Voti dello scritto: speriamo che i commissari “bilancino” attentamente i voti intorno al 28

Io mi auguro che, per attribuire i voti delle prove scritte, i commissari applichino elasticità e buon senso, e spero inoltre, visto che li devono “tagliare con l’accetta” limitandosi ad utilizzare numeri interi o multipli di 0,5 per ogni quesito (per un massimo di 5,5 punti a domanda aperta), che attuino un implicito meccanismo compensativo nella loro attribuzione, affinché non vadano “persi” decimi preziosi, specie intorno al 28 (la soglia per poter passare).
Ma forse è solo una pia illusione.

Tra l'altro...
- la soglia di 28 punti è di per sé piuttosto alta, in quanto corrisponde ad un 7
- la valutazione di prove di questa tipologia è piuttosto soggettiva
- stiamo facendo da cavie per concorsi “computer based”
-con il programma informatico previsto non si possono fare schemini, frecce, scalette per ordinare le idee e non si può nemmeno fare il copia incolla e occorre cancellare e riscrivere intere frasi se le si intende spostare
-le possibilità di concentrarsi efficacemente sono molto basse, vista la forsennata, contemporanea digitazione sulle tastiere di più di 20 persone, in media, per aula d’esame, in una situazione che di per sé è già in partenza ad alta emotività e criticità psicologica
-la digitazione moltiplica le possibilità di errori (per i refusi), in quanto, quando si scrive con la penna su cartaceo, si è certi di quel che si scrive … mentre la digitazione va controllata continuamente, con dispendio di tempo e di energie
-la prova scritta si è rivelata una bomba ad orologeria, in rapporto alla complessità e all’articolazione richiesta dalle domande, insomma era una prova di velocità, a scapito della qualità (come si fa a raccogliere le idee, strutturare percorsi ragionati e significativi ed esporli adeguatamente in soli 15 minuti e in condizioni ambientali disagevoli e poco funzionali?)
- forse un punteggio medio può anche “andare” a chi ha la possibilità di fare una seconda prova scritta (penso a chi fa latino o greco, per esempio), perché in quei casi la soglia per passare si abbassa a 24 e si può compensare con il secondo scritto; ma per gli altri vi è solo una possibilità, in cui giocarsi tutto (e può capitare una giornata “no”), e a maggior ragione sarebbe corretto almeno riconoscere tutto ciò che può essere riconosciuto
- per l’AD04, l’assenza totale di storia è, secondo me, una scelta poco equilibrata nei confronti di chi ha dovuto investire a tutto campo in una preparazione complessa, varia, “infinita” e, soprattutto, non chiaramente orientata, restando in balìa delle scelte del Miur fino all’ultimo, o quasi, sulla tipologia di prova scritta

Il punto, secondo me, è capire quando diamine avremo i risultati!

Agostino2015 ha scritto:Il punto, secondo me, è capire quando diamine avremo i risultati!

Ho sentito in giro qualcuno che ipotizzava la pubblicazione dei risultati nel giro di un mese (in questo caso la correzione dovrebbe iniziare subito .... anche se credo che non ovunque le commissioni si siano già insediate)

concordo in pieno con aquilegia.
Soprattutto ripensando alla clamorosa mancanza di storia per l'a04 e alla formulazione di una domandina a dir poco imbarazzante per geografia. Ho passato inutilmente settimane a studiare di notte queste due materie, tra migliaia di date, nomi, fiumi ecc., quando chi non ha aperto libro (es. i non abilitati) ha probabilmente risposto meglio di me. Se dovessi giudicare obiettivamente il mio compito, non arriverei mai a un 28. La superficialità delle mie risposte, l'organizzazione confusa e la totale impossibilità di rileggere ne determinano una qualità molto scadente. Spero davvero venga messo in conto anche il contesto, ma ne dubito.

electra8 ha scritto:concordo in pieno con aquilegia.
Soprattutto ripensando alla clamorosa mancanza di storia per l'a04 e alla formulazione di una domandina a dir poco imbarazzante per geografia. Ho passato inutilmente settimane a studiare di notte queste due materie, tra migliaia di date, nomi, fiumi ecc., quando chi non ha aperto libro (es. i non abilitati) ha probabilmente risposto meglio di me. Se dovessi giudicare obiettivamente il mio compito, non arriverei mai a un 28. La superficialità delle mie risposte, l'organizzazione confusa e la totale impossibilità di rileggere ne determinano una qualità molto scadente. Spero davvero venga messo in conto anche il contesto, ma ne dubito.

