Gli studenti devo essere contenti di andare a scuola

Mi scuso se posto qui ma vorrei condividere con voi alcune affermazioni fatte da un DS, estrapolate dal primo incontro di formazione che ho avuto in questo giorni.
Il DS in questione sostiene che l'insegnante DEVE riuscire ad entrare in empatia con gli alunni e DEVE far si che l'alunno sia contento di andare a scuola, altrimenti può anche cambiare mestiere. Pensando a me alle superiori, io non ero contenta di andare a scuola nemmeno nel liceo che avevo scelto e che era la mia passione, figuriamoci un alunno di un professionale che lo ha scelto per caso, inoltre, con i professori c'era un rapporto di totale distacco nella maggioranza dei casi, ma non mi sono mai pentita di averlo fatto.
Cosa ne pensate?

Diciamo che se si riesce a coinvolgerli e far amare loro ciò che tentiamo di trasmettere, tutto diventa più facile e decisamente più efficace.
Certo è che alla loro età, quelli che scelgono il professionale, purtroppo molte volte già ODIANO la scuola e fanno quella che loro pare la scelga più semplice ed indolore per ottemperare all'obbligo scolastico col minimo sforzo.
Tra loro però ci sono anche ragazzini davvero interessati al corso di studi scelto che hanno il diritto a poter seguire lezioni in cui c'è un clima di serene collaborazione.
Per il diritto di quest'ultimi e per magari riuscire a recuperare qualcuno degli altri, è davvero necessario molto impegno per rendere loro PIACEVOLI ed INTERESSANTI le lezioni pur mantenendo ben saldi gli obiettivi di programmazione prefissati.
E' difficile, ma è davvero il nostro lavoro e quel DS usa il DEVE perché ha esperienza di troppi docenti con metodi antiquati come quelli che tu ricordi e per fortuna o purtroppo NON sono più adeguati alla scuola di oggi, epoca in cui vale di più il rispetto ed è meglio un contenuto in meno dato con giusta e corretta metodologia che 5 contenuti in più forzando a studiare e sgobbare di malavoglia.
Questa è la scuola di oggi, non quella in cui tu eri stata studente.
Entra nell'ottica nuova di chi crede davvero che facendo piacere la propria disciplina poi ricercheranno ed impareranno persino spontaneamente proseguendo col loro interesse anche oltre agli anni di scuola.
Perché tu non continui ad imparare quel che ti piace e quel che qualche prof. illuminato ha saputo farti amare veramente ?

Sinceramente no, io avevo quegli interessi a prescindere dai professori e li ho continuati a coltivare perché mi da piacere farlo. Non mi sono mai piaciuti gli insegnanti "amiconi" che insegnavano poco, quello che mi interessava era che mi venissero trasmesse delle conoscenze. L'unico aspetto negativo del mio percorso di studi, è stato proprio il fatto di aver incontrato alcuni professori troppo lassisti e aver studiato poco alcune materie a causa loro (l'adolescente per natura è pigro...), l'esatto contrario di quello che ha detto questo DS.

hypernova ha scritto:...Non mi sono mai piaciuti gli insegnanti "amiconi" che insegnavano poco, ...

Forse c'è molto che devi ancora scoprire nel tuo nuovo ruolo di docente: a nessun studente piacciono gli insegnanti amiconi che insegnanti poco o addirittura nulla.
Parlavo del dover far amare la propria materia sforzandosi di essere rispettosi nei confronti degli alunni. Questo si chiama in gergo essere AUTOREVOLI e NON AUTORITARI che è l'enorme differenza tra il far scuola del passato ed il farlo oggi. Ti consiglio quindi di proseguire il tuo corso di formazione buttandoti i pregiudizi alle spalle e sforzandoti di capire cosa davvero ti si sta chiedendo di imparare.

LA SCUOLA è CAMBIATA, non c'è più posto per chi urla di studiare, insulta chi non ha imparato e per questo risponde cavolate, per chi si pone con la severità da strega per impaurire gli alunni così che stiano buoni ed obbediscano. Adesso ci vuole tanta capacità di cogliere ogni situazione difficile, saper rispettare le difficoltà e porsi nella posizione di chi aiuta a superarle, di chi INSEGNA RISPETTANDO la dignità e le difficoltà degli studenti. Questo richiede molto più sforzo dell'insegnare incutendo paura e NON è certo paragonabile al "fancazzismo" dei prof. amiconi del passato che semplicemente tiravano a campare ed ottenevano allora come tutt'ora il disprezzo di alunni e genitori. Oggi i prof. amiconi hanno vita breve perché i genitori arrivano subito a capire come razzolano e vanno a protestare dai DS, mentre gli autoritari si ritrovano le telecamere nascoste dei carabinieri e vengono arrestati.

