Info Urgente stesura PEI!

...la funzione strumentale della mia scuola pretende che quest'anno noi insegnanti di sostegno elaboriamo entro fine Giugno il PEI per il prossimo a.s., mi chiedevo se tale pratica è corretta, se è stata varata qualche nuova normativa in merito che preveda la stesura del Pei del prossimo anno 2018/2019 a partire già da adesso.
Grazie

Ma no!!!

A dire la verità mi sembra proprio che dovrebbe essere così. Appena ho un po' di tempo vedo se trovo la norma. La puoi cercare anche tu gioia gioia, prova a digitare "tempi stesura pei" e vedi che ne esce

gioia-gioia ha scritto:...la funzione strumentale della mia scuola pretende che quest'anno noi insegnanti di sostegno elaboriamo entro fine Giugno il PEI per il prossimo a.s., mi chiedevo se tale pratica è corretta, se è stata varata qualche nuova normativa in merito che preveda la stesura del Pei del prossimo anno 2018/2019 a partire già da adesso.
Grazie

Nella mia scuola si stende una previsione di massima in base alle esigenze emerse ed alle indicazioni che anno in corso ha fornito che viene inserita alla fine del PEI di quest'anno e consegnata durante scrutini.

questa è del 2014, non direi ci siano stati cambiamenti in quanto a scaletta dei tempi
https://dida.orizzontescuola.it/news/il-dossier-dellalunno-con-disabilit%C3%A0-i-documenti-che-ne-fanno-parte

Grazie mille per le info!

Lo so che non è indicativo, ma nella mia esperienza mai visto o sentito di Pei fatti/impostati a fine anno per l'anno successivo.

Forse, però, potrebbe essere utile una revisione a fine anno del PEI con indicazioni per chi accoglierà lo studente nell'anno successivo.

In genere le scrivo nella relazione personale.

mi sono un po' documentata perchè la cosa mi sembrava equivoca visti i tanti riscontri, anche di usr, che indicano la scadenza del pei al 30 novembre e le mie reminescenze di giugno (insieme ad altri, meno numerosi, riscontri)

Da quanto ho capito, entro novembre si predispone il documento in modalità "bozza operativa" e a giugno si deve chiudere l'anno con una revisione definitiva che contenga indicazioni sulle quali basarsi per il pei dell'anno successivo.

probabilmente, visto che le criticità incontrate e le conseguenti nuove proposte operative vengono già esposte dal docente nella relazione finale, e visto che anche nel PEI si usa apporre la dicitura che eventuali cambiamenti sono possibili nel corso dell'anno, senza ,riferimenti a date specifiche, è in uso lasciare che la chiusura la imposti, di fatto, la relazione stessa...dipenderà anche da scuola a scuola, suppongo.

Sempre per parlare delle esperienze personali, mai fatta una revisione del pei a fine anno.

A fine anno io ho sempre e solo fatto la verifica del PEI con l'équipe e i genitori, i suggerimenti e le indicazioni per l'anno successivo li ho sempre messi e visti nelle relazioni finali.

Io non l'ho mai visto, alla secondaria.

Cioè non hai mai visto la verifica del PEI, intendi? Credo che la cosa sia più regionale/locale che di grado scolastico. In Piemonte effettivamente non c'era nemmeno l'incontro per la stesura iniziale del PEI con l'équipe e i genitori, quindi non abbiamo fatto ovviamente la verifica a fine anno.
Qua è proprio il centro riabilitativo/Asl che richiede ufficialmente questi incontri alla scuola, non credo facciano differenze se il ragazzo fa la primaria o la secondaria.

Sì sì possibile.
Io, ad esempio, non ho mai fatto l'incontro con l'equipe, solo coi genitori.

Infatti. Concordo con arrubiu, e confermo: molte volte capita che non si faccia. Non crediate che le asl siano sempre così solerti o che i genitori, a fine anno, chiedano una procedura così precisa. Se qualche problema devono porlo o è durante l'anno, oppure in vista dell'esame...mai visti così preoccupati alla soglia delle vacanze.

Non vedo cosa c'entri con gli adempimenti normativi.

