Diventare insegnate 40 anni

Buongiorno a tutti.
Ho 39 anni, vivo a Milano, ho una laurea in filosofia vecchio ordinamento e, fra poco meno di 30 giorni l'azienda per cui lavoro da 12 anni chiuderà.
Ho cominciato a lavorare in ambito bancario mentre studiavo (motivo per cui mi sono laureato solo nel 2003) e, per un motivo o per l'altro, ho lasciato perdere quello che era il mio desiderio sin dalle superiori: fare l'insegnate.
Ora mi trovo nella condizione di poter cambiare radicalmente la mia vita e mi rendo conto che quello che so del mondo della scuola è vecchio di 10 anni.
Da ciò che ho letto nel forum e dalle vostre risposte si ha l'impressione che il percorso per diventare insegnate sia difficile, tortuoso e, forse, impossibile.
Vorrei comunque porvi questa domanda: quali sono i passi che devo compiere per provare a diventare insegnante di storia e filosofia? A chi devo rivolgermi per conoscere graduatorie, regole di reclutamento e requisiti necessari? Che voi sappiate esistono vincoli di età?
Vi sarei molto grato se poteste darmi una mano a capire come muovermi e se esistono le possibilità di realizzare un sogno a lungo sepolto.

Grazie a tutti in anticipo

anche se esistessero dei vincoli, non è certo 40 anni!!!

puoi iniziare da qui

https://www.orizzontescuolaforum.net/t10762-graduatorie-di-istituto-lunedi-13-giugno-riunione-al-miur-registrazione-a-istanze-on-line

https://www.orizzontescuolaforum.net/t10411-graduatorie-di-istituto-a-quali-classi-di-concorso-posso-accedere-con-la-mia-laurea

Anch'io ho cominciato tardi, non proprio a 39 anni, ma quasi. No, per fortuna non ci sono limiti di età. Il limite è il momento storico in cui i posti sono pochi, la tua classe di concorso che non è una di quelle con cui si lavori di più e il fatto che non sei abilitato. Comunque iscriviti nelle graduatorie di istituto di III fascia appena riapriranno, non costa nulla e poi si vedrà. Tieni d'occhio anche i topic sul tfa nella sezione Riforme: con questo potrai abilitarti e aspirare un giorno al ruolo, ma fin da subito aumentare le possibilità di lavoro. In bocca al lupo.

In bocca al lupo....Ma sei sicuro di voler iniziare alla tua età (che è anche la mia) un percorso che precarizza gente che da anni già l'aveva scelto? Una professione che è in ribasso dal punto di vista economico in primis, e poi anche sociale, dato che siamo considerati quasi dei "parassiti" da tagliare come erbacce?
Se non hai problemi economici, allora si, inizia a seguire questo tuo sogno, ma se hai l'esigenza di lavorare anche per vivere dello stipendio, ti direi che stai sbagliando di grosso! Tante volte le scuole se hai supplenze brevi pagano tardi, oltre un mese dopo, e la vita è difficile per noi abilitati, figurati per chi non lo è! Io dopo 10 anni di insegnamento se quest'anno vedrò che marca ancora male sono pronta a cambiare lavoro, a cercare qualsiasi altra cosa! eppure, il mio è il lavoro che più mi piace....In ogni caso, buon vento!

Anch'io ti faccio il mio in bocca al lupo. Permettimi, però, di aggiungere qualche parola: il mio consiglio sincero è quello di non riversare tutte le tue energie su questa strada. Provaci, ma tenta anche qualcos'altro. Il percorso che tanta gente (non sai quanta) fa di solito è all'inverso: dopo tanti anni di insegnamento manda tutto all'aria e comincia a cercare altro. Purtroppo diventare insegnante è diventato frustrante e avvilente. Io stessa non ci spero più: mi guardo intorno nella speranza di trovare un minimo lavoro ma, a 38 anni, non sono più una risorsa per il mercato del lavoro. Mi chiedo dove ho sbagliato: ho certamente peccato di ingenuità, sperando di fare il lavoro per il quale mi sentivo più idonea. Gli anni sono tanti, la motivazione pari a 0. Quanta amarezza! Spero vivamente che per te possa essere diverso.

