Presentarsi alla nuova scuola....

Ho fatto domanda di mobilità e ho ottenuto una nuova scuola con cattedra coe.
Vorrei un consiglio:

Devo presentarmi già alla nuova scuola oppure attendere la presa di servizio?
Chiedo un consiglio.

Devi attendere la presa di servizio ma puoi ovviamente prendere contatti con la nuova scuola.
Io però aspetterei ancora un po'.

Grazie

Aspetta una settimana, poi telefona alla scuola per sapere quando tornerà il preside, che sarà di sicuro in giro a fare esami. Quando torna lo chiami, prendi un appuntamento per presentarti.
Sono tutte cose che fanno buona impressione, intanto ti presenti con il piede giusto.

catGae ha scritto:Ho fatto domanda di mobilità e ho ottenuto una nuova scuola con cattedra coe.
Vorrei un consiglio:

Devo presentarmi già alla nuova scuola oppure attendere la presa di servizio?
Chiedo un consiglio.

Non sei minimamente tenuto/a a presentarti alla nuova scuola, se non il 1° di settembre. Se poi vuoi dare subito l'impressione di essere un "suddito" obbediente, presentati pure prima. Sono dell'avviso che non è questa l'occasione per mostrare la tua correttezza giacché tale comportamento potrebbe essere facilmente interpretato in modo equivoco....
.

io ho grande considerazione per chi si presenta prima al dirigente o al collaboratore. Se hai delle esigenze/preferenze in termini di plessi o indirizzi di studio, è quello il momento migliore per palesarle. A settembre i lavori saranno già fatti

giobbe ha scritto:

catGae ha scritto:Ho fatto domanda di mobilità e ho ottenuto una nuova scuola con cattedra coe.
Vorrei un consiglio:

Devo presentarmi già alla nuova scuola oppure attendere la presa di servizio?
Chiedo un consiglio.

Non sei minimamente tenuto/a a presentarti alla nuova scuola, se non il 1° di settembre. Se poi vuoi dare subito l'impressione di essere un "suddito" obbediente, presentati pure prima. Sono dell'avviso che non è questa l'occasione per mostrare la tua correttezza giacché tale comportamento potrebbe essere facilmente interpretato in modo equivoco....
.

Certo che non sei tenuto, ma non si capisce perché dimostrare interesse per la nuova scuola debba significare apparire come "suddito" obbediente.
Tu interpreteresti "facilmente" in modo equivoco quel comportamento, a me non passerebbe minimamente per l'anticamera del cervello. Sono altri gli atteggiamenti di sudditanza.
Comunque ognuno è liberissimo di pensare ed agire come crede meglio.

Non mi sento soldatino ubbidiente, neanche il Ds credo che mi definisca tale, anzi.
In ogni caso, quando sono stata trasferita vicino a casa, ho fatto quello che ho consigliato a catGae, mi è sembrata semplicemente buona educazione. Ho avuto, in anteprima, la mia cattedra, ho potuto ordinare i testi per tempo, ho avuto un'idea dei nuovi programmi da affrontare, mi sono scaricata quelli dei colleghi, ho individuato nel Dipartimento due vecchie conoscenze e ho potuto contattarle.
Insomma, sono arrivata al primo settembre già organizzata.

Anch’io, Amelia, credo proprio che si tratti di cortesia e buona educazione.
Questa continua dietrologia su qualunque “normale” azione relativa alla civile convivenza francamente ha stufato.
Giobbe, ma neanche lo salutavi, il tuo ds incontrato in corridoio, perché solo il suddito si scappella davanti al padrone? Suvvia

Io ieri ho telefonato e ho chiesto se e quando potrei avere un colloquio col dirigente per presentarmi e ricevere qualche informazione. Non sono andata di persona semplicemente perché sto a cinquecento chilometri.

Disillusa ha scritto:io ho grande considerazione per chi si presenta prima al dirigente o al collaboratore. Se hai delle esigenze/preferenze in termini di plessi o indirizzi di studio, è quello il momento migliore per palesarle. A settembre i lavori saranno già fatti

Questa è un'altra cosa.

@melia ha scritto:Non mi sento soldatino ubbidiente, neanche il Ds credo che mi definisca tale, anzi.
In ogni caso, quando sono stata trasferita vicino a casa, ho fatto quello che ho consigliato a catGae, mi è sembrata semplicemente buona educazione. Ho avuto, in anteprima, la mia cattedra, ho potuto ordinare i testi per tempo, ho avuto un'idea dei nuovi programmi da affrontare, mi sono scaricata quelli dei colleghi, ho individuato nel Dipartimento due vecchie conoscenze e ho potuto contattarle.
Insomma, sono arrivata al primo settembre già organizzata.