Io ho iniziato con le domande di inglese, ma non riuscivo a concentrarmi con tutto quel baccano e, ostinatamente, mi sono “infognata” lì troppo tempo (in rapporto ai punti che le domande di inglese potevano offrire), saltando in tronco un’intera domanda aperta su sei perché la sessione si era ormai conclusa e abbozzandone un’altra solo in parte. Certo le altre le ho fatte "bene", in rapporto alla situazione ... però alla fine dipenderà tutto dai criteri, anche inconsci, di valutazione.
Il buon senso vorrebbe che, a meno di compiti complessivamente disastrosi per qualità-quantità di stesura, ci valutassero con occhio benevolo (alla luce del fatto, tra le altre cose, che non siamo giovinetti di 25 anni e che pertanto è facile che abbiamo tutti alle spalle anche problemi famigliari in senso lato di una certa portata, e visto soprattutto quel che ci hanno fatto penare per conseguire l'abilitazione con tfa .... potevano benissimo assumere dalle graduatorie create dopo l'abilitazione, sulla base dei punteggi conseguiti con il doppio esame abilitante, uffa !!!).

Insomma ;-), la commissione dovrebbe dimostrare un'apertura mentale in linea con le competenze chiave di cittadinanza, nonchè con le competenze europee per l'apprendimento permanente del 2006, considerare quindi il processo, più che il prodotto, "apprezzare" la globailità dell'iter concorsuale, comprensivo quindi di prova orale ... lasciando che le graduatorie finali vengano determinate dagli esiti finali e complessivi dell'intera procedura, in un'ottica meritocratica e inclusiva, finalizzata a riconoscere conoscenze, abilità e competenze di ciascuno a tutto tondo ;-) ;-)

Ho avuto le tue stesse problematiche, grossissime difficoltà di concentrazione, oltre che una tastiera non perfettamente funzionante. Mi consola il fatto che la maggior parte di noi abbia avuto le stesse difficoltà e moltissimi non sono riusciti a rispondere a tutte le domande. Ancora non ho trovato nessuno soddosfatto della prova. Speriamo davvero, ma penso sia meglio non illudersi

Con la lucidità della distanza, a due giorni dalla prova maledetta credo sia normale fare mente locale su tutti gli errori commessi e su tutte quelle cose che, pur sapendo, sul momento non siamo stati in grado di buttare giù. Continuo a sostenere che la nostra prova non fosse difficile di per sé (a parte l'inglese che, ribadisco, mi è parso davvero improponibile rispetto al tempi a disposizione:penso che se cronometriamo in media il tempo necessario per una lettura del brano, più lettura delle 10 domande e delle quattro risposte per ognuna,davvero esce fuori che dovevamo essere madrelingua). E chiaro che, anche se lo scopo è testare le competenze didattiche più che le conoscenze, queste sono comunque date per scontate. Alla fine dentro c'erano dunque contenuti, metodologie e anche epistemologia della disciplina. Ripeto che la difficoltà è dipesa principalmente dal tempo, perchè anche io mi sono resa conto che, ragionando anche solo qualche minuto di più, poteva uscire fuori tutt'altro compito. La sensazione invece era quella di avere una pistola puntata alla tempia, con il cronometro che correva vertiginosamente. Personalmente, sono stata sempre abituata a superare esami e abilitazione con il massimo dei voti, ma sono sempre stata preparata a dovere. Stavolta ero cosciente di non avere potuto fare tutto quello che avrei dovuto (il che non significa che non abbia studiato, ma nella scelta tra contenuti, didattica delle discipline ed epistemologia, di certo ho dovuto scegliere). Sono anche convinta che se avessimo avuto più giorni a disposizione rispetto alla data di inizio (mi riferisco a coloro che, peggio ancora di noi, hanno fatto da apripista), magari avremmo potuto pasticciare meno. Adesso stanno correndo tutti al riparo, esercitandosi con le ud/uda/moduli. E probabilmente, anche avendo studiato meno, saranno più capaci di affrontare la situazione.
Mi auguro solo che si rendano conto (anche se ho seri dubbi, visto che a me per prima, col senno di poi, la prova non mi pare di chissà quale difficoltà, a parte, ripeto, il fattore tempo , che èstato davvero determinante), e che cerchino di utilizzare un metodo di valutazione (normativo più che criteriale) che possa concederci la possibilità dell'orale.
Non si può, a maggior ragione, su un punteggio minimo di 28/40, concedere 7 punti alla sola prova in lingua: significa davvero decimare il numero dei candidati.
Senza nulla togliere a chi, con onore, avrà fatto meglio.

