Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
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Emiliano M.
71lunapiena
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Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Buon giorno convocata per la scelta della sede dopo avere effettuato il differimento al 01.Luglio 2016, mi è stata negata espressamente tale possibilità, nonostante dopo 10 anni di precariato, finalmente,abbia desiderato fare la mia scelta( sebbene provvisoria); non era stato preannunciato tale divieto sul sito Usp di riferimento.Scusate il giro di parole. Mi chiedo se da qualche parte ( come normativa) era indicata tale modalità.
71lunapiena- Messaggi : 214
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Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Di certo non esiste una normativa che impedisca la scelta. A Roma tutti i convocati posso scegliere la sede, anche se differiscono la presa di servizio.
Emiliano M.- Messaggi : 305
Data d'iscrizione : 22.01.12
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Emiliano M. ha scritto:Di certo non esiste una normativa che impedisca la scelta. A Roma tutti i convocati posso scegliere la sede, anche se differiscono la presa di servizio.
Un altro utente dell'usp di Roma diceva che non gli avevano fatto scegliere la sede... potrebbe far differenza la data di differimento. In Campania ci hanno comunicato di non presentarci alla convocazione in caso di differimento al 1 luglio o 1 settembre, ma io temo che ci assegnino una sede d'ufficio e non lo ritengo giusto... o non ce l'assegnano o devono farcela scegliere.
creon79- Messaggi : 759
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Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Io ho differito al primo luglio e con me molti convocati oggi. Abbiamo scelto tutti la sede. Il fatto è che ogni scuola polo ovviamente ha una commissione diversa.
Emiliano M.- Messaggi : 305
Data d'iscrizione : 22.01.12
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Speriamo i Sindacati evidenzino e condannino questa incresciosa situazione da subito !!!
71lunapiena- Messaggi : 214
Data d'iscrizione : 06.11.11
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
71lunapiena ha scritto:Buon giorno convocata per la scelta della sede dopo avere effettuato il differimento al 01.Luglio 2016, mi è stata negata espressamente tale possibilità, nonostante dopo 10 anni di precariato, finalmente,abbia desiderato fare la mia scelta( sebbene provvisoria); non era stato preannunciato tale divieto sul sito Usp di riferimento.Scusate il giro di parole. Mi chiedo se da qualche parte ( come normativa) era indicata tale modalità.
No, non era indicata.
C'è un vuoto normativo che andava colmato con una regolamentazione tecnica dettagliata, coerente e uniforme.
Ma il ministero ha deciso di latitare, lasciando agli uffici scolastici territoriali la navigazione a vista in piena nebbia.
Quando la norma è imperfetta e si delega in bianco l'apparato burocratico per la sua applicazione, inevitabilmente si arriva a questi risultati.
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Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
A Torino si sono presentati praticamente tutti i gli aventi diritto, e tutti hanno scelto la sede in relazione al punteggio conseguito, indipendentemente dal fatto che una gran parte di loro ha differito la presa in servizio a luglio.
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Francesca4 ha scritto:A Torino si sono presentati praticamente tutti i gli aventi diritto, e tutti hanno scelto la sede in relazione al punteggio conseguito, indipendentemente dal fatto che una gran parte di loro ha differito la presa in servizio a luglio.
Quale parte non è chiara della frase "Ma il ministero ha deciso di latitare, lasciando agli uffici scolastici territoriali la navigazione a vista in piena nebbia"?
Ogni ufficio scolastico si è mosso adottando regole proprie.
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Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
@Francesca [OT]
A margine, per curiosità, in quale scuola sei finita?
Mi riferisco naturalmente alla tipologia, è una curiosità relativa al contesto operativo, alla località e varie ed eventuali non sono interessato. Non aver paura della privacy, non sono un affiliato dell'isis. Se volessi sgammarti l'avrei già fatto, pensa che ho sgammato Raganella con molto meno :-D
A margine, per curiosità, in quale scuola sei finita?
Mi riferisco naturalmente alla tipologia, è una curiosità relativa al contesto operativo, alla località e varie ed eventuali non sono interessato. Non aver paura della privacy, non sono un affiliato dell'isis. Se volessi sgammarti l'avrei già fatto, pensa che ho sgammato Raganella con molto meno :-D
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Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Giancarlo non ho mai avuto paura di essere individuata,oltre a sapere benissimo chi sei,e mi riferisco alla persona.
Mi hanno assegnato una secondaria di primo grado in un piccolo centro della provincia di Torino.
