Verifiche per BES

Ciao a tutti, per gli alunni BES con PDP do delle verifiche con un numero di esercizi minore rispetto a quella redatta per gli altri. Secondo voi é opportuno specificarlo sulla verifica o magari indicare qualche dicitura del tipo "verifica redatta in accordo col PDP..."?

Una volta che il pdp è firmato diventa implicito che le verifiche siano proposte in accordo alle previsioni del programma personalizzato, non c'è bisogno di scrivere nulla.

Il sottolineare la diversità della verifica può essere deleterio per l'alunno che può sentie la cose come un !si, hai fatto bene, ma solo perchè c'erano differenze. Non sei tu ad avercela fatta, tu non vali nulla"

Visto che non è necessario non vale la pena di correre quel rischio,.

in realtà non e' poi così vero, visto che la mancata concessione di misure dispensative e compensative previste nel pdp, è solitamente motivo di ricorso al tar. per quanto riguarda le prove ridotte, non vi sono problemi: basta confrontare gli elaborati. per quanto riguarda la concessione di mapp, schemi e formule, noi in genere le alleghiamo dietro al compito, o con foglio separato. se i ragazzi rifiutano di usarli si parla con la famiglia ed eventualmente si aggiorna il PDP. per la calcolatrice, ho visto che alcuni colleghi scrivono che ne è consentito l'uso, oppure menzionano che il ragazzo non ne era fornito o ne ha rifiutato l'uso, soprattutto a seguito di un brutto voto.

Ovviamente, intendevo indicare il tipo di misura applicata solo dopo averlo fatto vedere all' alunno, prima di consegnare l'elaborato in segreteria, in modo da mettersi al riparo da ricorsi. La domanda nasce dal fatto che il coordinatore mi ha detto che l'anno scorso è dovuto tornare scuola, facendo 2000 km, perché c'erano stati ricorsi, perché un docente non si era attenuto alle misure presenti nel PDP. Dunque mi ha consigliato di scrivere nella verifica il tipo di misura applicata, specie se all'alunno è stato concesso più tempo, registrando l'orario di consegna. Ma nel mio caso, dato che ho solo un'ora in quella classe e non posso dare più tempo, mi limito a lasciare qualche esercizio in meno. In questo caso, penso che sarebbe sufficiente un confronto con le altre verifiche per vedere la differenza

Danilo83 ha scritto:Ovviamente, intendevo indicare il tipo di misura applicata  solo dopo averlo fatto vedere all' alunno, prima di consegnare l'elaborato in segreteria, in modo da mettersi al riparo da ricorsi. La domanda nasce dal fatto che il coordinatore mi ha detto che l'anno scorso è dovuto tornare scuola, facendo 2000 km, perché c'erano stati ricorsi, perché un docente non si era attenuto alle misure presenti nel PDP. Dunque mi ha consigliato di scrivere nella verifica il tipo di misura applicata, specie se all'alunno  è stato concesso più tempo, registrando l'orario di consegna. Ma nel mio caso, dato che ho solo un'ora in quella classe e non posso dare più tempo, mi limito a lasciare qualche esercizio in meno. In questo caso,  penso che sarebbe sufficiente un confronto con le altre verifiche per vedere la differenza

secondo me anche. del resto è lampante. il problema infatti nasce non tanto dalla reale applicazione delle misure dispensative e compensative, ma nella dimostrabilità della loro applicazione.

carla75 ha scritto:

Danilo83 ha scritto:Ovviamente, intendevo indicare il tipo di misura applicata  solo dopo averlo fatto vedere all' alunno, prima di consegnare l'elaborato in segreteria, in modo da mettersi al riparo da ricorsi. La domanda nasce dal fatto che il coordinatore mi ha detto che l'anno scorso è dovuto tornare scuola, facendo 2000 km, perché c'erano stati ricorsi, perché un docente non si era attenuto alle misure presenti nel PDP. Dunque mi ha consigliato di scrivere nella verifica il tipo di misura applicata, specie se all'alunno  è stato concesso più tempo, registrando l'orario di consegna. Ma nel mio caso, dato che ho solo un'ora in quella classe e non posso dare più tempo, mi limito a lasciare qualche esercizio in meno. In questo caso,  penso che sarebbe sufficiente un confronto con le altre verifiche per vedere la differenza

secondo me anche. del resto è lampante. il problema infatti nasce non tanto dalla reale applicazione delle misure dispensative e compensative, ma nella dimostrabilità della loro applicazione.

Sappiamo bene che in sede di giudizio per dimostrare l'inosservanza è necessario che risultino agli atti della scuola comunicazioni ufficiali da parte della famiglia che lamentino con dovizia di particolari l'occasione in cui l'inosservanza si è verificata. Altrimenti è dato per scontato che, avendo firmato un pdp impegnativo, la scuola le rispetti.

Danilo ti invito a documentarti sulle buone pratiche suggerite dagli specialisti in merito alla inutilità o addirittura danno causato dalla menzione sulla verifica

Ire ha scritto:
Danilo ti invito a documentarti sulle buone pratiche suggerite dagli specialisti in merito alla inutilità o addirittura danno causato dalla menzione sulla verifica

Scusami, non mi è chiaro il tuo intervento: ho già detto che la precisazione apposta sulla verifica avverrebbe solo dopo aver fatto visionare la stessa all'alunno, prima di consegnarle in segreteria.

non direi che vada bene.

