Rischio licenziamento per futuro perdente posto

Un docente neoimmesso in ruolo che nei prossimi 3 anni perde posto nella sua provincia rischia il licenziamento? Oppure devono trovargli il posto prima all'interno della regione e poi su base nazionale? Insomma che rischi ci sono?

Non vedo proprio come possa essere licenziato

Se non riescono proprio a trovargli un posto nelle altre regioni non rischia il licenziamento?

Al momento mi sembra che il pericolo non esista.

E allora perchè il sindacalista mi parlava dei licenziamenti dopo il triennio?
Grazie

ameliepoulain ha scritto:E allora perchè il sindacalista mi parlava dei licenziamenti dopo il triennio?
Grazie

perché è uno pseudo-sindacalista, non un sindacalista

Ma la 107 prevede i licenziamenti?

Io Non ho mai letto nulla a tal riguardo nella 107...

Nemmeno io, non facciamo terrorismo adesso......e i sindacalisti lasciali perdere, salvo qualcuno, i peggiori consigli spesso li danno proprio loro.....

Infatti ti mettono ansia

Scadenza dell' incarico triennale non licenziamento, il tuo contratto è a tempo indeterminato, non è certo il preside che te lo fa e neppure il licenziamento. Dopo la scadenza o cambi scuola o ti spostano di ufficio

Si. Mi spostano d'ufficio finchè c'è il posto. Se la mia cdc è in esubero in tutto il Paese però qual è il mio destino? Questo è il problema. E il mio sindacalista mi ha dato una risposta allarmante

ameliepoulain ha scritto:Si. Mi spostano d'ufficio finchè c'è il posto. Se la mia cdc è in esubero in tutto il Paese però qual è il mio destino? Questo è il problema. E il mio sindacalista mi ha dato una risposta allarmante

quando non ci sarà più il posto ti assegneranno degli spezzoni da coprire oppure delle supplenze. non preoccuparti, non sono questi i motivi per cui si rischia il licenziamento. Ora non ho la legge a portata di mano, cmq è certo che non viene proprio citato.
Per quanto riguarda quello dicono i sindacalisti mi chiedo se sono davvero incompetenti oppure se forniscono informazioni sbagliate per ragioni a noi sconosciute. Forse non ce ne si rende conto ma tante volte, anche all' interno dell' ambiente lavorativo, si ricevono informazioni non corrispondenti a vero e questo succede molto più di quanto si possa immaginare

Han già ventilato l'ipotesi delle classi affini...
E poi pensa ai tantissimi potenziatori, ma anche a qualche neoimmesso in ruolo in fase zero...che si è visto assegnare sede definitiva in scuola dove la sua cdc proprio non esiste...
Detto elegantemente? Fregatene, sarai un problema loro, ma non sarà un problema tuo... dovranno piazzarti da qualche parte a fare qualche cosa...tu sei in ruolo, punto.
O meglio...come dice sempre mio marito (che lavorava nel privato) tu sei appena "entrato in pensione" eheheh

tellina ha scritto:Han già ventilato l'ipotesi delle classi affini...
E poi pensa ai tantissimi potenziatori, ma anche a qualche neoimmesso in ruolo in fase zero...che si è visto assegnare sede definitiva in scuola dove la sua cdc proprio non esiste...
Detto elegantemente? Fregatene, sarai un problema loro, ma non sarà un problema tuo... dovranno piazzarti da qualche parte a fare qualche cosa...tu sei in ruolo, punto.
O meglio...come dice sempre mio marito (che lavorava nel privato) tu sei appena "entrato in pensione" eheheh

bella questa battuta di tuo marito, Tellina! :-)

ameliepoulain ha scritto:Si. Mi spostano d'ufficio finchè c'è il posto. Se la mia cdc è in esubero in tutto il Paese però qual è il mio destino? Questo è il problema. E il mio sindacalista mi ha dato una risposta allarmante

Smettetela di dare credito alle cazzate, anche se sparate da improvvisati sindacalisti. Il rischio di licenziamento per la condizione di esubero esiste da parecchi anni, forse più di 15 anni. Purtroppo non ricordo i riferimenti normativi e non ricordo neppure nel dettaglio la procedura.

Da quel poco che so, in via approssimativa (insomma, asserzioni tutte da verificare), quando si è in una condizione di esubero si entra nella mobilità d'ufficio e si incorre nel licenziamento solo dopo che sia passato un certo periodo di tempo, forse un biennio, se non si accetta la mobilità. Purtroppo non posso parlare con cognizione di causa perché recito a memoria e a suo tempo non ero molto informato.

In sostanza, come dovrebbe funzionare la cosa?
1) sei in esubero nella tua provincia. Non possono licenziarti, ti trasferiranno d'ufficio in un'altra provincia, oppure scegli tu un trasferimento.
2) sei in esubero in tutto il territorio nazionale. Non possono licenziarti, ti assegneranno d'ufficio un'altra funzione. Ad esempio il passaggio nel sostegno o in una classe di concorso affine o altre destinazioni.

Ovviamente tu puoi anche rifiutare queste disposizioni d'ufficio, ma in questo caso incorri nella procedura di licenziamento (che non so quanto duri). Tutto questo esisteva già da prima della 107.

