Assistenza ad un parente entro il secondo grado

Chiedo per un'amica docente : assiste effettivamente , per ragioni affettive ma anche economiche, un parente/affine entro il secondo grado (sorella del marito)in situazione di handicap grave; non ha mai fruito di alcun beneficio, forse per disinformazione; purtroppo però il soggetto disabile non è convivente con la mia amica ma si trova in un altro comune. La mia amica, qualora non ottenesse il trasferimento, potrebbe chiedere l'assegnazione provvisoria per il proprio comunr di residenza sfruttando il benefici della legge 104 o è necessario che la cognata disabile diventi convivente con lei, cioè debba cambiare residenza?
La stessa domanda la faccio per la fruizione dei benefici (tre gg di permesso almese) è necessario essere residenti nello stesso stabile o si può prescindere da tale requisito.
Faccio riferimento all' art 3Art. 33, comma 3-bis, Legge n. 104/1992 come modiퟌ�cato dall’art. 6, comma 1 lett. b), D.Lgs. n.
119/2011.
" Il lavoratore che usufruisce dei permessi della legge 104 per assistere la persona
in situazione di handicap grave, residente in Comune situato a distanza stradale
superiore a 150 km rispetto a quello di residenza del lavoratore, deve dimostrare,
all’azienda, attraverso il titolo di viaggio, o altra documentazione idonea, il
raggiungimento del luogo di residenza dell’assistito "