Naturalmente a me va bene lo stesso, del resto volevo insegnare, e sono contenta di aver avuto questa opportunità.
Spero solo che per quelli nella mia posizione il ministero sciolga presto la riserva in ordine ai numerosi dubbi sulle modalità dell'anno di prova.
Mi hanno assegnato una secondaria di primo grado in un piccolo centro della provincia di Torino.
Naturalmente a me va bene lo stesso, del resto volevo insegnare, e sono contenta di aver avuto questa opportunità.
Spero solo che per quelli nella mia posizione il ministero sciolga presto la riserva in ordine ai numerosi dubbi sulle modalità dell'anno di prova.
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Ciao Francesca, che piacere leggerti. In bocca al lupo per la tua nuova esperienza!
Mi dispiace che tu abbia dovuto lasciare la tua bella e solare provincia. Pensa che a Bari è stata assunta gente con soli 12 punti in A019. Ancora non riesco a capire come abbia funzionato l'algoritmo......
Ti auguro, comunque, di ritornare quanto prima a casa .....
Mi dispiace che tu abbia dovuto lasciare la tua bella e solare provincia. Pensa che a Bari è stata assunta gente con soli 12 punti in A019. Ancora non riesco a capire come abbia funzionato l'algoritmo......
Ti auguro, comunque, di ritornare quanto prima a casa .....
martuma- Messaggi : 586
Data d'iscrizione : 15.03.15
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Grazie di cuore martuma!
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
è un po' quello che è successo dappertutto, anche dalle mie parti ci sono diverse assegnazioni nel I grado che al 100% finiranno ai punteggi più bassi.Francesca4 ha scritto:Giancarlo non ho mai avuto paura di essere individuata,oltre a sapere benissimo chi sei,e mi riferisco alla persona.
Mi hanno assegnato una secondaria di primo grado in un piccolo centro della provincia di Torino.
Naturalmente a me va bene lo stesso, del resto volevo insegnare, e sono contenta di aver avuto questa opportunità.
Spero solo che per quelli nella mia posizione il ministero sciolga presto la riserva in ordine ai numerosi dubbi sulle modalità dell'anno di prova.
Sull'anno di prova i problemi sono per lo più di tipo operativo, per il fatto che il tutor è inevitabilmente un docente di un altro grado. Ma i tutor non sono fondamentali, l'importante è la formazione in presenza e online.
Sulla sistemazione futura è un altro paio di maniche, quest'anno non avevano le idee chiare, neppure nell'apparato del MIUR. Nelle stanze dei bottoni hanno fatto troppi pasticci, perciò gli hanno detto arrangiatevi, ma rimediate voi e così hanno fatto. Nel più grottesco dei modi. L'anno prossimo dovrebbe comunque cambiare in meglio, anche se il clima di incertezza generale sarà presumo una costante.
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Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Giancarlo Dessì ha scritto:è un po' quello che è successo dappertutto, anche dalle mie parti ci sono diverse assegnazioni nel I grado che al 100% finiranno ai punteggi più bassi.Francesca4 ha scritto:Giancarlo non ho mai avuto paura di essere individuata,oltre a sapere benissimo chi sei,e mi riferisco alla persona.
Mi hanno assegnato una secondaria di primo grado in un piccolo centro della provincia di Torino.
Naturalmente a me va bene lo stesso, del resto volevo insegnare, e sono contenta di aver avuto questa opportunità.
Spero solo che per quelli nella mia posizione il ministero sciolga presto la riserva in ordine ai numerosi dubbi sulle modalità dell'anno di prova.
Sull'anno di prova i problemi sono per lo più di tipo operativo, per il fatto che il tutor è inevitabilmente un docente di un altro grado. Ma i tutor non sono fondamentali, l'importante è la formazione in presenza e online.
Sulla sistemazione futura è un altro paio di maniche, quest'anno non avevano le idee chiare, neppure nell'apparato del MIUR. Nelle stanze dei bottoni hanno fatto troppi pasticci, perciò gli hanno detto arrangiatevi, ma rimediate voi e così hanno fatto. Nel più grottesco dei modi. L'anno prossimo dovrebbe comunque cambiare in meglio, anche se il clima di incertezza generale sarà presumo una costante.
Ti ringrazio per la speranza legata al cambiamento in meglio.
Lunedì prossimo mi presenterò alla secondaria superiore a cui sono stata assegnata per poter soddisfare tutti gli oneri burocratici legati all'immissione in ruolo, e martedì prenderò servizio in utilizzazione straordinaria nella scuola media di riferimento.
