Mobilità nello stesso ambito.

Promemoria primo messaggio :

Ho una domanda a cui non sono riuscita a trovare risposta negli altri post.
E' vero che chi è titolare su un ambito non può chiedere il trasferimento nell'ambito medesimo?
Io vorrei cambiare scuola, sia perchè in quella dove sono attualmente non mi trovo bene, sia perchè l'anno prossimo apre una sede fuori città e non vorrei dover viaggiare.
Io intendevo mettere cinque scuole, in questo o altri ambiti, non ho ancora deciso e poi gli ambiti stessi. Però mi hanno detto che il mio attuale non è possibile. E' così o no? Grazie.

1. Se non fai domanda non ti sposti2
2. Puoi scegliere 5 scuole di qualsiasi ambito, basta che non sia la scuola dove hai l'incarico triennale
3. Se non trovi posto rimani dove sei. Che senso ha mettere una scuola dove sai che non c'è posto?

Per rimanere dove sei o non fai domanda o fai domanda ma non trovi posto da altre parti.

Aggiungo:
resti nella scuola dove sei finché non c'è una contrazione di organico: in questo caso perdi il posto nella scuola solo se sei ultimo nella graduatoria interna d'istituto. Non c'entra il fatto che tu abbia con la scuola un contratto triennale e non sia titolare su scuola.
Se ti piace la scuola dove sei, non fare domanda. ;-)

Stefania Biancani ha scritto:Aggiungo:
resti nella scuola dove sei finché non c'è una contrazione di organico: in questo caso perdi il posto nella scuola solo se sei ultimo nella graduatoria interna d'istituto. Non c'entra il fatto che tu abbia con la scuola un contratto triennale e non sia titolare su scuola.
Se ti piace la scuola dove sei, non fare domanda. ;-)

Anche se sono entrata in ruolo quest'anno 2016/2017? posso non fare domanda e restare nella scuola dove insegno dove sto bene?
pongo questo quesito perché per chi è entrato di ruolo nell'anno scolastico 20157"016 si parlava di sede provvisoria e da quello che ho capito tutti erano obbligati a fare domanda.

Chi è entrato in ruolo nelle varie fasi (0/A, B, C) del piano assunzionale del 2015 era obbligato a fare domanda.

Nel tuo caso non so se tu abbia già una sede o meno...

Stefania Biancani ha scritto:Io sono più paziente perché insegno agli adulti.
Coi sessantenni invece può essere durissima: ne ho alcuni che non capiscono niente ma pretendono di far lezione loro... esco da quelle aule in stato precadaverico

Insegnare agli adulti non crea stress, anzi. Tanto per incominciare non hai nessuna responsabilità di tutela su di loro ovvero non hai il problema di tutti i problemi della scuola fatta ai minori.

giobbe ha scritto:

Stefania Biancani ha scritto:Io sono più paziente perché insegno agli adulti.
Coi sessantenni invece può essere durissima: ne ho alcuni che non capiscono niente ma pretendono di far lezione loro... esco da quelle aule in stato precadaverico

Insegnare agli adulti non crea stress, anzi. Tanto per incominciare non hai nessuna responsabilità di tutela su di loro ovvero non hai il problema di tutti i problemi della scuola fatta ai minori.

Evidentemente tu conosci tanto bene la mia situazione da poter permetterti un giudizio così netto.

In ogni modo, io mi riferivo in particolare alla fatica di trovarsi davanti un pubblico di quaranta persone, di dover parlare frontalmente per due-quattro ore consecutive su argomenti specialistici e di essere continuamente interrotti da sessanta-settantenni che, capendo ben poco della materia e quello che dici, hanno comunque un bisogno enorme di mettersi in mostra, con conseguente brusio di disappunto da parte degli altri corsisti.
Se tieni alla tua materia, se non fai lezioni agli adulti solo per cercare faticosamente di sbarcare il lunario ma per cercare di offrire loro la possibilità di aprirsi a nuovi interessi, di vedere il mondo in maniera diversa da ciò che è stato per loro fino a quel momento (il discorso vale per qualsiasi disciplina), la divulgazione attenta e consapevole è un compito che comporta un notevole impegno.

