invito ad andarsene
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invito ad andarsene
Promemoria primo messaggio :
Buonasera,
vorrei portare all'attenzione dei colleghi il mio caso, credo comune ad altri colleghi che lavorano presso un Liceo da non molto tempo.
Ricevo una convocazione dal DS come gli altri colleghi del CDC in seguito all'abbandono di uno studente che ha optato per un'altra scuola. Dopo la consueta (quanto inutile, a mio parere) "ramanzina" circa l'importanza di includere "tutti" gli studenti nel processo di apprendimento, mi viene ricordato dal DS il fatto che vi sono molte mail da lui ricevute da parte dei rappresentanti dei genitori/studenti che lamento una certa "fragilità" della mia azione di insegnamento e un certo disorientamento degli studenti. Quindi mi ricorda che, sebbene i problemi docente-studenti sia diffusi anche per altri colleghi (ma va!), se riceverà altre mail a mio nome convocherà una visita ispettiva.
A nulla sono valse le mie giustificazione sulla regolarità del mio servizio in questa come in altre scuole: le assenze sono limitate alla malattia e, peraltro, le valutazione degli alunni sono meno "tragiche" rispetto a quelle di altri colleghi di materia (per la cronaca insegno Matematica e Fisica al Liceo Classico).
A questo punto credo che chiederò il trasferimento da un altra parte con gli inevitabili disguidi del caso: nuova scuola, nuovi libri di testo, programmi, studenti,...stessi problemi.
Viene alla mente l'articolo di Galimberti pubblicato in questi giorni sul sito di OS: me lo sono stampato e lo porterò con me leggendo al preside o magari all'ispettore di turno la parte in cui molti genitori di oggi sono perennemente contro il professore e ne svalutano il lavoro quotidianamente
Grazie per l'attenzione
A
Buonasera,
vorrei portare all'attenzione dei colleghi il mio caso, credo comune ad altri colleghi che lavorano presso un Liceo da non molto tempo.
Ricevo una convocazione dal DS come gli altri colleghi del CDC in seguito all'abbandono di uno studente che ha optato per un'altra scuola. Dopo la consueta (quanto inutile, a mio parere) "ramanzina" circa l'importanza di includere "tutti" gli studenti nel processo di apprendimento, mi viene ricordato dal DS il fatto che vi sono molte mail da lui ricevute da parte dei rappresentanti dei genitori/studenti che lamento una certa "fragilità" della mia azione di insegnamento e un certo disorientamento degli studenti. Quindi mi ricorda che, sebbene i problemi docente-studenti sia diffusi anche per altri colleghi (ma va!), se riceverà altre mail a mio nome convocherà una visita ispettiva.
A nulla sono valse le mie giustificazione sulla regolarità del mio servizio in questa come in altre scuole: le assenze sono limitate alla malattia e, peraltro, le valutazione degli alunni sono meno "tragiche" rispetto a quelle di altri colleghi di materia (per la cronaca insegno Matematica e Fisica al Liceo Classico).
A questo punto credo che chiederò il trasferimento da un altra parte con gli inevitabili disguidi del caso: nuova scuola, nuovi libri di testo, programmi, studenti,...stessi problemi.
Viene alla mente l'articolo di Galimberti pubblicato in questi giorni sul sito di OS: me lo sono stampato e lo porterò con me leggendo al preside o magari all'ispettore di turno la parte in cui molti genitori di oggi sono perennemente contro il professore e ne svalutano il lavoro quotidianamente
Grazie per l'attenzione
A
alessioweb- Messaggi : 506
Data d'iscrizione : 08.08.14
Re: invito ad andarsene
Chiedi al DS cosa c'è che non va nel tuo modo di lavorare.
Solo così potrai migliorare, digli.
Altrimenti, se non vuole "scoprire le carte" convocasse fin da subito questa visita ispettiva così il problema lo affrontiamo e risolviamo e, sopratutto, non può più usare lo spauracchio come minaccia vaga.
Che Kafka ci piace solo come letteratura, nella vita reale c'è una cosa chiamata stato di diritto.
Dopo di che, comunque, fai domanda di trasferimento.
Solo così potrai migliorare, digli.
Altrimenti, se non vuole "scoprire le carte" convocasse fin da subito questa visita ispettiva così il problema lo affrontiamo e risolviamo e, sopratutto, non può più usare lo spauracchio come minaccia vaga.
