Per PAOLO PIZZO. Quando un Master viene erroneamente non valutato.

Ai fini della mobilità docenti può capitare che qualche Master, a torto, non venga valutato perché non rispondente alle discipline scolastiche insegnate. Ad esempio qualche USP  non ha valutato il Master sul "Ruolo dirigenziale e la governance della scuola" perché a suo dire non afferente alle discipline insegnate. Sarà anche vero, ma comunque rientra in quello più generale delle scienze dell'educazione. Questo succede perché se uno si ferma alla sola definizione del Master questo sembra squisitamente normativo e destinato alla dirigenza  scolastica, quindi avulso da aspetti didattico-pedagogici delle scienze dell'educazione. Poi, entrando nel piano didattico del corso e prendendo visione dei singoli moduli che lo compongono, ci si rende conto che risponde a pieno alle scienze dell'educazione e allo sviluppo professionale del docente. Infatti alcuni moduli del corso riguardano la comunicazione nella didattica, l'intercultura, la programmazione didattica-educativa, l'utilizzo dell'informatica nella didattica, l'autonomia scolastica oltre, ovviamente, ad aspetti normativi che regolano la vita scolastica e la funzione docente. Aspetti, questi ultimi, che sono stati inseriti e richiesti anche negli ultimi concorsi a cattedre in virtù del fatto che il bagaglio normativo deve essere oramai a corredo di tutti i docenti. E, più in generale, si tratta di tematiche comunque di arricchimento professionale proprio della docenza, che non possono non essere riconosciute e valutate. Si tratta, in ultima analisi, di tutte quelle specificità richieste nel mondo della scuola e che sono e devono essere patrimonio di ogni docente in modo trasversale, qualsiasi sia la disciplina insegnata.
Molto spesso, alla base di un mancato riconoscimento, c'è il fatto che il Master dichiarato non è stato recepito nella sua essenza non essendo stato supportato dal percorso di studio svolto, come nel caso del Master citato. Ma può succedere che quantanche fosse allegato il piano di studio  il responsabile dell'ufficio lo ritenga comunque non valutabile. È ovvio che ci troviamo di fronte ad un'interpretazione restrittiva personale della norma che può essere risolta solo attraverso il ricorso ad un giudice terzo. Come difendersi nella circostanza?

Up

Chiedo anche io aiuto a Paolo Pizzo per una questione analoga. Mi  è stato valutato  valutato un corso di perfezionamento Biennale alla stregua di un corso di perfezionamento annuale. 1 punto anzichè 5. Ho presentato reclamo. Nessuna risposta. Come ci dobbiamo tutelare?