Concordo in pieno con electra8 e almavenus ...

Leggendo i vostri commenti resta un senso di grande amarezza, per voi, per chi deve ancora sostenere la prova, per tutta la situazione in generale. Anch'io penso che semplicemente avrebbero dovuto chiamare via via da graduatoria, chi prima chi dopo saremmo entrati secondo punteggio, come è giusto che sia. Al di là delle polemiche sui non abilitati e tutto il resto, sarebbe stata la cosa più logica e meno dolorosa anche a livello economico.
Intanto si parla di un nuovo TFA. Mi domando: ma sulla base di quale fabbisogno regionale verranno stabiliti i posti questa volta? I posti messi a concorso per inglese in FVG non coprono nemmeno il numero di posti stabiliti "secondo fabbisogno regionale" per l'ultimo TFA2!!! E all'inseguimento dei 27 posti ci sono anche i TFA 1 e i PAS, tutti insieme appassionatamente :-)

Chiedo: ma allo scritto è almeno possibile fare una specie di elenco tipo andare a capo e mettere i trattini:
-nanan;
-nanan;
grazie :-)

Swallow ha scritto:Chiedo: ma allo scritto è almeno possibile fare una specie di elenco tipo andare a capo e mettere i trattini:
-nanan;
-nanan;
grazie :-)

Sì, almeno questo fortunatamente è possibile ;-)

Swallow ha scritto:Leggendo i vostri commenti resta un senso di grande amarezza, per voi, per chi deve ancora sostenere la prova, per tutta la situazione in generale. Anch'io penso che semplicemente avrebbero dovuto chiamare via via da graduatoria, chi prima chi dopo saremmo entrati secondo punteggio, come è giusto che sia. Al di là delle polemiche sui non abilitati e tutto il resto, sarebbe stata la cosa più logica e meno dolorosa anche a livello economico.
Intanto si parla di un nuovo TFA. Mi domando: ma sulla base di quale fabbisogno regionale verranno stabiliti i posti questa volta? I posti messi a concorso per inglese in FVG non coprono nemmeno il numero di posti stabiliti "secondo fabbisogno regionale" per l'ultimo TFA2!!! E all'inseguimento dei 27 posti ci sono anche i TFA 1 e i PAS, tutti insieme appassionatamente :-)

Chiamare da gradutaoria? Così chi non ha ancora i capelli bianchi (perchè ha la sfortuna di avere 30 anni) passerebbe di ruolo nei decenni futuri.
Inoltre il TFA non dà diritto al ruolo e lo dico da tieffino. TFA = seconda fascia = concorso. Lo sapevamo. Naturalmente l'ANIEF è sempre aperta...anche per noi!

Sapevamo che per legge il TFA non portava automaticamente al ruolo. L'abbiamo detto mille volte ormai... Ma al giorno d'oggi riconosciamo anche che le leggi non sono ordini divini, si possono modificare, possono essere riconosciuti diritti a persone alle quali sono stati negati, e tante altre belle cose di questo tipo. Anief o non anief... Io e molte altre persone la vediamo così, poi sai, ognuno giustamente ha la propria opinione. Ad ogni modo nella scuola si potrebbero cambiare e migliorare molte cose e di conseguenza servirebbero molte più persone. Ah, eh io i capelli bianchi li ho già, anche se li nascondo bene :-)