Aspettativa e altro lavoro

Non credo che qualcuno possa avere una risposta certa ai quesiti che voglio proporre, ma almeno un parere si.
Sono un docente di ruolo della scuola secondaria di secondo grado.
1)Supponiamo che io faccia domanda di aspettativa non pagata di 1 anno per motivi famigliari. Anche non avendo figli, avendo casa e moglie a 700 km di distanza dalla sede di titolarità, penso sia probabile che la ottenga giusto?
2) In caso di risposta affermativa al quesito 1, una volta ottenuta l'aspettativa, potrei accettare un lavoro non statale con contratto a termine? Ad esempio in una scuola privata?
In caso di risposta negativa al quesito 2, perché no? Infatti io l'aspettativa la chiederei per motivi famigliari connessi ad un problema geografico, e non per impossibilità a svolgere un lavoro!

Esiste l'aspettativa per poter svolgere altra attività lavorativa. Chiedi quella

Anche questo penso dovrebbe essere un argomento di notevole interesse per tutti i neoimmessi in ruolo che sono stati spediti in giro per l'Italia, per cui mi stupisco che non ci siano stati interventi.
Oggi comunque  ho avuto casualmente modo di parlare con 2 diversi sindacalisti, che non si conoscono tra loro (lavorano in 2 provincie diverse), anche se appartengono alla stessa sigla sindacale.
Entrambi hanno risposto affermativamente al quesito 1, mentre hanno dato risposta opposta per il quesito 2, senza però saper argomentare adeguatamente.

Sindacalista 1: "E' ovvio che puoi fare un'altro lavoro. E' un tuo diritto."
Sindacalista 2: "E' ovvio che non lo puoi fare. Sei in aspettativa!"

Commenti?

Grazie del contributo Gianfranco, abbiamo scritto il messaggio contemporaneamente.
Non sapevo che esistesse anche quella possibilità.

tizi121212 ha scritto:Anche questo penso dovrebbe essere un argomento di notevole interesse per tutti i neoimmessi in ruolo che sono stati spediti in giro per l'Italia, per cui mi stupisco che non ci siano stati interventi.
Oggi comunque  ho avuto casualmente modo di parlare con 2 diversi sindacalisti, che non si conoscono tra loro (lavorano in 2 provincie diverse), anche se appartengono alla stessa sigla sindacale.
Entrambi hanno risposto affermativamente al quesito 1, mentre hanno dato risposta opposta per il quesito 2, senza però saper argomentare adeguatamente.

Sindacalista 1: "E' ovvio che puoi fare un'altro lavoro. E' un tuo diritto."
Sindacalista 2: "E' ovvio che non lo puoi fare. Sei in aspettativa!"

Commenti?

Se chiedi aspettativa non pagata per questioni di famiglia credo che non possa lavorare.
Se chiedi aspettativa per svolgere altro lavoro mi pare di sì ma immagino debba già avere l'altro lavoro. Insomma non credo possa dire "quest'anno non lavoro e intanto mi cerco un lavoretto temporaneo":)

Certamente deve prima trovare il lavoro e poi chiedere aspettativa informando il dirigente prima che firmi il nuovo contratto

Un amico ha chiesto aspettativa non pagata per raggiungere la moglie che lavora all'estero e non poteva lavorare in quel periodo.

Non credo che mi sarebbe difficile trovare una scuola privata che mi assuma per un anno!

arrubiu ha scritto:Un amico ha chiesto aspettativa non pagata per raggiungere la moglie che lavora all'estero e non poteva lavorare in quel periodo.

Grazie dell'informazione arrubiu, visto che è capitato veramente, sarà sicuramente corretto come dici tu, (e come diceva il sindacalista n.2).
Però non si capisce il perché, visto che l'aspettativa non è stata chiesta per l'impossibilità a svolgere un lavoro, ma semplicemente per un motivo geografico.
E comunque questa regola è una istigazione al lavoro nero!

Salve, la mia domanda è sull'Aspettativa per svolgere altra attività lavorativa (cioè Art. 18, comma 3, CCNL) e riguarda la natura di questa altra attività: deve essere comprovata da un contratto vero e proprio, con relativa retribuzione?
Perché ho la possibilità di far parte di una università straniera in qualità di ricercatore, ma retribuito solo nel caso in cui riuscissi a guadagnare finanziamenti per la mia attività di ricerca. Posso comunque produrre documentazione di appartenenza all'università straniera (come Research Fellow), ma non un vero e proprio contratto...

Sembra più pertinente l'aspettativa normata dalla legge 240/2010 art. 24. Il nodo forse riguarda il fatto che l'università è straniera

Ciao Gianfranco, grazie mille per la risposta!
Il problema non è l'università straniera, perchè l'aspettativa normata dalla legge 240/2010 vale anche per attività di ricerca all'estero (ne ho già usufruito).
Il fatto è che l'Art. 24 (ma anche l'Art. 22) parlano esplicitamente di contratti con l'università, e ne vengono definiti varie tipologie.
Io non avrò un contratto da esibire, posso solo dichiarare l'appartenza all'università straniera come Research fellow a partire dal 1 settembre 2017. Per questo motivo ho pensato all'aspettativa per svolgere altra attività lavorativa (cioè Art. 18, comma 3, CCNL), che è molto generica nella definizione...

