contratto triennale

Salve,
avrei una curiosità. Chi di voi ha partecipato alla "chiamata diretta" proponendo la propria candidatura, ha firmato un contratto triennale con la scuola.
Io non mi sono candidata, ritenendo non corretto farlo (avrei chiesto assegnazione provvisoria e non me la sono sentita di propormi): sono stata dunque assegnata d'ufficio.
Al momento (sono passati 15 giorni), ho firmato le solite carte, ma nulla di simile ad un contratto triennale.
E' normale a vostro avviso?

Il contratto è a tempo indeterminato e si firma una sola volta. L'incarico viene assegnato, la firma di chi lo riceve non serve a nulla

Gianfranco, ma un incarico, a tuo parere, puó essere senza alcuna forma di clausola, condizione...
Io non sono convinta di questo..
È tutto così aleatorio e basato sul niente.. Sono più confusa che persuasa in merito.

Un contratto è un accordo fra due parti e prevede le condizioni e l'oggetto dell'accordo. Un incarico no, le eventuali condizioni aggiuntive dovrebbero essere previste nel contratto

E quindi?
Io lo scorso anno, entrando in ruolo in FaseO, ho firmato il contratto che penso avrai firmato anche te.
E allora la domanda è:
Tutto ció che è scritto in quel contratto come fa a costituire costituire "condizoni aggiuntive" di un incarico che peraltro ha validità triennale?
Senza alcuna forma di specificazione di clausole rescissorie o qualsivoglia condizione che possa comportare una cessazione dell'incarico?

Il contratto che abbiamo firmato fa riferimento al CCNL. Credo che eventuali clausale future saranno oggetto di contrattazione integrativa. Non siamo certo noi che possiamo contrattare singolarmente delle condizioni con un singolo DS, per questo non vedo la necessità di una firma su un incarico che viene assegnato

Sarà come dici tu Gianfranco ma fa abbastanza acqua da tutte le parti.

Io ho firmato un contratto a tempo indeterminato vincolato ad una Provincia, poi obbligata a fare domanda di mobilità e mi hanno assegnato un ambito a 300 km da casa, poi mi hanno comunicato una sede d'ufficio. In mezzo hanno solo cambiato le carte in tavola con un OM e dei decreti operativi, ma non ho firmato nient'altro e sul primo contratto non c'era nessun riferimento alla mobilità e al resto. Quindi?

Ad ogni modo Marghina penso non abbiano firmato neanche quelli della chiamata diretta perché la proposta avveniva per e-mail ed anche la risposta, poi la scuola comunicava all'UST di competenza che escludeva sul sidi quel posto e quella persona per il calcolo dell'attribuzione d'ufficio. Non sono certissima ma direi fosse così.

Nel contratto che hai firmato non c'è alcun riferimento al CCNL? La mobilità è materia contrattuale

Nel contratto che ho firmato a Novembre 2015 ci sono riferimenti al CCNL, quindi ovviamente allaa chiamata diretta e al vincolo triennale, nessun accenno alla mobilità che è stata introdotta l'8 Aprile 2016 e che modifica i dati presenti nel primo contratto.

C'è il CCNI che viene siglato tra i rappresentanti dei lavoratori e l'amministrazione. La contrattazione è collettiva, non siamo noi singolarmente che contrattiamo col DS. Il contratto lo firmiamo una sola volta per accettazione della contrattazione collettiva. Altrimenti ad ogni contrattazione integrativa saremmo chiamati ogni anno a firmare nuovi contratti.

Va beh, rappresentanti dei lavoratori per modo di dire. E certo che è così, non pretendo una contrattazione singola, ma cambiare in modo unilaterale quanto scritto in un contratto senza farlo firmare nuovamente è qualcosa di aberrante.
Pensa se ti prendessero la casa dopo che hai finito di pagare il mutuo e ti dicessero che non ti devono neanche un'euro perché lo ha stabilito un decreto ministeriale per darla ad un'altro, sostanzialmente è questo che è successo con i dovuti paragoni, quindi per quanto mi riguarda se vuoi cambiare il contratto o mi dai un'indennizzo come quando espropri, per rimanere sull'esempio, oppure rimane valido il primo contratto.
Per quanto mi riguarda è un sopruso per il quale non avevo firmato, se tu la pensi diversamente libero di farlo ovviamente, ma che sia lo Stato a farlo è veramente triste. Ubi maior minor cessat.

Non è che la penso diversamente, ti sto solo dicendo come è regolato il rapporto di lavoro. Poi si può non essere d'accordo sull'oggetto della contrattazione, ma questo è un problema politico. Chi siede al tavolo contrattuale e in Parlamento è indicato da noi, bisogna sempre fare un uso oculato del proprio voto. Le decisioni erano unilaterali quando il rapporto di lavoro era regolato da atti autoritativi e non dal contratto

Allora avevo frainteso, ti chiedo scusa, oltre essere andato leggermente off topic.

Sulla parte legale/contrattuale sono d'accordo.