Precariato e ferie

Buongiorno, vorrei porvi un quesito. Nella scuola in cui lavoro quest'anno, la segreteria sostiene che, per chi ha contratto al 30 giugno, non solo vengono scalate le ferie nei periodi di sospensione delle attività didattiche (Natale, Pasqua, ponti ecc..), ma anche in tutti i giorni di giugno in cui non si è impegnanti a scuola. Va da sé che, se si ha contratto al 30 giugno ma non si hanno gli esami, è matematicamente certo avere l'ultimo stipendio decurtato.
Vi chiedo: è legale e normale questa cosa? La segreteria sostiene che sia passata una circolare miur chiarissima in proposito. Ne sapete qualcosa?

Lo stipendio di giugno non viene decurtato rispetto a quello dei mesi precedenti.

La differenza con il sistema che vigeva fino a due-tre anni fa è che non vengono più liquidate a fine contratto le ferie non godute.
Questa cosa è normale, appunto, da due o tre anni, non è una novità dell'ultima ora.

Grazie per la risposta. Allora, io questa cosa delle ferie non liquidate, l'ho letta più volte.

Ma la segreteria della scuola in cui lavoravo l'anno scorso mi ha spiegato che non è che non vengano liquidate. Semplicemente Monti ha introdotto una legge che obbliga i precari a usufruire delle ferie nei periodi di sospensione dell'attività didattica: quindi se a fine anno avanza qualcosa, percepisci la differenza, altrimenti niente. Se vai sotto, perdi dei giorni di retribuzione.
Infatti nell'ultimo cedolino di giugno, quando è scaduto il contratto, avevo la voce "ferie non godute" con un piccolo importo, perché mi erano avanzati dei giorni. Stessa cosa per tutte le altre scuole in cui ho lavorato con supplenze brevi.

Ora però mi dicono che bisogna detrarre pure i giorni di giugno in cui non sarò impegnata a scuola.

bluesky03 ha scritto:Grazie per la risposta. Allora, io questa cosa delle ferie non liquidate, l'ho letta più volte.

Ma la segreteria della scuola in cui lavoravo l'anno scorso mi ha spiegato che non è che non vengano liquidate. Semplicemente Monti ha introdotto una legge che obbliga i precari a usufruire delle ferie nei periodi di sospensione dell'attività didattica: quindi se a fine anno avanza qualcosa, percepisci la differenza, altrimenti niente. Se vai sotto, perdi dei giorni di retribuzione.
Infatti nell'ultimo cedolino di giugno, quando è scaduto il contratto, avevo la voce "ferie non godute" con un piccolo importo, perché mi erano avanzati dei giorni. Stessa cosa per tutte le altre scuole in cui ho lavorato con supplenze brevi.

Ora però mi dicono che si devono detrarre pure i giorni di giugno in cui non sarò impegnata a scuola.

La storia che si possono (si possono, non si debbono) detrarre anche i giorni di giugno, ripeto, non è una novità di quest'anno.
Il calcolo delle eventuali ferie residue si fa sempre a fine contratto, ma quello che non mi torna assolutamente è la parte in grassetto. Non ho sentito nessuno, ma proprio nessuno che abbia sforato e si sia visto ridurre lo stipendio.

Il punto è, semplicemente, che non è possibile sforare.
Immagina un contratto 1-9/30-6, durante il quale si maturino 25 gg di ferie.
Ipotizza che le sospensioni tra 1-9 e 4-6 siano state 25 gg.
Il risultato è che hai fruito di tutte le ferie spettanti e non puoi prenderne altre fra il 4-6 e il 30-6

Se invece le sospensioni fossero state solo 18 gg, ti considereranno in ferie per 7 giorni di giugno, scelti fra quelli non dedicati a scrutini o altre attività.

fradacla ha scritto:


Se invece le sospensioni fossero state solo 18 gg, ti considereranno in ferie per 7 giorni di giugno, scelti fra quelli non dedicati a scrutini o altre attività.

Quindi intendi dire che se ho ancora ferie me le scalano, altrimenti no? Io ho capito che le ferie le avrebbero scalate a prescindere, eventualmente anche andando sotto con i giorni. Perché a questo punto non capisco perché la segreteria abbia sollevato il problema. Soltanto per farci avanzare dei giorni di ferie da retribuirci?

bluesky03 ha scritto:
Quindi intendi dire che se ho ancora ferie me le scalano, altrimenti no? Io ho capito che le ferie le avrebbero scalate a prescindere, eventualmente anche andando sotto con i giorni. Perché a questo punto non capisco perché la segreteria abbia sollevato il problema. Soltanto per farci avanzare dei giorni di ferie da retribuirci?

Se c'è una circolare MIUR chiarissima, in base alla quale lo stipendio di giugno potrebbe essere ridotto di una quota pari alle ferie eccedenti, chiedi che ti diano gli estremi (numero e data).
Io non la conosco, ma potrei sbagliarmi.

No scusami, loro dicono che ci sia una circolare chiarissima sul fatto che vadano scalati i giorni di giugno dalle ferie. Sono io poi ad aver pensato che, nel caso si vada sotto, lo stipendio verrebbe decurtato.
Il discorso era: sono andata in segreteria a chiedere un giorno di ferie per andare a sostenere il concorso. Loro mi dicono: ok, ma fai bene il calcolo perché dobbiamo scalare anche i giorni di giugno dalle ferie.
Domanda: perché mi dovrebbero mettere in guardia?? Da cosa?
Andrò a chiedere bene di nuovo perché la cosa non mi è affatto chiara.

Scusate se mi intrometto, ma ne approfitto per un chiarimento che serve pure a me. Da qualche anno le ferie maturate e non godute, a quanto ne so io, non vengono più monetizzare, così a fine contratto se il docente non ne ha fatto espressamente uso, vengono applicate d'ufficio nei giorni di sospensione dell'attività scolastica, quali ad esempio Natale e Pasqua. Mi è però capitato di vedere casi di docenti non occupati in esami o di scuola primaria con contratto al 30/06 che hanno chiesto di utilizzare parte di queste ferie dopo le operazioni di scrutinio e consegna schede ( per intenderci dopo la metà del mese) e di mettere le altre residuate nei periodi di sosp delle attività durante l'anno (natale , pasqua ecc); questo in quanto l'articolo 19 del ccnl recita che la fruizione delle ferie nei periodi di sospensione delle lezioni nel corso dell'anno scolastico, non è obbligatorio. Pertanto scalare le ferie maturate e non godute nei periodi suddetti senza alcuna richiesta del lavoratore sarebbe scorretto e imporre le ferie d'ufficio sarebbe possibile solo nel caso in cui il lavoratore non le abbia richieste in prossimità dello scadere del proprio contratto. Mi illuminate: verità o apparenza?