Per arrubiu. Possibile modifica sede definitiva ?

Ciao ho visto che sei molto preparato nell'ambito scolastico e soprattutto rispondi sempre e comunque alle domande che ti pongono.

Ecco la mie domande.

Ci sono ancora movimenti che potrebbero modificare l'assegnazione della sede definitiva? Se si quali?

Esempio:

Se un docente è stato assegnato a una sede e sono rimasti liberi due posti, è possibile che questi posti vengano occupati o rettificati?

Quali sono i casi in cui il docente neoassunto, pur avendo avuto la sede definitiva per l'a.s. 2016/2017,diventa soprannumerario?

Grazie, buon pomeriggio, buon lavoro.

Che emozione, un thread per me;) Però sappi che quello che so, a parte alcune cose che ovviamente ho studiato, le ho "dedotte" dal forum e da chi ne sa veramente, e lo si nota subito:)

Mi potresti dire a quale fase di mobilità ti riferisci?

In ogni caso: se ti rifierisci alla fase A (l'unica elaborata, fino alle medie), i posti vuoti saranno a disposizione delle fasi successive di mobilità.
Cosa intendi con rettificati? Che adesso ci sono e poi li fanno "sparire" dall'organico disponibile? Dubito, ma non garantisco.

Sull'ultima domanda, sul sovrannumerario, mi viene difficile pensare che ci possa essere un sovrannumerario nella sede *definitiva* nel 2016/2017. Se l'hanno assegnato a una sede si suppone che il posto ci sia in quella sede per l'anno che sta iniziando. A meno che non parliamo di classi di concorso già in esubero, ma non credo sia il caso di persone assunte in fase 0 o A quest'anno.

PS: scherzi a parte, le persone veramente informate e "studiate" sono altre. Certo qualcosa l'ho letta, ma ho letto molto il forum negli ultimi tempi (per cause di forza maggiore), quindi appena posso do una mano a chi pone quesiti, ovviamente basandomi anche e soprattutto sui post degli utenit di cui sopra: tutti i moderatori, Giancarlo, Giovanna e altri:)

arrubiu ha scritto:

Sull'ultima domanda, sul sovrannumerario, mi viene difficile pensare che ci possa essere un sovrannumerario nella sede *definitiva* nel 2016/2017. Se l'hanno assegnato a una sede si suppone che il posto ci sia in quella sede per l'anno che sta iniziando. A meno che non parliamo di classi di concorso già in esubero, ma non credo sia il caso di persone assunte in fase 0 o A quest'anno.

Può verificarsi un esubero nell'organico di fatto

http://www.orizzontescuola.it/news/docenti-soprannumerari-e-organico-fatto-nessuna-modifica-nella-titolarit-come-possono-essere-ut

grefilk ha scritto:Se un docente è stato assegnato a una sede e sono rimasti liberi due posti, è possibile che questi posti vengano occupati o rettificati?

Dipende dal contesto

Ad esempio, se un docente ottiene trasferimento dalla scuola A alla scuola B, il posto nella scuola A diventa disponibile e viene messo in gioco nei trasferimenti. E così per concatenazione.
In sostanza, l'allocazione avviene per approssimazioni successive, fino ad esaurimento delle possibilità di incrocio tra domande e disponibilità.

Tutto questo si svolge però durante la fase di elaborazione dei trasferimenti, perciò una volta pubblicati i bollettini, potrebbe residuare un certo numero di sedi non allocate. Queste sedi, fino allo scorso anno, restavano vacanti e disponibili e venivano assegnate ai neoimmessi, ai trasferimenti annuali (utilizzazioni e assegnazioni provvisorie) e, in ultima istanza, a incarichi a tempo determinato.

Quest'anno c'è una piccola differenza sostanziale: i movimenti si elaborano non in un'unica fase, bensì in due fasi distinte (prima fase la A, seconda fase la B, C, D). I posti che residuano nella fase A, pertanto, sono messi in gioco nelle fasi successive (B, C e D).

Cosa implica questo aspetto? Un posto che si libera in fase B (trasferimento interprovinciale), non è disponibile (contrariamente a quanto succedeva fino allo scorso anno) per le domande in fase A. Perché questa fase si è esaurita.

Facciamo un esempio concreto semplificando il contesto. Nella provincia di Cagliari, per la classe di concorso X, c'è un solo posto disponibile, nell'Istituto Manzoni. Questo si può sapere, però, solo dopo la pubblicazione degli organici che, come sappiamo, è successiva all'inoltro delle domande di trasferimento.

