Congedo e lavoro un giorno alla settimana

Buongiorno mi è stato detto che è possibile usufruire del congedo lavorando un unico giorno alla settimana ed arrivando in questo modo a giugno, partendo da gennaio. Non mi è chiaro come si debba però presentare domanda (per singoli giorni?) e se ciò vada concordato con la ds o se sia un mio diritto. Grazie a chi mi darà delucidazioni

Dovrebbe esserebjn tuo diritto (congedo a giorni) ma devi concordare con il ds.
Alla prima gravidanza chiesi di poter lavorare 3 giorni alla settimana e di usufruire del congedo per 2 giorni, sempre gli stessi. Mi venne risposto che avrei creato una grandissima confusione perché la segreteria sarebbe stata costretta a nominare ogni settimana.
Rinunciai...
Ad una mia amica alla primaria lo concessero perché i giorni di congedo erano coperti dal potenziamento.

Infatti anche io pensavo al caos per la segreteria... Trovo anche triste rinunciarci per questo però. Da me non c'è il potenziamento nella scuola dove ho le discipline mentre in quella dove faccio potenziamento potrei riuscire ad ottenerlo. Non so come reagirà la ds, dovrei inviare la richiesta per ogni singolo giorno di assenza calcolando i giorni festivi e di interruzione delle attività?

Io volevo preparare un calendario dove chiedevo lunedì e martedì di congedo (Al di là delle festività) ma mi bocciarono l'idea quindi non saprei che consigli darti. Comunque anche secondo me è sbagliato rinunciare a priori.. parlane con il Ds, è la prima cosa (saggia) da fare!
In bocca al lupo.

Grazie 79Dona

Al di là di quello che chiami "caos della segreteria" (circa una cinquantina di variazioni stato giuridico e altrettati contratti spezzettati per l'eventuale supplente- ammesso che se ne trovi uno disposto a lavorare in questo modo - a Milano sicuramente nessuno in GI accetterebbe contratti frazionati in questa modalità) il problema è di natura didattico.
Come fai ad avere in classe un docente una volta a settimana (sostanzialmente inutile perchè è complicato trovare l'utilità di un docente che lavora 4 ore a settimana) e un altro nominato (ammesso e non concesso di trovarlo) gli altri giorni della settimana?
Forse solo sul potenziamento MA in molti casi il potenzialmento è solo sulla carta visto che spesso sono utilizzati nelle classi per via dei tagli con sezioni date a tempo normale e non pieno (negli anni precedenti  hanno tagliato compresenze e tempo pieno per ovviamente risparmiare).
Quello che il legislatore fatica a capire è che la scuola è un comparto "particolare" e come tale il frazionamento è particolarmente nocivo per l'attività didattica (non trattandosi di un ufficio in cui magari puoi gestire diversamente un assenza se necessario tenendo le pratiche in arretrato senza neanche sostituire la persona assente, cosa che è la norma negli altri settori della pubblica amministrazione).

Sono alla primaria, in due plessi. In uno sono su potenziamento e nell'altro ho le discipline. Vorrei lavorare solo in un plesso chiedendo congedo in modo da fare o solo discipline o solo potenziamento, in questo modo sarebbe forse più semplice ottenerlo.

Forse chiedendo il congedo solo sul potenziamento (in quel caso la scuola non dovrebbe neanche trovare il supplente non avendo la classe) e lavorando solo in classe ti potrebbero anche venire incontro.
In caso contrario credo che richieste analoghe non sarebbero francamente gestibili.

Grazie Mordekayn. Ho letto che sono state approvate delle novità sul congedo parentale e c'è la possibilità di richiederlo a ore. Potrei sfruttare questo ma devo capire bene come.

Sono stata al sindacato e mi è stato detto che non devo preoccuparmi io della nomina della supplente, della didattica ecc ma devo pensare alla mia famiglia. La ds è obbligata a concedere il congedo anche se richiesto in modo frazionato altrimenti rischia pure una sanzione pecuniaria. Immagino sia comunque una situazione difficile da gestire la nomina di una supplente per 2 o 3 giorni a settimana, esclusi i giorni di festa.

