Assumiamo sul fabbisogno reale
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Assumiamo sul fabbisogno reale
Promemoria primo messaggio :
La destra e i 5 stelle sembrano convergere su questo punto.
Ma come mai potrebbero trovare una soluzione?
I docenti assunti su potenziamento su cdc non richieste sono i più numerosi e non potrebbero mai essere riassorbiti nell'ex OD a causa del loro elevatissimo numero e dei pochissimi pensionamenti.
Al contrario volendo rispondere alla richiesta delle scuole servirebbero migliaia di docenti di italiano, matematica e inglese che non si sono mai avuti.
Chiaramente è tutta un'inutile promessa elettorale che non può che nascondere tagli indiscriminati.
La destra e i 5 stelle sembrano convergere su questo punto.
Ma come mai potrebbero trovare una soluzione?
I docenti assunti su potenziamento su cdc non richieste sono i più numerosi e non potrebbero mai essere riassorbiti nell'ex OD a causa del loro elevatissimo numero e dei pochissimi pensionamenti.
Al contrario volendo rispondere alla richiesta delle scuole servirebbero migliaia di docenti di italiano, matematica e inglese che non si sono mai avuti.
Chiaramente è tutta un'inutile promessa elettorale che non può che nascondere tagli indiscriminati.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
Kuru-nee ha scritto:La maggior parte dei lavori, tranne friggere patatine al Mc, richiede saper scrivere e parlare in un italiano decente, conoscere un minimo di inglese e informatica. Uno zotico con insufficienze ovunque tu dove lo manderesti a fare alternanza?
In una reception, in un ufficio turistico, in una biblioteca del comune, in una scuola, nell'ufficio di un ingegnere o di un notaio?
Zotici? Evidentemente parli dei tuoi alunni.
Guarda che se riesci a farli uscire in quello stato dalla tua scuola, ne sei responsabile in prima persona.
frankenstin- Messaggi : 580
Data d'iscrizione : 13.09.13
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
A parte il fatto che Kuru-nee, a quanto ho capito, insegna alle elementari o alle materne e quindi non è coinvolta nell'alternanza scuola lavoro... ma VERAMENTE tu pensi che se un alunno è zotico e ha un sacco di materie insufficienti, è sempre solo colpa dei suoi insegnanti?
Che ci possa essere un robusto contributo di responsabilità dello studente stesso, che non si impegna e non fa un cavolo, lo consideri fuori questione?
Che ci possa essere un robusto contributo di responsabilità dello studente stesso, che non si impegna e non fa un cavolo, lo consideri fuori questione?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
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Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
Per non parlare della famiglia, ovviamente.
arrubiu- Moderatore
- Messaggi : 28333
Data d'iscrizione : 24.10.14
Località : Casteddu70
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
Ritengo co-responsabili di quello che imparano o non imparano i miei bambini che hanno dai 3 ai 5 anni, figuriamoci se dovrebbe essere responsabile della sua ignoranza un ragazzo maggiorenne o quasi.
Kuru-nee- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 27.07.17
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
paniscus_2.1 ha scritto:ma VERAMENTE tu pensi che se un alunno è zotico e ha un sacco di materie insufficienti, è sempre solo colpa dei suoi insegnanti?
Che ci possa essere un robusto contributo di responsabilità dello studente stesso, che non si impegna e non fa un cavolo, lo consideri fuori questione?
Mi riferivo al fatto che non si può ragionare con chi costruisce una teoria usando dei casi limite.
Allora OK, c'è disoccupazione perchè i giovani italiani sono degli zoticoni. Così va bene? Contenti voi...
frankenstin- Messaggi : 580
Data d'iscrizione : 13.09.13
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
frankenstin ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:ma VERAMENTE tu pensi che se un alunno è zotico e ha un sacco di materie insufficienti, è sempre solo colpa dei suoi insegnanti?
Che ci possa essere un robusto contributo di responsabilità dello studente stesso, che non si impegna e non fa un cavolo, lo consideri fuori questione?
