Mobilità 2017/18 - quali prospettive
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Orizzonte Scuola Forum :: Mobilità, utilizzazioni, assegnazioni provvisorie, graduatoria interna istituto
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Mobilità 2017/18 - quali prospettive
Adesso che i giochi sono chiusi, o quasi, voglio lanciare questo topic.
Premetto che io sono rimasto fortemente deluso nelle aspettative. Non dico danneggiato perché comunque ho un lavoro fisso e sotto casa, ma deluso nell'aspettativa di una mia legittima aspirazione alla mobilità professionale.
In fase interprovinciale si liberano posti precedentemente occupati in fase A. Troppo tardi adesso sia per me, sia per colleghi che sono rimasti in sede scomode nella scorsa tornata e che adesso si vedono soffiata sotto gli occhi la sede da gente con punteggi minori.
Porto il mio caso: Non ottengo alcun passaggio di ruolo, una mia amica ottiene trasferimento interprovinciale a 100 km da casa, un posto al liceo della mia città si libera in questa fase e va a finire ad un trasferimento interprovinciale.
Con le regole della scorsa mobilità quel posto sarebbe stato occupato in primo luogo da me.
Insomma...una delusione che comunque passerà presto e che forse non dovrei nemmeno esternare per rispetto di chi invece è finito lontano dalle persone a cui tiene.
Detto ciò: quali prospettive si aprono per la prossima mobilità?
E' uno scenario pieno di incognite!
C'è un referendum in vista, che assumerà un significato ben più ampio degli stessi quesiti cui verremo sottoposti.
C'è la questione dell'incarico triennale: per tre anni i colleghi su ambito saranno sul serio bloccati?
C'è il problema degli errori da sottoporre a conciliazione.
Sarà una trattativa lunga e tortuosa...visti anche i limiti posti dalla 107, cui il CCNL non potrà facilmente derogare.
Premetto che io sono rimasto fortemente deluso nelle aspettative. Non dico danneggiato perché comunque ho un lavoro fisso e sotto casa, ma deluso nell'aspettativa di una mia legittima aspirazione alla mobilità professionale.
In fase interprovinciale si liberano posti precedentemente occupati in fase A. Troppo tardi adesso sia per me, sia per colleghi che sono rimasti in sede scomode nella scorsa tornata e che adesso si vedono soffiata sotto gli occhi la sede da gente con punteggi minori.
Porto il mio caso: Non ottengo alcun passaggio di ruolo, una mia amica ottiene trasferimento interprovinciale a 100 km da casa, un posto al liceo della mia città si libera in questa fase e va a finire ad un trasferimento interprovinciale.
Con le regole della scorsa mobilità quel posto sarebbe stato occupato in primo luogo da me.
Insomma...una delusione che comunque passerà presto e che forse non dovrei nemmeno esternare per rispetto di chi invece è finito lontano dalle persone a cui tiene.
Detto ciò: quali prospettive si aprono per la prossima mobilità?
E' uno scenario pieno di incognite!
C'è un referendum in vista, che assumerà un significato ben più ampio degli stessi quesiti cui verremo sottoposti.
C'è la questione dell'incarico triennale: per tre anni i colleghi su ambito saranno sul serio bloccati?
C'è il problema degli errori da sottoporre a conciliazione.
Sarà una trattativa lunga e tortuosa...visti anche i limiti posti dalla 107, cui il CCNL non potrà facilmente derogare.
filbos- Messaggi : 912
Data d'iscrizione : 08.09.10
Re: Mobilità 2017/18 - quali prospettive
ciao, non so risponderti ma condivido la domanda sulla mobilità professionale futura. Essendo titolare su scuola potrei fare richiesta per passaggio ad ambito, il mio ambito evidentemente, ma non ho chiaro come funzioneranno i movimenti.
All'interno della provincia i trasferimenti tra ambiti si potranno richiedere liberamente o saranno soggetti a blocco triennale? Oppure questo blocco riguarda la scuola a cui si è assegnati se si rimane sullo stesso ambito ma non blocca la possibilità di chiedere passaggio ad un altro nella stessa provincia?
L'ipotesi più probabile credo sia quella per cui sostanzialmente rimanga tutto come adesso e la mobilità tra ambiti resterà libera come oggi su scuola, mentre se non si ottiene si resta nello stesso ambito E nella stessa scuola almeno per tre anni, lasciando di fatto la mobilità professionale invariata (forse peggio visto che negli ambiti ambìti, scusate il gioco di parole ma dovevo farlo poteva capitare restasse qualche scuola snobbata, ma difficilmente resteranno posti in ambito).
