ordine domande mobilità

Promemoria primo messaggio :

Sono stata assunta da fase A ma nonho chiaro come avverrà la sequenza delle domande di mobilità,allora correggetemi se sbaglio. Per prima chiederò la sede definitiva nella prov di titolarità. Poi, sempre a marzo, farò domanda per la mobilità interprovinciale.
Quando saprò se avrò ottenuto il trasferimento interprovinciale?
Poiché andrò negli ambiti, quando andrò a presentarmi alle scuole x l'assunzione triennale?
E se non otterrò il trasferimento interprovinciale, manterrò la titolarità di cattedra sulla prov di assunzione?

Anche perché la mia discussione non si è conclusa e così diventa un caos per chi risponde e per me che scrivo!!

@ Giancarlo: so che non sei il Mago Otelma ma tego alla tua opinione. Copio e incollo prima dell'ultima interruzione:

Ammesso che la mobilità resti così, con le 4 fasi, che probabilità avrei di ottenere un ambito nella mia provincia di residenza visto che rientro nella 4^ fase? Si può realisticamente ipotizzare che non rimarrebbero neppure le briciole di una scuola?  
La mia provincia conta circa 440.000 abitanti e circa 8 comuni + 2 isole; secondo me ci saranno circa 8-10  ambiti territoriali. Avrei una qualche probabilità? Come vedi la situazione, Giancarlo?
Considera che nel 2014 un po' di persone, circa 10, della mia graduatoria ad esaurimento, hanno preso il ruolo al nord, ma da un'altra città della regione ne sono salite tantissime (catania).

Resterò al palo?
(Scusami per averti eletto mio consigliere personale, ma ritengo le tue disamine attendibili e coscenziose :-)) )

pippola ha scritto:Io ho aperto un topic sulla mobilità fase A, non mi sembra carino che scriviate sul mio topic parlando della fase c. Apritene uno vostro, che diamine! Non mi sembra corretto approfittarne con diverse domande!!

pippola, chiedo venia se ho approfittato di te, mio malgrado! me misera, me meschina, me tapina! mi ritiro in silenzio ad autoinfliggermi punizioni corporali.

semplicemente ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:@ demarin: a titolo d'esempio sulle due possibili interpretazioni, ti consiglio il documento emanato dalla UIL: http://www.orizzontescuola.it/news/mobilit-201617-guida-uil-alle-4-fasi-confermate-anticipazioni-orizzontescuolait

cito:

Terza fase
Il personale assunto nell'anno scolastico 2015/2016 da fasi B e C delle GAE parteciperà alla mobilità territoriale su tutti gli ambiti territoriali.
La mobilità avverrà a domanda ovvero, in assenza, d'ufficio secondo l'ordine di preferenza tra tutti gli ambiti territoriali richiesti

In altri termini, l'interessato formulerà una lista di preferenza (come avviene sempre nelle domande di mobilità) indicando un certo numero di ambiti (come avviene sempre) e la sua mobilità sarà trattata prioritariamente tenendo conto di questa lista.
La specificazione "su tutti gli ambiti territoriali in tutto il territorio nazionale" precisa una differenza fondamentale rispetto alla mobilità che si svolge secondo le vecchie regole: con le vecchie regole la lista di preferenze riguarda esclusivamente destinazioni nell'ambito di una sola provincia (trasferimento provinciale) perché l'assegnazione è di competenza esclusiva dell'USP di riferimento (fase provinciale).
Un docente interessato dalla terza fase potrà anche fare una domanda di trasferimento limitata ad ambiti della sua provincia, ma in ogni caso la sua domanda sarà trattata in una fase nazionale, che avrà una procedura differente dalla fase provinciale.
Ovviamente, quanto più ristretta è la lista delle preferenze, tanto più probabile è il rischio di ottenere una destinazione d'ufficio non desiderata.
Spero di essermi spiegato.

vediamo se ho capito bene (dall'emanazione della 107 mi sento terribilmente stupida e ottusa): io, assunta da fase C gae posso inserire un ambito della provincia di Roma, un ambito di Napoli, due ambiti di Palermo e tre di Milano, scartando, quindi, la possibilità di lavorare in un ambito diverso della provincia ad es. di Roma. Semi va bene allora ok, altrimenti cosa succede' mi assegnano d'ufficio ma dove? nel secondo ambito della prima provincia indicata? grazie a tutti e buona domenica

Non ho la risposta definitiva alla tua domanda, però provando a ragionare credo che le possibili alternative siano due:
1) potrebbero considerare la possibilità di far esprimere tutti gli ambiti territoriali, magari raggruppati per province in ordine di preferenza e poi qualora fosse indicata una determinata provincia chiedere la specifica dell'ambito territoriale prescelto.
In questo modo, delegando, si fa per dire, la scelta all'interessato, potrebbero mettersi maggiormente al riparo da contenziosi giudiziari.
2) potrebbero invece procedere all'assegnazione d'ufficio, qualora le tue preferenze non potessero essere soddisfatte.
Ma in questo caso dovrebbero assumersi la responsabilità della scelta motivandola, probabilmente anche in sede giudiziaria, qualora fossero attivati procedimenti a carico della P.A., perché in base alla trasparenza amministrativa dovrebbe sempre essere possibile ricostruire il processo logico in base al quale è stata presa quella decisione anche in termini di adesione rispetto ai principi di imparzialità, efficienza e legalità cui dovrebbe essere improntata l'azione amministrativa.
Naturalmente le mie sono solo congetture, leggile col beneficio d'inventario.

