euro, sinceramente. O dare l'impressione di essere stanchi, frustrati, amareggiati e costantemente sull'orlo della crisi di nervi.
Io stessa, che nella scuola ci lavoro e so che gli insegnanti sono in genere brava gente che lavora con passione, quando leggo certi sfoghi sopra le righe o certe posizioni ultra-ideologiche penso che certi insegnanti non li vorrei per i miei figli. Figuriamoci chi è già prevenuto e pensa che siamo dei nullafacenti con tre mesi di vacanze ...
enricat- Messaggi : 2079
Data d'iscrizione : 27.11.10
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
enricastella ha scritto:ci odiano tutti... Chi ha fatto la domanda, chi di scuola non sa niente, chi legge Repubblica. Facciamocene una ragione.
Sì, enricastella, è inutile spendere troppe parole. Hai ragione tu, e purtroppo concordiamo: ci odiano tutti, domanda fatta o non fatta. Il marchio sono le Gae e le Ge.
desdichado- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 14.08.15
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
Il 99% degli italiani che non hanno a che fare con la scuola non ha la minima idea di cosa siano le graduatorie concorsuali, le graduatorie a esaurimento, le graduatorie d'istituto. Non lo sanno neppure gli studenti. Al più riconoscono a colpo d'occhio un supplente alle prime armi. Soprattutto se è giovane e insicuro. Se non glielo vai a dire espressamente, un genitore o uno studente non sa neppure se sei un insegnante di ruolo appena trasferito o uno in utilizzazione o in assegnazione provvisoria o un incaricato dalle graduatorie a esaurimento o dalle graduatorie d'istituto.desdichado ha scritto:enricastella ha scritto:ci odiano tutti... Chi ha fatto la domanda, chi di scuola non sa niente, chi legge Repubblica. Facciamocene una ragione.
Sì, enricastella, è inutile spendere troppe parole. Hai ragione tu, e purtroppo concordiamo: ci odiano tutti, domanda fatta o non fatta. Il marchio sono le Gae e le Ge.
Figuriamoci un ciapuzzo qualsiasi che legge la repubblica e scrive il suo commento del cacchio. Probabilmente avrà sentito per la prima volta parlare di graduatorie a esaurimento in questi mesi, cosa vuoi che possa aver capito per odiarti... Ti odia solo se gli critichi la riforma ideata dal suo idolo.
Sai qual è il commento più frequente del galoppino renzista che commenta su repubblica a proposito della scuola?
Il bamba cerebroleso virtuale ha scritto:
Se ci sono tanti contrari allora è sulla strada giusta. Avanti tutta, Renzi
Ospite- Ospite
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
A me sembra che alcini commenti a questo post non abbiano nulla da invidiare ai commenti su Repubblica
enricat- Messaggi : 2079
Data d'iscrizione : 27.11.10
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
Mica chiudono o non chiudono le graduatorie...ad esaurimento tra l'altro, quindi per legge non chiudibili finchè non esaurite...in base alle interviste della gente!
Mi sembrano francamente paranoie inutili.
Mi sembrano francamente paranoie inutili.
bubbylil- Messaggi : 545
Data d'iscrizione : 23.06.11
Re: Se continuano a intervistare gente di questo tipo prima o poi sopprimeranno le Gae?
Giancarlo Dessì ha scritto:Il 99% degli italiani che non hanno a che fare con la scuola non ha la minima idea di cosa siano le graduatorie concorsuali, le graduatorie a esaurimento, le graduatorie d'istituto. Non lo sanno neppure gli studenti. Al più riconoscono a colpo d'occhio un supplente alle prime armi. Soprattutto se è giovane e insicuro. Se non glielo vai a dire espressamente, un genitore o uno studente non sa neppure se sei un insegnante di ruolo appena trasferito o uno in utilizzazione o in assegnazione provvisoria o un incaricato dalle graduatorie a esaurimento o dalle graduatorie d'istituto.desdichado ha scritto:enricastella ha scritto:ci odiano tutti... Chi ha fatto la domanda, chi di scuola non sa niente, chi legge Repubblica. Facciamocene una ragione.
Sì, enricastella, è inutile spendere troppe parole. Hai ragione tu, e purtroppo concordiamo: ci odiano tutti, domanda fatta o non fatta. Il marchio sono le Gae e le Ge.
Figuriamoci un ciapuzzo qualsiasi che legge la repubblica e scrive il suo commento del cacchio. Probabilmente avrà sentito per la prima volta parlare di graduatorie a esaurimento in questi mesi, cosa vuoi che possa aver capito per odiarti... Ti odia solo se gli critichi la riforma ideata dal suo idolo.
Sai qual è il commento più frequente del galoppino renzista che commenta su repubblica a proposito della scuola?Il bamba cerebroleso virtuale ha scritto:
Se ci sono tanti contrari allora è sulla strada giusta. Avanti tutta, Renzi
Secondo me sbagli a pensare che nessuno, mai, abbia delle opinioni (a parte te) e che chi è favorevole alla riforma o non è del tutto contrario o ci trova delle cose giuste e delle cose sbagliate, sia un decerebrato "galoppino renzista".
Le cose sono un pochino più articolate di come le vedi tu, a mio parere.
Per quanto riguarda la conoscenza delle questioni scolastiche da parte dell'italiano medio, sono d'accordo con te che quasi nessuno coglie la differenza tra un insegnante in GAE, uno in GM, uno in assegnazione provvisoria, un neoassunto o uno di ruolo appena trasferito; infatti quello che passa è il "non verbale", se si potesse dire così parlando di roba scritta. Chi commenta gli articoli a effetto dei giornali on line non sa se il piano di assunzione è fatto bene o fatto male, se l'algoritmo per le assegnazioni è giusto o no, e non ha nessuna voglia di pensarci; coglie però benissimo il piagnisteo e la lamentela, la frustrazione, l'amarezza e la voglia di rivalsa. Coglie anche una punta di malafede (i mille euro di stipendio, le vacanze che non sono vacanze ...) e l'uso frequente di certe parole enfatiche (deportazione! ...) gli fa pensare che si sia quanto meno smarrito il senso delle proporzioni. Insomma, il sentimento che sgorga spontaneo non è di simpatia e di solidarietà, come si vede dalla maggior parte dei commenti. E non perché il commentatore on line sia necessariamente un galoppino renzista ... se ci fai caso molti esordiscono con "a me Renzi non piace, però ...)
francescaverdi- Messaggi : 591
Data d'iscrizione : 01.12.11
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