Maternità e congedo parentale-questioni economiche e normative

Buongiorno,
poichè il medico mi ha detto che devo stare a stretto riposo in quanto in stato interessante, ma in situazione delicata, ho finora rifiutato tutte le convocazioni per la secondaria fino avente diritto (da II fascia GI), anche se (me ne rendo conto ora), non ha senso sprecare soldi e punteggio e spero quindi di poter procedere con la richiesta di gravidanza a rischio e tutto il resto.

Ho alcune grosse perplessità:
1) Da quanto ho capito il trattamento economico in interdizione, come in maternità obbligatoria, dovrebbe essere pari all'intera retribuzione fissa mensile, rapportata però alla paga immediatamente precedente l’inizio del congedo. Che succede nel mio caso (quest'anno non ho mai lavorato e, nel pubblico, ho fatto finora, per svariate motivazioni, solo supplenze salutarie, gli anni scorsi ...inoltre, il ruolo da gm dovrei prenderlo solo a settembre dell'anno prossimo)?? Non avrò diritto ad alcuna indennità?

2) Il congedo parentale di complessivi e massimi 11 mesi tra moglie e marito è "a figlio"? ... cioè 10/11 mesi per un figlio e altri 10/11 mesi per l'altro e così via (spalmati, secondo personali necessità, fino ai 12 anni di età del bambino in questione)?

3) Ad oggi, novembre 2016, ci sono mutamenti sostanziali nella normativa, rispetto alla guida vademecum Maternità e Paternità di Paolo Pizzo del 2014?

4) Se, facendo le corna, non dovessi riuscire a superare i 180 giorni, l'eventuale periodo di interdizione non potrebbe essere più trattato come detto sopra, ma rientrerebbe nella "malattia", giusto? Cosa cambierebbe dal punto di vista economico?

Ringrazio infinitamente chi potrà aiutarmi!!

C'è nessuno in grado di aiutarmi, in particolare per le prime due domande? Sarei felice anche di risposte parziali ... non so a chi rivolgermi...