Che Kafka ci piace solo come letteratura, nella vita reale c'è una cosa chiamata stato di diritto.
Dopo di che, comunque, fai domanda di trasferimento.
Paolo Santaniello- Messaggi : 2520
Data d'iscrizione : 15.09.13
Re: invito ad andarsene
Un altro "anti establishment". Molto attuale d'altro canto.balanzoneXXI ha scritto:herman il lattoniere ha scritto:Esco da un collegio dei docenti nel quale il dirigente, apparecchiando la cosa come la rendicontazione dell'attività della FS valutazione, ha di fatto attaccato il collega coordinatore e la collega di matematica (30 anni di esperienza con risultati sempre ottimi) di una classe nella quale, secondo i risultati tabulati, erano presenti molte insufficienze; lo stesso dirigente, poco dopo, ci informava che noi avremmo dovuto fare didattica per competenze, adottare delle griglie di valutazione per competenze e virare tutta la nostra didattica per usare i cosiddetti "compiti di realtà"; un DS che, da quando si è insediato, ha adottato la mitica modalità di votazione senza alzata di mano, all'insegna del "tutti d'accordo, vero?"
Parafrasando Petrolini ("io non ce l'ho con te, ce l'ho con quello vicino a te che non ti butta di sotto") il problema non sono tanto i DS della risma del mio o di quello di Alessioweb, ma sono i collegi docenti che dormono e i colleghi alla Gugu, che invece di solidarizzare con il collega maltrattato, che anzi viene ulteriormente rampognato, si preoccupano principalmente di sgomitare per far vedere la propria fedeltà e allineamento a chi detiene il potere
. Io ce l'ho con i vicepresidi, le funzioni strumentali, i membri dello staff che collaborano con personaggi del genere alimentando gelosie, invidie, ripicche, esclusioni, colpevolizzando i non allineati fino a renderli dei capri espiatori.
Dopo tre anni di onorato servizio nella mia scuola di titolarità, nella quale ho dato l'anima, sto seriamente meditando di chiedere trasferimento, malgrado i buoni rapporti con alunni, famiglie e colleghi.
E' questo il combinato disposto della buona scuola, della affermazione di un modello di dirigenza autoritario, dell'inadeguatezza culturale della dirigenza, dell'acquiescenza dei colleghi o del loro autoaccreditamento come elite politico-burocratica all'interno delle scuole.
E questo tuo collega come ha reagito? E tu che hai fatto? Qualcuno ha informato l' Altissimo che non può interferire
nella didattica dei docenti?
royalstefano- Messaggi : 6279
Data d'iscrizione : 12.09.11
Re: invito ad andarsene
Scusate se mi ripeto, ma penso che il punto sia importante: 'sta gente è consapevole che se dovessimo veramente valutare le competenze e proporre soltanto "compiti di realtà", dovremmo bocciare quasi tutti?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: invito ad andarsene
Altro problema di competenze, quarta liceo linguistico, studente vent'enne
Sei in autostrada a 120 km/h. Quanta strada percorri in un minuto?
Strumenti compensativi utilizzati: formulario; calcolatrice.
Calcoli svolti: 1 minuto = 60 secondi.
S=Vxt = 120 x 60 = 7200 km.
Questo calcolo me lo ha propinato quattro volte, in quattro verifiche diverse.
A Giugno: tutte le materie sufficienti, 3 e 3 di matematica e fisica.
Alla verifica di recupero debito formativo:
Stesso "problema di competenze", stessa allieva:
... una paginata di conti senza senso...
Risposta: un quarto d'ora.
Voto: 3.
Ammessa all'anno successivo.
Questo non è un episodio isolato. Ce ne sarebbero altri, sebbene meno Kafkiani.
Quindi:
1) I problemi autentici, che valutano le competenze, non li sanno risolvere;
2) All'esame di stato non vengono proposti, perché richiederebbero un tempo non compatibile con le modalità di esame e perché nessuno li sa affrontare;
3) Concausa-conseguenza del punto (2) è che a scuola si dedica poco tempo ad affrontare problemi autentici.
4) Il fatto che li sappiano risolvere o meno è generalmente irrilevante, ai fini della promozione.
Risultato netto: si fanno tante parole al vento su inclusione, competenze, lotta alla dispersione scolastica. In buona parte è tutta triste fuffa.
Sarebbe veramente divertente ammettere gli studenti solo in funzione delle loro competenze.