E questo al netto della responsabilità morale di cui ti fai carico quando conosci le situazioni personali di diversi di loro e sai che vengono apposta alle lezioni per distrarsi, per vivere meglio, per avere una spinta in più per affrontare positivamente la vita nonostante tutto...
... e al netto anche della situazione contrattuale, che non è quella di un dipendente pubblico... se io faccio male le lezioni ciao ciao lavoro...

Scusate, non ho specificato. Io intenevo proprio chi è stato assegnato l'anno scorso ad un ambito territoriale da Legge 107 del 2015, fase C. A me risulta che questi debbano per forza fare domanda, no?

No, nessun obbligo per gli assunti 2015/2016 in fase c.
L'anno scorso hanno (abbiamo) avuto l'obbligo di partecipare alla mobilità con la fase c.
Quest'anno nessun obbligo.

robinnest ha scritto:Scusate, non ho specificato. Io intenevo proprio chi è stato assegnato l'anno scorso ad un ambito territoriale da Legge 107 del 2015, fase C. A me risulta che questi debbano per forza fare domanda, no?

Assolutamente no.
Tu sei già titolare su ambito. L'anno scorso la domanda è stata obbligatoria perché questo non ti era ancora stato assegnato.
Adesso sei titolare su ambito X e lì resti... a meno che tu non decida di fare domanda di trasferimento (è mobilità VOLONTARIA).

Stefania Biancani ha scritto:

giobbe ha scritto:

Stefania Biancani ha scritto:Io sono più paziente perché insegno agli adulti.
Coi sessantenni invece può essere durissima: ne ho alcuni che non capiscono niente ma pretendono di far lezione loro... esco da quelle aule in stato precadaverico

Insegnare agli adulti non crea stress, anzi. Tanto per incominciare non hai nessuna responsabilità di tutela su di loro ovvero non hai il problema di tutti i problemi della scuola fatta ai minori.

Evidentemente tu conosci tanto bene la mia situazione da poter permetterti un giudizio così netto.

Io parlo in base alle MIE esperienze poiché ho avuto occasione di insegnare anche agli adulti. E in base alle esperienze dei MIEI colleghi, che hanno tutti detto la mia stessa cosa.
Si vede che la tua è un'altra storia...
Resta il fatto che essendo tutti adulti-maggiorenni, non sei responsabile di nulla, e la cosa non è da poco. Io facevo soprattutto riferimento a quest'ultimo aspetto.

giobbe ha scritto:

Stefania Biancani ha scritto:

giobbe ha scritto:

Stefania Biancani ha scritto:Io sono più paziente perché insegno agli adulti.
Coi sessantenni invece può essere durissima: ne ho alcuni che non capiscono niente ma pretendono di far lezione loro... esco da quelle aule in stato precadaverico

Insegnare agli adulti non crea stress, anzi. Tanto per incominciare non hai nessuna responsabilità di tutela su di loro ovvero non hai il problema di tutti i problemi della scuola fatta ai minori.

Evidentemente tu conosci tanto bene la mia situazione da poter permetterti un giudizio così netto.

Io parlo in base alle MIE esperienze poiché ho avuto occasione di insegnare anche agli adulti. E in base alle esperienze dei MIEI colleghi, che hanno tutti detto la mia stessa cosa.
Si vede che la tua è un'altra storia...
Resta il fatto che essendo tutti adulti-maggiorenni, non sei responsabile di nulla, e la cosa non è da poco. Io facevo soprattutto riferimento a quest'ultimo aspetto.

Oh, su questo non c'è dubbio, non sono sono minorenni.
Si tratta di altro ordine di responsabilità, come ti ho accennato nella mia risposta (non entro nei dettagli, ma non hai idea delle situazioni delicatissime che mi trovo ad affrontare). Insomma, se lo fai come lavoro a tempo pieno e non come passatempo, ti assicuro che puoi stancarti parecchio... e le cause di stress non mancano (da non dormire la notte, in casi estremi). Non dico però che non sia un lavoro che mi piace e che non faccio volentieri, ci mancherebbe.

Stefania Biancani ha scritto:Chi è entrato in ruolo nelle varie fasi (0/A, B, C) del piano assunzionale del 2015 era obbligato a fare domanda.

Nel tuo caso non so se tu abbia già una sede o meno...

