Ipotesi di ambiti territoriali in Sardegna

http://www.orizzontescuola.it/news/ambiti-territoriali-ipotesi-sardegna-problemi-titolarit-docenti-ruolo

Mi piacerebbe sentire qualche commento dai miei conterranei.....io per ora mi astengo perchè sono parecchio "arrabbiata"

giovanna onnis ha scritto:http://www.orizzontescuola.it/news/ambiti-territoriali-ipotesi-sardegna-problemi-titolarit-docenti-ruolo

Mi piacerebbe sentire qualche commento dai miei conterranei.....io per ora mi astengo perchè sono parecchio "arrabbiata"

A parte la storia delle annessioni di comuni limitrofi da province diverse, ero quasi certo di questa suddivisione per la provincia di Cagliari, in particolare l'accorpamento del Sulcis-Iglesiente con il Medio Campidano e della Trexenta e del Sarcidano con il Sarrabus-Gerrei.
Nel tuo caso è una bella fregatura il fatto di trovarti nello stesso ambito del Sulcis. Ma anche io non scherzo: attualmente sono titolare a Senorbì e se non dovessi ottenere quest'anno il trasferimento in uno degli ambiti metropolitani rischierei di trovarmi un giorno a dover andare a Villaputzu o a Muravera.

Di sicuro ci sarà l'arrembaggio per ottenere un trasferimento verso gli ambiti di Cagliari est o ovest. Quello meno gettonato sarà l'ambito orientale del sud Sardegna. L'altro ambito, il Sulcis-Iglesiente-Medio Campidano sarà ugualmente gettonato perché molti insegnanti risiedono in queste regioni. A meno che non facciano la scelta di puntare ad uno degli ambiti di Cagliari accettando la prospettiva di fare 50-70 km pur di non correre il rischio di essere sbattuti dal Sulcis al Medio Campidano o viceversa: dal punto di vista dei trasporti è un grosso problema.

Peraltro c'è il problema delle prospettive a medio - lungo termine: sia il Sulcis sia il Medio Campidano sono aree a forte rischio di contrazione a causa dello spopolamento.

Sono veramente curiosa di vedere il raggruppamento dei comuni per ogni ambito. Soprattutto per quanto riguarda la fantomatica provincia sud Sardegna con due ambiti A.7 e A.8.

Ancora una volta la nostra Regione agisce senza considerare bene le conseguenze.
Perchè non considerare le possibili deroghe previste nel comma 66 della legge 107 ?

Il mio problema maggiore è che sono titolare a Cagliari e come puoi intuire devo percorrere un centinaio di km al giorno per andare a scuola (fortunatamente quest'anno mi ha salvato la mobilità annuale). Se il prossimo anno ancora (per intenderci 2017/18) la mobilità sarà anche per noi su ambito territoriale, chiedendo l'ambito di mio interesse rischierei di finire anche in scuola molto più distante della mia attuale sede di titolarità.
Dire che è un'enorme fregatura è poco.....e questo dopo 30 anni di onorato servizio nella scuola pubblica....mi vien da piangere!! :-((

giovanna onnis ha scritto:Sono veramente curiosa di vedere il raggruppamento dei comuni per ogni ambito. Soprattutto per quanto riguarda la fantomatica provincia sud Sardegna con due ambiti A.7 e A.8.

Mi sembra evidente che la suddivisione rispecchia molto quella prevista per la ripartizione delle province: l'area metropolitana (comprendente Cagliari e 15 comuni viciniori) suddivisa in due ambiti e la provincia sud Sardegna suddivisa in due ambiti.
Il primo ambito provinciale comprenderà sicuramente Sulcis, Iglesiente e Guspinese e parte del Campidano, il secondo la Trexenta, il Sarcidano, il Gerrei e il Sarrabus. Il dubbio sarà la posizione della Marmilla: in qualsiasi ambito la collochino sarà una brutta bestia, perché le distanze sono proibitive, sia rispetto al Sarrabus sia rispetto al Sulcis.