Prosegui il tuo corso e impara che c'è molto di nuovo nella scuola per saper stare al passo con l'epoca e magari poi saprai anche tu far amare la tua materia come dovresti, come è tuo dovere saper fare oggi. Buon lavoro, ne hai tanta di strada da fare se fraintendi così come stai mostrando in questo tuo post.

Uff, le solite stucchevoli e intimidatorie tiritere .

balanzoneXXI ha scritto:Uff, le solite stucchevoli e intimidatorie tiritere .

si chiamano "formazione neoassunti" perché li deve pur infarinare del come dovrebbero saper insegnare anche se per chi già insegna da un po' di anni diventano le solite stucchevoli e intimidatori tiritere perché le ha già dovute sentire più e più volte

@ Lorenza V.: rispetto il tuo punto di vista ma la penso in maniera molto diversa

vedo e capisco che per ora non sei in grado di porti nella condizione di ascolto seppur tu abbia aperto questo treat per sentire il parere di altri docenti con più anni d'esperienza, speravi che ti venisse data cieca ragione alle tue illazioni contro le affermazioni del tuo DS, ma il fatto che sia un forum sindacale, non sempre diamo contro ai DS solo perché loro sono DS e noi docenti, mica siamo così folli dall'astenerci dal pensare con la nostra testa :-O

Lorenza V. ha scritto:

hypernova ha scritto:...Non mi sono mai piaciuti gli insegnanti "amiconi" che insegnavano poco, ...

Forse c'è molto che devi ancora scoprire nel tuo nuovo ruolo di docente: a nessun studente piacciono gli insegnanti amiconi che insegnanti poco o addirittura nulla.
Parlavo del dover far amare la propria materia sforzandosi di essere rispettosi nei confronti degli alunni. Questo si chiama in gergo essere AUTOREVOLI e NON AUTORITARI che è l'enorme differenza tra il far scuola del passato ed il farlo oggi. Ti consiglio quindi di proseguire il tuo corso di formazione buttandoti i pregiudizi alle spalle e sforzandoti di capire cosa davvero ti si sta chiedendo di imparare.

LA SCUOLA è CAMBIATA, non c'è più posto per chi urla di studiare, insulta chi non ha imparato e per questo risponde cavolate, per chi si pone con la severità da strega per impaurire gli alunni così che stiano buoni ed obbediscano. Adesso ci vuole tanta capacità di cogliere ogni situazione difficile, saper rispettare le difficoltà e porsi nella posizione di chi aiuta a superarle, di chi INSEGNA RISPETTANDO la dignità e le difficoltà degli studenti. Questo richiede molto più sforzo dell'insegnare incutendo paura e NON è certo paragonabile al "fancazzismo" dei prof. amiconi del passato che semplicemente tiravano a campare ed ottenevano allora come tutt'ora il disprezzo di alunni e genitori. Oggi i prof. amiconi hanno vita breve perché i genitori arrivano subito a capire come razzolano e vanno a protestare dai DS, mentre gli autoritari si ritrovano le telecamere nascoste dei carabinieri e vengono arrestati.

Prosegui il tuo corso e impara che c'è molto di nuovo nella scuola per saper stare al passo con l'epoca e magari poi saprai anche tu far amare la tua materia come dovresti, come è tuo dovere saper fare oggi. Buon lavoro, ne hai tanta di strada da fare se fraintendi così come stai mostrando in questo tuo post.

