programmazione ob minimi, prove equipollenti, esame di Stato (per jazzist, erogan o chiunque altro possa aiutarmi...)
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programmazione ob minimi, prove equipollenti, esame di Stato (per jazzist, erogan o chiunque altro possa aiutarmi...)
Salve a tutti,
sono un insegnante di sostegno assegnato per nove ore settimanali ad un ragazzo di un quinto anno di liceo artistico; si tratta di un diciassettenne affetto da "ritardo mentale non specificato". Negli anni precedenti è sempre stato destinatario di una programmazione per obiettivi minimi, anche quest'anno i genitori hanno optato per questa soluzione, condizionati dal parere della pedagogista che segue il ragazzo in un centro per minori; inoltre, nei precedenti anni scolastici il CdC ha sempre accettato passivamente l'orientamento dell'insegnante di sostegno e tenuto nei confronti del ragazzo un atteggiamento bonario ed una valutazione assai generosa. Insomma la volontà di tutti è sempre stata orientata al conseguimento del diploma di Stato per questo ragazzo...
In realtà lui è molto limitato, non è in grado di svolgere le consegne scolastiche di un biennio (leggere in modo consapevole, esporre oralmente, riassumere in forma scritta, eseguire operazioni logico-matematiche, ecc...) se non frammentariamente e sotto la continua guida dell'insegnante; ha un bagaglio di conoscenze sprovvisto dei saperi minimi; inoltre, tradisce uno svantaggio socio-familiare.
In previsione degli esami di Stato che presumibilmente lo studente dovrà sostenere io prevederei per lui:
1. Un programma minimo, con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline;
oppure
2. Un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti, ricercando la medesima valenza formativa,
se non fosse che sono assai scettico sul da farsi, mi chiedo se, dato che in matematica lo studente non è affatto in grado di seguire il programma in corso (seno, coseno, logaritmi, ecc...), in che senso io potrei ridurre o sostituire i contenuti? Così pure in fisica...
Qualcuno mi può aiutare a capire, inviare materiale utilizzato a scuola (non i riferimenti normativi, perché ne sono già in possesso!); ad esempio un pei completo, articolato, in cui sia indicato il tipo di programmazione e di programma scelti, di valutazione, ecc...
Grazie a tutti.
sono un insegnante di sostegno assegnato per nove ore settimanali ad un ragazzo di un quinto anno di liceo artistico; si tratta di un diciassettenne affetto da "ritardo mentale non specificato". Negli anni precedenti è sempre stato destinatario di una programmazione per obiettivi minimi, anche quest'anno i genitori hanno optato per questa soluzione, condizionati dal parere della pedagogista che segue il ragazzo in un centro per minori; inoltre, nei precedenti anni scolastici il CdC ha sempre accettato passivamente l'orientamento dell'insegnante di sostegno e tenuto nei confronti del ragazzo un atteggiamento bonario ed una valutazione assai generosa. Insomma la volontà di tutti è sempre stata orientata al conseguimento del diploma di Stato per questo ragazzo...
In realtà lui è molto limitato, non è in grado di svolgere le consegne scolastiche di un biennio (leggere in modo consapevole, esporre oralmente, riassumere in forma scritta, eseguire operazioni logico-matematiche, ecc...) se non frammentariamente e sotto la continua guida dell'insegnante; ha un bagaglio di conoscenze sprovvisto dei saperi minimi; inoltre, tradisce uno svantaggio socio-familiare.
In previsione degli esami di Stato che presumibilmente lo studente dovrà sostenere io prevederei per lui:
1. Un programma minimo, con la ricerca dei contenuti essenziali delle discipline;
oppure
2. Un programma equipollente con la riduzione parziale e/o sostituzione dei contenuti, ricercando la medesima valenza formativa,
se non fosse che sono assai scettico sul da farsi, mi chiedo se, dato che in matematica lo studente non è affatto in grado di seguire il programma in corso (seno, coseno, logaritmi, ecc...), in che senso io potrei ridurre o sostituire i contenuti? Così pure in fisica...
Qualcuno mi può aiutare a capire, inviare materiale utilizzato a scuola (non i riferimenti normativi, perché ne sono già in possesso!); ad esempio un pei completo, articolato, in cui sia indicato il tipo di programmazione e di programma scelti, di valutazione, ecc...
Grazie a tutti.
precario73- Messaggi : 29
Data d'iscrizione : 27.09.10
Re: programmazione ob minimi, prove equipollenti, esame di Stato (per jazzist, erogan o chiunque altro possa aiutarmi...)