Per i due ambiti di Cagliari non ci vuole molto a prevederne la ripartizione:
Cagliari ovest dovrebbe aggregare gli 8 comuni a ovest e nordovest di Cagliari e che dovrebbero far parte della futura area metropolitana: Assemini, Elmas, Decimomannu, Uta, Capoterra, Sarroch, Pula, Villa San Pietro. A questi dovrebbe anche aggregarsi Domus de Maria, perché le sue scuole dipendono dal Comprensivo di Pula. Non mi dispiacerebbe finire in quest'ambito, dato che mi trovo proprio al centro, con un raggio massimo dell'ordine di 30-35 km.
Cagliari est dovrebbe aggregare gli altri 7 comuni della futura area metropolitana: Quartu, Quartucciu, Selargius, Monserrato, Sestu, Sinnai, Maracalagonis e Settimo San Pietro. Mancano all'appello altri 8 comuni, ma presumo che saranno quelli del Parteolla (Dolianova, Serdiana, Soleminis) e del basso Campidano (Monastir, San Sperate, Ussana, Villasor, Nuraminis)

Il dubbio è come sarà ripartita Cagliari. In teoria dovrebbe rispecchiare la ripartizione dei due distretti, ma vedo comunque degli stravolgimenti, dal momento che la maggior parte delle scuole superiori ha plessi in entrambi i distretti.

Ancora una volta la nostra Regione agisce senza considerare bene le conseguenze.
Perchè non considerare le possibili deroghe previste nel comma 66 della legge 107 ?

C'è però il rischio di ambiti con bassa densità di popolazione e limitata superficie. La maggior parte delle classi di concorso conterebbero su pochissimi posti e se si dovesse diventare soprannumerari in questi ambiti il rischio è di cambiare provincia. Non so cosa sia peggio.

giovanna onnis ha scritto:Il mio problema maggiore è che sono titolare a Cagliari e come puoi intuire devo percorrere un centinaio di km al giorno per andare a scuola (fortunatamente quest'anno mi ha salvato la mobilità annuale).  Se il prossimo anno ancora (per intenderci 2017/18)  la mobilità sarà anche per noi su ambito territoriale, chiedendo l'ambito di mio interesse rischierei di finire anche in scuola molto più distante della mia attuale sede di titolarità.
Dire che è un'enorme fregatura è poco.....e questo dopo 30 anni di onorato servizio nella scuola pubblica....mi vien da piangere!! :-((

Lo so. Anche perché i trend positivi non sono allettanti nel tuo caso: in pratica sono in crescita alcune scuole di Carbonia e di Sant'Antioco, che stanno rastrellando un po' a spese delle altre scuole. Non so nel Medio Campidano, ormai manco da diversi anni per farmi un'idea della situazione. L'Iglesiente non ha storia: a parte il professionale di Villamassargia, tutti i plessi delle superiori sono concentrati a Iglesias.

Salve...
oggi ho postato questo quesito... https://www.orizzontescuolaforum.net/t121044-decreto-di-passaggio-di-un-istituto-da-una-provincia-ad-un-altra-e-trasferimento il mio istituto rientra in una di queste anomalie di passaggi da una provincia ad un'altra...

Cosa succederà a noi titolari? [Ribadisco, come scritto nel post, che questo ci viene imposto e per alcuni potrà creare un certo disagio la scelta dell'una o dell'altra provincia].

E, inoltre, io che farò domanda di trasferimento in un'altra provincia Z diversa dalle altre due [X e Y], come dovrò comportarmi? Dovrò inserire la nuova provincia [per la riconferma dell'istituto nella nuova provincia Y] nella domanda di trasferimento [per la provincia Z] ? O automaticamente, qualora non dovessi avere un esito positivo, verrei riconfermata nel mio istituto sebbene ora sarà accorpato nella suddetta provincia Y?
Inoltre, potrei avere anche una certa priorità di trasferimento, visto che comunque mi è stata imposta la scelta di una provincia?

Spero di essere stata chiara... Ma stamattina è nato un dibattito [ e anche una certa confunsione, nonchè un po' di panico] tra noi colleghi titolari...

Grazie mille!

Tuppy ha scritto:Salve...
oggi ho postato questo quesito... https://www.orizzontescuolaforum.net/t121044-decreto-di-passaggio-di-un-istituto-da-una-provincia-ad-un-altra-e-trasferimento  il mio istituto rientra in una di queste anomalie di passaggi da una provincia ad un'altra...

Cosa succederà a noi titolari? [Ribadisco, come scritto nel post, che questo ci viene imposto e per alcuni potrà creare un certo disagio la scelta dell'una o dell'altra provincia].  

