A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
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paniscus_2.1
Paddington
Procopio
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A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
Promemoria primo messaggio :
Sull'argomento in oggetto leggo e riporto qui il link relativo ad un episodio di cronaca risalente, pare, al 2016 ma di grande attualità, visto l'epilogo descritto nell'articolo:
https://www.orizzontescuola.it/reintegrate-maestre-che-non-volevano-addestrare-allinvalsi/
Riferisco qui solo un piccolo stralcio:"...Le tre docenti furono sanzionate brutalmente per aver deciso di esercitare il loro dovere nell’assoluto rispetto della normativa vigente e dell’art. 33 della Costituzione che tutela la libertà di insegnamento."
Sull'argomento in oggetto leggo e riporto qui il link relativo ad un episodio di cronaca risalente, pare, al 2016 ma di grande attualità, visto l'epilogo descritto nell'articolo:
https://www.orizzontescuola.it/reintegrate-maestre-che-non-volevano-addestrare-allinvalsi/
Riferisco qui solo un piccolo stralcio:"...Le tre docenti furono sanzionate brutalmente per aver deciso di esercitare il loro dovere nell’assoluto rispetto della normativa vigente e dell’art. 33 della Costituzione che tutela la libertà di insegnamento."
Procopio- Messaggi : 1866
Data d'iscrizione : 28.12.13
Località : Bari: la città più grande del Piemonte
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
Dec ha scritto:Non lo so. Sicuramente i Ds ci tengono molto perché dicono che possono influenzare le iscrizioni. La valutazione dei Ds mi sembra che sia ancora sulla carta.
Allora ha davvero a che fare con quello che ho detto io.
Tutti finiscono con il tenerci molto, perché tutti hanno sentito dire che qualcun altro ci tiene molto, senza minimamente informarsi se la voce sia plausibile.
Ma sul serio, secondo voi c'è davvero qualcuno che iscrive o non iscrive i figli a una certa scuola perché va a guardare i risultati delle prove invalsi?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
Paddington ha scritto:Criteri di scelta della scuola superiore per il 95% delle famiglie.
- è vicina a casa
- ci andava tuo fratello ci vai pure te.
- ci va il fidanzato di mia figlia, lei insiste per andare lì...vuoi mica contraddirla.
- punto 3 al maschile..
Veramente i criteri più diffusi sono appannaggio diretto dei ragazzi e non delle famiglie, e riconducibili a un solo argomento:
"Un bel po' di amici mi hanno detto che ci si sta bene"
(tradotto: si fanno un sacco di gite, si fanno i tornei di calcetto e di pallavolo in orario di lezione, si fanno verifiche facili, non si boccia quasi mai nessuno, se c'è una contestazione tra studenti e insegnanti viene sempre data ragione agli studenti... e se capita che ci sia l'insegnante rigido che pretende troppo, basta andare dal preside e lamentarsi, e per l'anno prossimo alla classe glielo tolgono)
Per verificare quanto sia vera questa interpretazione, è il caso di controllare non tanto il tasso di iscrizioni iniziali in prima, ma quante sono le nuove iscrizioni in ingresso di quelli che cambiano scuola dopo qualche anno passato altrove (e non solo da un anno all'altro, ma anche in corso d'opera, ad anno scolastico ancora in corso).
Ci sono scuole in cui, tra dicembre e gennaio, c'è un viavai fittissimo di trasferimenti di gente che proviene da altri istituti. Magari perché in un'altra scuola avevano delle belle sfilze di insufficienze, e si è sparsa la voce che, trasferendosi lì, i voti sarebbero lievitati...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
franco71 ha scritto:
...ad anno scolastico in corso cominciano le (re)iscrizioni, dall'istituto lontano a quello più vicino casa, oppure dalla scuola liceale a quella professionale. Soprattutto perchè nell'altra si rischia l'anno, e succede prevalentemente per il biennio. E' sottinteso il livello basso degli obiettivi nella nuova scuola.
Ma magari lo facessero per cambiare corso di studi, già sarebbe un motivo valido.
Il punto è che c'è anche un viavai continuo tra scuole dello stesso identico indirizzo, anche per i motivi più vaghi e futili (oltre al solito motivo principale che, nella scuola precedente, abbiano cominciato a fioccare le sfilze di insufficienze): un rapporto conflittuale con un solo insegnante, una vaga idea di "non trovarsi bene con la classe", e roba del genere.
Insomma, motivi che a mio avviso non giustificherebbero un cambio improvviso a metà anno, basterebbe cambiare sezione all'interno della stessa scuola, o comunque tenere duro fino a fine anno e chiedere il nulla osta durante l'estate.