Bocciarne il 70 - 80%, creare un caso da prima pagina su tutti i giornali e smetterla, una volta per tutte, con tutte le frottole che ci raccontiamo e che ci raccontano i fuffodidatti!!!
Sei in autostrada a 120 km/h. Quanta strada percorri in un minuto?
Strumenti compensativi utilizzati: formulario; calcolatrice.
Calcoli svolti: 1 minuto = 60 secondi.
S=Vxt = 120 x 60 = 7200 km.
Questo calcolo me lo ha propinato quattro volte, in quattro verifiche diverse.
A Giugno: tutte le materie sufficienti, 3 e 3 di matematica e fisica.
Alla verifica di recupero debito formativo:
Stesso "problema di competenze", stessa allieva:
... una paginata di conti senza senso...
Risposta: un quarto d'ora.
Voto: 3.
Ammessa all'anno successivo.
Questo non è un episodio isolato. Ce ne sarebbero altri, sebbene meno Kafkiani.
Quindi:
1) I problemi autentici, che valutano le competenze, non li sanno risolvere;
2) All'esame di stato non vengono proposti, perché richiederebbero un tempo non compatibile con le modalità di esame e perché nessuno li sa affrontare;
3) Concausa-conseguenza del punto (2) è che a scuola si dedica poco tempo ad affrontare problemi autentici.
4) Il fatto che li sappiano risolvere o meno è generalmente irrilevante, ai fini della promozione.
Risultato netto: si fanno tante parole al vento su inclusione, competenze, lotta alla dispersione scolastica. In buona parte è tutta triste fuffa.
Sarebbe veramente divertente ammettere gli studenti solo in funzione delle loro competenze.
Bocciarne il 70 - 80%, creare un caso da prima pagina su tutti i giornali e smetterla, una volta per tutte, con tutte le frottole che ci raccontiamo e che ci raccontano i fuffodidatti!!!
andyGE- Messaggi : 60
Data d'iscrizione : 17.01.18
Re: invito ad andarsene
Io sono ferocemente contrario alla didattica per competenze (termine che non è mai stato davvero chiarito), ai cosiddetti "compiti di realtà" e a tutta l'ideologia pedagogica che c'è dietro. Ciò nonostante propongo costantemente delle attività e delle verifiche dei livelli di apprendimento che possano stimolare la rielaborazione personale, la mobilitazione di risorse di apprendimento complesse oltre a quella meramente mnemonica, la condivisione e l'interscambio all'interno di un gruppo, tanto che qualcuno mi chiede perché sia così contrario ai compiti di realtà se poi faccio qualcosa di simile. In questo genere di attività mi spingo finché vedo che la classe me lo permette; devo osservare che in molti casi, alle medie, il livello di autonomia è molto basso e manca quella serie di prerequisiti complessi e trasversali che non si acquisiscono con la mitica unità di apprendimento, ma con gli undici-dodici anni di vita precedente e con i cinque anni di istruzione primaria.
In questi casi pensare di proporre dei compiti di realtà strutturati nella maniera ortodossa è del tutto folle. Il primo compito di realtà che questi ragazzi dovrebbero imparare a svolgere è lo studio.
In questi casi pensare di proporre dei compiti di realtà strutturati nella maniera ortodossa è del tutto folle. Il primo compito di realtà che questi ragazzi dovrebbero imparare a svolgere è lo studio.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: invito ad andarsene
paniscus_2.1 ha scritto:Scusate se mi ripeto, ma penso che il punto sia importante: 'sta gente è consapevole che se dovessimo veramente valutare le competenze e proporre soltanto "compiti di realtà", dovremmo bocciare quasi tutti?
Su questo non c'è dubbio. Sarebbe una strage. Naturalmente se si proponessero veri compiti di realtà. Ho però notato che alcuni libri di testo propongono esercizi per competenze di livello molto più basso rispetto all'età ed al livello scolastico a cui si rivolgono, oppure banali esercizi di fantasia del tipo "immagina di essere uno schiavo a Roma, come sarebbe la tua giornata?". Questo in manuali di storia per il biennio dei licei. Probabilmente, mantenendo il livello così basso ed assegnando esercizi di immedesimazione, che nulla hanno a che vedere con le competenze reali, almeno nelle materie umanistiche, salvo latino, qualche sufficienza salterebbe fuori.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: invito ad andarsene
Befree2 ha scritto:
Nessun ragionamento, nessuna valutazione, minima,dei risultati che ottengono.
