104 e assegnazione plessi,help

Cari colleghi vorrei delucidazioni per la situazione creatasi ad una collega con 104 per figlia minorenne che presta servizio nel mio istituto,ma residente in un paese vicino. L anno prossimo vorrebbe chiedere trasferimento ma ha saputo che nell' ic dove lei vorrebbe andare,al collegio docenti hanno deliberato che solo chi ha 104 personale non si sposta in plessi distanti vari km,invece a lei spetterebbe perché la legge non è personale. Vi risulta ci sia una legge o circolare a riguardo? Lei é molto preoccupata perché sa che c e un posto libero per ottenere il trasferimento ma teme di dover viaggiare per raggiungere sede distaccata.
Grazie mille

Stefania Biancani e Giovanna onnis sapete qualcosa a riguardo? Grazie

Non so come funzioni... Ora ho la riunione di condominio e non riesco a guardare, ma direi che abbiamo un po' di tempo per fare una ricerca.
Prova anche tu, magari digitando su google "104 figlio minore su più plessi" o qualcosa del genere...

La domanda sarebbe: davanti a due docenti, uno con 104 e uno no, c'è un obbligo di legge che garantisce il docente con la 104 di stare nel plesso più comune al comune di residenza, vista l'unificazione degli organici?
Secondo me no. Tra l'altro, se ci fosse, renderebbe illegale la delibera del collegio dei docenti sulla distribuzione dei posti.

Grazie

nanetta ha scritto:Grazie

Vediamo se passa qualcuno con qualche certezza, spero di essermi sbagliato:(

L'attribuziine dei plessi è competenza del DS che deve rispettare i criteri stabiliti in sede di contrattazione integrativa di istituto.
Non aver tutelato il docente con 104 per figlio disabile mi sembra alquanto discutibile
La tutela esiste nel caso di assegnazione di COE su comuni diversi, nell'esclusione dalla graduatoria interna di istituto per evitare l'esubero, ma questa tutela è a discrezione del DS, in relazione ai criteri proposti in sede di Collegio Docenti e stabiliti in sede di contrattazione, all'interno di un IC con più plessi ubicati in comuni diversi.
Una contrattazione seria, a parer mio, non avrebbe dovuto trascurare questo aspetto importante per tutelare il docente già penalizzato dalla vita che ha necessità dei assistere un figlio disabile

Tra l'altro mettendo in condizione di difficoltà chi vive già un disagio - fossero anche solo le visite mediche - rischi che prenda i giorni di permesso per 104 anche fuori dalla reale necessità.

Sappiamo bene di quante persone ci siano che scambiano i 3 giorni di permesso al mese per un diritto a stare a casa sempre e comunque e non ne saltano mai uno, ma tanti altri ne usufruiscono solo in caso di effettivo bisogno.

Il non venire conto alle esigenze di vicinanza può rendere la situazione tanto faticosa da portare all'abuso, anche se permesso per legge, con buona pace per la didattica. Non ha molto senso.

Una volta ottenuto il trasferimento la mia collega potrebbe fare ricorso e spuntarla!!

Non so se ci siano gli estremi. Potrebbe però parlarne col dirigente.

Magari un sano confronto potrebbe portare a una soluzione

Considerando però il CCNI sulla mobilità 2017/18, nell'art.3 comma 7, per l'attribuzione dei plessi ubicati in comuni diversi , viene prevista una tutela per i docenti che hanno diritto ad una delle precedenze previste nell'art.13:

"7. In applicazione dell’art 1 comma 5 della legge 107/15 che prevede: ’al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell’autonomia e di riorganizzazione dell’intero sistema di istruzione, è istituito per l’intera istituzione scolastica, o istituto comprensivo, e per tutti gli indirizzi degli istituti secondari di secondo grado afferenti alla medesima istituzione scolastica l’organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche come emergenti dal piano triennale dell’offerta formativa’, per l’anno scolastico 2017/18, ferme restando le prerogative dei Dirigenti scolastici e degli organi collegiali relative all’assegnazione dei docenti alle classi e alle attività, i posti di un’autonomia scolastica situati in sedi ubicate in comuni diversi rispetto a quello sede di organico sono assegnati, nel limite delle disponibilità destinate ai movimenti, secondo le modalità e i criteri definiti dalla contrattazione di istituto. La contrattazione dovrà concludersi in tempi utili per il regolare avvio dell’anno scolastico all’1/9/2017. Sono comunque salvaguardate le precedenze di cui al successivo articolo 13."

Quindi se questo verrà confermato anche per la prossima mobilità, la tua collega Nanetta, avrà diritto all'assegnazione del plesso ubicato nel comune di residenza della figlia disabile con art.3 comma 3 della legge 104/92

Grazie mille per le informazioni Giovanna onnis

Figurati!