A seguito del trasferimento ottenuto la domanda ovvero la richiesta di consiglio di CatGae è: "Devo presentarmi già alla nuova scuola oppure attendere la presa di servizio?"
Il devo sta per dovere. La risposta che le ho dato è quella che non ha nessun dovere di presentarsi prima del 1° settembre a scuola. Né il presentarsi prima rientra nella buona educazione. Rimane quindi una scelta personale, che può avere solo due chiavi di lettura:
1. Si presenta prima perché è talmente "educata" che si sente nel "dovere" di farlo. Onestamente, di docenti con questa indole, in quaranta anni di carriera, ne ho visti pochissimi. Ed erano tempi in cui i docenti, in linea di massima, erano molto più educati di quelli di oggi perché era più educata l'intera società.
2. Si presenta, come sembra anche dai precedenti post, perché ha esigenze personali e vuole vedere che aria tira prima che i giochi siano fatti. Per me questa è la motivazione della stragrande maggioranza dei docenti che decide di presentarsi prima, oggi molto più di ieri.

Sarò la prima a scegliere alle prossime convocazioni e sono disponibili 2 posti in una scuola con più sedi. Nella stessa scuola è stata trasferita una persona che prenderà il secondo posto. Chi ha diritto di scegliersi prima la sede? Dipende del punteggio o tra un neoimmesso e uno di ruolo appena arrivato c'è qualcuno che ha più diritto?

enzop ha scritto:Sarò la prima a scegliere alle prossime convocazioni e sono disponibili 2 posti in una scuola con più sedi. Nella stessa scuola è stata trasferita una persona che prenderà il secondo posto. Chi ha diritto di scegliersi prima la sede? Dipende del punteggio o tra un neoimmesso e uno di ruolo appena arrivato c'è qualcuno che ha più diritto?

Nessuno si sceglie il posto. Il docente che arrivato lì con la mobilità ha già la sede, da prima di te.
Tu alle convocazioni troverai un solo posto in quella scuola.

Nella graduatoria interna sarete invece entrambi in coda, ognuno col suo punteggio.

giobbe ha scritto:

@melia ha scritto:Non mi sento soldatino ubbidiente, neanche il Ds credo che mi definisca tale, anzi.
In ogni caso, quando sono stata trasferita vicino a casa, ho fatto quello che ho consigliato a catGae, mi è sembrata semplicemente buona educazione. Ho avuto, in anteprima, la mia cattedra, ho potuto ordinare i testi per tempo, ho avuto un'idea dei nuovi programmi da affrontare, mi sono scaricata quelli dei colleghi, ho individuato nel Dipartimento due vecchie conoscenze e ho potuto contattarle.
Insomma, sono arrivata al primo settembre già organizzata.

A seguito del trasferimento ottenuto la domanda ovvero la richiesta di consiglio di CatGae è: "Devo presentarmi già alla nuova scuola oppure attendere la presa di servizio?"
Il devo sta per dovere. La risposta che le ho dato è quella che non ha nessun dovere di presentarsi prima del 1° settembre a scuola. Né il presentarsi prima rientra nella buona educazione. Rimane quindi una scelta personale, che può avere solo due chiavi di lettura:
1. Si presenta prima perché è talmente "educata" che si sente nel "dovere" di farlo. Onestamente, di docenti con questa indole, in quaranta anni di carriera, ne ho visti pochissimi. Ed erano tempi in cui i docenti, in linea di massima, erano molto più educati di quelli di oggi perché era più educata l'intera società.
2. Si presenta, come sembra anche dai precedenti post, perché ha esigenze personali e vuole vedere che aria tira prima che i giochi siano fatti. Per me questa è la motivazione della stragrande maggioranza dei docenti che decide di presentarsi prima, oggi molto più di ieri.

Non sono d'accordo. Premesso che detesto lecchini e zerbini, anzi, spesso trovo che la categoria dei docenti sia troppo passiva, tuttavia mi sembra una prassi corretta quella di presentarsi prima, invece che farlo nel bel mezzo di un collegio docenti di settembre, dove tutti o quasi si conoscono e nessuno ha la minima idea di chi tu sia. Ovviamente non vado a bussare alla porta del dirigente scolastico una mattina a caso: cerco di prendere appuntamento prima per non disturbare, oltre che non per non andare a vuoto. Quanto al sapere prima alcune cose, o avere l'occasione di farsi chiedere se e quali eventuali esigenze specifiche si possono avere, non ci vedo nulla di male: serve a prepararsi in anticipo e iniziare con più tranquillità. Nel preruolo, non ho mai avuto preavvisi, venivo chiamata letteralmente dalla sera alla mattina e capitavo sempre ad anno in corso, magari a gennaio, con programmi già iniziati, orari definiti che nessuno avrebbe potuto più adattare alle mie necessità nemmeno in misura minima e fino al giorno prima non sapevo neppure che classi avrei avuto: biennio o triennio, latino e greco o italiano e geostoria? Magari avessi avuto già qualche informazione con alcune settimane di anticipo, sarei entrata in classe molto più serena e meno timida, anche perché gli alunni fiutano se sei disorientata e si rischia di perdere anche autorevolezza.
Certo, se uno non può o non vuole andare prima, resta il fatto che non è assolutamente un obbligo.

hermione78 ha scritto:.

Non sono d'accordo.

.Non si tratta di essere d'accordo o meno. Si tratta di sentirsi nel punto 1 o nel punto 2. Perché questa è la sostanza (per me), per quante sfumature diverse ci possano essere.