E non è limitato al biennio, anzi... probabilmente nei tecnici e nei professionali sì, perché si tratta di ragazzi che già fin dall'inizio erano indecisi tra più scelte diverse, e che se ne vanno proprio per cambiare corso di studi, ma in un contesto di licei le cui offerte didattiche, sul territorio accessibile, si assomigliano tutte, c'è un'impennata molto recente di cambi di istituto in terza e in quarta, ossia nel momento tipico in cui le richieste di impegno aumentano.
Cioè, il ragazzo che al biennio se l'era sempre cavicchiata per il rotto della cuffia e credeva di essere a posto così, per la prima volta si vede peggiorare i risultati in modo pesante, si rende conto che rischia la bocciatura e va nel panico. Ovviamente non si capacita del perché, si lamenta che "anche l'anno scorso studiavo allo stesso modo e andavo bene, e non capisco perché invece adesso mi arrivano tutte queste insufficienze", magari dà la colpa al fatto che qualche insegnante sia cambiato, e che quelli nuovi ce l'hanno con lui, i genitori lo appoggiano, e cominciano i pellegrinaggi altrove, o il passaparola con amici e conoscenti per sapere quale possa essere una scuola alternativa dove "si sta bene".
Ma ripeto, nella mia esperienza questo è un fenomeno recentissimo, diciamo che si è gonfiato tutto insieme negli ultimi cinque o sei anni. Fino a una decina d'anni fa, cambiare scuola in corso d'anno era un fatto assolutamente eccezionale, riservato a motivi gravissimi, adesso sta diventando come cambiarsi la maglietta...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
paniscus_2.1 ha scritto:
Ma magari lo facessero per cambiare corso di studi, già sarebbe un motivo valido.
Il punto è che c'è anche un viavai continuo tra scuole dello stesso identico indirizzo, anche per i motivi più vaghi e futili (oltre al solito motivo principale che, nella scuola precedente, abbiano cominciato a fioccare le sfilze di insufficienze): un rapporto conflittuale con un solo insegnante, una vaga idea di "non trovarsi bene con la classe", e roba del genere.
Qualche anno fa un alunno ha cambiato scuola (ma non indirizzo) perché il 5 della collega di italiano "era immeritato" e "ce l'aveva con lui". Dopo una settimana nella nuova scuola, ci tenne a farmi sapere che aveva preso 6.5 in fisica (con quel che aveva imparato con me, evidentemente, che gli davo intorno al 5).
Alla fine dell'anno fu bocciato.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
Io sono sconcertata dalle vostre affermazioni.
Da noi si sceglie la scuola perché è la migliore nel suo campo, o perché ha la sezione di tedesco, o bilingue, o organizza esperienze all’estero o, se ITIS, perché l’indirizzo tale è buono, e comunque anche in provincia ci sono buone scuole quindi se c’e’ quella che interessa, si può anche restare più vicino a casa.
Anni addietro, ma neanche tanti, quando l’unico liceo musicale sopravvissuto era al conservatorio di Milano, c’era gente che partiva in treno alle 5 da Morbegno o da Lecco alle 6 per venire a studiare qua.
Certo che scelto il tipo di scuola, se ci va pure qualche amico è meglio.
Ma, in città, scegliamo anche le elementari, a seconda che abbiano più classi a tempo pieno o prolungato, che facciano scuola-natura, o tanto sport, o abbiano la piscina interna o vicina.
E pure le medie.
Generalmente la scelta è comunque dei ragazzi, anche se a volte...:”Sai, mio figlio ha il QI di una capra e/o la medesima voglia di studiare, ma vuoi che lo mandi al professionale? No, meglio il liceo paritario diploma a calcinc—o”.
Ma questa è l’eccezione.
Da noi si sceglie la scuola perché è la migliore nel suo campo, o perché ha la sezione di tedesco, o bilingue, o organizza esperienze all’estero o, se ITIS, perché l’indirizzo tale è buono, e comunque anche in provincia ci sono buone scuole quindi se c’e’ quella che interessa, si può anche restare più vicino a casa.
Anni addietro, ma neanche tanti, quando l’unico liceo musicale sopravvissuto era al conservatorio di Milano, c’era gente che partiva in treno alle 5 da Morbegno o da Lecco alle 6 per venire a studiare qua.
Certo che scelto il tipo di scuola, se ci va pure qualche amico è meglio.
Ma, in città, scegliamo anche le elementari, a seconda che abbiano più classi a tempo pieno o prolungato, che facciano scuola-natura, o tanto sport, o abbiano la piscina interna o vicina.
