"rimodulare monte ore annuale di ciascuna disciplina"

Promemoria primo messaggio :

So che è tempo di assunzioni e questo aspetto è per molti l'ultimo dei pensieri. Tuttavia a mio avviso è gravissimo.
Non che non l'avessi notato, anzi! E' stata però un'osservazione del mio dirigente a mettermi i brividi. Di fronte ad una necessaria revisione dell'orario per perdita classe il preside accennava al fatto che tutto poteva cambiare (l'orario dei docenti) a causa della Riforma.
Mi è venuto in mente all'ora quel:"rimodulare monte ore annuale di ciascuna disciplina" che appartiene al primo articolo della "Buona scuola". Come intenderlo? Che potenzialmente il monte orario di una disciplina può essere ridotto a favore di un'altra (questo è il caso più grave e pericoloso ma mi sembra quasi inevitabile)? Fosse così, altroché avere un'arma contro i docenti di ruolo, si tratterebbe di avere la pistola fumante.
Chiedo soprattutto a Lalla. L'interpretazione è corretta? Visto che tra poco si apre l'anno scolastico sarebbe il caso che i docenti si rendessero conto (chi non l'ha fatto naturalmente) del problema.

Giancarlo Dessì ha scritto:

Francesca4 ha scritto:Ma quant'è bella la nostra Costituzione

Dimenticavo... Se districarsi nella palude delle leggi è un po' rognoso e mette a dura prova la pazienza, lo stesso non può dirsi per la Costituzione. Basta un semplice banalissimo link a portata di mano:

http://www.quirinale.it/qrnw/statico/costituzione/costituzione.htm

Volendo si può anche conservare il testo nel proprio cellucoso. Purtroppo siamo spesso portati ad attribuire banalmente alla Costituzione cose non dette o ignorare cose banalmente sancite dalla Costituzione. Non ci vuole molto, basta consultarla di tanto in tanto. Soprattutto in tutte quelle occasioni in cui siamo soliti dire travolti dallo slancio, "non è giusto" o "è un mio diritto".

Concordo, anche se devi tenere in debita considerazione il fatto che spesso in essa siano enunciati  alcuni principi, che sebbene possano sembrare di facile interpretazione, in realtà sono talmente complessi nelle loro implicazioni pratiche da essere  rimasti ancora quasi completamente inattuati nella sostanza: si tratta del lavoro complesso dei nostri Padri Costituenti che cercarono, con pregevole sforzo, di tenere insieme, trasfondendole in un unico testo, tutte le anime, le ideologie ed i desiderata di un popolo che usciva distrutto dalla recente guerra patita e sognava un mondo diverso per le generazioni future.

È anche scritta in un italiano correttissimo e per quanto siano complessi i concetti, il testo lascia molto meno spazio ad equilibrismi interpretativi come succede per tantissime leggi scritte alla volemose bene.
O forse è un segno dei tempi che corrono. In fondo non possiamo aspettarci da quelle centinaia di "eletti" che schiacciano il pulsantino per approvare un testo, secondo le direttive di scuderia, mentre giochicchiano con il tablet o parlano al telefono o ronfano annoiati da ore di monologhi, si siano presi la briga di leggere attentamente quel testo e individuarne le incongruenze o le ambiguità.
In effetti nel 1948 si era usciti da poco da una dittatura e c'era forse un po' di voglia di democrazia, mentre oggi sembra essere in auge il bisogno fisiologico di una dittatura tecnica.

Giancarlo Dessì ha scritto:È anche scritta in un italiano correttissimo e per quanto siano complessi i concetti, il testo lascia molto meno spazio ad equilibrismi interpretativi come succede per tantissime leggi scritte alla volemose bene.
O forse è un segno dei tempi che corrono. In fondo non possiamo aspettarci da quelle centinaia di "eletti" che schiacciano il pulsantino per approvare un testo, secondo le direttive di scuderia, mentre giochicchiano con il tablet o parlano al telefono o ronfano annoiati da ore di monologhi, si siano presi la briga di leggere attentamente quel testo e individuarne le incongruenze o le ambiguità.
In effetti nel 1948 si era usciti da poco da una dittatura e c'era forse un po' di voglia di democrazia, mentre oggi sembra essere in auge il bisogno fisiologico di una dittatura tecnica.

applausi

dessì 4 president!

Giancarlo Dessì ha scritto:La rimodulazione del "monte annuale" potrebbe in qualche modo essere avviata da subito in quel margine (non ricordo se il 10% o il 15%) di competenza dell'autonomia, ma non è uno schiocco delle dita.
Tutto il resto per il momento è aria fritta e mi auguro che lo resti per molto tempo ancora perché di danni incalcolabili se ne sono fatti fin troppi.
Gli orari sono stati rimodulati dalla riforma gelmini con il fine di tagliare decine di migliaia di posti nell'ambito di una politica di risparmio costi quel che costi. I risultati si vedono. Ci manca solo che ora si rimodulino ulteriormente con il fine di piazzare gli esuberi in ingresso di certe classi di concorso perché degli imbecilli si sono inventati la demagogica impresa impossibile dello svuotamento delle graduatorie a esaurimento. E sempre in un'ottica di politica di risparmio selvaggio.
Insomma, se si vuole far fare, alla scuola, la fine di quel famoso asino che si era ormai abituato a non mangiare, tutto è possibile. A forza di raschiare il fondo, il barile resterà senza fondo. E ci siamo, quasi.

Purtroppo questo fondo in alcuni casi è già sparito...
io non ho gli anni di insegnamento che hai tu, tendo a essere sempre informata, leggo moltissimo e mi aggiorno (per abitudine) eppure mi sembra di averne viste di cotte e di crude e ne riporto giusto 2:
1) per far fuori "qualcuno" non gradito, in una scuola della mia provincia hanno immesso in ruolo (in accordo con USR ovviamente), nel 2013 (!!!) in una cdc piuttosto che in un'altra, perché potenzialmente "atipica" nel riordino delle classi di concorso su cui ancora si va discutendo!
Morale, il "non gradito" è stato trasferito d'ufficio in altra scuola e il "fortunato" ha avuto un ruolo insperato nella scuola d'avanguardia e il bello è che insegna gli argomenti della cdc che non si è fatta scorrere!
Ovviamente sulla questione pende il ricorso di chi si è visto soffiare il ruolo legittimo;

2) in altra scuola della mia provincia, in coerenza con l'aliquota del 20% (che dunque confermo essere scaturita dal riordino Gelmini e successivamente confermata in altre circolari etc etc) durante un collegio, per salvaguardare un collega andato in esubero a seguito dei tagli Gelmini, volevano ripristinargli le ore andando a "prenderle" dalla mia e da altra cdc! almeno su questo ho potuto intervenire con una lettera documentatissima (ancora vanno scappando) e ho salvaguardato quelle cattedre della mia cdc (di riflesso si salvarono anche le cattedre dell'altra cdc).
Spendo tuttavia una lancia in favore dell'allora dirigente, quando, dopo aver incontrato dei giovani diplomati degli anni precedenti che lavoravano presso aziende del settore e dopo aver saputo dagli stessi che la disciplina che più li aveva aiutati sul lavoro e nella spendibilità del titolo era la mia cdc, ravvisato il potenziale errore, pubblicamente ammise la sua superficialità e si complimentò con me per le modalità e le forti motivazioni con cui avevo fatto arringa.
Non ho più avuto il piacere di ritornare in quella scuola, ma il quadro orario non è mai stato modificato.