Non sono i genitori a dover chiedere che si ottemperi ad una procedura indicata dalla legge e non è nemmeno l'asl che attende la convocazione.

Se la scuola non organizza...................

Io mi riferivo a queste parole di kuru nee, dove si dice che la scuola organizza, veramente.....

(...)Qua è proprio il centro riabilitativo/Asl che richiede ufficialmente questi incontri alla scuola,(...)

comunque, ho visto anche scuole che invitano i referenti asl e questi non si presentano.
L'italia è lunga, se ne vedono tante.

Ti dirò..... ho visto più situazioni in cui l'asl se ne fugge che quelle in quali l'asl è presente.

L'importante è segnalarlo nel pei e l'importante è che ci sia la famiglia.

Ire ha scritto:Ti dirò.....   ho visto più situazioni in cui l'asl se ne fugge che quelle in quali l'asl è presente.

L'importante è segnalarlo nel pei e l'importante è che ci sia la famiglia.

Non so, qua è proprio prassi in diversi comuni della provincia che attendiamo la convocazione da parte del centro riabilitativo, magari in ritardo se l'alunno non è stato preso in carico fin dall'inizio dell'anno, ma parte sempre tutto da loro. Il PEI non viene proprio compilato fino all'incontro. Cioè, gli insegnanti compilano la parte didattica anche prima, ma non viene firmato da nessuno fino all'incontro.

Mi sembra che non abbia particolarmente senso. Parliamo comunque sempre di un progetto didattico (educativo) per un alunno in età scolare e iscritto a scuola. Un alunno di cui la scuola si deve curare proponendo le attività per raggiungere il successo formativo anche per lui, come per tutti gli altri alunni.

Le attività che la scuola deve/può proporre tengono conto di tutta una serie di fattori medici e sanitari che l'asl ha il dovere di mettere a disposizione inviando agli incontri il proprio personale che ha in carico il paziente, alunno della scuola.

La mancanza di definizione del progetto in assenza degli specialisti configura per la scuola una omissione di atti di ufficio. Spetta al dirigente scolastico o a chi per lui convocare gli incontri e occuparsi dei rapporti con le altre realtà territoriali.

http://www.istruzione.it/urp/alunni_disabili.shtml

Il fatto è che nella nostra zona i centri riabilitativi sono SEMPRE presenti, anzi, sono i primi a muoversi, se l'alunno è stato preso in carico durante l'anno, allora significa che anche la diagnosi e la certificazione arrivano in corso d'anno, per questo il PEI si fa in ritardo.
Una volta presi in carico per la certificazione (senza la quale non potremmo fare un PEI) subito si fanno gli incontri. Non mi è mai capitato di non avere il PEI pronto per Natale, tranne in un caso di una bambina straniera molto grave, arrivata ad ottobre in Italia, per cui l'usp aveva dato delle ore (pochissime) in deroga all'istituto dopo poche settimane anche se in assenza di certificazione. L'iter per la certificazione è finito a marzo/aprile, e i primi di maggio infatti c'è stata la convocazione per il PEI.

Forse è per questo che da noi si aspetta la convocazione da parte dei centri/asl, di fatto parte sempre tutto da loro.

Nelle scuole di mio figlio la richiesta di incontro con asl e genitori è sempre partita dalla scuola: il docente di sostegno manda una mail al neuropsichiatra, si stabilisce una data e ci si incontra (nella mia esperienza due volte all'anno). Il PEI viene presentato al primo incontro, verificato dal neuropsichiatra e firmato da docenti, specialista e genitori (non ricordo se lo firmi anche l'educatore, sempre presente ai gruppi operativi).
Ogni realtà territoriale avrà la sua prassi, ma mi chiedo come un PEI possa essere redatto in maniera effettivamente adeguata ai bisogni del ragazzo se i docenti non dialogano con gli operatori sanitari che lo hanno in carico.

È verissimo Stefania. C è da dire che comunque i sanitari redigono diagnosi e relazioni dai quali si deduce molto. La domanda che fai tu è perfetta se riferita alla famiglia. (imho)