Ancora in bocca al lupo.

CIAO io sono di Brescia, abilitata SSIS, insegno da diversi anni e ho molti meno anni di te; fino a due anni fa riuscivo ad avere la cattedra annuale tramite AT, ora prendo solo spezzoni, quest'anno anche disagevole, in mezzo ai monti sopra il lago di Garda più di cento km al giorno fra andata e ritorno in auto perchè collegamenti più che pessimi; considera che io insegno materie letterarie, riguardo alle tue classi di insegnamento, sul bresciano la situazione è più che tragica, nel resto del bel Paese si è messi male, male.
Resisto perchè l'insegnamento per me non è solo lavoro e stipendio, è lo stare a contatto con i ragazzi, è il cercare di trasmettere dei valori, è la voglia di passare ore e ore a inventare nuovi modi per spiegare concetti che ormai sono out, è cercare di farli appassionare alla Divina Commedia (quest'anno non so quante ore ho dato gratis... abbiamo "sceneggiato e teatrelizzato" il sommo Dante, parte Inferno) piuttosto che ai Promessi Sposi.
Se ti senti motivazioni vere per combattere contro i mulini a vento dei genitori terrificanti, dei colleghi saccenti, delle regole che cambiano in continuazione, se hai da parte un bel gruzzolo per vivere qualche anno di sole supplenze e neppure garantite, magari non potresti neppure essere chiamato una volta in tutto l'anno, quindi nisba stipendio e nisba punti per futuri aggiornamenti, se mai ci saranno ancora, se non lo ritieni un ripiego perchè fra trenta giorni l'azienda chiude e a 40 anni sono out per il mondo del lavoro (dipende dai lavori, ingegnere meccanico con buona esperienza e almeno inglese fluente, a 40 è al top), allora bemvenuto nel mondo dei punti dei formaggini! O fai supplenze e prendi punti e vai su, oppure non fai supplenze e stati al palo.
Senza contare che io sto ancora aspettando soldi da una scuola del bresciano da aprile 2011.... vedi tu....

non vorrei essere la cassandra di turno

ma spassionatamente mi sento di dirti di non riporre alcuna speranza nel fatto che ti possano chiamare

insegnare filosofia e storia è diventato praticamente impossibile, anche per gli abilitati
solo i primi in graduatoria (degli abilitati) riescono ad avere supplenze di filosofia
gli altri fanno sostegno, se in possesso della specializzazione

e questo avviene praticamente ovunque in Italia, quindi non mi sento neanche di dirti che se ti sposti, allora lavorerai

inserisciti senz'altro in graduatoria, ma nel frattempo credo tu faccia prima a trovare un altro lavoro, visto anche il curriculum succoso che sicuramente avrai : )

Anche io vorrei esprimere a Gianluca il mio sostegno.

Per motivi probabilmente molto diversi, alle soglie dei 44 anni, anche io come lui vorrei lavorare come insegnante. Per alcuni potrà sembrare una scelta assurda, ma credo che chi ama davvero questo mestiere potrebbe capire.

In questo senso la mia fortuna è che sono laureato in fisica e ho accesso alla 059, una delle poche cdc in cui sembra ci sia ancora una certa richiesta. Spero solo che partano i TFA e di riuscire a entrarci.

Io invece mi sento di incoraggiarti!!!!
penso che a qualsiasi età, pur con molte difficoltà, bisogna provarci!!!!
datti da fare!!!! in bocca al lupo!!!

Io incece no, sono molto disilluso a riguardo. Devi anche considerare la tua classe di concorso: in terza fascia della gi per storia e filosofia, a parte miracoli, non si lavora in nessuna zona d'Italia e solo gli abilitati primi in graduatoria prendono quel poco che c'e; gli altrii tutti gettati sul sostegno. Certo ci puoi provare ma tieni presente che sin da ora la strada e' tortuosa e difficilissina e con la tua esperienza in altri settori puoi avere di meglio. Se no preparati a giorno di attesa che le scuole chiamino, a supplenze di poche ore pagate con mesi do ritardo e a lunghi periodi disoccupazione e di disperazione...

elisa79 ha scritto:Io invece mi sento di incoraggiarti!!!!
penso che a qualsiasi età, pur con molte difficoltà, bisogna provarci!!!!
datti da fare!!!! in bocca al lupo!!!