Siamo al dunque. Nei miei anni di insegnante di sostegno ho visto questa situazione molte volte: per quattro anni si è andato avanti ad aiutini e a sorrisi ammiccanti, in quinta invece ci si deve rendere conto che gli obiettivi minimi non c'erano e il ragazzo era da differenziare. Non esiste purtroppo la magia didattica, se questo ragazzo non è in grado di fare gli o.m. non è in grado e non ti resta che proporne la differenziazione, oppure sperare nel "buon cuore" della commissione d'esame... Tutto ciò è il lato negativo del sostegno che mi fa dire che è stato in parte uno spreco di risorse.
precario.acciaio- Messaggi : 1561
Data d'iscrizione : 29.08.15
Re: programmazione ob minimi, prove equipollenti, esame di Stato (per jazzist, erogan o chiunque altro possa aiutarmi...)
Caro collega,
quanto al caso specifico mi trovo impossibilitato a proporre e praticare la programmazione differenziata semplicemente perché i genitori hanno scelto la curriculare per obiettivi minimi, dichiarando che sono consapevoli che il figlio rischia seriamente di non essere ammesso agli esami di Stato nonché, una volta ammesso, di non superarli. Il loro retropensiero è che sanno che potranno contare anche per quest'anno sul "lasciapassare" degli insegnanti curriculari e, auspicabilmente, dello stesso atteggiamento di favore da parte degli insegnanti della commissione. A loro importa che il loro figlio consegua il diploma anche se di fatto non gli serverà a nulla ed hanno dichiarato che l'ipotesi della bocciatura (con tutto ciò che comporterebbe sull'autostima del ragazzo) non rappresenta un problema. Lo stesso studente ha minacciato di non venire più a scuola se verrà scelta per lui la programmazione differenziata, di cui gli avevo parlato come l'unica scelta adeguata a lui, dignitosa.
Quanto al lato negativo del sostegno la questione è, secondo me, di ordine generale: non è il sostegno che è uno spreco di risorse, anzi! Sono spesso i loro interpreti (cioè gli insegnanti di sostegno) che lo praticano malamente, con la complicità dei pari-grado curriculari. I primi, spesso, travisano la finalità del sostegno, pensando che l'insegnante individualizzato abbia i compiti di uno privato - i secondi delegando a quello o praticando una sorta di pietismo didattico. Allora mi viene spontaneo chiedermi perché mai un aspirante insegnante debba essere reclutato nel mondo della scuola attraverso un concorso invece che attraverso un percorso di specializzazione, come avviene per un medico? Le tanto vituperate Sis partivano da un assunto innovativo, magari realizzato talvolta mediocremente; il loro obiettivo era di trasformare esperti di materia in esperti di DIDATTICA di materia. Nemmeno dieci anni e sono state abolite per far posto al concorso mediante il quale mi chiedo: che cosa si valuta? Il possesso dei contenuti, non già la capacità didattica di trasmetterli agli studenti!
quanto al caso specifico mi trovo impossibilitato a proporre e praticare la programmazione differenziata semplicemente perché i genitori hanno scelto la curriculare per obiettivi minimi, dichiarando che sono consapevoli che il figlio rischia seriamente di non essere ammesso agli esami di Stato nonché, una volta ammesso, di non superarli. Il loro retropensiero è che sanno che potranno contare anche per quest'anno sul "lasciapassare" degli insegnanti curriculari e, auspicabilmente, dello stesso atteggiamento di favore da parte degli insegnanti della commissione. A loro importa che il loro figlio consegua il diploma anche se di fatto non gli serverà a nulla ed hanno dichiarato che l'ipotesi della bocciatura (con tutto ciò che comporterebbe sull'autostima del ragazzo) non rappresenta un problema. Lo stesso studente ha minacciato di non venire più a scuola se verrà scelta per lui la programmazione differenziata, di cui gli avevo parlato come l'unica scelta adeguata a lui, dignitosa.
Quanto al lato negativo del sostegno la questione è, secondo me, di ordine generale: non è il sostegno che è uno spreco di risorse, anzi! Sono spesso i loro interpreti (cioè gli insegnanti di sostegno) che lo praticano malamente, con la complicità dei pari-grado curriculari. I primi, spesso, travisano la finalità del sostegno, pensando che l'insegnante individualizzato abbia i compiti di uno privato - i secondi delegando a quello o praticando una sorta di pietismo didattico. Allora mi viene spontaneo chiedermi perché mai un aspirante insegnante debba essere reclutato nel mondo della scuola attraverso un concorso invece che attraverso un percorso di specializzazione, come avviene per un medico? Le tanto vituperate Sis partivano da un assunto innovativo, magari realizzato talvolta mediocremente; il loro obiettivo era di trasformare esperti di materia in esperti di DIDATTICA di materia. Nemmeno dieci anni e sono state abolite per far posto al concorso mediante il quale mi chiedo: che cosa si valuta? Il possesso dei contenuti, non già la capacità didattica di trasmetterli agli studenti!
precario73- Messaggi : 29
Data d'iscrizione : 27.09.10
Re: programmazione ob minimi, prove equipollenti, esame di Stato (per jazzist, erogan o chiunque altro possa aiutarmi...)