E, inoltre, io che farò domanda di trasferimento in un'altra provincia Z diversa dalle altre due [X e Y], come dovrò comportarmi? Dovrò inserire la nuova provincia [per la riconferma dell'istituto nella nuova provincia Y] nella domanda di trasferimento [per la provincia Z] ? O automaticamente, qualora non dovessi avere un esito positivo, verrei riconfermata nel mio istituto sebbene ora sarà accorpato nella suddetta provincia Y?
Inoltre, potrei avere anche una certa priorità di trasferimento, visto che comunque mi è stata imposta la scelta di una provincia?

Spero di essere stata chiara... Ma stamattina è nato un dibattito [ e anche una certa confunsione, nonchè un po' di panico] tra noi colleghi titolari...

Grazie mille!

L'USR Sardegna sta contemplando la possibilità per ciascun titolare di optare per restare nell'istituto di titolarità e, automaticamente, passare nel nuovo ambito territoriale, oppure di partecipare alla mobilità provinciale per scuole della vecchia provincia.

Non essendoci riferimenti normativi, penso che tali formalità siano pianificate autonomamente da ogni ufficio scolastico, anche se è presumibile che adotteranno soluzioni analoghe.

È evidente che queste opzioni debbano essere valutate caso per caso, in funzione di contingenze di tipo logistico afferenti alla sfera personale (residenza, dislocazione della sede di titolarità, realtà territoriale, interessi professionali, ecc.).

Faccio due esempi di confronto.
1) Risiedi al centro di un territorio ad alta densità di popolazione, ricco di scuole e ben servito da infrastrutture e trasporti. L'attuale sede di servizio si trova a 20 km dalla tua residenza, in una zona periferica di questo territorio. Con il passaggio al nuovo ambito, la tua sede di servizio si troverà in una divisione amministrativa ampia, disagiata sotto l'aspetto logistico perché a bassa densità di popolazione, con scuole anche parecchio distanti l'una dall'altra. L'eventuale perdita del posto ti porterebbe in un ambito che potrebbe costringerti a trovarti in una sede di servizio distante anche 100-150 km dalla tua residenza.
2) Risiedi in un territorio a bassa densità di popolazione, povero di scuole e mal servito. L'attuale sede di servizio si trova a 40 km dalla tua residenza, ai margini di un'area territoriale favorevole. Con il passaggio al nuovo ambito, la tua sede di servizio si troverà in una divisione amministrativa circoscritta, ben servita sotto l'aspetto logistico, con scuole abbastanza vicine e con una popolazione scolastica stabile. L'eventuale perdita del posto ti porterebbe in un ambito che potrebbe costringerti a trovarti in una sede di servizio distante 50-60 km dalla tua residenza. Ma il rischio di perdere il posto è anche più basso in virtù di questa stabilità.

Nel primo caso ti conviene rinunciare alla titolarità nell'attuale sede e chiedere la mobilità provinciale. Nel secondo caso ti conviene mantenere la titolarità.

Chiaramente si tratta di casi molto particolari, le prospettive possono essere estremamente variegate.

Tutto chiarissimo, grazie mille... ma... visto che si dovrà fare una domanda di conferma nello stesso Istituto che si troverà in un'altra provincia e con codice meccanografico diverso...non c'è pericolo di perdita di continuità?

In ogni caso, si è venuta a creare una situazione anomala [e a mio avviso anche scorretta] che creerà non pochi disagi... sia per chi intende rimanere nello stesso istituto [visto che il nuovo usp si troverà a più di un'ora di distanza e la provincia in questione è molto ampia] e sia per chi dovrà scegliere di rimanere nella stessa provincia [con il rischio di finire in altri istituti difficili da raggiungere o non desiderati]... se questa è la buona scuola...

Tuppy ha scritto:Tutto chiarissimo, grazie mille... ma... visto che si dovrà fare una domanda di conferma nello stesso Istituto che si troverà in un'altra provincia e con codice meccanografico diverso...non c'è pericolo di perdita di continuità?

In ogni caso, si è venuta a creare una situazione anomala [e a mio avviso anche scorretta] che creerà non pochi disagi... sia per chi intende rimanere nello stesso istituto [visto che il nuovo usp si troverà a più di un'ora di distanza e la provincia in questione è molto ampia] e sia per chi dovrà scegliere di rimanere nella stessa provincia [con il rischio di finire in altri istituti difficili da raggiungere o non desiderati]... se questa è la buona scuola...

Senza dubbio. Ma tutto questo, a lor signori, non ha procurato alcuno scrupolo

Incoraggiante... vedremo gli ulteriori sviluppi!

Grazie mille.

In ogni caso la modifica del codice meccanografico non potrà determinare la perdita del punteggio di continuità se rimarrai nella scuola