Stefania, il 13 settembre sono stata convocata e in deroga alla legge 107 (dato che il tempo non c'era) ci hanno fatto scegliere direttamente la scuola, saltando tutto il discorso della chiamata diretta. Nel mio contratto c'è scritto : ‘L’interessata è assegnata all’ambito territoriale…ed è destinataria di sede di servizio per l’incarico triennale, ai sensi dei commi 79-82 dell’art.1 della legge 107/2015, presso l’istituzione scolastica…’. Neanche la segretaria se sono titolare su ambito o scuola e a dir la verità io non so se esiste differenza tra il verbo 'essere assegnata' e 'avere titolarità'. Mi puoi aiutare???

Paola1974 ha scritto:

Stefania Biancani ha scritto:Chi è entrato in ruolo nelle varie fasi (0/A, B, C) del piano assunzionale del 2015 era obbligato a fare domanda.

Nel tuo caso non so se tu abbia già una sede o meno...

Stefania, il 13 settembre sono stata convocata e in deroga alla legge 107 (dato che il tempo non c'era) ci hanno fatto scegliere direttamente la scuola, saltando tutto il discorso della chiamata diretta. Nel mio contratto c'è scritto : ‘L’interessata è assegnata all’ambito territoriale…ed è destinataria di sede di servizio per l’incarico triennale, ai sensi dei commi 79-82 dell’art.1 della legge 107/2015, presso l’istituzione scolastica…’. Neanche la segretaria se sono titolare su ambito o scuola e a dir la verità io non so se esiste differenza tra il verbo 'essere assegnata' e 'avere titolarità'. Mi puoi aiutare???

Tu hai la titolarità su ambito.
E hai l'incarico triennale con la scuola, solo che invece che averlo avuto con la chiamata diretta, hai scelto la scuola.
Non mi pare ci siano possibilità diverse.

Quindi Stefania se non ho capito male se voglio restare dove sono non faccio domanda. Siccome la domanda di mobilità è volontaria e io ho già titolarità definitiva su ambito non sono obbligata a fare domanda. Ho capito bene?

Scusa Arrabbiu... Pardon!

Paola1974 ha scritto:Quindi Stefania se non ho capito male se voglio restare dove sono non faccio domanda. Siccome la domanda di mobilità è volontaria e io ho già titolarità definitiva su ambito non sono obbligata a fare domanda. Ho capito bene?

Esatto, la tua titolarità sia su ambito che su scuola (nel senso di incarico) non sarà toccata, alle norme attuali, fino a che non diventerai sovrannumeraria.

ArrUbiu:)

Grazie di cuore per i chiarimenti! Stavo andando in iperventilazione... E per fortuna che con il ruolo una dovrebbe essere più tranquilla:( Grazie ancora:)

Va bene quello che dice Arrubiu, ne sa più di me! :-)

Stefania Biancani ha scritto:Va bene quello che dice Arrubiu, ne sa più di me! :-)

Ma quando mai!

arrubiu ha scritto:

Stefania Biancani ha scritto:Va bene quello che dice Arrubiu, ne sa più di me! :-)

Ma quando mai!

Spiritoso... :-P

Ragazzi questo thread mi ha messo un po' in crisi...
Dunque, pare confermato che se si è titolari su ambito, si possono scegliere solo 5 scuole e altri ambiti (ma non l'ambito di attuale titolarità).
Se, invece, si è titolari su scuola, oltre a 5 preferenze analitiche, si può scegliere l'intero ambito nel quale la propria scuola di titolarità si trova?

massycip ha scritto:Ragazzi questo thread mi ha messo un po' in crisi...
Dunque, pare confermato che se si è titolari su ambito, si possono scegliere solo 5 scuole e altri ambiti (ma non l'ambito di attuale titolarità).
Se, invece, si è titolari su scuola, oltre a 5 preferenze analitiche, si può scegliere l'intero ambito nel quale la propria scuola di titolarità si trova?

Credo proprio di sì (ma chiedo conferma), ovviamente se si ottiene titolarità su ambito si perde la titolarità su scuola.

E io, CHE NE SO PIU' DI TE, confermo.

Titolare su scuola => può chiedere 5 scuole (MA NON LA SUA, se no che domanda di trasferimento sarebbe) e tra gli ambiti può chiedere quello dove è compresa la sua scuola

Titolare su ambito => può chiedere 5 scuole (MA NON LA SUA), anche all'interno del proprio ambito; può chiedere gli ambiti, MA NON IL PROPRIO

Stefania Biancani ha scritto:E io, CHE NE SO PIU' DI TE, confermo.

Mai detto il contrario, anzi:D