E pure le medie.
Generalmente la scelta è comunque dei ragazzi, anche se a volte...:”Sai, mio figlio ha il QI di una capra e/o la medesima voglia di studiare, ma vuoi che lo mandi al professionale? No, meglio il liceo paritario diploma a calcinc—o”.
Ma questa è l’eccezione.
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
Annaangelaelvira ha scritto:Io sono sconcertata dalle vostre affermazioni.
Da noi si sceglie la scuola perché è la migliore nel suo campo,
Ma questa è l’eccezione.
Cioè, tu dici che nel tuo ambiente la MAGGIORANZA delle famiglie sceglie la scuola più esigente e rigorosa, e che quelli che pensano solo a proteggere il figlio dal troppo sforzo siano l'eccezione? Boh, dicci su quale pianeta stai, perché a me sembra esattamente il contrario.
E sia chiaro che non parlo dei casi di capre conclamate, né di quelli che li mandano nel diplomificio privato, parlo della gran massa delle famiglie medie e normali.
Io ho una fortissima sensazione che, negli ultimi anni, la maggioranza dei genitori si sia adagiata sulla visione della scuola come un posto in cui, siccome il ragazzo deve rimanerci parcheggiato per i prossimi cinque anni, il requisito più importante è che sia "un ambiente gradevole", e l'unica cosa importante è che il ragazzo "si senta a suo agio".
Poi, le caratteristiche dell'offerta didattica effettiva, vengono considerate di importanza secondaria, perché in fondo non si pensa che siano davvero significative per la formazione solida del giovane a lungo termine, e per i suoi progetti di vita seri... si tende a pensare che il ragazzo abbia ancora a disposizione un'infinità di tempo per cominciare a pianificare il futuro, e che avrà la possibilità di cambiare interessi e obiettivi mille volte, e quindi in fondo una scuola vale l'altra, l'importante è che ci si stia bene. E in particolare, che non venga stressato con richieste di impegno troppo esigenti, perché "non può mica stare a pensare solo alla scuola" e ha il diritto di dedicare tempo ed energie a tutte le altre millemila cose che gli interessano altrove.
E siccome queste categorie di giudizio sono estremamente soggettive, va a finire che la scelta viene fatta spesso su base puramente emotiva, estetica, come "sensazione di pelle" istintiva, su quanto una scuola piace o non piace sul momento immediato... praticamente, con la stessa logica dei "like" sui social.
Ora, che un tredicenne di terza media ragioni così, è un fenomeno biologicamente normale e che è sempre esistito.
Quello che è cambiato negli ultimi anni è che, a ragionare così, ci si sono aggiunti in massa i genitori quarantenni o cinquantenni, che fino a qualche anno fa sentivano la responsabilità di fare (almeno parzialmente) da guida o da filtro rispetto agli slanci emotivi dei figli, e a metterloi di fronte anche a un punto di vista più maturo.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
Annaangelaelvira ha scritto:Io sono sconcertata dalle vostre affermazioni.
Da noi si sceglie la scuola perché è la migliore nel suo campo, o perché ha la sezione di tedesco, o bilingue, o organizza esperienze all’estero o, se ITIS, perché l’indirizzo tale è buono, e comunque anche in provincia ci sono buone scuole quindi se c’e’ quella che interessa, si può anche restare più vicino a casa.
Anche dalle mie parti è ancora così. Qualche liceo si fa pubblicità con il successo accademico che hanno gli studenti proseguendo gli studi, con proposte formative di alto livello e il numero degli iscritti è effettivamente aumentato rispetto a quando ci andavo io. Vengono studenti da altre cittadine che hanno il loro liceo con il medesimo indirizzo, ma che si sa non preparare i ragazzi allo stesso modo. Fino a pochi anni fa questa scelta era interamente dei ragazzi, ora potrebbero immischiarsi di più i genitori, forse.
Se si cambia scuola è quasi sempre per andare dal liceo (dove si fatica molto) al tecnico o al professionale (che hanno tantissimi indirizzi da noi, anche simili a quelli del liceo, semplicemente richiedono un livello più basso), o si cambia proprio indirizzo se si capisce che non si è scelto quello adatto o gradito.
Kuru-nee- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 27.07.17
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
paniscus_2.1 ha scritto:Cioè, tu dici che nel tuo ambiente la MAGGIORANZA delle famiglie sceglie la scuola più esigente e rigorosa, e che quelli che pensano solo a proteggere il figlio dal troppo sforzo siano l'eccezione? Boh, dicci su quale pianeta stai, perché a me sembra esattamente il contrario.