Ci sono quattro domande di trasferimento: Tizio, Caio, Sempronio e Tullio, che rispettivamente hanno titolarità nell'Istituto Leopardi, nell'Istituto Pirandello, nell'Istituto Verga e nell'Istituto Montale. Ciascuno di loro, nella domanda, ha espresso una sola preferenza analitica: Tizio ha chiesto trasferimento al Manzoni, Caio al Leopardi, Sempronio al Montale. Tullio, invece, ha chiesto trasferimento nella provincia di Nuoro e partecipa perciò alla fase B.

Fase A
Tizio ottiene il trasferimento dall'Istituto Leopardi all'Istituto Manzoni. Caio ottiene il trasferimento dall'istituto Pirandello all'Istituto Leopardi (nel posto liberato da Tizio). Sempronio, che aveva chiesto il trasferimento al Montale, non lo ottiene, perché nella sede richiesta non ci sono posti disponibili (la domanda di Tullio, infatti, non può essere elaborata in fase A).

Il posto al Pirandello (liberato da Caio), rimane vacante e disponibile. Non può essere assegnato a Sempronio perché non l'aveva richiesto nella sua domanda. E non è possibile che si proceda ad una rettifica perché non è ammesso che Sempronio possa ripensarci: le istanze sono definitivamente chiuse.

Fase B.
Simplicio, dalla provincia di Nuoro, aveva chiesto il trasferimento nella provincia di Cagliari e lo ottiene con l'assegnazione all'Istituto Pirandello. Il suo posto in provincia di Nuoro viene assegnato a Tullio, che partecipa alla seconda tornata di trasferimenti.
A questo punto si libera il posto all'Istituto Montale, ovvero quel posto che aveva chiesto Sempronio. Questo posto, però non è più disponibile nella fase A, che si è esaurita in precedenza. Infatti la domanda di Sempronio non può più essere presa in considerazione.

Riassumendo.

Prima pubblicazione: organici di diritto
- Istituto Manzoni: 0 docenti, 1 cattedra libera
- Istituto Leopardi: 1 docente, 1 cattedra occupata
- Istituto Verga: 1 docente, 1 cattedra occupata
- Istituto Montale: 1 docente, 1 cattedra occupata

Seconda pubblicazione: trasferimenti (fase A)
- TIZIO
        DA ISTITUTO LEOPARDI
        A ISTITUTO MANZONI

- TIZIO
        DA ISTITUTO PIRANDELLO
        A ISTITUTO LEOPARDI

Terza pubblicazione: posti disponibili dopo i trasferimenti in fase A
- Istituto Pirandello: 1 cattedra O.D.

Quarta pubblicazione: trasferimenti (fase B, C, D)
************ Trasferimenti interprovinciali *******************
- TULLIO
        DA ISTITUTO MONTALE
        A PROVINCIA DI NUORO

************ Trasferimenti da altre province *****************
- SIMPLICIO
        DA PROVINCIA DI NUORO
        A ISTITUTO MONTALE


Che fine farebbe il posto all'Istituto Montale se non dovesse esserci il trasferimento di Simplicio e Tullio dovesse invece avere il trasferimento in provincia di Nuoro? In ordine sequenziale:
1) sarà assegnato ad un altro trasferimento elaborato in fase B, C o D
2) se rimane vacante dopo la fase 1) sarà assegnato in trasferimento annuale (utilizzazione o assegnazione provvisoria). Potrebbe anche prenderlo Sempronio, ma solo provvisoriamente e solo se ha i requisiti per l'utilizzazione o per l'assegnazione provvisoria.
3) se rimane vacante dopo la fase 2) sarà assegnato provvisoriamente ad un neoimmesso entro il 15 settembre
4) se rimane vacante dopo la fase 3) sarà assegnato ad un incarico a tempo determinato.

In ogni caso non ci sarà alcuna rettifica per far ottenere definitivamente il trasferimento di Sempronio all'Istituto Montale. Neppure se, "paradossalmente", dovesse restare vacante e disponibile dopo tutti i trasferimenti.

Naturalmente questo meccanismo può generare apparenti "ingiustizie".
Mettiamo il caso che Sempronio abiti a 50 metri dall'Istituto Montale e che invece lavori da 20 anni a 80 km da casa, all'Istituto Verga. Giustamente lui aspira ad ottenere l'ambito trasferimento in una scuola "sotto casa".
Magari, da 5 anni lavora sempre all'Istituto Montale in assegnazione provvisoria perché Tullio, da cinque anni, ottiene assegnazione provvisoria nella provincia di Nuoro.

Il posto a cui ambisce, però, potrebbe ad esempio essere assegnato ad un neoimmesso in fase C, magari suo vicino di casa, perché dalle altre province non c'è stato nessun Simplicio che ha chiesto trasferimento in provincia di Cagliari.
E così salta fuori l'apparente ingiustizia: Sempronio, da 20 anni cerca di ottenere il trasferimento a 50 metri da casa sua, e invece il posto viene assegnato al suo vicino di casa, neoimmesso e con molto meno punteggio, mentre lui rischia di andare in pensione viaggiando a 80 km da casa sua.

