Il MIUR vuole evitare il trasferimento forzato dei fase C: perchè si preoccupa solo di loro?

Anche coloro che attualmente si trovano in fase D sono stati soggetti in passato ad un esodo forzato e prova ne è il fatto che intendono rinunciare alla titolarità su scuola per acquisire titolarità su ambito. Non dimentichiamo poi che chi si trova in fase D in molti casi ha molti più punteggi dei fase C. Perché non consentire anche ai fase D di ritornare a casa?

In molti risponderanno che noi siamo innanzitutto fortunati, perchè usufruiamo del privilegio della titolarità di sede, e poi miracolati, perchè senza questa buona scuola non avremmo potuto avere la deroga al vincolo triennale, ma concessa secondo la logica "primi ad essere assunti (da TU) e titolari di sede, ultimi nella valutazione della propria posizione se abbiamo "osato" chiedere movimento interprovinciale, e con passaggio a titolarità di ambito". Anche se chi è stato assunto con le nostre stesse regole solo un anno prima bypassa come noi il vincolo triennale ma due fasi della mobilità prima di noi.
Ma le chiacchiere non servono a nulla, ne sono state fatte troppe, e ognuno ha la sua opinione e porta avanti le sue ragioni. Ora non ci resta che attendere i fatti.
Vagli a spiegare che ognuno ha la sua storia umana e professionale, e che tutti, nessuno escluso, siamo invischiati negli effetti più negativi che positivi (ma dove sono, quelli positivi?) di questa riforma.
Rassegnati maripier.
Io spero solo che noi tutti che attendiamo trepidanti gli esiti della mobilità interprovinciale, riusciremo a spuntare il miglior risultato possibile, o almeno il migliore tra i peggiori:)
Per quanto mi riguarda mi sento positiva.. Magari non torno proprio a casa, ma peggio di come mi è andata questo anno scolastico non penso mi andrà:):)

la cosa che mi fa rabbia sono tutte queste premure per i fase C. In molti si sono visti calare un ruolo dal nulla e adesso guai a farli spostare! Siamo figli di un Dio minore?
1) ho superato il concorso 2012 e sono stata immessa in ruolo nel 2015: in ritardo di 2 anni rispetto agli altri e pertanto adesso non risulto inserita in fase B
2) ero inserita, prima di fare in concorso, in GAE (ho quasi 20 anni di precariato alle spalle); sono stata obbligata ad accettare il ruolo in una provincia diversa da quella di residenza pena depennamento da tutte le graduatorie (ho fatto il concorso in una provincia diversa perché nella mia c'erano troppi soprannumerari e nonostante questi ultimi, la buona scuola ha fatto miracoli e ci sono state assunzioni). Molti di coloro che in GAE avevano meno punti di me sono passati di ruolo in fase C e lavorano sotto casa
3) Anche coloro che hanno superato il concorso e che avevano meno punti di me e non sono stati immessi in ruolo in fase 0, sono stati immessi in ruolo in fase C anche in regioni diverse da quelle del concorso (scelte da loro).
Possibile che io mi devo trovare dietro a chi ha meno punti di me e devo anche leggere che si stanno a preoccupare di chi? di chi può fare rumore? forse siamo in pochi a trovarci in questa posizione?
forse non sappiamo farci sentire? siamo titolari su scuola, ma fino a quando?

Proprio così. Più rumore c'è, più facilmente si è ascoltati. Penso ai vostri casi, ai fase B, a chi è rimasto in gae. Poco chiasso rende le proteste più innocue

Non c'è stato nessun esodo forzato, ci sarà un esodo di chi ha scelto di partecipare al piano straordinario. Scelto.

enricat ha scritto:Non c'è stato nessun esodo forzato, ci sarà un esodo di chi ha scelto di partecipare al piano straordinario. Scelto.

Certo che si.  Chi ha o non ha partecipato lo ha fatto volontariamente. Sono le richieste di accomodamento che pare abbiano indici di ascolto non unanimi

Quoto in toto, anzi... in totissimo (che non si può neanche dire in italiano), con Maripier. E proprio perché quelli della fase d abbiamo molti più punti di quelli della fase c, non capisco perché nella mobilità nazionale con gli incarichi triennali dobbiamo venire dopo la fase c. Mah...