esami dei ragazzi con giudizio sospeso

Promemoria primo messaggio :

B.giorno a tutti.
Vorrei capire se essendo stata trasferita in altro istituto anche se facente parte della stessa scuola ma con codici meccanografici diversi mi tocca il 1 settembre svolgere gli esami dei ragazzi con giudizio sospeso della mia ex classe oppure ufficialmente non mi tocca ed è a mia discrezione!
Grazie in anticipo

Giorgia, sempre che tu sia vera, parliamoci chiaro: tutta la discussione è partito dal fatto che sia stata TU a dire esplicitamente che per te l'insegnamento NON E' UN LAVORO.

Siccome io (come molti altri colleghi) 'sta cosa la trovo, oltre che offensiva per gli insegnanti, anche dannosa per gli studenti e per il significato dell'insegnamento stesso...

...allora, per favore, INVECE di inveire e di insultare, spiegati meglio, ed enuncia senza troppi strilli che cosa sarebbe per te l'insegnamento invece di essere un lavoro, così forse ci si capisce meglio.

L.

Giorgia11 ha scritto:
Io se mi preoccupo di presenziare o no è solo perché c' è gente come te ch l'insegnamento lo vede come una costrizione e sbologna agli altri quello che spetterebbe alla propria persona.  

Manca il livello minimo di logica. 
Non essere missionari non ha niente a che vedere con il maggiore o minore entusiasmo nel fare il proprio lavoro. A me piace molto insegnare ma è un lavoro e, se non mi pagassero,  non lo farei. E, dato che è un lavoro,  so che ci sono anche doveri non entusiasmanti,  come le prove di settembre,  ma che non mi sognerei mai di trascurare.

chicca70 ha scritto:Manca il livello minimo di logica. 

Appunto.

E non c'entra nulla con il tipo di materie che si insegnano.

Se una persona non è in grado di ragionare, non dovrebbe insegnare, indipendentemente dal fatto che insegni matematica, o storia, o arte, o meccanica.

L.

Rileggi Chicca perchè il livello minimo ma proprio minimo di base manca a te.
Essere un'insegnante motivata entusiasta e che ritiene l'insegnamento una missione non significa farsi mettere i piedi in faccia da colleghi poco entusiasti che aspettano SOLO l'accredito dello stipendio e insegnano perchè SOLO pagati e marcando sempre il"DEVO".
Essere insegnanti è altro cari miei e se la scuola pubblica non ci sará piú tra un pó sará solo per merito di chi la pensa come voi

Ogni altra mia risposta è superflua.

Ritenere l'insegnamento una missione vuol dire una cosa sola, ossia svilire e sminuire il suo valore come professione .

Il che non vuol dire affatto che la missione sia qualcosa da disprezzare, semplicemente vuol dire che si tratta di UN'ALTRA attività, completamente diversa, che non c'entra niente con la professione dell'insegnante.

Se avessi voluto fare la missionaria sarei entrata in un ordine religioso o in un'associazione di volontariato, NON nella scuola di stato.

L.

Vivere l'insegnamento come una vocazione è cosa diversa dall'essere
missionari!
E poi ci si lamenta degli alunni!!!
ALLIBITA lo dico io

Giorgia11 ha scritto:Rileggi Chicca perchè il livello minimo ma proprio minimo di base manca a te.
Essere un'insegnante motivata entusiasta e che ritiene l'insegnamento una missione non significa farsi mettere i piedi in faccia da colleghi poco entusiasti che aspettano SOLO l'accredito dello stipendio e insegnano perchè SOLO pagati e marcando sempre il"DEVO".
Essere insegnanti è altro cari miei e se la scuola pubblica non ci sará piú tra un pó sará solo per merito di chi la pensa come voi

E, poiché sei motivata ed entusiasta, cerchi un escamotage per non fare gli esami di classi che indubbiamente spettano a te, in quanto docente dell'anno scolastico di riferimento.

Sai cosa ci sta dietro a tutta questa storia tu che parli di cose che non sai?
No, non puoi saperlo e vi siete attaccate ad una mia frase detta a fin di bene perchè non sapete forse con chi prendervela...
Non sono una missionaria in senso religioso( come avete erroneamente interpretato voi) semplicemente missione in quanto l'insegnamento l'ho scelto non perchè obbligata o perchè è stato un ripiego ma perchè è una vera e proria vocazione per me!!! Se questa è una colpa beh ci vedremo all'inferno allora. Saró di sicuro in buona compagnia!!!

E in quanto missione non mi pesa.
Avete interpretato tutto male.
Io che sono la prima a virare e a difendere i diritti di noi docenti!
Mah..

Giorgia11 ha scritto:Vivere l'insegnamento come una vocazione è cosa diversa dall'essere
missionari!
E poi ci si lamenta degli alunni!!!
ALLIBITA lo dico io

Vivere l'insegnamento come una vocazione vuol dire l'esatto contrario di essere dei professionisti.

Allibisci quanto ti pare, spero di non averti mai come collega, e soprattutto come insegnante dei miei figli.

Giorgia11 ha scritto:B.giorno a tutti.
Vorrei capire se essendo stata trasferita in altro istituto anche se facente parte della stessa scuola ma con codici meccanografici diversi mi tocca il 1 settembre svolgere gli esami dei ragazzi con giudizio sospeso della mia ex classe oppure ufficialmente non mi tocca ed è a mia discrezione!
Grazie in anticipo

Noi abbiamo risposto a questo. L'hai scritto tu o qualcun altro? Questa domanda è in netto contrasto con una pretesa vocazione all'insegnamento. Vuoi abbandonare i tuoi cari alunni nel momento della difficoltà? Io, insegnante senza vocazione mistica ma molto in sintonia con classi,  colleghi e dirigente,  non lo faccio.