Mercoledì scorso, immediatamente dopo l'assegnazione, mi sono recata in quest'ultima ed ho conosciuto la direttrice amministrativa ed una sua collaboratrice, e devo dire che mi hanno accolta con curiosità, meraviglia e grande disponibilità.
Mi auguro di avere lo stesso approccio anche con la DS della quale le sue collaboratrici hanno parlato assai bene in termini di competenza e capacità professionale.
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Giancarlo Dessì ha scritto:Francesca4 ha scritto:A Torino si sono presentati praticamente tutti i gli aventi diritto, e tutti hanno scelto la sede in relazione al punteggio conseguito, indipendentemente dal fatto che una gran parte di loro ha differito la presa in servizio a luglio.
Quale parte non è chiara della frase "Ma il ministero ha deciso di latitare, lasciando agli uffici scolastici territoriali la navigazione a vista in piena nebbia"?
Ogni ufficio scolastico si è mosso adottando regole proprie.
Non intendo entrare nel merito delle ragioni di regole così diverse, però non posso fare a meno di notare il fatto che i dirigenti che abbiano adottato la politica della legittimità della scelta legata al punteggio abbiano fatto un po' come Ponzio Pilato.
Ossia non se la sono sentita di assumersi la responsabilità di una scelta maggiormente legata al buon senso, per cui sarebbe stato opportuno che a scegliere le sedi fossero coloro che effettivamente intendevano prendere servizio, perché, sarò anche limitata, ma non riesco a cogliere l'utilità della scelta di una sede da parte di chi abbia voluto differire la presa in servizio, lasciando in questo modo un posto vacante da riempire per pochi giorni in luglio e poi partecipare nuovamente alla mobilità straordinaria.
Intendo chiarire fin da subito che il mio non è un discorso utilitaristico, perché, pur essendo tra gli ultimi in relazione al punteggio, ho avuto la fortuna di poter scegliere di prestare servizio in un piccolo e tranquillissimo comune che dista poco da Torino, città che scopro, ogni giorno che passa, carica di un fascino straordinario,soprattutto nell'attuale periodo pre-natalizio, al punto tale che vi ho stabilito il mio attuale domicilio.
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Una scelta comunque arbitraria a tutti gli effetti.Francesca4 ha scritto:Non intendo entrare nel merito delle ragioni di regole così diverse, però non posso fare a meno di notare il fatto che i dirigenti che abbiano adottato la politica della legittimità della scelta legata al punteggio abbiano fatto un po' come Ponzio Pilato.
Sbagliato il principio e anche l'implicazione.
Ossia non se la sono sentita di assumersi la responsabilità di una scelta maggiormente legata al buon senso, per cui sarebbe stato opportuno che a scegliere le sedi fossero coloro che effettivamente intendevano prendere servizio, perché, sarò anche limitata, ma non riesco a cogliere l'utilità della scelta di una sede da parte di chi abbia voluto differire la presa in servizio, lasciando in questo modo un posto vacante da riempire per pochi giorni in luglio e poi partecipare nuovamente alla mobilità straordinaria.
Nel periodo che intercorre tra il 1° luglio e il 31 agosto abbiamo a disposizione 34 giorni di ferie, perciò, considerando domeniche e festivi restano 19 giorni in cui si è in servizio. Questo può implicare la convocazione in sede per qualsiasi esigenza di servizio: attività collegiali, corsi di recupero, scrutini, esame di stato, ecc.
È chiaro che la mancata possibilità di scegliere una sede, anche in caso di differimento, può comportare dei disagi. Ritengo perciò congruo che a tutti si dovesse dare questa possibilità sulla base del criterio di precedenza scelto, ovvero il punteggio. Altrimenti sarebbe stato più opportuno procedere all'assegnazione provvisoria d'ufficio per tutti.
Questo principio è sempre stato adottato e nessuno l'ha mai messo in discussione. Quando entrai in ruolo, alla convocazione per la scelta della sede, la prima in graduatoria non si presentò perché impegnata in una borsa di studio in un ente di ricerca. Infatti ha differito la presa di servizio di un anno. Tuttavia delegò un suo familiare per la scelta della sede. Tutti gli altri ci siamo dovuti adeguare a scegliere tra le altre sedi. A prescindere dagli interessi, nessuno ha obiettato perché ha fruito di un suo diritto.