Mi riferivo al fatto che non si può ragionare con chi costruisce una teoria usando dei casi limite.
Allora OK, c'è disoccupazione perchè i giovani italiani sono degli zoticoni. Così va bene? Contenti voi...
C'è disoccupazione per una serie diversificata di motivi.
Uno dei motivi è lo scollamento tra sistema di formazione e sistema produttivo. Le ragioni di questo scollamento sono molteplici e riguardano la scuola ed il sistema delle imprese in maniera paritetica. Tra le varie ragioni, un peso non trascurabile, a mio avviso, ce l'ha il fatto che la scuola italiana si è trasformata (o, forse, si dovrebbe dire è stata trasformata) in un coccoloso, mammesco ed inclusivo baraccone dove la prima preoccupazione è il "successo formativo" a tutti i costi, spesso anche prescindendo dalla vocazione, dalla volontà e dalle predisposizioni dei ragazzi (quanta "violenza" c'è in questa posizione che vuole costringere dietro ad un banco a studiare la trigonometria un ragazzo che vorrebbe montare computer e tirare cavi?).
Se, alla fine, escono degli "zotici", è perché le famiglie e il sistema scuola nel suo complesso hanno fortissimamente voluto che uscissero degli "zotici" (zotici titolati però!! Geometri che non sanno leggere una planimetria, ragionieri che non conoscono la partita doppia, liceali che ignorano cosa sia un campo elettrico e via dicendo...)
E non mi si dica che la colpa è dei docenti fifoni. I docenti sono l'ultimo ingranaggio di un meccanismo complesso: se l'intero meccanismo li spinge a girare in un senso i docenti non possono girare nell'altro.
La verità è che servirebbe un dibattito serio e condiviso sulla scuola per capire davvero cosa si vuole (insegnanti, studenti, famiglie, imprese e politica) dalla scuola. Perché credo sia chiaro a tutti che l'attuale "stamperia di diplomi" non assolve appieno il compito che le compete.
Lenar_- Messaggi : 78
Data d'iscrizione : 02.11.17
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
Io credo che per riuscire bene nello studio servano un mix di condizioni: ci vuole volontà, una famiglia che supporti lo studente, ma anche la propensione naturale. Se non c'è quella, c'è poco da fare. Ecco perché guardo con orrore alla possibilità che l'obbligo scolastico venga portato a 18 anni. Tuttavia, penso che queste persone senza voglia di studiare debbano comunque trovare un loro posto nel mondo. Le aziende e gli enti pubblici dovrebbero smetterla di richiedere il diploma di maturità come requisito per l'assunzione quando si tratta di svolgere lavori di manovalanza. Nella scuola di recupero anni scolastici dove ho lavorato ho avuto studenti totalmente incapaci di studiare, ma erano ottimi meccanici, ottimi imbianchini, magazzinieri, operai.... Però, per l'assunzione a tempo indeterminato, le aziende chiedevano il diploma. E loro venivano a comprarselo! Capite quanta ipocrisia c'è in questo sistema!
Nera- Messaggi : 399
Data d'iscrizione : 23.08.17
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
Befree2 ha scritto:"Ragionieri che non sanno la partita doppia"..
Ma magari! Io direi piuttosto "ragionieri che non sanno calcolare il 22% di Iva di un prezzo "
Comunque questa affermazione che "gli insegnanti rispondono IN PRIMA PERSONA della clamorosa ignoranza di studenti che non hanno mai aperto un libro a casa è fantastica. Mi chiedo cosa proporrebbe l esimio collega: se il mio alunno non ha mai studiato e,contro la mia volontà, è stato sempre promosso con voto di consiglio, se non trova lavoro devo mantenerlo io a vita,perché la colpa è mia :)))
Probabilmente arriveremo anche a questo
Continui a proporre dei casi umani come fossero la normalità.