Buona domenica anche a te.

grazie francesca!

Giancarlo Dessì ha scritto:Si, però non sono il mago otelma, eh. Cerco solo di ragionare.
Detto questo, difficile rispondere alla tua domanda, entrano in gioco troppi fattori. Peraltro la mia realtà territoriale ha peculiarità completamente differenti dalla tua e non si possono certo adottare gli stessi criteri di stima. Sicuramente essere in quarta fase in una provincia congestionata non aiuta e da quello che ho capito io la tua è una provincia congestionata. 10 possibili ritorni da trasferimento interprovinciale non sono bruscolini.

oh mamma!
Sorry, mi sono accorta dopo della tua risposta. Grazie mille Giancarlo!

@ semplicemente: siamo tutti naufraghi nel mare della riforma prima e della mobilità dopo, lo capisco, ma sono andata nel pallone enon ho visto neppure che Giancarlo mi aveva risposto.

la mobilità interprovinciale con deroga al vincolo triennale varrà solo per quest'anno?

pippola ha scritto:la mobilità interprovinciale con deroga al vincolo triennale varrà solo per quest'anno?

Presumo di sì, altrimenti l'avrebbero definitivamente abolita. Ciò non eclusde che in futuro la deroga possa essere reiterata. In Italia capita spesso.

Francesca4 ha scritto:
Ma in questo caso dovrebbero assumersi la responsabilità della scelta motivandola, probabilmente anche in sede giudiziaria, qualora fossero attivati procedimenti a carico della P.A., perché in base alla trasparenza amministrativa dovrebbe sempre essere possibile ricostruire il processo logico in base al quale è stata presa quella decisione anche in termini di adesione rispetto ai principi di imparzialità, efficienza e legalità cui dovrebbe essere improntata  l'azione amministrativa.
Naturalmente le mie sono solo congetture, leggile col beneficio d'inventario.

Buona domenica anche a te.

Non mi risulta che sia mai stato inoltrato un ricorso legale sulla mobilità in condizioni ordinarie per trasferimenti d'ufficio. Se ci sono probabilmente si collocano in contesti specifici.

Il trasferimento d'ufficio è un provvedimento amministrativo di gestione interna del personale che deve comunque attuarsi per rispondere alle esigenze dell'amministrazione che sono sempre prioritarie rispetto alle esigenze personali. Il trasferimento d'ufficio è una conseguenza necessaria alla impossibilità di accogliere i desiderata dell'interessato. Non ci sono regole per i trasferimenti d'ufficio, si assegna il docente nel primo posto disponibile, cercando con il buon senso di recare il minor disagio possibile.

Esiste lo strumento del ricorso interno: i trasferimenti sono pubblici e si può ricorrere, entro un termine definito, qualora si riscontrino errori o vizi di qualsiasi natura. Oppure semplicemente, si ricorre qualora ci fossero elementi che possono condurre ad una sistemazione migliore.

È successo a me una volta: avevo ottenuto un trasferimento nella sede in cui avevo in precedenza perso il posto, ma un collega aveva inoltrato un ricorso interno perché riteneva di avere la precedenza nel riassorbimento, a causa di una sottovalutazione del suo punteggio. Il ricorso è stato accettato ed è dunque subentrata una rettifica.

Altro dubbio: con la richiesta di mobilità interprovinciale, io, da fase A di immissione in ruolo, passerei alla fase 4 nelle procedure di mobilità, ma la mia domanda seguirà lo stesso iter di coloro i quali appartengono alla fase c? Ossia dovrò indicare un tot di ambiti a livello nazionale come i fase c? E ciascun ambito inserito verrà trattato nell'ottica nazionale?

Spero di essermi spiegata bene...

pippola ha scritto:Altro dubbio: con la richiesta di mobilità interprovinciale, io, da fase A di immissione in ruolo, passerei alla fase 4 nelle procedure di mobilità, ma la mia domanda seguirà lo stesso iter di coloro i quali appartengono alla fase c? Ossia dovrò indicare un tot di ambiti a livello nazionale come i fase c? E ciascun ambito inserito verrà trattato nell'ottica nazionale?

Spero di essermi spiegata bene...

Mah, impossibile prevedere i dettagli, ma secondo me seguiranno iter procedurali differenti: la mobilità interprovinciale dei fase C è nazionale, mentre quella dei fase 0 e A si presume sia mirata: o vai nella provincia richiesta o resti dove sei.

Anch'io pensavo cosi ma la scheda riassuntiva uil sulla mobilità dice "domanda per tutti gli ambiti di tutte le province".

pippola ha scritto:Anch'io pensavo cosi ma la scheda riassuntiva uil sulla mobilità dice "domanda per tutti gli ambiti di tutte le province".

Ho detto già altre volte cosa può significare "per tutti gli ambiti di tutte le province".