NESSUNO LO STA SCORAGGIANDO! Lo stiamo solo mettendo di fronte alle difficoltà che potrebbe trovarsi; dice di essere in ritardo di DIECI ANNI, sono una vita per il mondo della scuola, allora c'erano speranze di entrare di ruolo, ora non ce ne sono, allora erano appena partite le SSIS che avrebbero dovuto rivoluzionare non si sa che cosa, appena abilitati diverrete di ruolo, avrete la garanzia dell'intero anno scolastico coperto, e tante belle storielle, quanta gente abilitata dal 2001 sta aspettando di entrare in ruolo? quanta gente ha sempre avuto la cattedra piena tutto l'anno? Ai tempi non eisteva il ricorsificio, keggi ANIEF, gruppo di avvocati che assistono tutto e tutti perchè tutti hanno ragione, l'importante è prender soldi, così sconvolgiamo continuamente le graduatorie, qualche anno fa si disse che le graduatorie erano a esaurimento, sì, esaurimento nervoso per chi ci è dentro, quest'anno sono state riaperte, apritevi porte eterne, avanti tutti che c'è posto, forza chi vuole il ruolo e poi vuol scappare, si faccia avanti (per fortuna c'è il blocco deo 5 anni); stiamo solo dicendo che non si aspetti di lavorare a settembre da graduatoria di istituto con una laurea in storia e filosofia, se ci riuscirà sarà perchè avrà trovato la "via giusta", su Milano storia e filosofia con i soli punti della laurea in GI? Avrà davanti almeno 1000 persone che aspirano a questa classe di concorso; stiamo solo dicendogli che se, purtroppo, ha perso il lavoro a Milano, e non faccio fatica a credegli, vedo che anche su Brescia la situazione è drammatica (federal mogul di desenzano, medeghini di mazzano, solo per fare due esempi di ditte grosse che sembravano solide), non è che ripegando sulla scuola trovi la manna dal cielo, anzi! Comunque, ripeto, auguri

fare la domanda non costa nulla. visto che hai perso il tuo lavoro, un modulo in piu',uno in meno..... cero magari non ci sperare! in bocca al lupo!!! ;-)

Ciao Gianluca,
il mio consiglio è di tentare l'ammissione al TFA quando e se uscirà per la tua classe di concorso (Storia e filosofia). SE PASSI BENE E TI ABILITI, ALTRIMENTI LASCIA STARE, FIDATI, PERCHE' GIA' DA ABILITATI L'INSEGNAMENTO E' UN PURGATORIO se non sei neanche abilitato diventa una vera e propria barzelletta, una perdita di tempo bella e buona, stile ti chiamano 1 mese in due anni se sei fortunato. O magari le scuole ti chiamano anche di più ma non hai nessuna certezza, è roba da casalinghe con il marito medico e 3 pargoletti da guardare che, interrrogate dagli amici, dicono di fare l'insegnante (ma de che...). Lascia perdere le GI... non sono cose da uomo quarantenne...è così purtroppo.
Fidati o INTRAPRENDI LA VIA MAESTRA E FAI LE COSE PER BENE O LASCIA PERDERE.
Un saluto.