Ti avviso che nel mondo reale le cose non sono affatto come le dipingi tu.
frankenstin- Messaggi : 580
Data d'iscrizione : 13.09.13
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
Ah, il fatto che la maggior parte degli adolescenti abbia poca voglia di fare fatica sui libri perché preferisce pensare ad altro, ti sembra una cosa "fuori dalla normalità"? A me sembra normalissimo e prevedibilissimo, invece. E non parlo di teppisti, bulli, debosciati o devianti vari, parlo anche di una discreta maggioranza di bravissimi ragazzi, che hanno valori positivi e comportamenti corretti, ma che semplicemente non hanno interesse spontaneo per lo studio e per la cultura, e non hanno voglia di studiare, e lo farebbero solo per obbligo.
E' del tutto fisiologico, è sempre stato così anche in passato: esistono persone che studiano anche di propria iniziativa, perché a loro piace farlo, ma sostanzialmente sono poche; ed esistono persone che preferirebbero di gran lunga non doverlo fare, ma che si adeguano a farlo ugualmente, almeno il minimo indispensabile, solo perché è loro richiesto di raggiungere certi risultati, e per ottenerli è necessario un po' di impegno anche controvoglia, altrimenti il risultato non si ottiene.
Se poi c'è anche un certo automatismo per cui, se il risultato non lo si ottiene, si deve risponderne personalmente e si possono subire delle conseguenze spiacevoli, a maggior ragione la maggioranza di questi si adegua e combina qualcosa. Poi esiste anche uno zoccolo duro residuo, di quelli che non studierebbero comunque nemmeno se costretti, ma anche quelli non sono così tanti. La maggioranza è nella palude di mezzo.
Ora, si possono fare tutte le obiezioni psicosociologiche che si vuole su quanto sia migliore la prima ipotesi, e quanto sarebbe bello se tutti i ragazzi studiassero per il gusto di imparare, piuttosto che studiare solo per la paura di essere bocciati o perché si sentono costretti.
Certo che sarebbe più bello, ma visto che dobbiamo guardare anche al risultato effettivo, sta di fatto che in passato, anche quelli che "studiavano solo perché erano costretti", qualcosa imparavano. Forse di meno di quelli che studiavano per passione, ma qualcosa imparavano.
Siccome adesso NON si sentono costretti, perché anche se non imparano nulla vengono promossi lo stesso (e nel caso improbabile che non vengano promossi, non vengono più chiamati a risponderne personalmente, ma si pretende che lo faccia l'insegnante), allora non studiano, e quindi non imparano, tutto lì.
E' del tutto fisiologico, è sempre stato così anche in passato: esistono persone che studiano anche di propria iniziativa, perché a loro piace farlo, ma sostanzialmente sono poche; ed esistono persone che preferirebbero di gran lunga non doverlo fare, ma che si adeguano a farlo ugualmente, almeno il minimo indispensabile, solo perché è loro richiesto di raggiungere certi risultati, e per ottenerli è necessario un po' di impegno anche controvoglia, altrimenti il risultato non si ottiene.
Se poi c'è anche un certo automatismo per cui, se il risultato non lo si ottiene, si deve risponderne personalmente e si possono subire delle conseguenze spiacevoli, a maggior ragione la maggioranza di questi si adegua e combina qualcosa. Poi esiste anche uno zoccolo duro residuo, di quelli che non studierebbero comunque nemmeno se costretti, ma anche quelli non sono così tanti. La maggioranza è nella palude di mezzo.
Ora, si possono fare tutte le obiezioni psicosociologiche che si vuole su quanto sia migliore la prima ipotesi, e quanto sarebbe bello se tutti i ragazzi studiassero per il gusto di imparare, piuttosto che studiare solo per la paura di essere bocciati o perché si sentono costretti.
Certo che sarebbe più bello, ma visto che dobbiamo guardare anche al risultato effettivo, sta di fatto che in passato, anche quelli che "studiavano solo perché erano costretti", qualcosa imparavano. Forse di meno di quelli che studiavano per passione, ma qualcosa imparavano.