Tu potresti scrivere quello che vuoi DOPO che l'alunno l'ha vista . Oppure, perdonami, non tu, ma un docente che non volesse concedere gli strumenti e non volesse però avere noie con i genitori nè ricorsi al TAR......

Dopo non si aggiunge nulla. IMHO

Ire ha scritto:non direi che vada bene.

Tu potresti scrivere quello che vuoi  DOPO che l'alunno l'ha vista .   Oppure, perdonami, non tu, ma un docente che non volesse concedere gli strumenti e non volesse però avere noie con i genitori nè ricorsi al TAR......

Dopo non si aggiunge nulla. IMHO

se un docente dà meno esercizi ad alunno bes, cosa ovviamente verificabile dal confronto con le altre prove, non vedo per quale motivo non possa scriverlo sulla prova stessa dopo che l'allievo l'ha visionata a rinforzo delle misure adottate, ma soprattutto che fastidio da a te.

Ire scrive:Sappiamo bene che in sede di giudizio per dimostrare l'inosservanza è necessario che risultino agli atti della scuola comunicazioni ufficiali da parte della famiglia che lamentino con dovizia di particolari l'occasione in cui l'inosservanza si è verificata.
a me questo non risulta. infatti nelle varie sentenze consultate non mi pare che ci siano richiami a mancanze specifiche debitamente documentate dalle famiglie ricorrenti.
una cosa è incontrovertibile. i docenti si devono tutelare. nel rispetto della privacy occorre mettere tutto nero su bianco.

Nel caso delle prove ridotte non credo ci siano problemi, dato che, come è stato detto, basterebbe un confronto. Ma come si fa a dimostrare che si é concesso l'uso della calcolatrice o di mappe o schemi? Infine, queste ultime devono essere fornite dal docente?

Nel caso di mappe e schemi noi di solito li alleghiamo al compito così rimane agli atti. Al fine del compito li forniamo noi. Dico noi perché come docente di sostegno collaboro con le colleghe, visto che in genere i BES senza sostegno fanno lo stesso compito dei ragazzi con la 104 che seguono un programma per obiettivi minimi. Per quanto riguarda la calcolatrice alcune colleghe scrivono che ne è consentito l'uso punto in alcuni casi non si scrive nulla ma se il ragazzo non la porta allora lo si scrive a margine del compito , anche soprattutto per giustificare il brutto voto che ne consegue. Queste sono alcuni metodi che ho osservato negli anni . Ci sono ovviamente anche colleghi che non seguono queste formalità.

PS alcuni colleghi utilizzano il registro elettronico nella parte in cui si può comunicare direttamente le singole famiglie per comunicare il fatto che i ragazzi non portino calcolatrici e altri materiali. Oppure per comunicare le verifiche programmate punto ci rendiamo tutti conto ovviamente che è un lavoro burocratico immane ma sappiamo che la colpa dell' insuccesso formativo secondo i genitori è sempre dell'insegnante.

Danilo83 ha scritto:Ovviamente, intendevo indicare il tipo di misura applicata  solo dopo averlo fatto vedere all' alunno, prima di consegnare l'elaborato in segreteria, in modo da mettersi al riparo da ricorsi. La domanda nasce dal fatto che il coordinatore mi ha detto che l'anno scorso è dovuto tornare scuola, facendo 2000 km, perché c'erano stati ricorsi, perché un docente non si era attenuto alle misure presenti nel PDP. Dunque mi ha consigliato di scrivere nella verifica il tipo di misura applicata, specie se all'alunno  è stato concesso più tempo, registrando l'orario di consegna. Ma nel mio caso, dato che ho solo un'ora in quella classe e non posso dare più tempo, mi limito a lasciare qualche esercizio in meno. In questo caso,  penso che sarebbe sufficiente un confronto con le altre verifiche per vedere la differenza

Danilo, per esperienza diretta mi permetto di segnalarti che la concessione di più tempo non sempre equivale al togliere qualche esercizio. Dipende da caso a caso, ma non è cosa da sottovalutare.

Danilo83 ha scritto:Nel caso delle prove ridotte non credo ci siano problemi, dato che, come è stato detto, basterebbe un confronto. Ma come si fa a dimostrare che si é concesso l'uso della calcolatrice o di mappe o schemi? Infine, queste ultime devono essere fornite dal docente?

L'uso della calcolatrice è dimostrato, in un rapporto equilibrato e non conflittuale  (come devono essere i rapporti scuola famiglia  -  alunno docente)  dal fatto che non ci siano contestazioni di sorta.

Schemi e mappe sono metodi di studio e sono talmente personali che non ha alcun senso che li fornisca il docente

Il docente deve invece fornire appunti, riassunti e schemi quando la sua lezione si discosti dal tracciato del libro  (questo per i bes che sono esentanti dal prendere appunti per la difficoltà di decodifica fonema grafema, o visuospaziale o........)