Supplenza, stipendio, malattia

Ho una supplenza annuale fino al 31 agosto e sono in malattia da una quindicina di giorni a causa di un incidente. Ho letto che, nel mio caso, per ciascun anno scolastico il primo mese è interamente retribuito, mentre nel secondo e terzo mese lo stipendio viene decurtato del 50%.
Interrompendo la malattia per un periodo, quindi tornando a scuola, avrò diritto ad un altro mese interamente retribuito oppure i suddetti intervalli temporali si riferiscono alla somma totale dei giorni di malattia?
Grazie!

Per i docenti a TD, il primo mese è al 100%, i due successivi al 50%.
Il riferimento è esclusivamente all'anno in corso, per cui a partire dal 31esimo giorno la retribuzione passa ala 50% anche se il docente torna al lavoro. L'anno successivo il mese al 100% riparte.

Quindi se dopo aver fatto 30 giorni tu tornassi al lavoro non appena ti assenterai di nuovo da qui al 31 Agosto lo stipendio sarà ridotto al 50%.

Grazi mille, super esauriente!

Salve ho firmato contratti per supplenza in una scuola dal 19 novembre sempre su stessa docente. Ad oggi ancora sostituisco la stessa. Ma rinnovano contratto ogni 8/10 giorni. Non mi vengono riconosciuti né il sabato e la domenica né le vacanze natalizie. Perché? So per certo che la docente ha inviato continuo malattia anche durante le feste. Mi potete spiegare se è giusto e se no dove devo rivolgermi? Grazie Paola

Paola Pelliccini ha scritto:Salve ho firmato contratti per supplenza in una scuola dal 19 novembre sempre su stessa docente. Ad oggi ancora sostituisco la stessa. Ma rinnovano contratto ogni 8/10 giorni. Non mi vengono riconosciuti né il sabato e la domenica né le vacanze natalizie. Perché? So per certo che la docente ha inviato continuo malattia anche durante le feste. Mi potete spiegare se è giusto e se no dove devo rivolgermi? Grazie Paola

Se hai supplenza con orario intero non è legittimo, viola l'art. 40 del CCNL. A tal riguardo esiste una nota del Miur del 2013 n. 13650 che fornisce indicazioni:

Il dipendente che completi tutto l’orario settimanale ordinario ha diritto al pagamento della domenica ai sensi dell’art. 2109 comma 1 del Codice Civile. Inoltre, come precisato dall’ARAN, in risposta a specifico quesito, la previsione contrattuale si estende al pagamento del sabato qualora risulti giorno libero del dipendente. Per orario ordinario deve intendersi 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia, 24 ore nella scuola primaria, 18 ore nella scuola secondaria, 30 ore nelle istituzioni educative, da svolgere in non meno di 5 giorni settimanali, e 36 ore per il personale ATA. Ai fini dell’applicazione della disposizione in questione l’orario settimanale può essere stato effettuato anche in più scuole ma purché si riferisca al medesimo grado di scuole per il personale docente ed educativo e al  profilo della medesima area per il personale ATA. In caso di  completamento dell’orario ordinario in più scuole il pagamento della domenica e dell’eventuale sabato libero sarà disposto dall’ultima scuola di servizio che vi darà luogo previe le necessarie notizie fornite dai dirigenti scolastici interessati e dal supplente interessato circa i precedenti servizi settimanali e le opportune verifiche della scuola medesima.

La stessa nota fornisce indicazioni pure per le sospensioni natalizie e pasquali

La normativa su queste cose è abbastanza incasinata devo dire. Io se il supplente lavora  senza soluzione di continuità dal lunedì al venerdì contratto breve/saltuario  (cioè di settimana in settimana anche in assenza di copertura assenze nel sabato-domenica)  faccio contratti n01 lunedì venerdi senza diritto pagamento sabato e domenica, n26 con sabato e domenica (in modo da garantire copertura giuridica ed economica al supplente a "cavallo" tra due contratti brevi   e saltuari) e così ad oltranza fino all'ultimo contratto prima del rientro o delle ferie della persona che deve essere sostituita.

Nell'interruzione di natale se la persona supplita si mette in ferie (come avviene quasi sempre) e non rientra dopo ripresa attività didattica  niente pagamenti a chi lo supplisce ma solo diritto a continuare la supplenza dopo la ripresa attività didattica se vi sono i giorni prima e dopo.

Ad ogni modo sarebbe molto utile che il ministero facesse corsi di aggiornamento  sui contratti (invece di farli sull'aria fritta)  perchè a volte gli istituti scolastici stipulano   contratti difformi nei confronti dei lavoratori che svolgono supplenze (perdere i servizi giuridici di sabato e domenica per  mesi può avere un bell'impatto sul punteggio) e spesso i responsabili unici dei ctd (cioè i Dirigenti Scolastici) non sembrano avere una grande competenza in questo settore così delicato e così cavilloso per la stratificazione delle norme e delle procedure da adottare.
Un'adeguata formazione degli operatori (mi ci metto anch'io) sarebbe fondamentale a maggior ragione per lo stato in cui versano le scuole spesso prive di Dirigente stabile (reggenze) a volte senza neanche dsga (concorsi non fatti da più di 10 anni) e con rts, inps, usp e usr che non danno la benchè minima indicazione utile trincerandoci sulla loro non competenza e sull'autonomia scolastica (ricordo ancora i giochi al rimpiattino dell'inps per non risponderci nel merito di come gestire un'indennità di maternità fuori nomina).