Soluzioni praticabili in vista delle assegnazioni provvisorie

http://www.orizzontescuola.it/news/assegnazioni-provvisorie-coordinamento-docenti-disciplina-diritti-umani-estendere-precedenza-co

L'articolo in questione spicca per l'intelligenza delle soluzioni che il comitato della disciplina dei diritti umani suggerisce.
La proposta di maggiore rilievo è quella di applicare la precedenza dei coniugi dei militari, in caso di trasferimento d'autorità, anche ai coniugi degli insegnanti per favorire i ricongiungimenti familiari. Infatti è indubitabile che la mobilità straordinaria sia stata prevista come obbligatoria per tutti i docenti neoimmessi, per cui tecnicamente ben può essere assimilata al trasferimento d'autorità dei militari.
Del resto, anche la proposta di estendere, con l'a.p., il potenziamento della legalità alle secondarie di primo grado appagherebbe una serie di esigenze non trascurabili quali l'obbligo di estendere l'insegnamento della cittadinanza nelle secondarie di primo grado, servendosi di specialisti della disciplina quali i docenti della ex A19, ottemperando nella sostanza(non solo nella forma) alle direttive della UE, ed al tempo stesso favorendo il rientro di tanti docenti nelle loro terre d'origine martoriate dalle piaghe della criminalità diffusa, non solo quella organizzata. E, guarda caso, proprio i docenti meridionali della ex A19 sono stati quelli più colpiti dai trasferimenti in sedi non richieste.
Non mi piacciono gli insegnanti tuttologi, penso che la specializzazione nella materia abbia un valore incommensurabile: non mi sentirei d'insegnare nulla che non fosse la mia disciplina; allo stesso tempo, però, mi piacerebbe si riconoscesse che i docenti di diritto siano quelli più qualificati per il potenziamento della legalità anche alle secondarie di primo grado. Questa volta parlo per esperienza: troppe volte ho visto le mie colleghe di cittadinanza e costituzione avere difficoltà a misurarsi con concetti di natura squisitamente giuridica, nonostante tutta la loro buona volontà.
Infine vorrei si prestasse attenzione al fatto, non secondario, che docenti campani, siciliani, pugliesi e calabresi, essendo nati e vissuti nelle loro terre d'origine, conoscono perfettamente i codici comportamentali della mentalità mafiosa e sanno perfettamente quali siano le modalità d'intervento per demolire e sradicare certi atteggiamenti, perché come ho già ripetuto, citando Cantone, contro la criminalità, più che incrementare il numero di poliziotti e carabinieri, ci vorrebbe un esercito d'insegnanti.