Siccome adesso NON si sentono costretti, perché anche se non imparano nulla vengono promossi lo stesso (e nel caso improbabile che non vengano promossi, non vengono più chiamati a risponderne personalmente, ma si pretende che lo faccia l'insegnante), allora non studiano, e quindi non imparano, tutto lì.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
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Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
Lenar_ ha scritto:Dec ha scritto:Su questo penso che saremmo tutti d'accordo, ma sai bene che ci vorranno molti anni per smaltire i docenti assunti nel 2015 su cdc poco utili e che per certe materie (matematica alle medie su tutte, ma non solo quella) è difficile trovare gli insegnanti anche per coprire le classi, altro che potenziamento.gugu ha scritto:- negli anni si compensino le varie aree, dando i posti richiesti dalle scuole, sostituendo con pensionamenti e trasferimenti i potenziamenti non utili all'istituzione.
Questa situazione è dovuta anche ad un sistema di classi di concorso troppo rigido. Ad esempio il problema degli insegnenti di matematica alle medie sarebbe facilmente risolvibile concedendo ai docenti abilitati per una delle classi di concorso afferenti all'area matematica per le superiori di insegnare matematica anche alle medie.
Sai bene che non mi riferivo ai docenti di matematica delle superiori, che lavorano quasi tutti alle superiori e non hanno nessuna intenzione di andare a lavorare alle medie.
Dec- Moderatore
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Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
Probabilmente l'esempio citato sopra si riferiva alla possibilità di far insegnare matematica alle medie a qualcuno che ha un'abilitazione delle superiori per materie scientifiche diverse dalla matematica (che so, chimica, o materie ingegneristiche varie, o magari anche matematica applicata, economia aziendale, ragioneria, contabilità e simili). Non mi pare una grande idea, francamente.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
Però ha scritto "afferenti all'area matematica". Io non considererei chimica, le materie ingegneristiche varie ed economia aziendale afferenti all'area matematica, considerando tra l'altro che almeno per le prime due vale lo stesso discorso che facevo per matematica, cioè che i pochi professori che ci sono sono necessari per le superiori, dove preferiscono insegnare. L'unica cdc a cui si potrebbe applicare il discorso è matematica applicata, che dalle mie parti non mi sembra che sia in sofferenza, ma in altre regioni probabilmente sì (ma sempre meno di diritto, filosofia...).
Dec- Moderatore
- Messaggi : 88150
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
E quindi quali sarebbero le classi di concorso intese nella proposta? Solo matematica applicata, o al limite informatica? Non mi risulta che in queste materie ci sia tutta questa sovrabbondanza di docenti delle superiori a cui non si sa cosa far fare. Quanto al fatto che gli abilitati in chimica e in materie tecniche di tipo industriale non siano contigui alla matematica, faccio presente che la maggior parte degli insegnanti di matematica delle medie sono laureati in biologia o in scienze naturali, con un unico esame di matematica molto generale fatto al primo anno di università, e poi più niente: un ingegnere, di matematica, ne ha fatta molta di più. Non vuol dire che sia "più adatto" a insegnarla alle medie, questo sarebbe tutto da discutere, ma sicuramente ne ha fatta di più...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
E' esattamente quello che ho obiettato io (anche i docenti di informatica sono richiestissimi).paniscus_2.1 ha scritto:E quindi quali sarebbero le classi di concorso intese nella proposta? Solo matematica applicata, o al limite informatica? Non mi risulta che in queste materie ci sia tutta questa sovrabbondanza di docenti delle superiori a cui non si sa cosa far fare.
D'accordo con te, ma se questi docenti possono scegliere e preferiscono insegnare alle superiori è inutile dire che il problema si risolverebbe rivedendo le classi di concorso. Bisognerebbe convincere più matematici o ingegneri a fare gli insegnanti (e magari alle medie), ma non so come si potrebbe fare (qualcuno dirà aumentando gli stipendi; solo a loro?).paniscus_2.1 ha scritto:Quanto al fatto che gli abilitati in chimica e in materie tecniche di tipo industriale non siano contigui alla matematica, faccio presente che la maggior parte degli insegnanti di matematica delle medie sono laureati in biologia o in scienze naturali, con un unico esame di matematica molto generale fatto al primo anno di università, e poi più niente: un ingegnere, di matematica, ne ha fatta molta di più. Non vuol dire che sia "più adatto" a insegnarla alle medie, questo sarebbe tutto da discutere, ma sicuramente ne ha fatta di più...