In un minuto percorri la distanza roma-chicago. In auto. In un minuto.in autostrada..
Almeno, nel caso descritto sopra, si allude a una persona che ha 20 anni ed è ancora in quarta e che usufruisce di strumenti compensativi, quindi si presume che qualche problema strutturale di apprendimento ce l'abbia.
Io posso vantare, limitandomi soltanto a quest'anno:
- un atleta umano che corre a piedi che va a 52 m/s (durante la discussione del compito, chiedo allo sciamannato se per caso segue l'atletica leggera, e viene fuori che sapeva che il record di Bolt nei suoi momenti migliori è di circa 10 m/s)
- un pianetino del sistema solare che a fare un giro dell'orbita impiega 10 elevato alla 17 anni terrestri (l'età dell'universo è 10 alla 10)
- una velocità di una sonda spaziale dell'ordine di 10 alla 11 m/s (mille volte di più di quella della luce, che non era nemmeno richiesto di ricordarsi a memoria, ma che era rigorosamente riportata in in chiaro in una tabella di costanti sul testo del compito)
- la massa di una stella che risulta di 10 alla MENO 5 kg
E in nessuno di questi casi si trattava di ragazzi con problemi, che avessero bisogno di sostegno o di strumenti compensativi, e nessuno che fosse mai stato bocciato prima. La calcolatrice era consentita a tutti e la tabella con i valori numerici di costanti fisiche importanti era a disposizione di tutti.
Poi si stupiscono perché il voto si è abbassato così tanto, e ti vengono a dire:
"ma non penso mica che sia un errore grave, dopo tutto il procedimento era giusto, ho solo sbagliato i calcoli!"
oppure:
"ho solo sbagliato a scegliere la formula, credevo che quella giusta da applicare fosse questa, l'ho solo confusa con quell'altra, ma non credevo che fosse tanto grave!"
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: invito ad andarsene
Questa è la conseguenza del successo formativo a tutti i costi. In una scuola dove sono tutti promossi nessuno studia più. Gli alunni non sono diventati più scemi e che non ci sono più stimoli, tanto...chicca70 ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:Scusate se mi ripeto, ma penso che il punto sia importante: 'sta gente è consapevole che se dovessimo veramente valutare le competenze e proporre soltanto "compiti di realtà", dovremmo bocciare quasi tutti?
Su questo non c'è dubbio. Sarebbe una strage. Naturalmente se si proponessero veri compiti di realtà. Ho però notato che alcuni libri di testo propongono esercizi per competenze di livello molto più basso rispetto all'età ed al livello scolastico a cui si rivolgono, oppure banali esercizi di fantasia del tipo "immagina di essere uno schiavo a Roma, come sarebbe la tua giornata?". Questo in manuali di storia per il biennio dei licei. Probabilmente, mantenendo il livello così basso ed assegnando esercizi di immedesimazione, che nulla hanno a che vedere con le competenze reali, almeno nelle materie umanistiche, salvo latino, qualche sufficienza salterebbe fuori.
Ospite- Ospite
Re: invito ad andarsene
Qualcuno ha mai dato una definizione univoca e comprensibile di cosa dovrebbe essere esattamente un "compito autentico"? Altrimenti ci stiamo a raccontare barzellette...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: invito ad andarsene
paniscus_2.1 ha scritto:Scusate se mi ripeto, ma penso che il punto sia importante: 'sta gente è consapevole che se dovessimo veramente valutare le competenze e proporre soltanto "compiti di realtà", dovremmo bocciare quasi tutti?
Esatto!!!!!! Ma vedrai che poi alla fine la colpa sarà comunque dell'insegnante!
DammiUnaManu- Messaggi : 118
Data d'iscrizione : 17.12.15
Re: invito ad andarsene
DammiUnaManu ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:Scusate se mi ripeto, ma penso che il punto sia importante: 'sta gente è consapevole che se dovessimo veramente valutare le competenze e proporre soltanto "compiti di realtà", dovremmo bocciare quasi tutti?
Esatto!!!!!! Ma vedrai che poi alla fine la colpa sarà comunque dell'insegnante!
Dell'insegnante, no, ma della scuola, invece, ...
Anch'io ho visto casi simili a quelli riportati più sopra: ricordo una studentessa, che si dilettava di corsa campestre, convertire 100 metri in 10 km. Eppure sono sicuro che sapeva bene che 100 metri non sono 10 km.