All'interno della provincia i trasferimenti tra ambiti si potranno richiedere liberamente o saranno soggetti a blocco triennale? Oppure questo blocco riguarda la scuola a cui si è assegnati se si rimane sullo stesso ambito ma non blocca la possibilità di chiedere passaggio ad un altro nella stessa provincia?
L'ipotesi più probabile credo sia quella per cui sostanzialmente rimanga tutto come adesso e la mobilità tra ambiti resterà libera come oggi su scuola, mentre se non si ottiene si resta nello stesso ambito E nella stessa scuola almeno per tre anni, lasciando di fatto la mobilità professionale invariata (forse peggio visto che negli ambiti ambìti, scusate il gioco di parole ma dovevo farlo poteva capitare restasse qualche scuola snobbata, ma difficilmente resteranno posti in ambito).
defraz- Messaggi : 723
Data d'iscrizione : 11.04.13
Re: Mobilità 2017/18 - quali prospettive
Penso che la riflessione amara riguardi tutto il sistema, da sempre talmente oscuro e farraginoso che non si può non pensare che sia stato elaborato proprio per lasciare aperture per i giochetti. Basta leggere le domande su questo forum, che chiedono consigli su cose che dalle parti mie e di Arrubiu si chiamano pinnicas(a), cioè inutili arzigogoli. Per questo motivo, per esempio, io e una mia collega risultiamo soprannumerarie assegnate anni fa d'ufficio e quindi depositarie di diritto all'utilizzazione, mentre la poveretta che ha sbagliato (?) la domanda semplicemente seguendo la logica e non le follie delle pieghe normative, è esclusa da questo diritto e si mangia il cappello ogni anno.
La questione della mobilità futura è un altro nervo scoperto: penso al caso, nella mia provincia, dei tanti soprannumerari ad alto punteggio che hanno chiesto il rientro nella scuola di precedente titolarità per non perdere la continuità e, essendo stati accontentati in questa prima preferenza, in scuole distanti da casa dai cinquanta ai novanta chilometri, hanno perso la possibilità di avvicinarsi, data ad altri docenti con la metà del loro servizio. Io credo che queste persone peneranno per riavvicinarsi, perché i posti più ambiti ormai sono saturi. Giusto per intenderci, io insegno da dieci anni nel liceo a sessanta chilometri e altri dieci li ho fatti più lontano. Inizia ad essere davvero troppo.
La questione della mobilità futura è un altro nervo scoperto: penso al caso, nella mia provincia, dei tanti soprannumerari ad alto punteggio che hanno chiesto il rientro nella scuola di precedente titolarità per non perdere la continuità e, essendo stati accontentati in questa prima preferenza, in scuole distanti da casa dai cinquanta ai novanta chilometri, hanno perso la possibilità di avvicinarsi, data ad altri docenti con la metà del loro servizio. Io credo che queste persone peneranno per riavvicinarsi, perché i posti più ambiti ormai sono saturi. Giusto per intenderci, io insegno da dieci anni nel liceo a sessanta chilometri e altri dieci li ho fatti più lontano. Inizia ad essere davvero troppo.
Laprof67- Messaggi : 15
Data d'iscrizione : 15.08.16
Re: Mobilità 2017/18 - quali prospettive
Mi associo alla delusione di filbos, con lo stesso pudore di chi comunque ha avuto da questi movimenti una situazione migliore di tanti altri. Certamente il risultato era per me imprevedibile e sicuramente ho molti dubbi per l'evoluzione futura. In sintesi: dop da due anni, utilizzata sulla scuola di precedente titolarità, ho ottenuto in fase A con trasferimento d'ufficio, titolarità in un altro istituto, solo casualmente a me vicino. Cosa vuoi di più? Ci si potrebbe chiedere?
Nelle fasi successive, nella mia precedente scuola di titolarità si è materializzato un posto di potenziamento, assegnato con chiamata diretta. A parte la mancata continuità per quest'anno,la mia preoccupazione e rammarico è che un incarico triennale del collega temo renderà vana la mia precedenza al rientro su scuola di precedente titolarità.
Nelle fasi successive, nella mia precedente scuola di titolarità si è materializzato un posto di potenziamento, assegnato con chiamata diretta. A parte la mancata continuità per quest'anno,la mia preoccupazione e rammarico è che un incarico triennale del collega temo renderà vana la mia precedenza al rientro su scuola di precedente titolarità.
patrizia.baldo- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 01.07.15
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