Addirittura , gli " autoritari" vengono arrestati ? Ma cosa mi dici mai? Sicché gli "autoritari", quelli che sequestrano lo smartphone o non fanno sconti sul programma; quelli che rampognano gli alunni con un tono di voce leggermente al di sopra del bisbiglio( quello del meridiano sensoriale), sarebbero dei seviziatori da arrestare? Ma tant'è , del resto siamo nel paese dove i giandarmi hanno arrestato Geppetto e poi anche Pinocchio, pero' dopo che era stato derubato.Per favore, finiamola con questa solfa dell' insegnante autorevole ma non autoritario; e' vecchia , come pure l' altro cliché del carisma.La distinzione autorevole/autoritario poteva avere senso una volta, adesso è una formultetta con la quale presidi e superprof colpevolizzano i docenti che non riescono ad arginare branchi di vandali.

Lorenza V. ha scritto:

balanzoneXXI ha scritto:Uff, le solite stucchevoli e intimidatorie tiritere .

si chiamano "formazione neoassunti" perché li deve pur infarinare del come dovrebbero saper insegnare anche se per chi già insegna da un po' di anni diventano le solite stucchevoli e intimidatori tiritere perché le ha già dovute sentire più e più volte

Grr, questi cosiddetti formatori vorrebbero che la scuola fosse come la casa tanto carina di Sergio Endrigo.

balanzoneXXI ha scritto:
Addirittura , gli " autoritari" vengono arrestati ? Ma cosa mi dici mai? Sicché gli "autoritari", quelli che sequestrano lo smartphone o non fanno sconti sul programma; quelli che rampognano gli alunni con un tono di voce leggermente al di sopra del bisbiglio( quello del meridiano sensoriale), sarebbero dei seviziatori da arrestare? Ma tant'è , del resto siamo nel paese dove i giandarmi hanno arrestato Geppetto e poi anche Pinocchio, pero' dopo che era stato derubato.Per favore, finiamola con questa solfa dell' insegnante autorevole ma non autoritario; e' vecchia , come pure l' altro cliché del carisma.La distinzione autorevole/autoritario poteva avere senso una volta, adesso è una formultetta con la quale presidi e superprof colpevolizzano i docenti che non riescono ad arginare branchi di vandali.

Non definisco "autoritario" chi sequestra lo smartphone o fa rispettare il regolamento, quella è piuttosto AUTOREVOLEZZA che corrisponde a PROFESSIONALITA'.

Ripeto perché ne sono convinta: gli AUTORITARI vengono e devono essere ARRESTATI perché incutono TERRORE agli studenti per ottenere ciò che si può e deve fare con l'autorevolezza del docente che capace e rispettoso dei bisogni formativi degli studenti, manifesta nel suo svolgimento delle normali funzioni del docente.

Dobbiamo discutere qui sulla differenza tra questi due termini ? Non dobbiamo formarci ancora vero Balanzone, sappiamo già queste noi docenti di ruolo ormai da qualche annetto.

L'errore è proprio questo, cercare di far leva sulle emozioni e sull'amore, essi non devono amare affatto tutto lo scibile umano, devono solo capirne l'utilità, poi possono anche non amarlo, perché è impossibile amare tutte le materie, è un'utopia, ci sarà sempre qualche materia che ci risulta noiosa, ma bisogna educarli al contrario a non giudicare la bontà di qualcosa in rapporto alle sensazioni. Si può dire che addirittura è quasi giusto educarli a prescindere dall'amore stesso nella valutazione della realtà! Diceva Schopenhauer che è proprio il distacco la vera via verso la saggezza, poiché l'amore e le passioni distorcono il giudizio e ci allontanano dalla verità stessa.

Scuola70 ha scritto:L'errore è proprio questo, cercare di far leva sulle emozioni e sull'amore, essi non devono amare affatto tutto lo scibile umano, devono solo capirne l'utilità, poi possono anche non amarlo, perché è impossibile amare tutte le materie, è un'utopia, ci sarà sempre qualche materia che ci risulta noiosa, ma bisogna educarli al contrario a non giudicare la bontà di qualcosa in rapporto alle sensazioni. Si può dire che addirittura è quasi giusto educarli a prescindere dall'amore stesso nella valutazione della realtà! Diceva Schopenhauer che è proprio il distacco la vera via verso la saggezza, poiché l'amore e le passioni distorcono il giudizio e ci allontanano dalla verità stessa.