Duncan ha scritto:
Ciao Gianluca,
il mio consiglio è di tentare l'ammissione al TFA quando e se uscirà per la tua classe di concorso (Storia e filosofia). SE PASSI BENE E TI ABILITI, ALTRIMENTI LASCIA STARE, FIDATI, PERCHE' GIA' DA ABILITATI L'INSEGNAMENTO E' UN PURGATORIO se non sei neanche abilitato diventa una vera e propria barzelletta, una perdita di tempo bella e buona, stile ti chiamano 1 mese in due anni se ei fortunato. O magari ti chiamano anche di più ma non hai nessuna certezza, è roba da casalinghe con il arito medico e 3 pargoletti da guardare che, interrrogate dagli amici, dicono di fare l'insegnante (ma de che...).
Fidati o INTRAPRENDI LA VIA MAESTRA E FAI LE COSE PER BENE O LASCIA PERDERE.
Un saluto.

ovviamente, preparati un bel gruzzolo perchè il TFA sarà esclusivamente a zero costi per lo Stato, come lo furono le SSIS di storica memoria (allora due anni mi costarono, fra iscrizioni, libri, tasse varie, trasporti) circa 5000 euro, considera che il nostro anno alla statale Milano diedero lìok per circa 800 posti, ora si parla solo di TFA per le classi di concorso in cui mancano docenti (non è il tuo caso)

@Duncan: scusa ma non capisco il riferimento alle mogli di medici che dicono di fare l'insegnante etc che hai fatto: io sono moglie di medico e prof universitario, ho 2 figlie piccolissime e insegno da 10 anni, mi son sempre fatta un mazzo così e amo il mio lavoro che da quest'anno grazie ai tagli è più difficile, e allora? che luoghi comuni vai spandendo? Chi fa l'insegnante lo fa grazie a laurea e a ssis, quindi grazie a motivazioni vere, e a gavetta sonora, di chi è moglie o marito non deve importare nulla a nessuno e mi sembrano discorsi incomprensibili.

molto realisticamente Gianluca: guardati in giro in cerca di qualcosa di molto più concreto, vista l'esperienza in ambito bancario con un po' di sbattimento a milano qualcosa trovi. per la scuola puoi fare domanda nelle graduatorie di istituto di III fascia, (quelle per i non abilitati) dove ti ritroverai con punteggio zero non avendo mai insegnato. possibilità oggettive di essere chiamato per qualche breve supplenza: 0,1 (giusto per essere ottimisti). non è certo mia intenzione dissuaderti ma solo prospettarti come stanno le cose e credo sia giusto così. io ho 43 anni, abilitata da 10 tramite la scuola di specializzazione, collaboravo con un'azienda in campo commerciale e ho stupidamente deciso di tentare il test di ingresso per accedere al fantastico mondo della scuola. l'ho superato benissimo ed era laureata da 8 anni. ora a posteriori preferirei che mi avessero bocciata. sono stata ingannata come molti. la scuola di specializzazione a numero chiuso avrebbe dovuto prevedere l'immissione in ruolo entro tre anni, cosa mai successa e sono 10 anni che campo di incarichi annuali su spezzoni orari, tranne quest'anno che "grazie" ai tagli ho solo raccimolato brevi supplenze. mi sento ingannata. la passione e l'entusiasmo inziali sono andati a farsi benedire, il lavoro idealizzato non esiste più. è una professione che si idealizza molto, alcuni parlano addirittura di missione, vocazione ma la verità è un'altra. è una strada tortuosa, difficile, demotivante, frustrante, poco remunerativa. e se avessi trovato qualcuno che mi avesse aperto gli occhi 10 anni fa col cavolo che ora sarei qui a fare questo mestiere. sono seriamente intenzionata a guardami in giro e cercare qualcos'altro visto che conosco bene 3 lingue straniere. ma in qs paese dopo i 40 anni sei vecchia ed è difficilissimo. tu sei forte della tua esperienza lavorativa forse per te sarà più facile. dulcis in fundo: i posti per abilitarti sono pochissimi, circa una decina nella tua classe di concorso in tutta italia, una vera utopia e sarebbe tempo perso. fossi in te cercherei davvero qualcos'altro.

enricastella ha scritto:@Duncan: scusa ma non capisco il riferimento alle mogli di medici che dicono di fare l'insegnante etc che hai fatto: io sono moglie di medico e prof universitario, ho 2 figlie piccolissime e insegno da 10 anni, mi son sempre fatta un mazzo così e amo il mio lavoro che da quest'anno grazie ai tagli è più difficile, e allora? che luoghi comuni vai spandendo? Chi fa l'insegnante lo fa grazie a laurea e a ssis, quindi grazie a motivazioni vere, e a gavetta sonora, di chi è moglie o marito non deve importare nulla a nessuno e mi sembrano discorsi incomprensibili.