Ma a quanto pare i tempi sono cambiati e si fanno arbitrariamente troppe deroghe alla forma in nome del buon senso. Non lo condivido. Ci sono delle implicazioni de facto che possono influire, pertanto era formalmente corretto dare a tutti la possibilità di scegliere la sede. Cosa che hanno fatto, giustamente, alcuni uffici scolastici.
Ospite- Ospite
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Giancarlo Dessì ha scritto:Una scelta comunque arbitraria a tutti gli effetti.Francesca4 ha scritto:Non intendo entrare nel merito delle ragioni di regole così diverse, però non posso fare a meno di notare il fatto che i dirigenti che abbiano adottato la politica della legittimità della scelta legata al punteggio abbiano fatto un po' come Ponzio Pilato.Sbagliato il principio e anche l'implicazione.
Ossia non se la sono sentita di assumersi la responsabilità di una scelta maggiormente legata al buon senso, per cui sarebbe stato opportuno che a scegliere le sedi fossero coloro che effettivamente intendevano prendere servizio, perché, sarò anche limitata, ma non riesco a cogliere l'utilità della scelta di una sede da parte di chi abbia voluto differire la presa in servizio, lasciando in questo modo un posto vacante da riempire per pochi giorni in luglio e poi partecipare nuovamente alla mobilità straordinaria.
Nel periodo che intercorre tra il 1° luglio e il 31 agosto abbiamo a disposizione 34 giorni di ferie, perciò, considerando domeniche e festivi restano 19 giorni in cui si è in servizio. Questo può implicare la convocazione in sede per qualsiasi esigenza di servizio: attività collegiali, corsi di recupero, scrutini, esame di stato, ecc.
È chiaro che la mancata possibilità di scegliere una sede, anche in caso di differimento, può comportare dei disagi. Ritengo perciò congruo che a tutti si dovesse dare questa possibilità sulla base del criterio di precedenza scelto, ovvero il punteggio. Altrimenti sarebbe stato più opportuno procedere all'assegnazione provvisoria d'ufficio per tutti.
Questo principio è sempre stato adottato e nessuno l'ha mai messo in discussione. Quando entrai in ruolo, alla convocazione per la scelta della sede, la prima in graduatoria non si presentò perché impegnata in una borsa di studio in un ente di ricerca. Infatti ha differito la presa di servizio di un anno. Tuttavia delegò un suo familiare per la scelta della sede. Tutti gli altri ci siamo dovuti adeguare a scegliere tra le altre sedi. A prescindere dagli interessi, nessuno ha obiettato perché ha fruito di un suo diritto.
Ma a quanto pare i tempi sono cambiati e si fanno arbitrariamente troppe deroghe alla forma in nome del buon senso. Non lo condivido. Ci sono delle implicazioni de facto che possono influire, pertanto era formalmente corretto dare a tutti la possibilità di scegliere la sede. Cosa che hanno fatto, giustamente, alcuni uffici scolastici.
Ok Giancarlo, non sapevo come fosse strutturato il servizio, però lasciami dire che nonostante non abbia nulla da obiettare sulla legittimità della scelta, sono dalla parte dei dirigenti che, anche a costo di ricorsi probabilmente fondati, abbiano fatto coraggiosamente la scelta di buon senso.
Perché, secondo me, chi ha scelto di prendere subito servizio fino al termine dell'anno scolastico non può essere messo sullo stesso piano di chi, sia chiaro, per motivi più che legittimi, ha scelto di differire il servizio.
E ti dico questo, ben consapevole che a fondamento della mia posizione ci siano solo principi di buonsenso, certamente lontani mille miglia da obblighi giuridici.
Ho visto persone assegnatarie di sedi praticamente in Francia prendere servizio restando sgomente e ammutolite, mentre quelli assegnati a Torino hanno, nella stragrande maggioranza, differito il il servizio: solo chi era presente alla convocazione poteva toccare con mano gli esiti profondamente ingiusti dell'aver seguito il criterio del punteggio.
Perciò non posso che esprimere, per quello che può valere, la mia stima incondizionata a quei dirigenti del MIUR, tra i quali quelli responsabili dell'USR Campania e Lazio, che abbiano fatto la scelta di buonsenso.
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Francesca4 ha scritto:gli esiti profondamente ingiusti dell'aver seguito il criterio del punteggio
Profondamente ingiusti? Si può opinare sui singoli valori attribuiti a ciascun descrittore, ma che il punteggio, unico criterio strutturato e oggettivo sia definito ingiusto è proprio segno della degenerazione dei tempi.
Siamo messi bene.