L'aspettativa per svolgere altra attività lavorativa va documentata col contratto e tempo determinato, non mi sembra una via percorribile

Grazie ancora Gianfranco! Ma non ho trovato alcun riferimento normativo su ciò, sulla guida di OS si dice solo che se l’esperienza lavorativa è presso un soggetto privato, è bene che il dipendente esibisca una
certificazione che attesti la nuova esperienza lavorativa, non un vero e proprio contratto...

La certificazione può attestare il passato, non il futuro. Ti posso solo portare l'esperienza di un mio collega che ha fruito dell'aspettativa per lavoro. Ha esibito preventivamente la richiesta del datore di lavoro e la copia del contratto prima di firmarla. Potrebbe anche essere sufficiente la prima, ma credo che al rientro sia lecito chiedere prova dell'avvenuta stipula del contratto. In realtà credo che non importa se e quanto vieni retribuito nel nuovo lavoro, visto che l'aspettativa è senza assegni. Forse la soluzione più semplice è esporre il caso al DS (se è ragionevole) e concordare una soluzione che soddisfi entrambi.

Certo, capisco, grazie ancora per la tua disponibilità nel rispondere!!
Il mio problema è solo quello di far passare il prossimo anno perchè ho mancato il periodo di presentare le dimissioni volontarie dal servizio, che era a gennaio 2017... (cosa che farò l'anno prossimo)

Scusate ancora se insisto sull'argomento dell'aspettativa per altra attività lavorativa.
In un post precedente, il moderatore "Fradacla" rispondeva che si può chiedere anche per svolgere attività da lavoratore indipendente, in quanto il Contratto non specifica su questo punto.
In questo caso, cosa si deve presentare come documentazione nel momento in cui si richiede l'aspettativa? Se è così, questa circostanza appare simile alla mia, appartenere ad un'università per svolgere ricerca, ma senza un formale contratto con retribuzione...

Per lavorare presso un'universita' dovresti poter chiedere un congedo straordinario per motivi di ricerca. E' senza assegni, come l'aspettativa, ma ha il vantaggio che vale come "servizio d'istituto nella scuola": art. 453 http://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/tu141.html

Grazie per la risposta, ciaociao2!
Purtroppo credo che la Legge del 1994 a cui fai riferimento sia stata superata dalla Legge 449 del 27/12/1997 (art. 51), poi dalla CM 120 del 4/11/2002 e dalla CM 15 del 22/02/2011, infine dalla Legge 240 del 2010 (art. 22 e 24)...
Serve un contratto formale per congedo straordinario per motivi di ricerca, lo so perchè ne ho già usufruito, grazie comunque per il suggerimento!

L'aspettativa per assegni di ricerca (AdR) e il congedo straordinario per motivi di ricerca sono due cose differenti. Alcune leggi che citi si riferiscono agli AdR.
In ogni caso le leggi successive non abrogano necessariamente quelle precedenti, a meno che non sia scritto esplicitamente. Per es. la 240/2010 art. 22 sostituisce la 449/1997. Ma le altre leggi restano
valide.

Il problema dell'assenza del contratto formale non saprei pero' come superarlo.Non potrebbero farti almeno una dichiarazione in cui ti offrono di lavorare presso di loro?

Forse potresti chidere un anno sabbatico?

p.s. se cerchi su internet i codici SIDI delle assenze del personale di ruolo dovresti trovare tutte le tipologie di congedi e aspettative. Potresti cercare quella che fa al caso tuo :-)

ciaociao2 ha scritto:L'aspettativa per assegni di ricerca (AdR) e il congedo straordinario per motivi di ricerca sono due cose differenti. Alcune leggi che citi si riferiscono agli AdR.
In ogni caso le leggi successive non abrogano necessariamente quelle precedenti, a meno che non sia scritto esplicitamente. Per es. la 240/2010 art. 22 sostituisce la 449/1997. Ma le altre leggi restano
valide.

Il problema dell'assenza del contratto formale non saprei pero' come superarlo.Non potrebbero farti almeno una dichiarazione in cui ti offrono di lavorare presso di loro?

Forse potresti chidere un anno sabbatico?

Grazie ciaociao2, gentilissimo nel rispondermi!! Grazie, grazie davvero
Hai ragione, non sono stata precisa nelle parole. L'aspettativa per assegno di ricerca necessita di un contratto formale; il congedo straordinario per motivi di ricerca è solo per concludere il dottorato (che io ho già da qualche anno).
Purtroppo ho già preso l'anno sabbatico nel 2014-15, ed è ogni 10 anni...
Grazie per il suggerimento dei codici SIDI, non lo sapevo, ma sono un po' datati, è non è nemmeno inclusa l'aspettativa per altra attività lavorativa...
Posso vedere meglio che tipo di dichiarazione otterrei dall'università straniera, ma non sarebbe comunque una assunzione.
Però, non capisco allora come questa aspettativa (Art. 18, CCNL) possa valere anche per attività da lavoratore indipendente...
Se qualche Moderatore riuscisse a rispondere, ci toglieremmo il dubbio su un tipo di aspettativa che forse può interessare anche altre persone

Consiglio: prova a chiedere anche nella sezione relativa a Stipendi, permessi, cedolini, ecc. Lì risponde FraDaCla, che ha molta esperienza. ;-)

Grazie mille Stefania!! Ora provo anche in quella sezione, grazie per il suggerimento!