Salve, mi hai citato direttamente quindi ti rispondo e ti ringrazio per la fiducia:)
Purtroppo il quinto anno è l'anno in cui i nodi vengono al pettine, la vera scelte tra programmazione curricolare (per obiettivi minimi) o differenziata andrebbe realmente fatta al primo/secondo anno delle superiori.
Purtroppo spesso si "tira a campare" fino al quarto e poi al quinto anno sono dolori.
Ti posso dire cosa farei io con una grande dose di pragmatismo.
1)Le materie che tu citi non dovrebbero essere oggetto di seconda prova quindi almeno su quello dovresti stare tranquillo;
2)Con la collega di matematica/fisica opterei per un programma equipollente nelle sue materie, vi mettete a tavolino e stabilite cosa il ragazzo può fare in modo da raggiungere degli obiettivi equipollenti a quelli della classe (nello specifico non riesco ad aiutarti perchè non conosco la matematica del quinto anno in maniera così approfondita da avventurarmi in ipotesi operative. La collega di matematica invece potrebbe e dovrebbe scervellarsi un pochino e darti una mano).
3)Per l'esame prevedete una esame equipollente, SI PUO' FARE e l'ho già fatto con una ragazzina di un quinto anno di liceo ed il risultato è stato ottimo.
4)Sempre con la collega di matematica e fisica, stabiliti questi contenuti e obiettivi equipollenti cominciate già a ragionare sulle terza prova (se le sue materie non sono oggetto di secondo prova di solito vengono messe nella terza prova). Anche qui ti ricordo che potete costruire una terza prova equipollente ad hoc per il ragazzo che segue.
5)Con i genitori cerca di essere molto diretto, fai presente la situazione e richiedi espressamente che o loro ti danno una mano nel pomeriggio per fare studiare il figlio o che prendano qualcuno che lo faccia.
Per il resto se ti serve qualcosa di specifico lasciami la tua email e vedrò di inviarti qualcosa.
Purtroppo il quinto anno è l'anno in cui i nodi vengono al pettine, la vera scelte tra programmazione curricolare (per obiettivi minimi) o differenziata andrebbe realmente fatta al primo/secondo anno delle superiori.
Purtroppo spesso si "tira a campare" fino al quarto e poi al quinto anno sono dolori.
Ti posso dire cosa farei io con una grande dose di pragmatismo.
1)Le materie che tu citi non dovrebbero essere oggetto di seconda prova quindi almeno su quello dovresti stare tranquillo;
2)Con la collega di matematica/fisica opterei per un programma equipollente nelle sue materie, vi mettete a tavolino e stabilite cosa il ragazzo può fare in modo da raggiungere degli obiettivi equipollenti a quelli della classe (nello specifico non riesco ad aiutarti perchè non conosco la matematica del quinto anno in maniera così approfondita da avventurarmi in ipotesi operative. La collega di matematica invece potrebbe e dovrebbe scervellarsi un pochino e darti una mano).
3)Per l'esame prevedete una esame equipollente, SI PUO' FARE e l'ho già fatto con una ragazzina di un quinto anno di liceo ed il risultato è stato ottimo.
4)Sempre con la collega di matematica e fisica, stabiliti questi contenuti e obiettivi equipollenti cominciate già a ragionare sulle terza prova (se le sue materie non sono oggetto di secondo prova di solito vengono messe nella terza prova). Anche qui ti ricordo che potete costruire una terza prova equipollente ad hoc per il ragazzo che segue.
5)Con i genitori cerca di essere molto diretto, fai presente la situazione e richiedi espressamente che o loro ti danno una mano nel pomeriggio per fare studiare il figlio o che prendano qualcuno che lo faccia.
Per il resto se ti serve qualcosa di specifico lasciami la tua email e vedrò di inviarti qualcosa.
eragon- Messaggi : 1062
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: programmazione ob minimi, prove equipollenti, esame di Stato (per jazzist, erogan o chiunque altro possa aiutarmi...)
ciao, sono un'insegnante di sostegno e mi trovo nella medesima situazione di precario 74. Qualcuno mi potrebbe passare i riferimenti normativi relativi agli esami di stato per una programmazione paritaria ad obiettivi minimi? in particolare dove si parla delle prove equipollenti. grazie
Felix75- Messaggi : 46
Data d'iscrizione : 14.12.11
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