Ok, questa contestazione ci può stare ed ha senso, ma sappiamo anche se piace come l'insegnante propone la materia, diventa più facile applicacisi. Amare forse è un termine eccessivo in effetti. Non devono proprio amare con A maiuscola...
E' chiaro che volutamente travisate perché non accettate che si debba rispettare lo studente nella sua dignità senza urlare "sei un somaro!!!" oppure dei "non capisci proprio niente!!!" oppure "ma piantatela di fare interventi del cavolo!!!" oppure "guai se sento volare una mosca, farete una brutta fine oggi!!!" e tutte quelle CRETINATE che purtroppo sentivo tanti anni fa passando nel corridoio ed a volte, seppur più raramente sento ancora da certe maestre quasi vicine alla pensione che speriamo spariscano dalla scuola tutte con la quota 100. Volete imitare i vostri ex-prof nonostante i tempi siano cambiati e quel porsi sulla cattedra con zattera per incutere timore reverenziale non sia più accettabile e faccia persino scalpore quando lo si vede lanciato su YouTube?

Fate pure. Gli insegnanti sono tutti maggiorenni e vaccinati, pertanto ciascuno di noi dovrà rispondere personalmente dei modi con cui "insegna"

@ Scuola70 e BalanzoneXXI: condivido

Essendo questo il mio secondo anno di prova (sto facendo il passaggio di ruolo) ho notato che questo stile sta prendendo sempre più piede agli incontri della formazione. C'è chi in maniera molto "autorevole," con tono pacato, ti fa mobbing all'interno della scuola se non ti adegui ad una certa mentalità. Fa ridere perché poi gli stessi mobber organizzano i progetti sul bullismo, quando sono loro i primi bulli.

Lorenza V. ha scritto:
Questa è la scuola di oggi, non quella in cui tu eri stata studente.
Entra nell'ottica nuova di chi crede davvero che facendo piacere la propria disciplina poi ricercheranno ed impareranno persino spontaneamente

Forse c'è molto che devi ancora scoprire nel tuo nuovo ruolo di docente

Prosegui il tuo corso e impara che c'è molto di nuovo nella scuola per saper stare al passo con l'epoca e magari poi saprai anche tu far amare la tua materia come dovresti, come è tuo dovere saper fare oggi.

Buon lavoro, ne hai tanta di strada da fare

per ora non sei in grado di porti nella condizione di ascolto

Lancetta del trollometro in impennata pericolosa...

@ paniscus: è lo stile "autorevole" pacato a cui alludevo... la svalutazione dell'altro mascherata da buona intenzione

Io odio discorsi simili. A prescindere e per definizione.
Peeeeeeeeerò...
Un fondo di verità c'è. Inutile negarlo.
Non si può piacere a tutti e la nostra materia non può essere quella preferita per tutti.
Il nostro dovere è insegnarla, certo, non ci piove.
Il nostro dovere non prevede d'essere amati (sto personalmente lavorando sull'essere adorati e nelle prime quest'anno sto ottenendo incredibili soddisfazioni).
Ma un ragazzino, una classe, felice di vederti entrare in aula... Un adolescente sbuffante che quando ti vede sa già che dovrà ascoltarti, prendere appunti, lavorare in classe e un po' anche a casa...un adolescente così che nonostante tutto ti guarda e ti sorride è davvero la prova che stiamo facendo, bene, il nostro dovere.
E attenzione: parlo di adolescenti e, genericamente, di scuola dell'obbligo.
Sono obbligati a venire a scuola... questa è una cosa che personalmente da ragazzina sui banchi mi faceva impazzire.
Obbligati alla frequenza scolastica... Ok...ma almeno che sia un'esperienza gradevole con momenti di felicità!

In effetti ho un punto di vista basato su alunni molto più piccoli e quindi condizionabili: lavoro nella scuola primaria. Noi possiamo conquistare la loro attenzione con davvero piccole cose, avevo per esempio ritagliato da normale carta colorata dei cerchi e scritto poi MEDAGLIA facendole gialle=oro grigie=argento ed arancioni=rame per premiarli: erano felicissimi di ricevere quelle "medaglie" da incollare sul quaderno ed i compagni si divertivano ad applaudire chiassosamente. A noi della primaria basta davvero poco per movimentare la lezione rendendo piacevole la nostra materia.

Capisco che con i ragazzi adolescenti tutto possa diventare molto più... concreto e quindi difficile da rendere piacevole e divertente, anche gli argomenti che dovete trattare sono più "ostici", vero?

