assegnazione classi docente con 104

Buongiorno. Una docente con 104 prende servizio dopo le vacanze di natale a seguito di gravidanza. E' entrata in ruolo quest'anno. Visto che ha la 104 perchè assiste un genitore ha chiesto di non avere le classi che le erano state assegnate in un plesso che non è il comune di assistenza e chiede classi nella sede centrale. Esiste il diritto a lavorare nel comune di assistenza? io e altri colleghi non abbiamo trovato nulla

Il diritto esiste ed è sancito dall'art. 33 comma 5 della legge 104/1992. Inoltre il CCNI integrativo all'art. 3 comma 7 recita:

ferme restando le prerogative dei Dirigenti scolastici e degli organi collegiali relative all'assegnazione dei docenti alle classi e alle attività, i posti di un'autonomia scolastica situati in sedi ubicate in comuni diversi rispetto a quello sede di organico sono assegnati, nel limite delle disponibilità destinate ai movimenti, secondo le modalità e i criteri definiti dalla contrattazione di istituto. La contrattazione dovrà concludersi in tempi utili per il regolare avvio dell'anno scolastico all'1/9/2017. Sono comunque salvaguardate le precedenze di cui al successivo articolo 13

L'unione degli organici degli IIS in effetti ha portato questo problema.
C'è il rischio che un docente della sede X, magari lì da 30 anni, venga costretto a spostarsi a 50 km di distanza perché arriva un neoassunto con la 104.
A mio avviso bisognava normare in modo diverso l'unificazione degli organici. Siamo di fatto tutti a rischio di trasferimenti obbligati.

Gianfranco ha scritto:Il diritto esiste ed è sancito dall'art. 33 comma 5 della legge 104/1992. Inoltre il CCNI integrativo all'art. 3 comma 7 recita:

ferme restando le prerogative dei Dirigenti scolastici e degli organi collegiali relative all'assegnazione dei docenti alle classi e alle attività, i posti di un'autonomia scolastica situati in sedi ubicate in comuni diversi rispetto a quello sede di organico sono assegnati, nel limite delle disponibilità destinate ai movimenti, secondo le modalità e i criteri definiti dalla contrattazione di istituto. La contrattazione dovrà concludersi in tempi utili per il regolare avvio dell'anno scolastico all'1/9/2017. Sono comunque salvaguardate le precedenze di cui al successivo articolo 13

grazie.
A questo punto chiedo se la docente in questione può far valere il suo diritto a metà anno. Il dirigente è obbligato a darle classi che fino ad ora sono state assegnate ad un altro?

Disillusa ha scritto:

Gianfranco ha scritto:Il diritto esiste ed è sancito dall'art. 33 comma 5 della legge 104/1992. Inoltre il CCNI integrativo all'art. 3 comma 7 recita:

ferme restando le prerogative dei Dirigenti scolastici e degli organi collegiali relative all'assegnazione dei docenti alle classi e alle attività, i posti di un'autonomia scolastica situati in sedi ubicate in comuni diversi rispetto a quello sede di organico sono assegnati, nel limite delle disponibilità destinate ai movimenti, secondo le modalità e i criteri definiti dalla contrattazione di istituto. La contrattazione dovrà concludersi in tempi utili per il regolare avvio dell'anno scolastico all'1/9/2017. Sono comunque salvaguardate le precedenze di cui al successivo articolo 13

grazie.
A questo punto chiedo se la docente in questione può far valere il suo diritto a metà anno. Il dirigente è obbligato a darle classi che fino ad ora sono state assegnate ad un altro?

La legge dice che ha diritto a scegliere la sede li lavoro più vicina ove possibile. A mio avviso, trattandosi di un diritto soggettivo (e se la documentazione è in regola), dovrebbe assegnarle le classi. Avrebbe fatto molto meglio ad assegnarle all'inizio dell'anno per non compromettere la continuità e la didattica. A me sembra che ci sia stata qualche negligenza da parte del DS. Anche se la docente non era in servizio all'inizio dell'anno, avrebbe dovuto considerare la 104 della collega in fase di assegnazione delle classi

la 104 è sputata adesso, la collega non si è premurata di farcelo sapere prima. Secondo me ha scoperto solo adesso che deve tornare in servizio che le classi non sono nel comune di assistenza

Se è spuntata solo adesso la situazione è più complessa. Bisogna bilanciare le esigenze didattiche coi diritti personali. L'espressione "ove possibile" andrebbe adattata al contesto. Sembra tanto un caso che potrebbe generare contenzioso. Credo che al DS risulti più conveniente assegnarle le classi ad anno iniziato che rischiare una contestazione presso il giudice del lavoro, anche se il risultato del giudizio non credo possa essere scontato a favore di una parte o dell'altra

grazie