Io ho una fortissima sensazione che, negli ultimi anni, la maggioranza dei genitori si sia adagiata sulla visione della scuola come un posto in cui, siccome il ragazzo deve rimanerci parcheggiato per i prossimi cinque anni, il requisito più importante è che sia "un ambiente gradevole", e l'unica cosa importante è che il ragazzo "si senta a suo agio".
Poi, le caratteristiche dell'offerta didattica effettiva, vengono considerate di importanza secondaria, perché in fondo non si pensa che siano davvero significative per la formazione solida del giovane a lungo termine, e per i suoi progetti di vita seri.
Paniscus, invece è proprio quello che accade dalle mie parti, e non solo alle superiori, ma anche alle medie, e in minima parte, alla primaria e all'infanzia. Le scuole che hanno un buon nome in termini di preparazione e di offerta formativa sono le più richieste e le famiglie si scannano per entrarci. Il mio IC, ad esempio, tra i 4 presenti nella cittadina, ha la fama di avere la migliore secondaria di I grado (un ottimo indirizzo musicale, fa molte esperienze studio all'estero, diversi progetti in lingua straniera, i ragazzi che ne escono di solito hanno buoni voti alle superiori) e quest'anno abbiamo avuto seri problemi per stilare le graduatorie per entrarci perché le famiglie rimaste fuori hanno fatto mille proteste.
Nelle scuole di paese fino alla fine delle medie non capita, perché abbiamo una scuola media ogni 20 chilometri e le famiglie fanno una questione di convenienza e praticità, ma dalle superiori, dove comunque è necessario spostarsi fuori comune e andare lontano allora si guarda eccome l'offerta formativa. Nelle cittadine dove c'è scelta fra più scuole questo discorso viene fatto anche alle medie.
Kuru-nee- Messaggi : 609
Data d'iscrizione : 27.07.17
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
franco71 ha scritto:Però se la mia materia fosse materia di invalsi, da cosa discenderebbe l'obbligo di essere informato ed informare su quanto dici. Dovrebbe essere una figura terza a interloquire con la classe, che so il responsabile invalsi (esiste la figura?), a dare queste informazioni.
Non ne farei una questione di obbligo, ma di buon senso.
Se la mia classe deve sostenere una prova nella mia disciplina, mi sembra ragionevole che sia io a dare indicazioni sulla prova.
Se proprio uno volesse ridurre al minimo il tempo da dedicare alla questione, ci vogliono dieci minuti per andare sul sito dell'INVALSI e leggere la dozzina di diapositive con tutte le informazioni necessarie e altri dieci minuti in classe per ripetere quanto letto.
franco71 ha scritto:Mi sfugge un particolare, non essendo dentro la cosa, sul perchè i genitori o gli insegnanti ci tengano così tanto in termini di preparazione preventiva, quando poi i risultati sono anonimi e mi pare nemmeno classificati per scuola.
In aggiunta a quanto già detto da Dec, per gli alunni che superano l'esame di Stato i risultati delle prove INVALSI sono inseriti nel curriculum dello studente allegato al diploma.
Garamond- Messaggi : 459
Data d'iscrizione : 29.10.15
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
Paniscus, è proprio così che vanno le cose da noi. Solo una minoranza di famiglie sprovvedute iscrivono i figli dove capita.
Pensa che la signora che mi aiuta in casa, cingalese, single con due figli che cresce facendo la colf, avendo il figlio maggiore in seconda media che vuole studiare informatica, mi ha già chiesto di aiutarla a trovare la scuola migliore da scegliere il prossimo anno.
Nonostante tutto da noi la scuola continua ad essere considerata una cosa seria; il sentimento generale al riguardo rimane quello del milanesissimo detto:”studia se vuoi riuscire nel commercio”.
Come dice Kuru-nee le medie musicali sono gettonatissime e vi entra uno su tre candidati, così come le scuole che offrono cose in più , non maggiori facilitazioni.
Pensa che la signora che mi aiuta in casa, cingalese, single con due figli che cresce facendo la colf, avendo il figlio maggiore in seconda media che vuole studiare informatica, mi ha già chiesto di aiutarla a trovare la scuola migliore da scegliere il prossimo anno.
Nonostante tutto da noi la scuola continua ad essere considerata una cosa seria; il sentimento generale al riguardo rimane quello del milanesissimo detto:”studia se vuoi riuscire nel commercio”.
Come dice Kuru-nee le medie musicali sono gettonatissime e vi entra uno su tre candidati, così come le scuole che offrono cose in più , non maggiori facilitazioni.
