Gruppo di studio.

Promemoria primo messaggio :

Apro questo topic per invitare più persone possibili per scanbiarci notizie sul concorso per Dirigenti; inizio io chiedendovi su quali testi vi preparerete e se si sono dimostrati affidabili in passato...
Ciao e spero che diventeremo molti.

Dec ha scritto:

kelila ha scritto:Se in Veneto dopo 2/3 anni decine di scuole sono già in reggenza per carenza di DS, non vedo perché bisogna aspettare un ulteriore triennio per bandire un nuovo concorso  al fine di smaltire le graduatorie della Campania.

Infatti con il concorso nazionale questo problema si risolve, però se ne creano degli altri. Il problema può esserci anche i vincitori del Veneto se abitando a Verona vengono mandati a Venezia o sul Cadore o viceversa.

A seguito di rinunce, le graduatorie comunque non scorrono?
Le graduatorie nazionali non dovrebbero avere una maggiore probabilità di coprire i posti vacanti?

Kelila proponeva di inserire in graduatoria solo coloro che rientrano nei posti banditi (poi ha parlato di aggiungere il 10 o il 20%): in questo caso non potrebbe esserci nessuno scorrimento.
Dipende da quante saranno le rinunce: se molti rifiuteranno, non penso che l'obiettivo sarà raggiunto; ma soprattutto non trovo giusto che chi potrebbe essere un buon dirigente e ha studiato tanto per superare il concorso sia costretto a rinunciare perché ha più difficoltà a spostarsi di un altro. Naturalmente chi ha partecipato a questo concorso lo sapeva e quindi non chiedo certo di cambiare le regole a posteriori, ma per il futuro secondo me bisognerebbe pensarci.

Un soluzione può essere quella di prevedere (da bando) l'allargamento del numero degli idonei solo in caso di rinunce.
La rinuncia (per motivi logistici o altro) non deve penalizzare il sistema cioè la necessità di coprire i posti. Quanto al fatto che chi rinuncia da vincitore sia più bravo è fuor di dubbio, è vero anche che tra gli ultimi posti dei vincitori ed i primi dei non idonei ( o tra ultimi idonei e primi non idonei) non credo ci sia una marea di punti di differenza, parliamo sempre di persone che hanno superato tutte le prove, anche se con diverso punteggio.
Un discorso analogo vale per le graduatorie di merito dei docenti.

Sì potrebbe, a seguito di una probabile regionalizzazione anche della scuola ( considerati i risvolti di un possibile prossimo Governo di centro dx), bandire i concorsi laddove c'è necessità di farlo con urgenza ( le reggenze sono una vera e propria piaga), in modo tale che le regioni con più idonei che vincitori possano prendersela con relativa calma, accontentando un po' tutti.
Procedura, quest'ultima, che non condividerei affatto.

Io invece sono favorevole alla procedura nazionale, ci sono più possibilità in termini numerici assoluti e comunque in molte regioni un posto scomodo all’interno della regione può essere peggio di uno fuori regione, tanto vale correre il rischio e concorrere per più posti, poi comunque con i concorsi regionali ci sarebbero comunque tanti che provano in regioni diverse dalla propria e poi provano a riavvicinarsi, no?

Io preferirei una procedura nazionale con graduatorie regionali: ogni candidato decide di inserirsi in un determinato numero di regioni con il proprio punteggio. L'inserimento in più regioni è vincolante, per cui appena arriva il ruolo da una delle regioni scelte si è depennati da tutte le altre.
Chi non vuole rischiare indica una sola regione e attende; chi vuole accelerare l'immissioni e non ha problemi di spostamento indicherà tutte le regioni.
D'altra parte di tratta di un concorso molto pesante e dover rinunciare può essere davvero avvilente.

Si, concordo...tu nemmeno stavolta hai potuto partecipare, vero?

Questa sarebbe un’idea più che buona, perché permetterebbe di conservare la maggiore trasparenza di una procedura nazionale e di salvaguardare chi non intende spostarsi e chi è disponibile allo spostamento pur di entrate, mi chiedo solo cosa ne sarebbe di 100 candidati che si vincolano alla sola Sicilia a fronte di soli 10 posti... (numeri e luoghi sono a caso ovviamente). Immagino i ricorsi...