è solo un esempio per dire che se puoi contare su qualcuno (un marito, una moglie o un genitore) per vivere, la strada dell'insegnamento è percorribile


anch'io, laureato in filosofia, ho iniziato a 40 anni ed ero mantenuto dalla mia fidanzata, anche lei precaria ma in matematica.
ho dovuto conseguire la specializzazione di sostegno per diventare indipendente.

@paolopaolo, magari conosci Duncan e sai spiegare il suo modo di esprimersi ma non mi sembrava un esempio sulla tua lunghezza d'onda, e francamente, dato che la fotografia sembra apparentemente simile alla mia situazione mi fa parecchio irritare, dato che io spendo solo i soldi che mi guadagno, e ritengo un valore assoluto lavorare e potersi mantenere, al di là delle condizioni economiche generali, ne va della dignità della persona, secondo me. E' lo stesso motivo per cui me l'ero presa con quella Marylin che diceva di essere ricca di famiglia e allora in un certo senso se ne fregava della precarietà etc, ecco, per me sono discorsi incomprensibili: per me si deve tutti lavorare e guadagnarseli, e impegnarsi al massimo, sennò si tace e coda tra le gambe.

@boston: come ti capisco! anche io 10 anni fa lavoravo in uff. stampa di Gucci, forte di esperienza in varii uff. stampa e di un master al solo 24 ore, avevo prospettive di contratto indet., ma l'ambiente mi deprimeva, il lusso non era per me, mi mancava il contato con la realtà vera con la vita vera...provo il test, lo passo subito, e torno in ufficio per dire adieu a tutti con grande soddisfazione. Mi aspettavano 2 anni di sbattimenti a lavorare part time in call center e diplomifici, mentre al pome in università. Salti mortali economici. l'avessi saputo, che dopo 10 anni sarei stata più povera e più precaria, col cavolo!

enricastella ha scritto:@paolopaolo, magari conosci Duncan e sai spiegare il suo modo di esprimersi ma non mi sembrava un esempio sulla tua lunghezza d'onda, e francamente, dato che la fotografia sembra apparentemente simile alla mia situazione mi fa parecchio irritare, dato che io spendo solo i soldi che mi guadagno, e ritengo un valore assoluto lavorare e potersi mantenere, al di là delle condizioni economiche generali, ne va della dignità della persona, secondo me. E' lo stesso motivo per cui me l'ero presa con quella Marylin che diceva di essere ricca di famiglia e allora in un certo senso se ne fregava della precarietà etc, ecco, per me sono discorsi incomprensibili: per me si deve tutti lavorare e guadagnarseli, e impegnarsi al massimo, sennò si tace e coda tra le gambe.

Enricastella, ho massimo rispetto per i medici, per gli insegnanti, per le mogli dei medici, che siano insegnanti o meno...e per tante altre persone Il mio discorso si riferiva al fatto che lavorare dalle graduatorie di Istituto, da non abilitati, magari poche ore o magari per pochi mesi, è roba per pochi eletti, per chi, magari già impegnata a fare la mamma e mantenuta dal marito con buon stipendio (ecco il riferimento al medico.... a proposito IN ALTRI PAESI I MEDICI NON GUADAGNANO PIU' DEGLI INSEGNANTI).
Non mi sembra che sia il caso del buon Gianluca che ha posto la questione. E non è neppure il tuo caso, visto che ti sei sudata l'abilitazione e fai l'insegnante con tutti i crismi del caso.