Buongiorno, riprendo questo argomento perché mi interessa.
La mia bambina dovrebbe nascere ad aprile e io a settembre sicuramente non rientrerò con una bimba così piccola. La mia classe (sono in quarta primaria, li ho dalla seconda) ha fatto praticamente tutto l'anno, dal 21 di ottobre, con una supplente. L'anno prossimo saranno in quinta e a me sembra totalmente folle riprenderli a marzo circa. Ma prendendo tutto il congedo parentale e spezzando solo le vacanze di Natale (per necessità, altrimenti devo rientrare ancora prima), rientro a marzo.
Vorrei proporre alla ds un modo per non rientrare in classe, non tanto per me, io la classe la riprendo pure, ma mi pare assurdo...non ho intenzione di rientrare prima (es: a gennaio) per favorire la scuola, perché voglio dedicare tempo a mia figlia, com'è mio diritto e come dovrebbe essere garantito al 100% dallo Stato; è il sistema che è sbagliato, è necessario tutelare maggiormente la genitorialità.
Avrei quindi pensato a 2 soluzioni:
- proporre alla ds di mettermi per un anno sul potenziamento (anche solo internamente) e lasciare il supplente tutto l'anno sulla classe;
- ho sentito della possibilità di lavorare un giorno alla settimana, ma non è chiaro se in questo modo si interrompa per forza il contratto del docente o, se io faccio un piano annuale, il supplente viene chiamato direttamente per, che ne so, 20 ore la settimana. Chiaramente usufruirei della possibilità solo se si verificasse questa seconda opzione, cioè il supplente ha un contratto un po' più ridotto, ma continuativo.
Pongo la questione perché me ne ha parlato anche una collega molto attenta all'aspetto sindacale, quindi può essere che presentando il piano annuale il contratto del supplente non venga spezzato. MA sono tutte ipotesi e magari sto dicendo una sciocchezza...

Che poi, aggiungo anche il fatto che, rientrando a marzo, fino a metà aprile sarei in allattamento e quindi ci sarebbero comunque 5 ore da assegnare ad un altro supplente. Mi sembra che il caos ci sia comunque...

Io chiederei di essere messa su potenziamento

Scusate se torno sull'argomento ma manca un mese alla mia richiesta di congedo e vorrei sapere se la supplente può essere confermata, copre attualmente le mie ore di allattamento, aggiungendo nel suo contratto i giorni di congedo che chiedo. Vorrei creare meno problemi possibile alla scuola e alla collega. Grazie

Per far rimanere la supplente devi rientrare dopo il 30 aprile. Devi trovare il modo di risparmiare il più possibile i giorni di congedo interrompendolo nelle festività e ogni qualvolta si ammala la tua bambina o tu

Il congedo parentale può essere fruito anche su base oraria fino al 50% dell’orario settimanale anche se non definito nel CCNL con preavviso di almeno due giorni

Io sono in servizio da settembre e voglio arrivare a giugno ma usufruendo da marzo del congedo. Su base oraria fino al 50% come sarebbe in pratica? Lavorerei 12 ore suddividendole in che modo? Grazie Donadoni

lola2011 ha scritto:Sono stata al sindacato e mi è stato detto che non devo preoccuparmi io della nomina della supplente, della didattica ecc ma devo pensare alla mia famiglia. La ds è obbligata a concedere il congedo anche se richiesto in modo frazionato altrimenti rischia pure una sanzione pecuniaria. Immagino sia comunque una situazione difficile da gestire la nomina di una supplente per 2 o 3 giorni a settimana, esclusi i giorni di festa.

Ai i sindacati ^_^

Poi però non ci lamentiamo se a breve la politica a furor di popolo  approverà in pompa magna il blocco quinquennale su tutti i neoassunti visto che in questi anni la continuità didattica è andata a farsi friggere (1/3 del personale docente ha cambiato cattedra). Bisogna anche valutare questo, per chi lo vuole valutare ovviamente.
Lavoriamo in un settore delicatissimo, fatto salvo i diritti cerchiamo anche di non restituire all'utenza un servizio (scolastico) pessimo.
Preoccuparsi anche dei disagi che si arrecano alla scuola anche se non obbligatorio a me sembra una cosa da tenere in considerazione.

