Prove tfa sospese in 3 uni

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Se il buongiorno si vede dal mattino ...

Una dimostrazione che il meccanismo dei concorsi vada seriamente rivisto.

Basterebbe seguire le indicazioni dei bandi..

Non mi sorprende, anche quello organizzato da Cineca fu pieno di irregolarità.

arrubiu ha scritto:Basterebbe seguire le indicazioni dei bandi..

Ho la vaga impressione che ci sia qualcosa che vada oltre i bandi ovvero oltre i test e la modalità di somministrazione.
Irregolarità e/o disfunzioni di tipo organizzativo:
- lavoro di gruppo durante le prove;

- "in alcune aule le prove non sono proprio arrivate, o sono state consegnate quelle di un ciclo scolastico diverso" (cit. articolo);

- "in tutti i casi, scarsi controlli e disorganizzazione degli atenei ospitanti"(cit. articolo).

franco71 ha scritto:

arrubiu ha scritto:Basterebbe seguire le indicazioni dei bandi..

Ho la vaga impressione che ci sia qualcosa che vada oltre i bandi ovvero oltre i test e la modalità di somministrazione.
Irregolarità e/o disfunzioni di tipo organizzativo:
- lavoro di gruppo durante le prove;

- "in alcune aule le prove non sono proprio arrivate, o sono state consegnate quelle di un ciclo scolastico diverso" (cit. articolo);

- "in tutti i casi, scarsi controlli e disorganizzazione degli atenei ospitanti"(cit. articolo).

Ho fatto la preselettiva a Bologna. Mi è preso lo sconforto. Premetto che insegno da qualche anno  (tra cattedra e sostegno).
Ce n'erano tanti per la secondaria di secondo grado. 5 minuti prima dell'inizio il tipo comunica al microfono che non si poteva più andare in bagno fino al termine della prova. Dopo alcuni minuti inizia un viavai irritante e fastidioso..la gente si recava al cesso col cellulare. Per non parlare del lavoro di concertazione fra gruppi di amici...eh si perché nonostante l'ingresso con registrazione in base all'iniziale del cognome, una volta registrati, molti attendevano l'amico/a per poi entrare insieme nel Paladozza. La presenza di ragazzi controllori , presumo studenti, che giravano durante la prova, invece di fungere da deterrente, ha dato coraggio agli scopiazzatori. Anche l'impossibilità di correggere le risposte errate, cosa prevista in altri atenei, rappresenta una discriminante non da poco, soprattutto perché con pennarelli che macchiavano e in una posizione scomodissima, l'errore nel riportare le risposte sulla scheda era quasi scontato.

Tristezza perché la concorrenza era alta e tutto si sarebbe giocato sul mezzo punto. Purtroppo ho spento il cellulare a inizio prova e ho fatto tutto da me...altrove sarebbe la norma, in Italia, invece, sono un pirla.

Questo concorso è stato raffazzonato per prepararlo in fretta e furia senza avere le competenze.

A partire dal bando in cui si afferma che alla prova scritta saranno ammessi un numero di candidati pari al doppio dei posti messi a bando dall'Università.

E così a Urbino è ammesso anche chi ha ha fatto 6/30 (ovvero 12 domande corrette su 60) perché i partecipanti erano in numero inferiore al doppio dei posti a bando, a Torino hanno avuto accesso coloro che hanno preso da 26 in su perché i posti disponibili sono 70 con 2000 circa partecipanti alla pre selettiva.

Si aggiungano anche le differenze di gestione tra le varie università (a Torino abbiamo dovuto poggiare borse, zaini, cellulari, i-watch vicino ai passamano del pala ruffini il personale della agenzia servizi che ha organizzato controllava i vari settori con personale seduto anche tra i candidati) e lì siamo fuori dal rispetto del bando.

Ci sono poi i problemi legati alla trasparenza: a Torino i plichi con le prove non sono stati aperti davanti a tutti, le schede con i risultati non sono state fatte mettere in una busta chiusa e sigillata ma raccolte dal personale e così via.. ...