Vi ringrazio sia per gli incoraggiamenti che per le cruda, ma doverosa direi, rappresentazione di quella che è la realtà.
Ciò che sto piano piano comprendendo è che quello che credevo dell'insegnamento è irrimediabilmente cambiato. Il provveditorato non esiste più e questa, non prendetemi per nostalgico, è stata la prima sorpresa. Si parla di "reclutamento" quando io ero rimasto al fatto che già con alcuni esami si poteva accedere alla supplenza. Sono stati introdotti sistemi (che sto comprendendo solo in questi giorni) volti a ostacolare anziché agevolare chi decide di insegnare.
Insomma è tutto così lontano da quello che era il mio ricordo. Devo dirvi che, malgrado abbia seguito le varie riforme sui giornali (forse con poca attenzione mi viene da pensare...), una situazione simile non la immaginavo proprio.
Grazie per la solidarietà e, vista la situazione, lo contraccambio a tutti

Il provveditorato ha cambiato solo nome, ma si trova sempre allo stesso posto e più o meno fa le stesse cose (anche la sip adesso si chiama telecom, ma sempre una compagnia telefonica è).
Con pochi esami magari no, ma con la laurea si può ancora insegnare, solo che la classe di concorso di filosofia (la A037) non è una di quelle messe meglio, perchè i posti sono pochi rispetto ai laureati che vogliono insegnare.
Certo, sono cambiate molte cose (e se entri in una scuola te ne accorgerai ancora di più, quando sentirai parlare di pof, di certificazione delle competenze e così via), ma alla fine sono cose che si imparano, con l'aiuto di chi è già dentro, e che non devono spaventare più di tanto.
Il problema per te è che rischi di dover tirare avanti con supplenze brevi (e qualche anno magari anche senza quelle) per molto tempo e, se questo per un neolaureato che vive ancora in famiglia può essere in qualche modo accettabile, per te potrebbe essere un ostacolo insormontabile; tuttavia solo tu conosci la tua situazione e sei in grado di fare una scelta consapevole.
Ribadisco quello che dicevo all'inizio e che altri hanno confermato dopo: la domanda per la terza fascia falla che non costa niente, così ti rendi conto di com'è davvero la situazione, al di là di quello che possiamo dirti noi, e segui le notizie sul tfa che potrebbe darti l'occasione di insegnare in modo più stabile (anche se ci sono molte ombre sia sull'attivazione, sia sul successivo reclutamento). E nel frattempo prova a vedere se trovi anche qualcos'altro.
In bocca al lupo, qualunque cosa deciderai di fare.

Gianluca71 ha scritto:Vi ringrazio sia per gli incoraggiamenti che per le cruda, ma doverosa direi, rappresentazione di quella che è la realtà.
Ciò che sto piano piano comprendendo è che quello che credevo dell'insegnamento è irrimediabilmente cambiato. Il provveditorato non esiste più e questa, non prendetemi per nostalgico, è stata la prima sorpresa. Si parla di "reclutamento" quando io ero rimasto al fatto che già con alcuni esami si poteva accedere alla supplenza. Sono stati introdotti sistemi (che sto comprendendo solo in questi giorni) volti a ostacolare anziché agevolare chi decide di insegnare.
Insomma è tutto così lontano da quello che era il mio ricordo. Devo dirvi che, malgrado abbia seguito le varie riforme sui giornali (forse con poca attenzione mi viene da pensare...), una situazione simile non la immaginavo proprio.
Grazie per la solidarietà e, vista la situazione, lo contraccambio a tutti

Se ti piace davvero, coltiva la tua ambizione e il tuo sogno; tra le altre cose che puoi fare, cerca di lavorare in una paritaria, non è il massimo, però per cominciare a fare punteggio va bene, magari anche un corso serale; il fatto che tu non abbia più lavoro , chissà magari è un segno del destino per fare finalmente quello che vuoi. In bocca al lupo e seguici, ti terrai informato su tutto quello che va fatto per diventare e restare insegnante. La scuola è un'istituzione che non fallisce, al contrario di un'azienda e ci sarà posto per chi non demorde e ama questo affascinante e meraviglioso lavoro. In bocca al lupo