Dec- Moderatore
- Messaggi : 88150
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
Befree2 ha scritto:Ipotesi strampalata..
Quale laureato di ingegneria,dopo anni di anni di studio "matto e disperatissimo " ambisce ad andare a insegnare matematica alle medie, facendosi prendere a pesci in faccia da ragazzini di 11-12 anni ,e soprattutto insegnando una matematica estremamente banale
Ma siamo sicuri che la scuola abbia proprio bisogno degli ingegneri?
Non esistono i laureati in matematica, in fisica, in matematica applicata?
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
paniscus_2.1 ha scritto:E quindi quali sarebbero le classi di concorso intese nella proposta? Solo matematica applicata, o al limite informatica? Non mi risulta che in queste materie ci sia tutta questa sovrabbondanza di docenti delle superiori a cui non si sa cosa far fare.
Veramente la mia non era una proposta ma solo un esempio... Cercavo di evidenziare quella che, a mio avviso, è una rigidità del sistema delle classi di concorso. Penso che un ragionamento simile si potrebbe fare sull'insegnamento dell'italiano ai professionali... serve per forza un laureato in lettere? Non basta un filosofo?
Comunque quando formulavo quell'esempio pensavo proprio ai docenti di "matematica applicata" che, in buonissima parte, sono laureati in matematica o in ingegneria. Si tratta di una classe di concorso che, fino a qualche anno fa, era piuttosto in sofferenza, con l'assurda situazione di non trovare docenti di matematica alle medie e di avere insegnanti di matematica sovrannumerari alle superiori.
Personalmente, comunque, il problema della "matematica applicata" lo risolverei abolendo questa classe di concorso antidiluviana
Lenar_- Messaggi : 78
Data d'iscrizione : 02.11.17
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
gugu ha scritto:Ma siamo sicuri che la scuola abbia proprio bisogno degli ingegneri?Befree2 ha scritto:Ipotesi strampalata..
Quale laureato di ingegneria,dopo anni di anni di studio "matto e disperatissimo " ambisce ad andare a insegnare matematica alle medie, facendosi prendere a pesci in faccia da ragazzini di 11-12 anni ,e soprattutto insegnando una matematica estremamente banale
Non esistono i laureati in matematica, in fisica, in matematica applicata?
Certo che esistono, ma qua si sta sostenendo che siano troppo pochi e che non se ne trovino abbastanza per andare a insegnare alle medie, per cui bisognerebbe mandare a insegnare alle medie dei laureati in altre materie che sono in eccesso alle superiori. Siccome si è fatto notare che tutto questo eccesso alle superiori non c'è, non capisco come se ne dovrebbe uscire.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
paniscus_2.1 ha scritto:gugu ha scritto:Ma siamo sicuri che la scuola abbia proprio bisogno degli ingegneri?Befree2 ha scritto:Ipotesi strampalata..
Quale laureato di ingegneria,dopo anni di anni di studio "matto e disperatissimo " ambisce ad andare a insegnare matematica alle medie, facendosi prendere a pesci in faccia da ragazzini di 11-12 anni ,e soprattutto insegnando una matematica estremamente banale
Non esistono i laureati in matematica, in fisica, in matematica applicata?
Certo che esistono, ma qua si sta sostenendo che siano troppo pochi e che non se ne trovino abbastanza per andare a insegnare alle medie, per cui bisognerebbe mandare a insegnare alle medie dei laureati in altre materie che sono in eccesso alle superiori. Siccome si è fatto notare che tutto questo eccesso alle superiori non c'è, non capisco come se ne dovrebbe uscire.
