Abilitati all'estero in GaE

Che il concorso riservato ai docenti abilitati non avesse alcun senso è stata da subito opinione di molti.

Ora è una certezza.

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cioè chi si è abilitato fuori dall'italia non deve fare neanche il concorso docenti? com'è possibile?

Non riguarda solo gli abilitati all'estero, come è evidente nell'articolo. Sono sentenze dei giudici del lavoro contro cui il miur non ha presentato appello e che quindi sono diventate esecutive. L'ennesimo caso di disparità riguardo ai ricorsi, ma pensare che ora tutti gli abilitati entreranno nelle Gae è una semplice illusione.

I giudici del lavoro sono generalmente sommersi di ricorsi e non sempre sono bene a conoscenza delle particolarità del diritto scolastico, quindi non sono infrequenti sentenze estemporanee sia a favore ma anche contro i docenti. Poi il muir, nella marea di ricorsi che ha in ballo, non infrequentemente "si perde" una sentenza e non appella. Da questo deriva che diversi "fortunati" si trovano sentenza inappellabili ed esecutive, ma questo non vuol dire che si è formato un orientamento. Le sentenze riguardano solo le parti in causa nel giudizio e non hanno alcun effetto sugli altri.

l'n-esima ingiustizia all'italiana.....

Dec ha scritto: pensare che ora tutti gli abilitati entreranno nelle Gae è una semplice illusione.

Pure sostenere un sistema nel quale si fanno differenze di trattamento tra docenti con identici titoli professionali mi pare difficile. O comunque grottesco.

frankenstin ha scritto:

Dec ha scritto: pensare che ora tutti gli abilitati entreranno nelle Gae è una semplice illusione.

Pure sostenere un sistema nel quale si fanno differenze di trattamento tra docenti con identici titoli professionali mi pare difficile. O comunque grottesco.

In non capisco dove vedi una differenza di trattamento. Il MUIR sostiene una posizione, giusta o sbagliata, poi in alcuni casi è costretto ad inserire in graduatoria persone in possesso di una sentenza, giusta o sbagliata che sia. Poi si può discutere dei mezzi o dei tempi della giustizia, oppure della competenza o meno dei giudici, oppure dei mezzi sufficienti o meno dell'ufficio legale del Muir. Ma non vedo nulla di grottesco, è semplice applicazione di una sentenza.

Veronica.P ha scritto:non capisco dove vedi una differenza di trattamento.

Titoli identici = reclutamento identico . E' forse un'eresia?

Sarebbe così se non venissero presentati tutti i giorni dei ricorsi infondati e se non ci fossero delle sentenze diverse su ricorsi simili. Se si vuole un trattamento uguale per tutti, bisogna capire che la via dei ricorsi è la più sbagliata; se invece ognuno spera di ottenere una sentenza favorevole per sé e gli altri si arrangino, poi non ci si lamenti della differenza di trattamento.

frankenstin ha scritto:

Veronica.P ha scritto:non capisco dove vedi una differenza di trattamento.

Titoli identici = reclutamento identico . E' forse un'eresia?

"Tout est au mieux dans le meilleur des mondes possibles"

Dec ha scritto:Sarebbe così se non venissero presentati tutti i giorni dei ricorsi infondati e se non ci fossero delle sentenze diverse su ricorsi simili. Se si vuole un trattamento uguale per tutti, bisogna capire che la via dei ricorsi è la più sbagliata; se invece ognuno spera di ottenere una sentenza favorevole per sé e gli altri si arrangino, poi non ci si lamenti della differenza di trattamento.

Hai proprio ragione Dec. Sono dei ricorsi infondati. Ma finché verranno considerati, i ricorsi continueranno ad esistere e la gente continuerà a servirsene..

Sono d'acccordo con te. Evidentemente c'è qualcosa che non funziona nel settore della giustizia amministrativa oltre che in quello della scuola.

OK Dec, ma quello che non si capisce è come facciano i giudici ad esprimersi in modo opposto tra loro sullo stesso argomento. I ricorsi presentati si differenziano davvero in maniera così sostanziale da poter essere considerati delle eccezioni rispetto alla situazione generale?

Non lo so, non ho mai approfondito la questione e probabilmente non avrei nemmeno la competenza per farlo. Osservo anch'io queste disparità e me ne rammarico. Quello che volevo dire nei post precedenti è semplicemente che il ragionamento che faceva il giornalista - queste sentenze potranno diventare il grimaldello per estendere a tutti l'ingresso nelle Gae per evitare disparità di trattamento - è un discorso vecchio e che non funziona: il miur ha dimostrato più volte di non essere interessato ai piccoli numeri, tanto è vero che in certi casi non si preoccupa nemmeno di fare ricorso; naturalmente questo non è giusto perché dietro questi numeri ci sono delle persone con le loro vite (sia i ricorrenti sia i controinteressati sia coloro che avrebbero potuto presentare ricorso ma non l'hanno fatto), ma purtroppo è così.