'nsomma giulia...
legalmente anche per lavorare nelle paritarie dovrebbe già essere indispensabile l'abilitazione

comprendo perfettamente i dubbi di gianluca.
sono le stesse meditazioni che ha avuto e che ha periodicamente il mio compagno, ing di 45 anni con esperienza solo ed esclusivamente di lavoro nel privato.
e diciamocelo: è un'esperienza pessima, fatta di soprusi, sfruttamenti, mesi di stipendi non pagati, fallimenti, cassa integrazione, mobilità, riassunzione nella stessa azienda comprata con beghe varie da azienda straniera non del settore ma che con contratti capestro ha messo tutti a fare 4 lavori contemporanemante per uno stipendio non dico maggiorato ma ahimè nemmeno mantenuto uguale: stipendio abbassato di una buona percentuale...ma che fai? non firmi? firmi il contratto ringhiando e ti guardi attorno...e vedi che non c'è nulla (e siamo a milano, figuriamoci altrove).
vede me che combatto sì da oltre 10 anni con i tagli, le scuole scomodissime, gli spezzoni e quella che io chiamo l'ansia da settembre "lavorerò? sì? no? dove? chissà"...
vede me ringhiosa, già tradita non dalle siss ma ben prima, dai concorsi a cattedre a...cattedre 0.
passati tutti...per nulla.
però mi vede comunque al lavoro, a fare un lavoro che mi piace, che mi offre soddisfazioni se non sbocchi o certezze future...mi vede litigare con la preside di turno o con la collega del momento...ma sa che i miei sono diritti se non intoccabili almeno un po' tutelati (signori...nel privato ormai nessuno ha più diritti, solo doveri).
mi vede e due pensieri sull'insegnamento se li fa anche lui.
ha dato ripetizioni di matematica da giovane...la ricorda come una bella esperienza (è bravo, lo dico senza problemi, ogni volta che mi son ritrovata a far sostegno son ricorsa a lui per tutta quella matematica che non ho mai capito ;))
ci pensa, sogna per quei 10 minuti...
poi si sveglia e fa due conti:
40 anni senza abilitazione, per prenderla dovrebbe davvero mollare qualsiasi lavoro (solo nel pubblico possiam pensar edi frequentare una siss mentre lavoriamo...a scuola, altrove gli orari sono incompatibili), per ritrovarsi poi con che cosa?
con una abilitazione preziosa (la sua, di matematica è ancora parecchio richiesta, gianluca...la tua classe di concorso oltre a tutte le altre rogne non è nemmeno di quelle in cui la caccia al docente è in corso), ma vi ricordo che nelle graduatorie a parità di punteggi (0 non avendo mai insegnato) passa il candidato più giovane...
gianluca...te lo dico con il cuore come te lo han già detto altri:
lascia stare a meno di non avere, appunto, soldi e mantenimento alle spalle.
a quel punto, ovviamente, puoi anche decidere di mollar tutto e andare a fare le selezioni per le prossime spedizioni lunari...
temo ahimè che anche lì avresti più possibilità d'esser preso...che nel mondo della scuola.
aaaarghhhhhhhh

giulia boffa ha scritto:
Se ti piace davvero, coltiva la tua ambizione e il tuo sogno; tra le altre cose che puoi fare, cerca di lavorare in una paritaria, non è il massimo, però per cominciare a fare punteggio va bene, magari anche un corso serale; il fatto che tu non abbia più lavoro , chissà magari è un segno del destino per fare finalmente quello che vuoi. In bocca al lupo e seguici, ti terrai informato su tutto quello che va fatto per diventare e restare insegnante. La scuola è un'istituzione che non fallisce, al contrario di un'azienda e ci sarà posto per chi non demorde e ama questo affascinante e meraviglioso lavoro. In bocca al lupo

Giulia, mi meraviglio che un moderatore, che dovrebbe seguire la legge, si permette di consigliare a un NON ABILITATO di insegnare! Anche nelle paritarie SERVE L'ABILITAZIONE! Atteniamoci alla LEGGE, per favore!!!!!

Il problema non è la scuola che non fallisce, il problema è che se aspetta di "mangiare" grazie alla laurea in Filosofia, avrà tempo per dimagrire fino a diventare uno scheletro!!!