Rettifica punteggio ATA III

Salve,
oggi mi hanno chiamato in una scuola a Roma, per una supplenza breve di a.a.
La scuola non è la capofila.
Il dirigente mi ha subito contestato che l'attestato di qualifica professionale di programmatore Java di 790 ore, della Regione Lazio e ai sensi del d.lgs. 845/78 (con regolari firme ed esame finale) non è valido per il punto e mezzo perché non contempla Office o Internet, quando il programma del corso stampato sull'attestato stesso comunque riporta che è stato coperto anche l'argomento Internet e Web Browser.
Si presuppone che un programmatore Java sia in grado di spedire emails e lavorare con il pacchetto Office.
Non ho quindi preso servizio né firmato nessun contratto.
Ora mi domando: un decreto di rettifica del punteggio può essere emanato anche se uno non firma il contratto?
Se decidessi di impugnare il decreto, che possibilità avrei di vedere reintegrato il punto e mezzo?
Inoltre, a me pare che l'aleatorietà di decidere se un attestato sia valutabile o meno dipenda un po' troppo da come "girano" quel giorno al dirigente scolastico.

100 visioni e nemmeno un parere?

150 visioni e nemmeno una opinione in merito?

Sai, le opinioni all’atto pratico contano come il due di picche, quello che ti serve e’ il parere di qualcuno che capisce il problema.
Da profana credo che quel preside sia fuori di testa e che tu debba rivolgerti al sindacato ma, appunto, la mia e’ solo solidarieta’, dato che non so esattamente quali siano i titoli dicchiarabili

Grazie. Domani andrò alla sede locale CIGL scuola a Roma e proverò a chiedere.

Ha ragione il Dirigente, perché per Assistente Amministrativo è scritto chiaramente che è da valutare se nel piano di studi e' presente il pacchetto office/openoffice

milla 2 ha scritto:Ha ragione il Dirigente, perché per Assistente Amministrativo è scritto chiaramente che è da valutare se nel piano di studi e' presente il pacchetto office/openoffice

Assolutamente falso.
Non c'è scritto da nessuna parte.
Invece c'è scritto che "l'attestato di qualifica professionale di cui all'articolo 14 della Legge 845 del 1978 relativo alla trattazione dei testi e/o alla gestione dell'amministrazione mediante strumenti di videoscrittura o informatici"
Esistono anche altri pacchetti di videoscrittura oltre Office/Open office ma apparte questo l'articolo fa riferimento anche a strumenti informatici. Il linguaggio Java è uno strumento informatico.
Io non uso i programmi, io li faccio.
Ergo sono assolutamente in grado di gestire un programma di amministrazione, perché potrei scriverlo io stesso.
Quindi in dirigente, per come la vedo io, ha toppato clamorosamente.
Che poi, diciamocela francamente, basta saper usare un comune web browser, saper digitare due cose su word (non serve un corso per fare una lettera), usare due applicativi web based ed il gioco è fatto.
Piuttosto, la figura dell'a.a. è oberata di responsabilità fin troppo evidenti e magari sarebbe stato opportuno far accedere solo persone che hanno fatto un corso apposito o che sappiano di contabilità e non tutti indistintamente (basta una laurea in qualsiasi materia ed il diploma).
Quello del corso professionale è un falso problema.

Quello che ho scritto sopra lo puoi riscontrare su atamadesi.it, dove recita testualmente
Assistente Amministrativo (da VALUTARE se nel piano di studi e' presente il pacchetto office/openoffice)

Su quel sito c'è pure scritto:

– Operatore Computer (nel piano di studi e’ sempre presente l’office);
– Operatore C.E.D. (Centro Elaborazione Dati);
– Sistemista di rete (nel piano di studi e’ presente la gestione rete LAN e la configurazione/gestione file/S.O./internet, attualmente si lavora su rete e via WEB = SIDI);
– Amministratore di sistema (idem come il sistemista rete)
– Programmatore/elaborazione dati (i programmi scolastici ARGO, SISSI ed ACCESS sono software di Database);
– Operatore/programmatore WEBMASTER (oggi si puo’ dimostrare che parte del lavoro si svolge sul WEB(SIDI) e tramite mail oltre alla pubblicazione sull’albo del sito scolastico di circolari, notizie e documenti);

Riportiamo tutto per cortesia e non solo quello che fa comodo.