Ospite- Ospite
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Giancarlo Dessì ha scritto:Francesca4 ha scritto:gli esiti profondamente ingiusti dell'aver seguito il criterio del punteggio
Profondamente ingiusti? Si può opinare sui singoli valori attribuiti a ciascun descrittore, ma che il punteggio, unico criterio strutturato e oggettivo sia definito ingiusto è proprio segno della degenerazione dei tempi.
Siamo messi bene.
Mi spiace che la pensi diversamente, ma non posso concordare con chi intende dare priorità a docenti che prenderanno servizio per circa 19 giorni, e ribadisco che se c'era la possibilità di favorire chi intendesse prendere subito servizio, allora non posso che salutare con favore le decisioni di dirigenti coraggiosi e lungimiranti.
Il fatto è, caro Giancarlo, che ho sempre nutrito grandi dubbi sulla genuinità del punteggio caricato da tanti, troppi docenti,e questo tacendo di numerosissimi corsi farsa, ed è per questo che ho sempre pensato che il superamento di quel sistema poco, anzi per nulla, soggetto a rigorosi controlli sia una delle parti più proficue della riforma.
Del resto coloro che, come me, hanno poco punteggio, se ho ben capito , continueranno a pagare il prezzo del mancato servizio anche in fase di mobilità straordinaria, perché non penso che qualche mese in più di servizio in ruolo possa cambiare il loro destino.
Se le cose invece stessero diversamente, ti chiedo, sempre che tu ne abbia la disponibilità, di illuminarmi in proposito.
Grazie ancora :-)
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Come posso illuminarti se, appellandoti ai casi di qualcuno che ha cercato di barare sulle regole, plaudi ad un sistema che rimuove del tutto le regole?Francesca4 ha scritto:
Se le cose invece stessero diversamente, ti chiedo, sempre che tu ne abbia la disponibilità, di illuminarmi in proposito.
Grazie ancora :-)
Suvvia non facciamoci troppi problemi a cambiare l'acqua, il buon senso consiglia di buttare via il bambino e l'acqua sporca.
Ti auguro di non trovarti mai nella condizione di essere vittima del buon senso arbitrario.
Ospite- Ospite
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Giancarlo Dessì ha scritto:Come posso illuminarti se, appellandoti ai casi di qualcuno che ha cercato di barare sulle regole, plaudi ad un sistema che rimuove del tutto le regole?Francesca4 ha scritto:
Se le cose invece stessero diversamente, ti chiedo, sempre che tu ne abbia la disponibilità, di illuminarmi in proposito.
Grazie ancora :-)
Suvvia non facciamoci troppi problemi a cambiare l'acqua, il buon senso consiglia di buttare via il bambino e l'acqua sporca.
Ti auguro di non trovarti mai nella condizione di essere vittima del buon senso arbitrario.
Scusami, ma non hai risposto alla mia domanda che era la seguente:
Del resto coloro che, come me, hanno poco punteggio, se ho ben capito , continueranno a pagare il prezzo del mancato servizio anche in fase di mobilità straordinaria, perché non penso che qualche mese in più di servizio in ruolo possa cambiare il loro destino.
Se le cose invece stessero diversamente, ti chiedo, sempre che tu ne abbia la disponibilità, di illuminarmi in proposito.
Grazie ancora :-)
Naturalmente se dovessi ritenere di non volermi rispondere,sentiti libero di farlo tranquillamente.
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Francesca4 ha scritto:Giancarlo Dessì ha scritto:Francesca4 ha scritto:A Torino si sono presentati praticamente tutti i gli aventi diritto, e tutti hanno scelto la sede in relazione al punteggio conseguito, indipendentemente dal fatto che una gran parte di loro ha differito la presa in servizio a luglio.
Quale parte non è chiara della frase "Ma il ministero ha deciso di latitare, lasciando agli uffici scolastici territoriali la navigazione a vista in piena nebbia"?
Ogni ufficio scolastico si è mosso adottando regole proprie.
Non intendo entrare nel merito delle ragioni di regole così diverse, però non posso fare a meno di notare il fatto che i dirigenti che abbiano adottato la politica della legittimità della scelta legata al punteggio abbiano fatto un po' come Ponzio Pilato.
Ossia non se la sono sentita di assumersi la responsabilità di una scelta maggiormente legata al buon senso, per cui sarebbe stato opportuno che a scegliere le sedi fossero coloro che effettivamente intendevano prendere servizio, perché, sarò anche limitata, ma non riesco a cogliere l'utilità della scelta di una sede da parte di chi abbia voluto differire la presa in servizio, lasciando in questo modo un posto vacante da riempire per pochi giorni in luglio e poi partecipare nuovamente alla mobilità straordinaria.