Alla fine nn è tanto diverso da adesso che se vuoi restare vincolato alla tua sola regione, in caso, rinunci...

Se io sono SOLO nella mia regione posso attendere il mio turno negli anni.
Ora se sono l'ultimo convocato della prima tornata e devo scegliere la regione all'opposto del paese o ci vado o vengo depennato.

La situazione non è assolutamente comparabile.

PS. Non rispondo alla domanda sopra, visto che chi ha scritto conosce della mia carriera scolastica ogni singolo particolare.

Ma quanti anni puoi attendere? 2?3? Se non ci sono posti per tutti gli aspiranti di quella regione resta sempre l’opzione partite o rinunciare...

Beh inizia a poter attendere 3 anni invece che bruciarti il posto in un'estate.
C'è da tenere presente che il prossimo concorso verrà bandito nel 2021 con immissione nel 2023, i posti liberi sarebbero certamente meno di oggi - circa 1200/1500.

A me è successo nella mia regione per il concorso docenti proprio quello che dici tu, pensavo di non rientrare il primo anno tra gli ultimi e di essere invece tra i primi del successivo. Invece mi sono vista recapitare una sede d’ufficio per raccomandata. Chi ha scelto a settembre dell’anno successivo ha preso le scuole sotto casa mia...
Per me il rischio di finire molto lontano in regione (con il rischio di prendere comunque un alloggio) è uguale a quello di scegliere altra regione dove spostarmi per qualche anno, e non rischiare di vedere la mia graduatoria scadere perché ci sono troppi aspiranti. Anche questa è una possibilità...

Voglio dire che puoi sempre essere ultimo convocato della seconda tornata ed avere comunque posti impossibili e scomodi nella tua regione, allora preferisco pagare subito il prezzo del trasferimento... inmagino però in queste scelte giochino parecchie variabili anche personali...

La componente personale è fortissima; per quanto mi riguarda non peggiorerei la mia situazione per andare a dirigere una scuola sulle Alpi o in Sardegna. Anche perché quella del DS rimane una delle scelte; io preferirei seguire una via più tecnica. Ora che ho in qualche modo una situazione "stabile" inizierò a richiedere il distacco presso l'USR, con ipotesi di poter accedere al ruolo ispettivo. Di tempo ne ho, poi quel che sarà sarà. Per ora mi accontento di avere comunque un posto di ruolo e uno stipendio sicuro, al riparo da ogni mareggiata che potrebbe colpire l'istruzione.

Anche io ho sempre in considerazione anche la seconda opzione del distacco, ma ho come l’idea che servano più le conoscenze che le competenze in quel caso, magari mi sbaglio...

gugu ha scritto:Se io sono SOLO nella mia regione posso attendere il mio turno negli anni.
Ora se sono l'ultimo convocato della prima tornata e devo scegliere la regione all'opposto del paese o ci vado o vengo depennato.

La situazione non è assolutamente comparabile.

PS. Non rispondo alla domanda sopra, visto che chi ha scritto conosce della mia carriera scolastica ogni singolo particolare.

Infatti, immaginavo

L'ALTRO POLO ha scritto:

gugu ha scritto:Se io sono SOLO nella mia regione posso attendere il mio turno negli anni.
Ora se sono l'ultimo convocato della prima tornata e devo scegliere la regione all'opposto del paese o ci vado o vengo depennato.

La situazione non è assolutamente comparabile.

PS. Non rispondo alla domanda sopra, visto che chi ha scritto conosce della mia carriera scolastica ogni singolo particolare.

Infatti, immaginavo

Vedi che ti sei risposto da solo, tra l'altro ad una domanda completamente inutile. E' come se io ti chiedessi perché alla tua età non sei ancora di ruolo.

gugu ha scritto:Io preferirei una procedura nazionale con graduatorie regionali: ogni candidato decide di inserirsi in un determinato numero di regioni con il proprio punteggio. L'inserimento in più regioni è vincolante, per cui appena arriva il ruolo da una delle regioni scelte si è depennati da tutte le altre.
Chi non vuole rischiare indica una sola regione e attende; chi vuole accelerare l'immissioni e non ha problemi di spostamento indicherà tutte le regioni.
D'altra parte di tratta di un concorso molto pesante e dover rinunciare può essere davvero avvilente.