- Prof lei mi sta davvero simpatico lo sa?
- Seee, come no! Allora dove eravamo...
- coretto: NO Prof è verooo (e bla bla bla con casini e risatine varie)
- Ok ok, sono io stesso a non starmi tanto simpatico, spesso e volentieri, anzi è un periodo che mi sto proprio sulle balle! Dunque, dicevamo...

Ciccio.8 ha scritto:- Prof lei mi sta davvero simpatico lo sa?
- Seee, come no! Allora dove eravamo...
- coretto: NO Prof è verooo (e bla bla bla con casini e risatine varie)
- Ok ok, sono io stesso a non starmi tanto simpatico, spesso e volentieri, anzi è un periodo che mi sto proprio sulle balle! Dunque, dicevamo...

:-))))))))))))))))))))))))
Si tratta davvero di uno scenario che io non conosco perché lavoro coi bambini. Il massimo che mi sia mai capitato in 30 anni di carriera era uno studente di quarta, scuola primaria, che di tanto in tanto, alla fine di una mia lezione per lui particolarmente interessante, mi abbracciava dicendomi "Grazie per questa lezione. Mi è davvero piaciuta tanto". Però questo bimbo era geniale e davvero un caso singolare. Comunque non fanno mai apprezzamenti "durante" la lezioni i miei pargoletti. Abbracciano quando entro e quando me ne sto andando in alcune classi, mentre in altre sono più distaccati e semplicemente mi sorridono e salutano poi felici quando mi incrociano nei corridoi: tanti piccoli segnali di apprezzamento che mi fanno tanto tanto piacere.

balanzoneXXI ha scritto:

Lorenza V. ha scritto:

balanzoneXXI ha scritto:Uff, le solite stucchevoli e intimidatorie tiritere .

si chiamano "formazione neoassunti" perché li deve pur infarinare del come dovrebbero saper insegnare anche se per chi già insegna da un po' di anni diventano le solite stucchevoli e intimidatori tiritere perché le ha già dovute sentire più e più volte

Grr, questi cosiddetti formatori vorrebbero che la scuola fosse come la casa tanto carina di Sergio Endrigo.

chi sa fare fa

chi non sa fare insegna

chi non sa insegnare FORMA gli insegnanti

Lorenza V. ha scritto:In effetti ho un punto di vista basato su alunni molto più piccoli e quindi condizionabili: lavoro nella scuola primaria. Noi possiamo conquistare la loro attenzione con davvero piccole cose, avevo per esempio ritagliato da normale carta colorata dei cerchi e scritto poi MEDAGLIA facendole gialle=oro grigie=argento ed arancioni=rame per premiarli: erano felicissimi di ricevere quelle "medaglie" da incollare sul quaderno ed i compagni si divertivano ad applaudire chiassosamente. A noi della primaria basta davvero poco per movimentare la lezione rendendo piacevole la nostra materia.



Capisco che con i ragazzi adolescenti tutto possa diventare molto più... concreto e quindi difficile da rendere piacevole e divertente, anche gli argomenti che dovete trattare sono più "ostici", vero?

Ma che brava!


Questa delle medaglie, che d' altronde e' vecchia(la trovai in un libro di grammatica delle medie circa 45 anni fa) mi sembra sintomatica.

Eccoli qui, i Leopolda' s Boys and girls, i saccenti zeloti della Buona Scuola.

E comunque la nostra non è un'insegnante della primaria e non ha 30 anni di carriera.

E' l'ennesimo tentativo di recitare un nuovo personaggio finto, sempre con gli stessi toni.

paniscus_2.1 ha scritto:E comunque la nostra non è un'insegnante della primaria e non ha 30 anni di carriera.

E' l'ennesimo tentativo di recitare un nuovo personaggio finto, sempre con gli stessi toni.

Uhm, se ti riferisci alla forumista nata negli anni 70 che bisticciava sempre con un paio di colleghe, ai tempi in cui le tirate di Mister Aliias avevano trasformato questo forum
In un terrario di tartarughi biliosi, quella faceva interventi sconclusionati;questa invece ripete, esasperandoli, i vieti cliché che vanno tanto di moda e a cui dovrebbero uniformarsi tutti i docenti, altrimenti raus.

Sfioro l'ot: ma dite davvero che è tornata?!