Intendo chiarire fin da subito che il mio non è un discorso utilitaristico, perché, pur essendo tra gli ultimi in relazione al punteggio, ho avuto la fortuna di poter scegliere di prestare servizio in un piccolo e tranquillissimo comune che dista poco da Torino, città che scopro, ogni giorno che passa, carica di un fascino straordinario,soprattutto nell'attuale periodo pre-natalizio, al punto tale che vi ho stabilito il mio attuale domicilio.
Cara Francesca, sono felice che il fascino straordinario di Torino ti abbia colpito al punto da eleggervi domicilio: nel caso in cui tu non lo sappia, ti informo che puoi anche unire l'utile al dilettevole: come professionista puoi scaricare come spese professionali tutte le spese di viaggio ecc, cosa non possibile se tu non vi avessi eletto domicilio...
Certo, se quei cattivoni dell'usr ti avessero lasciato scegliere come sede Torino avresti potuto scaricare integralmente le spese, invece così è un pò difficile scaricare il costo del trasporto da Torino al piccolo centro x, a meno che nel piccolo centro x non vi sia un tribunale in cui si tengono udienze ogni giorno...
udl- Messaggi : 2098
Data d'iscrizione : 04.04.12
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Francesca4 ha scritto:Giancarlo Dessì ha scritto:Come posso illuminarti se, appellandoti ai casi di qualcuno che ha cercato di barare sulle regole, plaudi ad un sistema che rimuove del tutto le regole?Francesca4 ha scritto:
Se le cose invece stessero diversamente, ti chiedo, sempre che tu ne abbia la disponibilità, di illuminarmi in proposito.
Grazie ancora :-)
Suvvia non facciamoci troppi problemi a cambiare l'acqua, il buon senso consiglia di buttare via il bambino e l'acqua sporca.
Ti auguro di non trovarti mai nella condizione di essere vittima del buon senso arbitrario.
Scusami, ma non hai risposto alla mia domanda che era la seguente:
Del resto coloro che, come me, hanno poco punteggio, se ho ben capito , continueranno a pagare il prezzo del mancato servizio anche in fase di mobilità straordinaria, perché non penso che qualche mese in più di servizio in ruolo possa cambiare il loro destino.
Se le cose invece stessero diversamente, ti chiedo, sempre che tu ne abbia la disponibilità, di illuminarmi in proposito.
Grazie ancora :-)
Naturalmente se dovessi ritenere di non volermi rispondere,sentiti libero di farlo tranquillamente.
Chiariamo innanzitutto una cosa: il 2015-2016 non produce alcun punteggio ai fini della mobilità 2016. Il servizio svolto nel 2015-2016 produce 6 punti solo ad anno scolastico terminato. Al più potrai farlo valere per i trasferimenti annuali, che si svolgono ad anno scolastico concluso (per intenderci assegnazioni provvisorie e utilizzazioni), o per la mobilità 2017. Avere iniziato il 1 settembre o il 1 dicembre non fa alcuna differenza: i punti sono 6 in entrambi i casi.
In merito alla domanda specifica, c'è poco da sperare in un sistema in cui la scala di merito è fondamentalmente basata sull'anzianità di servizio. Per ogni anno di servizio che fai, quelli che ti precedono ne fanno altrettanti. Quelli che verranno dopo di te avranno un anno di servizio in meno. Questo è l'impianto di base.
Poi entrano in gioco, giustamente, altri criteri di merito come le esigenze di famiglia e i titoli. Criteri che tuttavia hanno un peso marginale. Sui titoli non puoi barare: al di là dei 12 punti spettanti per il superamento di un concorso, al massimo si possono raggranellare 10 punti. Prendendo una seconda laurea, facendo 5 dottorati di ricerca, 10 mastercosi e via dicendo. Non so quali siano le regole per le graduatorie dei precari, ma per la mobilità sono un po' più rigide e sforare non serve a niente perché non produce punteggio. Io ho 167 punti. Togli 6 punti per il ricongiungimento al coniuge, togli 12 punti per il concorso, togli 2 punti per aver partecipato alla seconda e alla terza edizione dei nuovi esami di stato. Ne restano 147. Tutti di servizio, 3 di preruolo e 23 di ruolo. Chi ne ha 22 di ruolo, per "raggiungermi" dovrà "comprarsi" 6 master (1 punto a titolo), ma potrà farlo in sei anni, perché si valuta un master all'anno. Oppure prendersi una laurea magistrale e un master. E siamo sempre lì, 5-6 anni di "inseguimento".