Considera però che se già adesso avessero introdotto questo sistema io credo che un'altissima % di candidati avrebbe indicato 1 sola regione con il risultato che probabilmente avrebbero scorso tutta la graduatoria senza riuscire a coprire tutti i posti.
Ricordo i timori del dirigente dell'usr Veneto che a fronte di molti posti disponibil, in graduatoria erano presenti pochi veneti. Si rischierebbero ancora reggenze al Nord e code chilometriche di aspiranti al sud, presumibilmente con rivendicazioni del diritto all'assunzione a distanza di chissà quanti anni dalla pubblicazione della graduatoria.
Un sistema perfetto non esiste ma forse tornare al concorso regionale sarebbe la soluzione migliore ( fissando una % massima di idonei).

In realtà con concorsi così ampi, docenti o DS che siano, il rischio concreto è che chi viene immesso in ruolo lontano da casa ovviamente farà di tutto per rientrare al più presto, magari fornendo un servizio peggiore a causa anche del fatto di sapere che quella sede sarà transitoria.
Se si vuole dare continuità è necessario fare in modo che il maggior numero di candidati si insedi laddove desideri rimanere per un discreto numero di anni.

gugu ha scritto:

L'ALTRO POLO ha scritto:

gugu ha scritto:Se io sono SOLO nella mia regione posso attendere il mio turno negli anni.
Ora se sono l'ultimo convocato della prima tornata e devo scegliere la regione all'opposto del paese o ci vado o vengo depennato.

La situazione non è assolutamente comparabile.

PS. Non rispondo alla domanda sopra, visto che chi ha scritto conosce della mia carriera scolastica ogni singolo particolare.

Infatti, immaginavo

Vedi che ti sei risposto da solo, tra l'altro ad una domanda completamente inutile. E' come se io ti chiedessi perché alla tua età non sei ancora di ruolo.

Beh, anni fa caldeggiavi l'ipotesi di una partecipazione dei neoimmessi, perciò mi sono permesso di chiederti.

L'ALTRO POLO ha scritto:

Beh, anni fa caldeggiavi l'ipotesi di una partecipazione dei neoimmessi, perciò mi sono permesso di chiederti.

Quando?
Ti risulta che il concorso 2017 permettesse la partecipazione dei neo-immessi?
Quando passerai di ruolo dovrai attendere di aver superato il periodo di prova se il bando non cambia (oppure potrai fare ricorso, ma mi pare da quello tu abbia già avuto cattive esperienze).
Quindi se ci tieni a fare il concorso spera di entrare in ruolo prima del 2021, anche se a quanto dici la possibilità è estremamente remota.

gugu ha scritto:Io preferirei una procedura nazionale con graduatorie regionali: ogni candidato decide di inserirsi in un determinato numero di regioni con il proprio punteggio. L'inserimento in più regioni è vincolante, per cui appena arriva il ruolo da una delle regioni scelte si è depennati da tutte le altre.
Chi non vuole rischiare indica una sola regione e attende; chi vuole accelerare l'immissioni e non ha problemi di spostamento indicherà tutte le regioni.
D'altra parte di tratta di un concorso molto pesante e dover rinunciare può essere davvero avvilente.

Mi ricorda qualcosa. La legge 107 e le cinque province. Sogno di una notte di mezza estate.

salve a tutti, avrei bisogno di un consiglio: qualcuno di voi ha svolto il master per Dirigenti della Uni Pegaso o Uni Cusano? Li consigliate? sono davvero utili? Ampliano la propria formazione?
Grazie

Io lo sto terminando (unicusano), c’è parecchio materiale utile in piattaforma, spero di poter continuare ad accedervi anche tra un paio d’anni, quando saremo più prossimi al concorso, l’utilita È anche quella del punteggio ai fini della graduatoria...