Infatti io mi preoccupo ma ho un figlio piccolo e devo pur pensare a lui. O no?

mordekayn ha scritto:

lola2011 ha scritto:Sono stata al sindacato e mi è stato detto che non devo preoccuparmi io della nomina della supplente, della didattica ecc ma devo pensare alla mia famiglia. La ds è obbligata a concedere il congedo anche se richiesto in modo frazionato altrimenti rischia pure una sanzione pecuniaria. Immagino sia comunque una situazione difficile da gestire la nomina di una supplente per 2 o 3 giorni a settimana, esclusi i giorni di festa.

Ai i sindacati ^_^

Poi però non ci lamentiamo se a breve la politica a furor di popolo  approverà in pompa magna il blocco quinquennale su tutti i neoassunti visto che in questi anni la continuità didattica è andata a farsi friggere (1/3 del personale docente ha cambiato cattedra). Bisogna anche valutare questo, per chi lo vuole valutare ovviamente.
Lavoriamo in un settore delicatissimo, fatto salvo i diritti cerchiamo anche di non restituire all'utenza un servizio (scolastico) pessimo.
Preoccuparsi anche dei disagi che si arrecano alla scuola anche se non obbligatorio a me sembra una cosa da tenere in considerazione.

Vero, ma tornare al lavoro con un bambino in teoria di 3 mesi circa e comunque di meno di un anno, ti sembra umano? Ti sembra una cosa che può passare in secondo piano rispetto alla continuità didattica? Dovremo pure tutelare i nostri bambini! Se fossimo in un Paese civile, non ci sarebbero di questi problemi, le donne non sarebbero costrette a tirarsi il latte e lasciarlo in frigo per andare al lavoro lasciando a casa bambini che avrebbero solo bisogno di loro. Tutti gli studi medici concordano sulla necessità che i bambini inferiori ad un anno siano accuditi dai genitori ed in particolare dalla madre, che l'allattamento sia esclusivo fino ai sei mesi e comunque continuato almeno fino all'anno e anzi, di più. Mi pare che qui siamo un po' schizofrenici...In fin dei conti sono le regole sulla maternità ad essere totalmente sbagliate.
Credo che questa discussione nasca proprio dalla volontà di dare al proprio figlio i suoi diritti, senza essere di peso alla scuola (proprio perché siamo consapevoli di lavorare in un settore delicato). Sinceramente mi sembra una cosa peggiore tornare in classe a marzo e fare orario ridotto per l'allattamento fino all'anno...vuol dire un supplente fino a marzo, poi uno diverso per 5-6 ore un altro mese...che bel sistema, questo...

Io infatti vorrei stare con il bimbo piccolo, ho ricominciato a lavorare quando aveva proprio tre mesi facendo salti mortali e notti in bianco a non finire. Adesso non ce la faccio più e, creando meno disagio possibile, vorrei continuare a lavorare ma stare anche con il piccolo. Il grande problema è trovare una supplente. Vorrei capire come funziona il congedo al 50%

elena88 ha scritto:Sinceramente mi sembra una cosa peggiore tornare in classe a marzo e fare orario ridotto per l'allattamento fino all'anno...vuol dire un supplente fino a marzo, poi uno diverso per 5-6 ore un altro mese...che bel sistema, questo...

Il supplente ha diritto alla conferma. Certo potrebbe essere lui a non accettare visto che con 5 o 6 ore lo stipendio è ben diverso e potrebbe quindi preferire l'orario pieno in un'altra scuola. Ma nessun obbligo di riconvocare quando si passa dalla maternità alla riduzione per allattamento, se la titolare non rientra anche nelle classi che poi lascerà.

Sì Dec, verissimo, ma qui in provincia di Venezia è dura trovare un supplente che rimanga per 5-6 ore, quando in un batter d'occhio può trovare una supplenza ad orario completo. Quindi io parto già con l'idea che ci sarebbe un ulteriore cambio...

congedo al 50% significa fare richiesta di partime

oppure puoi chiedere la frazionata cioè lavorare ad esempio 3 giorni la settimana e gli altri due scalare la facoltativa, attenzione però se metti la facoltativa il lune e il venerdi ti scalano anche il sabato e la domanica, perchè questo non succeda devi lavorare il lun il merc e il venerdi e stare in facoltativa il martedi e il giovedi. Fai richiesta al Dirigente, non può rifiutarsi.

Concordo però con Mordekayn che per la classe è uno sfacelo e anche per la segreteria