Nessuna ingiustizia, solo un paradosso generato dal meccanismo asettico che differisce l'elaborazione delle domande di mobilità in due fasi sequenziali distinte.

Infatti, con le procedure che si applicavano fino allo scorso anno, con l'elaborazione in un'unica fase, Sempronio avrebbe ottenuto il trasferimento al Montale e al Verga ci sarebbe andato, d'ufficio, il suo vicino di casa neoimmesso.

Naturalmente il mio è un esempio estremo di ciò che potrebbe verificarsi.

Giancarlo Dessì ha scritto:Naturalmente questo meccanismo può generare apparenti "ingiustizie".
Mettiamo il caso che Sempronio abiti a 50 metri dall'Istituto Montale e che invece lavori da 20 anni a 80 km da casa, all'Istituto Verga. Giustamente lui aspira ad ottenere l'ambito trasferimento in una scuola "sotto casa".
Magari, da 5 anni lavora sempre all'Istituto Montale in assegnazione provvisoria perché Tullio, da cinque anni, ottiene assegnazione provvisoria nella provincia di Nuoro.

Il posto a cui ambisce, però, potrebbe ad esempio essere assegnato ad un neoimmesso in fase C, magari suo vicino di casa, perché dalle altre province non c'è stato nessun Simplicio che ha chiesto trasferimento in provincia di Cagliari.
E così salta fuori l'apparente ingiustizia: Sempronio, da 20 anni cerca di ottenere il trasferimento a 50 metri da casa sua, e invece il posto viene assegnato al suo vicino di casa, neoimmesso e con molto meno punteggio, mentre lui rischia di andare in pensione viaggiando a 80 km da casa sua.

Nessuna ingiustizia, solo un paradosso generato dal meccanismo asettico che differisce l'elaborazione delle domande di mobilità in due fasi sequenziali distinte.

Infatti, con le procedure che si applicavano fino allo scorso anno, con l'elaborazione in un'unica fase, Sempronio avrebbe ottenuto il trasferimento al Montale e al Verga ci sarebbe andato, d'ufficio, il suo vicino di casa neoimmesso.

Naturalmente il mio è un esempio estremo di ciò che potrebbe verificarsi.

Non è estremo più di tanto: tutta la riforma è basata sul paradosso. Ma hai ragione a dire che non si tratta di "ingiustizia", perché sono movimenti a norma di legge. Il mondo della scuola da anni si fonda sui paradossi - chi è in è in cdc presenti in molte scuole fatica a capire a quali smacchi morali siano stati sottoposti i colleghi di discipline "sfortunate" negli ultimi vent'anni -, ma ora sembra che la riforma abbia fatto del paradosso il principio fondante. Quest'estate ci sarà da ridere, o da piangere. In ogni modo, grazie per la precisione della tua risposta.

La prospettiva descritta da Giancarlo, da lui definita estrema, è sicuramente a norma di legge, quindi formalmente "giusta", nel senso di conforme alle norme giuridiche, però esiste anche la giustizia "sostanziale".
Mi spiego: dire "non è giusto" non necessariamente corrisponde a dire "non è conforme alle norme giuridiche".
Il sistema che hanno tirato su per la mobilità (e non solo) lo trovo ingiusto (seppur vada in parte incontro alla mia situazione), proprio per il caso descritto da Giancarlo.

Verissimo. Per questo ho parlato di "smacchi morali". Il problema è che, essendo conformi alle norme giuridiche, te li prendi e non puoi farci niente. Non è cinismo il mio, è sconforto...
Per questo mi sono iscritta al forum: per ringraziarvi del sostegno umano, perché esprimete solidarietà alle "vittime" delle norme (le vecchie e le nuove) anche in situazioni che potrebbero esservi favorevoli, invece di incrementare l'assurdità della guerra tra poveri. Perché lo Stato dovrebbe essere fiero di avere insegnanti con questo spessore morale. Dovrebbe...

Lo è.
Nella narrazione mediatica.

2 docenti di fase c che hanno la stessa cdc ma punteggio diverso possono scambiarsi la sede (nel caso di province diverse)?

non so

Grazie

I posti lasciati liberi in od su scuola per effetto di trasf interprov costituiscono disponibilità provinciali a cui è giusto che i titolari della stessa provincia ambiscano! Forse i sindacati potrebbero interessarsi e far qualcosa

I simdacati hanno firmato questo contratto di mobilità, forse hanno fatto a sufficienza..

Leggendo l'ordinanza ci sono possibilità per diverse interpretazioni?

Non mi pare.