Ripeto...
a) Trattavasi di un esempio di rigidità, non della panacea di ogni male. Lo stesso discorso, a mio avviso, si potrebbe fare per altre classi di concorso... Ad esempio, per insegnare italiano e storia al professionale serve per forza un laureato in lettere? Un filosofo non potrebbe, con un po' di impegno e su base volontaria, coprire quel posto in maniera adeguata?
b) Non è vero che non ci siano insegnanti soprannumerari di matematica alle superiori: matematica applicata è in esubero in moltissimi istituti.
Lenar_- Messaggi : 78
Data d'iscrizione : 02.11.17
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
La matematica delle medie sarà anche estremamente banale ma la sua didattica la trovo soggettivamente più complessa di quella che vedo alle superiori, dove le basi dell'algebra e dell'astrazione dovrebbero già essere state messe. Vedo nel mio istituto tecnico se si vogliono mettere in crisi gli studenti spesso basta dargli da ordinare qualche razionale sulla retta orientata, o chiedergli conto di qualche proprietà elementare dei quadrilateri...
Buona parte di docenti nella ex-A059 con le varie selezioni riservate potrà entrare (GMr) senza essere mai stato esaminato, vista la facilità di supplenza nella cdc: ottenere supplenze annuali con punteggio molto basso qui al nord è la regola. Ho visto mordendomi la lingua appunti lasciati da supplenti in cui l'esponente negativo di una potenza diventava indice positivo di una radice, la collega poi ha dovuto rimettere mano ricominciando completamente i radicali.
Dal mio punto di vista la soluzione andrebbe ricercata da una parte nell'allargare la platea di lauree di accesso, vista piaccia o meno la quantità di persone con laurea scientifica o tecnica desiderose di lavorare nella scuola; ma soprattutto al contempo selezionare sulle effettive conoscenze e competenze possedute, altrimenti la matematica alle medie rischia di diventare una lotteria in cui conta il titolo di accesso e basta. Ho conosciuto docenti eccellenti provenienti da percorsi molto diversi in grado di insegnare matematica e scienze e penso che potrebbero tranquillamente esistere ingegneri, farmacisti, biotecnologi in grado di fare altrettanto.
Tuttavia a quanto capisco la soluzione (la seconda parte quantomeno) in questo paese non è attuabile quindi rimane purtroppo una proposta sostanzialmente utopica, resteremo con i titoli di accesso man mano allargati (se non sbaglio nella riforma delle cdc si è aperto a biotecnologi, ingegneri biomedici...) e demanderemo all'esperienza di insegnamento il colmare, ove possibile, le lacune disciplinari.
Buona parte di docenti nella ex-A059 con le varie selezioni riservate potrà entrare (GMr) senza essere mai stato esaminato, vista la facilità di supplenza nella cdc: ottenere supplenze annuali con punteggio molto basso qui al nord è la regola. Ho visto mordendomi la lingua appunti lasciati da supplenti in cui l'esponente negativo di una potenza diventava indice positivo di una radice, la collega poi ha dovuto rimettere mano ricominciando completamente i radicali.
Dal mio punto di vista la soluzione andrebbe ricercata da una parte nell'allargare la platea di lauree di accesso, vista piaccia o meno la quantità di persone con laurea scientifica o tecnica desiderose di lavorare nella scuola; ma soprattutto al contempo selezionare sulle effettive conoscenze e competenze possedute, altrimenti la matematica alle medie rischia di diventare una lotteria in cui conta il titolo di accesso e basta. Ho conosciuto docenti eccellenti provenienti da percorsi molto diversi in grado di insegnare matematica e scienze e penso che potrebbero tranquillamente esistere ingegneri, farmacisti, biotecnologi in grado di fare altrettanto.