Vocazione non è farsi prendere per i fondelli da qualche docente che mi ha. sbolognato all'inizio dell 'anno queste classi ridendosela alle mie spalle!Questa collega ti assomiglia molto mi sa ecco perchè ti scaldi..l'avrai fatto anche tu ecco perchè difendi l'indifendibile!!
Poi io volevo sapere solo se esisteva una normativa in merito! Li avrei svolti e li svolgeró comunque gli esami ma volevo, nel caso, puntualizzare la cosa visto il precedente trattamento avuto!

Comunque, tornando al topic di partenza: la composizione delle commissioni per gli esami di recupero spetta al dirigente scolastico, NON ai singoli insegnanti.

Per cui, in caso di trasferimento, se gli esami si svolgono prima del 1° settembre, nessun problema; se invece si svolgono dopo, dovrebbe spettare al preside della scuola di partenza di convocare chi gli pare, ed eventualmente di discutere la faccenda con il preside della scuola di arrivo, se questo non è d'accordo.

Non spetta certo all'insegnante stesso, che a partire dal giorno della presa di servizio nella scuola nuova, è obbligato a rendere conto al NUOVO preside e non più a quello vecchio, ed è obbligato ad attenersi alle disposizioni di servizio della scuola nuova e non certo a quelle della scuola precedente.

In termini spicci: spetta al preside della scuola precedente convocare l'insegnante trasferito, e non certo all'insegnante trasferito presentarsi spontaneamente in una scuola in cui non lavora più; se l'insegnante trasferito non riceve alcuna convocazione, non ha nessun obbligo di presentarsi ugualmente, o di farsi vivo in anticipo per chiedere se deve considerarsi convocato o no.

Se la convocazione NON arriva, l'insegnante non ha nessun obbligo di presentarsi nella scuola in cui non lavora più, ma ha solo l'obbligo di mettersi a disposizione della NUOVA scuola, nel caso che ci sia bisogno di qualche sostituzione (cosa che capita quasi sempre), e seguire il calendario stabilito lì.

Se invece la convocazione arriva, l'insegnante è tenuto a chiedere esplicitamente al preside della nuova scuola se può andare a fare gli esami nell'altra, o se invece ci sono impedimenti... perché adesso l'insegnante deve rispondere direttamente al preside della seconda scuola e non certo a quello della prima.

Se l'insegnante NON viene convocato dal vecchio preside, oppure se viene convocato ma il nuovo preside dice di no perché ha bisogno del suo lavoro in sede, allora non ha alcun obbligo di andare a fare gli esami nell'altra scuola, né può essere sanzionato o contestato perché non lo fa.

L.

Giorgia11 ha scritto:Vocazione non è farsi prendere per i fondelli da qualche docente che mi ha. sbolognato all'inizio dell 'anno queste classi ridendosela alle mie spalle!Questa collega ti assomiglia molto mi sa ecco perchè ti scaldi..l'avrai fatto anche tu ecco perchè difendi l'indifendibile!!

Ecco, ci mancava pure l'analisi psicologica a distanza di qualcuno che non si conosce.

Io che non ho mai "sbolognato" classi a nessuno, e che anzi mi sono sempre imbelvita solo per la motivazione esattamente contraria, ossia ogni volta che NON volevano lasciarmi la continuità sulle classi che avevo già avuto, sia che fossero classi "buone", sia classi "scarse".

L'avevo immaginato che stavamo al delirio totale, ma avevo avuto il ritegno di non dirlo esplicitamente...

...invece adesso posso permettermi di dirlo.

Vocazione e professionalitá DEVONO collimare.
Lo spero per me di non averti nella rosa dei miei colleghi e per i tuoi figli di non avermi come docente perchè sarebbe dura metterli sulla retta via!!!

Giorgia11 ha scritto:Vocazione non è farsi prendere per i fondelli da qualche docente che mi ha. sbolognato all'inizio dell 'anno queste classi ridendosela alle mie spalle!

Questa si chiama mania di persecuzione.

Giorgia11 ha scritto:Vocazione e professionalitá DEVONO collimare.
Lo spero per me di non averti nella rosa dei miei colleghi e per i tuoi figli di non avermi come docente perchè sarebbe dura metterli sulla retta via!!!

Credo che questa espressione si commenti da sola, quindi evito di commentarla io.

L.

Cosí come si commentano da soli i tuoi!!

Posso parlare di cose concrete? Io ho avuto assegnazione interprovinciale ma farò esami nella vecchia scuola fino al cinque settembre. La scuola di precedente titolarità ha inviato comunicazione ufficiale alla nuova, dove faró la presa di servizio il sette. Tutti contenti e nessun problema. Mi pare che sia stata la procedura corretta, no? Mi perderò il primo collegio ma pazienza...

Ughetta ha scritto:Posso parlare di cose concrete? Io ho avuto assegnazione interprovinciale ma farò esami nella vecchia scuola fino al cinque settembre. La scuola di precedente titolarità ha inviato comunicazione ufficiale alla nuova, dove faró la presa di servizio il sette. Tutti contenti e nessun problema. Mi pare che sia stata la procedura corretta, no? Mi perderò il primo collegio ma pazienza...

Procedura correttissima e comportamento ineccepibile da parte di tutti.