Allora, perché succedono queste cose? Forse perché lo studente "deve studiare, imparare formule, ripetere". Soprattutto nelle discipline scientifiche, imparano tonnellate di regole e formule convinti (anche perché noi docenti quello vogliamo) che quello sia ciò che devono fare.
Ho provato in un compito di prima liceo a chiedere "dai una stima ragonevole di quanto tempo impiega un ragno ad attraversare una stanza", non vi dico la quantità di domande e lo sconcerto degli studenti. Colpa nostra, però; e anche del crescere in appartamenti senza giocare per strada.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: invito ad andarsene
Peggio. Significa che sottovalutava completamente la serietà della studio. Scrivo qualsiasi fregnaccia tanto sono promossa lo stesso.mac67 ha scritto:... ricordo una studentessa, che si dilettava di corsa campestre, convertire 100 metri in 10 km. Eppure sono sicuro che sapeva bene che 100 metri non sono 10 km.
Scusa ma se devono prendere un diploma di perito industriale, geometra, perito agrario, ecc. perché non dovrebbero imparare regole e formule?mac67 ha scritto:Allora, perché succedono queste cose? Forse perché lo studente "deve studiare, imparare formule, ripetere". Soprattutto nelle discipline scientifiche, imparano tonnellate di regole e formule convinti (anche perché noi docenti quello vogliamo) che quello sia ciò che devono fare.
Ospite- Ospite
Re: invito ad andarsene
giobbe ha scritto:Peggio. Significa che sottovalutava completamente la serietà della studio. Scrivo qualsiasi fregnaccia tanto sono promossa lo stesso.mac67 ha scritto:... ricordo una studentessa, che si dilettava di corsa campestre, convertire 100 metri in 10 km. Eppure sono sicuro che sapeva bene che 100 metri non sono 10 km.Scusa ma se devono prendere un diploma di perito industriale, geometra, perito agrario, ecc. perché non dovrebbero imparare regole e formule?mac67 ha scritto:Allora, perché succedono queste cose? Forse perché lo studente "deve studiare, imparare formule, ripetere". Soprattutto nelle discipline scientifiche, imparano tonnellate di regole e formule convinti (anche perché noi docenti quello vogliamo) che quello sia ciò che devono fare.
Che te ne fai di regole e formule se non hai capito un tubo di quel che significano? Per imparare regole e formule (che poi al lavoro potranno consultare ogni volta che ne avranno bisogno) non è che ci vogliano 8 mesi di scuola.
Ogni volta che uno studente viene a chiedermi "quale formula devo usare?" (compiti di fisica) la mia risposta è "quella adatta al fenomeno che ti viene presentato".
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: invito ad andarsene
mac67 ha scritto:Ogni volta che uno studente viene a chiedermi "quale formula devo usare?" (compiti di fisica) la mia risposta è "quella adatta al fenomeno che ti viene presentato".
Ma allora non stracciamoci le vesti dal senso di colpa sostenendo che "siamo noi" a presentare la materia come un deposito di formule, e a pretendere che gli alunni la imparino così... perché io proprio non mi identifico in quell'atteggiamento.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: invito ad andarsene
paniscus_2.1 ha scritto:mac67 ha scritto:Ogni volta che uno studente viene a chiedermi "quale formula devo usare?" (compiti di fisica) la mia risposta è "quella adatta al fenomeno che ti viene presentato".
Ma allora non stracciamoci le vesti dal senso di colpa sostenendo che "siamo noi" a presentare la materia come un deposito di formule, e a pretendere che gli alunni la imparino così... perché io proprio non mi identifico in quell'atteggiamento.
Tu no, io nemmeno. Che mi dici dei tuoi colleghi? Degli insegnanti dei tuoi figli? E nonostante i tuoi sforzi, riesci a farti spiegare decentemente perché le disequazioni si risolvono in un certo modo da tutti i tuoi studenti?
Giusto ora sto iniziando la parabola in seconda. Ho insegnato come trovare le coordinate del vertice con il completamento del quadrato invece dell'uso delle formule. Figurati se alla lezione successiva, dopo avere visto che esistono le formule, non mi hanno chiesto se potevano usarle. Piano inclinato, stessa cosa: accelerazione uguale a g * sin alfa, mandata a memoria, se gli chiedo di ricavarla, mi guardano stupiti "ah, la devo ricavare?". Sono stati abituati così e una rondine non fa primavera.
Ma poi, non ho parlato di sensi di colpa. E' la scuola italiana che è fatta così.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
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