Naturalmente nessun sistema è perfetto. Come ho detto altre volte, si può barare sulle esigenze di famiglia. Si può decidere di sfornare un figlio all'anno e incrementare ogni anno di 4 punti il proprio punteggio. Sei figli l'anno per i primi sei anni producono la bellezza di 24 punti. Che si sommano ai 36 punti di servizio, ai 6 punti di ricongiungimento al coniuge, ai 12 punti di superamento del concorso, ai 10 punti per titoli e titoletti vari raccattati qua e là. Arriviamo a 88 punti. Un po' pochi per competere con chi ha più anni di servizio. Però è un turbo contro chi "gareggia" a pari merito, dà una spinta in più.
Ma non credo sia una scelta razionale mettersi a sfornare prole al ritmo dei conigli per avere il posto sotto casa. Chi lo fa ha sicuramente qualche problemino dentro la scatola cranica. Non credo sia razionale scendere per competere sullo stesso terreno di gioco. Vai pure avanti, non ti seguo.
Aggiungiamo, infine, i giochetti sporchi che si fanno nel precariato: le 104 fasulle, i servizi fasulli alle paritarie, ecc. Ebbene, nella mobilità ordinaria contano 0. Se qualcuno ci ha giocato, finora, deve mettersi il cuore in pace.
Quindi, stai tranquilla (in tutti i sensi). Fatti la tua onesta gavetta, le tue speranze di scavalcare chi ha più anzianità saranno ridotte all'osso. Come saranno ridotte all'osso, più avanti, le speranze di scavalcarti per chi avrà meno anzianità di te.
Ho 26 anni di insegnamento eppure mi ritrovo a percorrere ogni giorno i miei 80-140 km andata e ritorno, secondo la sede di servizio, per il posto "sotto casa". Nelle graduatorie di ruolo non mi ha mai scavalcato nessuno. In passato ho scavalcato un solo collega che ha un anno di anzianità in più, non so neppure perché, visto che non ho fatto nulla per scavalcarlo. Peraltro non siamo più neppure in competizione visto che ora siamo in due graduatorie distinte.
Ospite- Ospite
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Giancarlo Dessì ha scritto:Francesca4 ha scritto:Giancarlo Dessì ha scritto:Come posso illuminarti se, appellandoti ai casi di qualcuno che ha cercato di barare sulle regole, plaudi ad un sistema che rimuove del tutto le regole?Francesca4 ha scritto:
Se le cose invece stessero diversamente, ti chiedo, sempre che tu ne abbia la disponibilità, di illuminarmi in proposito.
Grazie ancora :-)
Suvvia non facciamoci troppi problemi a cambiare l'acqua, il buon senso consiglia di buttare via il bambino e l'acqua sporca.
Ti auguro di non trovarti mai nella condizione di essere vittima del buon senso arbitrario.
Scusami, ma non hai risposto alla mia domanda che era la seguente:
Del resto coloro che, come me, hanno poco punteggio, se ho ben capito , continueranno a pagare il prezzo del mancato servizio anche in fase di mobilità straordinaria, perché non penso che qualche mese in più di servizio in ruolo possa cambiare il loro destino.
Se le cose invece stessero diversamente, ti chiedo, sempre che tu ne abbia la disponibilità, di illuminarmi in proposito.
Grazie ancora :-)
Naturalmente se dovessi ritenere di non volermi rispondere,sentiti libero di farlo tranquillamente.
Chiariamo innanzitutto una cosa: il 2015-2016 non produce alcun punteggio ai fini della mobilità 2016. Il servizio svolto nel 2015-2016 produce 6 punti solo ad anno scolastico terminato. Al più potrai farlo valere per i trasferimenti annuali, che si svolgono ad anno scolastico concluso (per intenderci assegnazioni provvisorie e utilizzazioni), o per la mobilità 2017. Avere iniziato il 1 settembre o il 1 dicembre non fa alcuna differenza: i punti sono 6 in entrambi i casi.
In merito alla domanda specifica, c'è poco da sperare in un sistema in cui la scala di merito è fondamentalmente basata sull'anzianità di servizio. Per ogni anno di servizio che fai, quelli che ti precedono ne fanno altrettanti. Quelli che verranno dopo di te avranno un anno di servizio in meno. Questo è l'impianto di base.