Tuttavia a quanto capisco la soluzione (la seconda parte quantomeno) in questo paese non è attuabile quindi rimane purtroppo una proposta sostanzialmente utopica, resteremo con i titoli di accesso man mano allargati (se non sbaglio nella riforma delle cdc si è aperto a biotecnologi, ingegneri biomedici...) e demanderemo all'esperienza di insegnamento il colmare, ove possibile, le lacune disciplinari.
defraz- Messaggi : 723
Data d'iscrizione : 11.04.13
Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
franco71 ha scritto:Chimici, biologi, geologi possono insegnare matematica alle scuole medie. Personalmente mi ci fionderei, purtroppo non ho preso l'abilitazione. Anche tanti ingegneri non disdegnerebbero l'insegnamento alle medie, da quel che ho letto sul forum.Dec ha scritto:Però ha scritto "afferenti all'area matematica". Io non considererei chimica, le materie ingegneristiche varie ed economia aziendale afferenti all'area matematica, considerando tra l'altro che almeno per le prime due vale lo stesso discorso che facevo per matematica, cioè che i pochi professori che ci sono sono necessari per le superiori, dove preferiscono insegnare. L'unica cdc a cui si potrebbe applicare il discorso è matematica applicata, che dalle mie parti non mi sembra che sia in sofferenza, ma in altre regioni probabilmente sì (ma sempre meno di diritto, filosofia...).
I chimici, in particolare, hanno un ottimo bagaglio di matematica (almeno per esperienza personale, vecchio ordinamento), al pari degli ingegneri, per cui potrebbero, secondo me addiritura insegnare alle superiori, ma la tabella d'accesso non lo consente, "divieto" simile a quello degli ingegneri alle medie. Chi sceglie, tra i chimici, un indirizzo chimico-fisico (o teorico) ha conoscenze anche di metodi matematici avanzati.
Comunque lo snodo del problema secondo me rimane il possesso di un serio percorso abilitativo (mi pare un'idea abbandonata dal governo) che dia strumenti didattici specifici per la secondaria di primo grado. Dando così la possibilità di partecipazione a quelle tipologie di lauree a cui attualmente non è consentito l'accesso (ingegneri, chimici CTF) e allargando cosi la platea di quelli che possono insegnare matematica e scienze alle medie.
Condivido molto il tuo punto di vista.
Lenar_- Messaggi : 78
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Re: Assumiamo sul fabbisogno reale
franco71 ha scritto:Chimici, biologi, geologi possono insegnare matematica alle scuole medie. Personalmente mi ci fionderei, purtroppo non ho preso l'abilitazione. Anche tanti ingegneri non disdegnerebbero l'insegnamento alle medie, da quel che ho letto sul forum.Dec ha scritto:Però ha scritto "afferenti all'area matematica". Io non considererei chimica, le materie ingegneristiche varie ed economia aziendale afferenti all'area matematica, considerando tra l'altro che almeno per le prime due vale lo stesso discorso che facevo per matematica, cioè che i pochi professori che ci sono sono necessari per le superiori, dove preferiscono insegnare. L'unica cdc a cui si potrebbe applicare il discorso è matematica applicata, che dalle mie parti non mi sembra che sia in sofferenza, ma in altre regioni probabilmente sì (ma sempre meno di diritto, filosofia...).
I chimici, in particolare, hanno un ottimo bagaglio di matematica (almeno per esperienza personale, vecchio ordinamento), al pari degli ingegneri, per cui potrebbero, secondo me addiritura insegnare alle superiori, ma la tabella d'accesso non lo consente, "divieto" simile a quello degli ingegneri alle medie. Chi sceglie, tra i chimici, un indirizzo chimico-fisico (o teorico) ha conoscenze anche di metodi matematici avanzati.
Comunque lo snodo del problema secondo me rimane il possesso di un serio percorso abilitativo (mi pare un'idea abbandonata dal governo) che dia strumenti didattici specifici per la secondaria di primo grado. Dando così la possibilità di partecipazione a quelle tipologie di lauree a cui attualmente non è consentito l'accesso (ingegneri, chimici CTF) e allargando cosi la platea di quelli che possono insegnare matematica e scienze alle medie.
Ti risulta che siano molti i laureati in chimica o gli ingegneri che vorrebbero insegnare alle medie? Tu lo faresti - ho capito - ma per quanto ne so non è una richiesta diffusa.
Dec- Moderatore
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Data d'iscrizione : 23.08.10
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