Rifiuto malattia bambino

Il mio piccolo è stato male dal 26 al 30 aprile. Per problemi pratici non sono potuta uscire e ho mandato ieri (3 maggio) il certificato stesso. So che è stato fatto in ritardo ma proprio non mi è stato possibile farlo diversamente. La preside mi ha rifiutato la malattia dicendo che il decreto di congedo parentale che ho chiesto dal 22 aprile al 21 maggio era già stato inoltrato alla ragioneria di stato. Secondo voi è giusto? Lo può fare?

Avevi chiamato per avvertire di sospendere il congedo perché era subentrata la malattia?
Secondo me si può ancora "sistemare" sentendo magari la ragioneria ma forse se avessi chiamato sarebbe stato più semplice.

No nn l'ho fatto. Su questo ho sbagliato...va be...faccio Mea culpa e sto zitta.

Non volevo "sgridarti"! Ci mancherebbe!! Volevo solo capire. Però effettivamente credo abbia ragione la scuola. Avessi chiamato, essendo fine mese, potevano comunicare l'interruzione. Ad evento ormai avvenuto, temo proprio che sia più un casino (passami il termine) anche se, ripeto, secondo me per avere un'idea più chiara potresti chiamare la ragioneria. Altrimenti "perdi" quei giorni e ci pensi per la prossima volta.

Scusami se ti rispondo dopo così tanti giorni ma tra bimbo e mobilità sono stata incasinata. Ho capito che il tuo nn era un rimprovero, figurati...anzi mi sono auto rimproverato. Cmq ormai è andata....Nn avevo voglia di discutere con segretaria e dirigente e ho accettato la cosa...sw ci fosse una seconda volta (sperando Je sia x ne e nn x il piccolo) nn mii faccio più fregare.

Tenete presente che le comunicazioni tra scuola e rts sono blindate, non avvengono tramite telefono con operatori o col personale degli uffici (che rarissimamemente rispondono al telefono), ma mediante decreti da inviare telematicamente con appositi modellini miur/mef solitamente per posta certificata in cui basta una virgola fuori posto per avere rilievi su rilievi.
E' chiaro che rettificare un decreto pur teoricamente possibile incasina notevolmente il lavoro amministrativo.

Non solo a titolare assente va fatta una variazione stato giuridico a cui corrisponde un contratto di lavoro per il supplente per OGNI evento e tipologia di assenza del titolare. (dal 1 09 2015, prima bastava fare un unico contratto con i fondi del mef dati alle scuole).
Quindi sulla malattia  x c'è un contratto x e sul congedo parentale y c'è un ALTRO contratto (della stessa persona) relativo esclusivamente alla tipologia specifica di assenza.
Chiaro che se dopo un contratto fatto su un congedo poi arriva una telefonata di un doc che varia tipologia di assenza è un bel casino...

Quindi per quanto possibile EVITATE di cambiare natura di assenza una volta comunicato...non sempre è possibile (le malattie del bambino non sono programmabili) ma quando è possibile evitate di far casini su casini per non far disperare Dirigenti, segreterie e supplenti che lavorano sulle vostre assenze.

dodo78 ha scritto:Scusami se ti rispondo dopo così tanti giorni ma tra bimbo e mobilità sono stata incasinata. Ho capito che il tuo nn era un rimprovero, figurati...anzi mi sono auto rimproverato.  Cmq ormai è andata....Nn avevo voglia di discutere con segretaria e dirigente e ho accettato la cosa...sw ci fosse una seconda volta (sperando Je sia x ne e nn x il piccolo) nn mii faccio più fregare.

Nessuno vuole fregare nessuno. Comunicare tempestivamente le variazioni del congedo parentale è IMPERATIVO proprio per evitare indebite rettifiche di contratto sul supplente (se nominato), rettifiche del decreto, rettifiche di variazione di stato giuridico e altri casini assortiti. Tenendo conto che nei comprensivi oramai ci sono in media oltre un centinaio di dipendenti è bene essere precisi e evitare di creare inopinatamente problemi di carattere gestionale, che poi vanno a inficiare anche la didattica delle scuole.
L'amministrazione della scuola NON funziona come potreste pensare voi, telefonando alla ragioneria e dicendo di sistemare x-y...persino se un docente sbaglia iban oramai c'è  da fare  le "comunicazioni varie del dipendente" (con firma digitale del Dirigente Scolastico) anche se magari l'iban errato è stato comunicato dall'interessato.