Poi entrano in gioco, giustamente, altri criteri di merito come le esigenze di famiglia e i titoli. Criteri che tuttavia hanno un peso marginale. Sui titoli non puoi barare: al di là dei 12 punti spettanti per il superamento di un concorso, al massimo si possono raggranellare 10 punti. Prendendo una seconda laurea, facendo 5 dottorati di ricerca, 10 mastercosi e via dicendo. Non so quali siano le regole per le graduatorie dei precari, ma per la mobilità sono un po' più rigide e sforare non serve a niente perché non produce punteggio. Io ho 167 punti. Togli 6 punti per il ricongiungimento al coniuge, togli 12 punti per il concorso, togli 2 punti per aver partecipato alla seconda e alla terza edizione dei nuovi esami di stato. Ne restano 147. Tutti di servizio, 3 di preruolo e 23 di ruolo. Chi ne ha 22 di ruolo, per "raggiungermi" dovrà "comprarsi" 6 master (1 punto a titolo), ma potrà farlo in sei anni, perché si valuta un master all'anno. Oppure prendersi una laurea magistrale e un master. E siamo sempre lì, 5-6 anni di "inseguimento".
Naturalmente nessun sistema è perfetto. Come ho detto altre volte, si può barare sulle esigenze di famiglia. Si può decidere di sfornare un figlio all'anno e incrementare ogni anno di 4 punti il proprio punteggio. Sei figli l'anno per i primi sei anni producono la bellezza di 24 punti. Che si sommano ai 36 punti di servizio, ai 6 punti di ricongiungimento al coniuge, ai 12 punti di superamento del concorso, ai 10 punti per titoli e titoletti vari raccattati qua e là. Arriviamo a 88 punti. Un po' pochi per competere con chi ha più anni di servizio. Però è un turbo contro chi "gareggia" a pari merito, dà una spinta in più.
Ma non credo sia una scelta razionale mettersi a sfornare prole al ritmo dei conigli per avere il posto sotto casa. Chi lo fa ha sicuramente qualche problemino dentro la scatola cranica. Non credo sia razionale scendere per competere sullo stesso terreno di gioco. Vai pure avanti, non ti seguo.
Aggiungiamo, infine, i giochetti sporchi che si fanno nel precariato: le 104 fasulle, i servizi fasulli alle paritarie, ecc. Ebbene, nella mobilità ordinaria contano 0. Se qualcuno ci ha giocato, finora, deve mettersi il cuore in pace.
Quindi, stai tranquilla (in tutti i sensi). Fatti la tua onesta gavetta, le tue speranze di scavalcare chi ha più anzianità saranno ridotte all'osso. Come saranno ridotte all'osso, più avanti, le speranze di scavalcarti per chi avrà meno anzianità di te.
Ho 26 anni di insegnamento eppure mi ritrovo a percorrere ogni giorno i miei 80-140 km andata e ritorno, secondo la sede di servizio, per il posto "sotto casa". Nelle graduatorie di ruolo non mi ha mai scavalcato nessuno. In passato ho scavalcato un solo collega che ha un anno di anzianità in più, non so neppure perché, visto che non ho fatto nulla per scavalcarlo. Peraltro non siamo più neppure in competizione visto che ora siamo in due graduatorie distinte.
Grazie per la risposta: davvero illuminante e praticamente esaustiva.
Ti voglio rassicurare però sul fatto che non abbia alcuna intenzione di sfornare pargoli per raccattare ulteriore punteggio, e non soltanto perché la motivazione della scelta sarebbe disumana, oltre che miserrima, ma per il fatto che alla mia età la possibilità di avere figli con problemi di salute aumenta in maniera esponenziale.
Inoltre sono convinta che, potendo scegliere, i figli si debbano mettere al mondo da giovani: solo allora infatti si è in grado di dare loro tutte le attenzioni e le cure possibili, i ragazzi hanno diritto ad un costante ed appagante investimento affettivo ed educativo che difficilmente si può garantire in età avanzata, quando le energie dei genitori sarebbero prevalentemente impegnate a combattere gli acciacchi della vecchiaia nella speranza di non lasciarli troppo presto da soli ad affrontare il mondo.
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: Differimento e scelta della sede; esiste una norma ??
Francesca4 ha scritto:
Ti voglio rassicurare però sul fatto che non abbia alcuna intenzione di sfornare pargoli per raccattare ulteriore punteggio
Non mi riferivo a te, ma a certe astrusità che ho letto qua e là.
Ospite- Ospite
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