Cosa ha introdotto, di nuovo, la 107? Ha reso più precaria la condizione logistica dei docenti. Prima della 107, chi era in esubero provinciale, entrava nella mobilità territoriale e funzionale all'interno del territorio provinciale. In sostanza veniva assorbito dalla dotazione organica provinciale e, ogni anno, destinato ad una sede e ad una funzione che esulano dalla titolarità. Ad esempio, un titolare della CdC A051, in esubero provinciale, poteva anche scordarsi di insegnare italiano e latino al liceo e veniva sbattuto per un anno ad insegnare italiano e storia in un istituto professionale, oppure lettere in una scuola media (utilizzazioni a domanda o d'ufficio dei titolari sulla DOP). Il titolare DOP in A051 non poteva rifiutare l'utilizzazione, perché automaticamente si poneva nella procedura di licenziamento per esubero.
Con la 107, la mobilità territoriale e professionale nell'ambito della provincia si estende ad un ambito regionale. E se si diventa in esubero nella regione, la mobilità si estende a tutto il territorio nazionale. E' chiaro che con questa nuova condizione, se dovessi diventare soprannumerario in provincia di Cagliari e mi assegnano d'ufficio un ambito del Piemonte, sono costretto ad accettare e trasferirmi. Oppure sarò licenziato.

Giancarlo Dessì ha scritto:

ameliepoulain ha scritto:Si. Mi spostano d'ufficio finchè c'è il posto. Se la mia cdc è in esubero in tutto il Paese però qual è il mio destino? Questo è il problema. E il mio sindacalista mi ha dato una risposta allarmante

Smettetela di dare credito alle cazzate, anche se sparate da improvvisati sindacalisti. Il rischio di licenziamento per la condizione di esubero esiste da parecchi anni, forse più di 15 anni. Purtroppo non ricordo i riferimenti normativi e non ricordo neppure nel dettaglio la procedura.

Da quel poco che so, in via approssimativa (insomma, asserzioni tutte da verificare), quando si è in una condizione di esubero si entra nella mobilità d'ufficio e si incorre nel licenziamento solo dopo che sia passato un certo periodo di tempo, forse un biennio, se non si accetta la mobilità. Purtroppo non posso parlare con cognizione di causa perché recito a memoria e a suo tempo non ero molto informato.

Articolo 33-34 del TU su Pubblico Impiego del 2001

http://www.altalex.com/documents/leggi/2014/09/08/tu-pubblico-impiego-titolo-ii-organizzazione#titolo2

GG82 ha scritto:

Giancarlo Dessì ha scritto:

ameliepoulain ha scritto:Si. Mi spostano d'ufficio finchè c'è il posto. Se la mia cdc è in esubero in tutto il Paese però qual è il mio destino? Questo è il problema. E il mio sindacalista mi ha dato una risposta allarmante

Smettetela di dare credito alle cazzate, anche se sparate da improvvisati sindacalisti. Il rischio di licenziamento per la condizione di esubero esiste da parecchi anni, forse più di 15 anni. Purtroppo non ricordo i riferimenti normativi e non ricordo neppure nel dettaglio la procedura.

Da quel poco che so, in via approssimativa (insomma, asserzioni tutte da verificare), quando si è in una condizione di esubero si entra nella mobilità d'ufficio e si incorre nel licenziamento solo dopo che sia passato un certo periodo di tempo, forse un biennio, se non si accetta la mobilità. Purtroppo non posso parlare con cognizione di causa perché recito a memoria e a suo tempo non ero molto informato.

Articolo 33-34 del TU su Pubblico Impiego del 2001

http://www.altalex.com/documents/leggi/2014/09/08/tu-pubblico-impiego-titolo-ii-organizzazione#titolo2

Grazie GG8!
mi riproponevo sempre di andare a cercare questo decreto legislativo, ma mi ha sempre spaventato l'idea di perdermi nel labirinto. Ora me lo scarico in modo da averlo a portata di mano all'occorrenza.

Comunque ricordavo solo una minima parte di questa norma. In particolare il biennio di durata della "disponibilità" (che impropriamente avevo chiamato "procedura di licenziamento") prevede il ricollocamento in altra amministrazione o funzione. In particolare, entro gli ultimi 6 mesi (art. 34, comma 4) può scattare il demansionamento:

Nei sei mesi anteriori alla data di scadenza del termine di cui all'articolo 33, comma 8, il personale in disponibilità può presentare, alle amministrazioni di cui ai commi 2 e 3, istanza di ricollocazione, in deroga all'articolo 2103 del codice civile, nell'ambito dei posti vacanti in organico, anche in una qualifica inferiore o in posizione economica inferiore della stessa o di inferiore area o categoria di un solo livello per ciascuna delle suddette fattispecie, al fine di ampliare le occasioni di ricollocazione. In tal caso la ricollocazione non può avvenire prima dei trenta giorni anteriori alla data di scadenza del termine di cui all'articolo 33, comma 8.

Il testo unico andrebbe comunque riletto alla luce dei successivi sviluppi normativi, che hanno sicuramente cambiato parecchie cose, e alla luce delle contrattazioni collettive dei vari comparti

Grazie ai miei preziosi colleghi. Grazie davvero. Siete fantastici

Grazie anche a Giancarlo che risponde sempre