Organico di fatto e di diritto

Giannini ieri e altri parlamentari hanno menzionato un possibile superamento della differenza organico di fatto / di diritto nella prossima legge di stabilità. Per chi è esperto di questa differenza, si può tradurre in qualcosa di positivo in ottica immissioni in ruolo?

infoscuola ha scritto:Giannini ieri e altri parlamentari hanno menzionato un possibile superamento della differenza organico di fatto / di diritto nella prossima legge di stabilità. Per chi è esperto di questa differenza, si può tradurre in qualcosa di positivo in ottica immissioni in ruolo?

Direi più di qualcosa.
Speriamo che lo facciano veramente.
Come minimo, anche se imponessero un limite alle assunzioni, sarebbe più ragionevole.
Per esempio: le assunzioni su base regionale di quest'anno hanno mandato me e molti colleghi più o meno lontani da casa, mentre sotto casa ci saranno tantissime ore a noi inaccessibili e che, essendo organico di fatto, saranno coperte da supplenti.

Grazie. Se mai dovesse essere previsto dalla legge di stabilità, quindi, i prossimi ruoli potrebbero essere formati anche da completamento su più scuole? O questo è un altro discorso?

L'anno scorso l'organico di fatto è stato largamente usato per le immissioni in ruolo della fase C, anche se come sede provvisoria per l'anno di prova di coloro che hanno differito. Ora, con l'incarico triennale, trovo un po' difficile che l'organico di fatto possa dare luogo a ruoli a meno che non si tratti di piccoli spezzoni messi insieme fino a formare un orario cattedra.

Il mio punto di vista è questo:
fino a qualche anno fa costruivano le cattedre secondo legge (dpr 81/2009). Dove potevano facevano le coe, e ovviamente 18 ore in una scuola facevano cattedra. Per i ruoli introducevano un'aliquta: es. "si assume all'80%. Ovvero se ci sono 100 nuove cattedre si fanno 80 ruoli".
Ora con la 107 gli sbruffoni dicono di assumere sul 100% dei posti. Il trucco? Mettono l'aliquota in anticipo, ovvero dicono all'USP "è vero che tu avresti 100 nuovi posti, ma noi ti diamo la possibilità di fare solo 80 assunzioni. E le 20 cattedre che mancano? Vengono spostate dagli USP in ore residue, che vengono quindi trattate come organico di fatto, né più né meno. Cioè spezzoni di 18, 24, 40, 60 90 ore finiscono nelle ore residue e non potranno dar luogo ad immissioni in ruolo, ovviamente, ma andranno a supplenza come se fossero i soliti spezzoncini d'avanzo.

Il problema è l'arbitrarietà: con l'aliquota tutte le ore utili diventavano cattedra, e poi le varie classi di concorso subivano un taglio lineare ma equo, corrispondente all'aliquota. Con l'illusione delle assunzioni sul 100% dei posti, invece, sono gli USP a decidere quali ore - quindi quali cattedre - mettere in ore residue - quindi a supplenza,  e quali ore invece destinare alla formmazione delle cattedre che andranno alle operazioni annuali (mobilità e immissioni).  
So che è un problema generalizzato, per carità, ma la mia cdc quest'anno ha subito forti penalizzazioni dallo spostamento in organico di fatto. Per evitare anche il solo sospetto che le costruzioni degli organici siano state giostrate a sfavore di alcune cdc, e a favore di altre, io sono certamente per il ripristino delle aliquote (perché è ovvio che se mi metti 6 cattedre sulle 8 disponibili in organico di fatto, mentre un'altra cdc non è nemmeno sfiorata dallo spostamento, un sospettino mi viene).

goblinga ha scritto:L'anno scorso l'organico di fatto è stato largamente usato per le immissioni in ruolo della fase C, anche se come sede provvisoria per l'anno di prova di coloro che hanno differito. Ora, con l'incarico triennale, trovo un po' difficile che l'organico di fatto possa dare luogo a ruoli a meno che non si tratti di piccoli spezzoni messi insieme fino a formare un orario cattedra.

OK