Concordo con tutti. Oggi sto in fase peace and love!
Non è obbligatorio presentarsi prima, può essere utile presentarsi prima, può essere carino presentarsi prima...e può essere richiesto direttamente dal ds, non in modo obbligato ma appunto, come cortesia.
A me è capitato anche da precaria eh...in un solo caso, se ben ricordo, quando le assegnazioni son state fatte ad agosto!

L'unico consiglio che possa dare è quello di NON presentarsi a scuola il 1 Settembre. E' domenica.

Ahhahahhah! Giusto!

Mmm...
"...e a conclusione del collegio di oggi, facciamo conoscenza con i nuovi docenti. Tizio, Caio... e Sempronio, il collega che, come molti ormai sapranno, era già qui ieri mattina"
Ci sta dai!

hermione78 ha scritto:
Non sono d'accordo. Premesso che detesto lecchini e zerbini, anzi, spesso trovo che la categoria dei docenti sia troppo passiva, tuttavia mi sembra una prassi corretta quella di presentarsi prima, invece che farlo nel bel mezzo di un collegio docenti di settembre, dove tutti o quasi si conoscono e nessuno ha la minima idea di chi tu sia. Ovviamente non vado a bussare alla porta del dirigente scolastico una mattina a caso: cerco di prendere appuntamento prima per non disturbare, oltre che non per non andare a vuoto. Quanto al sapere prima alcune cose, o avere l'occasione di farsi chiedere se e quali eventuali esigenze specifiche si possono avere, non ci vedo nulla di male: serve a prepararsi in anticipo e iniziare con più tranquillità. Nel preruolo, non ho mai avuto preavvisi, venivo chiamata letteralmente dalla sera alla mattina e capitavo sempre ad anno in corso, magari a gennaio, con programmi già iniziati, orari definiti che nessuno avrebbe potuto più adattare alle mie necessità nemmeno in misura minima e fino al giorno prima non sapevo neppure che classi avrei avuto: biennio o triennio, latino e greco o italiano e geostoria? Magari avessi avuto già qualche informazione con alcune settimane di anticipo, sarei entrata in classe molto più serena e meno timida, anche perché gli alunni fiutano se sei disorientata e si rischia di perdere anche autorevolezza.
Certo, se uno non può o non vuole andare prima, resta il fatto che non è assolutamente un obbligo.

Il presentarsi al DS della nuova scuola in anticipo rispetto alla data di assunzione è per me un atto di corretteza del tutto opinabile. Non serve sicuramente per farsi conoscere dai colleghi, che saranno già quasi tutti assenti dalla scuola, e se la scuola è relativamente grande, tra quei pochi che incontrerari, altrettanto pochi saranno quelli interessati a conoscerti.
Se invece la visita in anteprima serve per mettere qualche piede in avanti e/o per scoprire un pò in anticipo che aria tira in quella scuola, allora la visita ci sta.
Per esperienza personale e per tutto quello che ho avuto modo di vedere io, per quello che tuttora vedo nel mio territorio, quelli che ci vanno in anticipo lo fanno o per piaggeria o per sondare la situazione in anteprima.
Forsi ci sarà pure qualcuno che lo fa in modo disinteressato e per propria indole, ovviamente l'eccezione non fa la regola.

Beh, ma non tutti abbiamo le scuole proprio sotto casa e ne conosciamo già la situazione. Ovvio che se è un istituto in cui ho lavorato due anni fa, sono rimasta in contatto coi colleghi e cose del genere, magari non sento la necessità di andarci. O forse sì, proprio perché se lì già mi conoscono può essere gentile andare a fare un saluto, sempre nei limiti della professionalità. A maggior ragione, se invece è una realtà che non conosco, magari a centinaia di chilometri di distanza, trovo opportuno, se possibile, sondare il terreno prima, anche perché non penso che facendolo si possano ottenere chissà quali vantaggi o privilegi, ma solo semplici informazioni.
Piaggeria mi sembra esagerato come termine, perché non credo che i dirigenti non abbiano niente di meglio da fare che conoscere docenti in arrivo, però ripeto che io da supplente ho sempre sofferto quell'essere catapultata in una nuova realtà dall'oggi al domani e avrei preferito di gran lunga poter prendere contatti prima. Forse la correttezza non c'entra nulla, nel senso che il preside (uso ancora la vecchia terminologia, sono una nostalgica poco amante della scuola-azienda) non considererà una mancata visita come assenza di riguardi, ma forse-e dico forse- potrebbe trovare utile vedere in anticipo chi ha davanti: una persona giovanissima alle prime armi, un docente già di lungo corso, uno che vive di fronte alla scuola o un altro che arriva dall'altra parte della città o della provincia. In questo modo, se può e vuole, può valutare meglio a quali classi assegnarlo o cose di questo tipo.

Siamo partiti da questa domanda: "Devo presentarmi già alla nuova scuola oppure attendere la presa di servizio?"
La mia risposta è: "Puoi attendere, se lo vuoi, la presa di servizio".
Tutto il resto sono considerazioni personali, sia le mie che quelle degli altri.

Insomma bastava la mia prima risposta:)

Vero