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
franco71 ha scritto:Mi sfugge un particolare, non essendo dentro la cosa, sul perchè i genitori o gli insegnanti ci tengano così tanto in termini di preparazione preventiva, quando poi i risultati sono anonimi e mi pare nemmeno classificati per scuola.
Perché in alcune scuole, per molti anni, nel passato recente, docenti e presidi se ne fregavano delle normative e rivelavano allegramente i risultati individuali delle prove invalsi con tanto di nomi e cognomi, e in qualche caso addirittura li facevano contare come verifica formale, che faceva media per la valutazione.
Dalle mie parti non l'ho mai sentito, ma pare che in altri contesti e in altre province fosse la norma.
Io (quando avevo l'abitudine morbosa di frequentare forum di mamme, adesso mi è passata) ho trascorso anni a tentare di convincere le mie sodali virtuali che la cosa fosse assolutamente illegale, ma regolarmente mi sentivo rispondere che "siccome nella scuola di mio figlio la fanno, allora non è possibile che sia illegale", punto.
E le stesse mamme insistevano anche a dire che fossero direttamente gli insegnanti stessi a insistere tanto con i genitori per convincerli che i risultati di quelle prove fossero importantissimi. A questo si aggiungevano anche gli strilli di chi sosteneva che gli insegnanti fossero terrorizzati dalle prove invalsi, perché consapevoli che queste disvelassero la verità sulle capacità dell'insegnante stess, e che finalmente avrebbero esposto alla gogna gli insegnanti incapaci.
Nel frattempo, io vedevo solo insegnanti delle elementari e delle medie che facevano esattamente il contrario, ossia rassicurare tutti che si trattasse solo di una pura formalità che non contava niente, di cui non fregava niente a nessuno, e che serviva solo a far perdere un paio di giornate di didattica normale.
Quindi, sì, in effetti, posso ammettere che ci sia stata una certa differenza nella presentazione pubblica dell'argomento tra un ambiente e l'altro. Il motivo non lo so.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
Al di là della dubbia utilità dei test invalsi, ocse-pisa ecc. sarà mica per questo che gli studenti del nord hanno punteggi più alti? Perché si vuole riuscire nel commercio?
Altrimenti come si spiega che dalle nostre scuole piene di insegnanti precari del sud che cambiano anche più volte l’anno, quindi continuità didattica zero, programmazione tarata sulla classe di anno in anno meno di zero, esca gente tutto sommato preparata? Con molti 100 e 100 lode in meno ma con molte sufficienze molto sufficienti?
Altrimenti come si spiega che dalle nostre scuole piene di insegnanti precari del sud che cambiano anche più volte l’anno, quindi continuità didattica zero, programmazione tarata sulla classe di anno in anno meno di zero, esca gente tutto sommato preparata? Con molti 100 e 100 lode in meno ma con molte sufficienze molto sufficienti?
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
Annaangelaelvira ha scritto:Paniscus, è proprio così che vanno le cose da noi. Solo una minoranza di famiglie sprovvedute iscrivono i figli dove capita.
Pensa che la signora che mi aiuta in casa, cingalese, single con due figli che cresce facendo la colf, avendo il figlio maggiore in seconda media che vuole studiare informatica, mi ha già chiesto di aiutarla a trovare la scuola migliore da scegliere il prossimo anno.
Ah, mbe', te credo... gli immigrati (almeno quelli ben integrati, onesti, di condizioni economiche modeste, e che però al loro paese hanno sempre considerato lo studio come un privilegio) ci tengono moltissimo, che il figlio studi seriamente, perché sono tra i pochi che ancora credono davvero che studiando di più si possa trovare un lavoro migliore e compiere qualche forma di salto sociale.
Tra gli studenti migliori che io abbia mai avuto negli ultimi anni ci sono appunto:
- un cingalese, i cui genitori fanno i custodi di un alberghetto modestissimo e che ha appena preso un ottimo diploma, anche se non sono sicura di cosa farà dopo;
- una ragazza di origine filippina con padre facchino e madre domestica, che sta studiando scienza della formazione primaria e che fra qualche anno potremo ritrovarci come maestra elementare dei nostri figli o nipoti;
- e due fratelli eritrei, con madre che fa la badante a ore e padre non pervenuto da anni, che (dopo essere passati al test di accesso senza problemi) stanno entrambi studiando medicina con ottimi risultati.
Ma forse sottovaluti le masse di 40/50enni italiani semiborghesi, semicolti e strafatti di selfie e di playstation prima ancora dei figli.
Ultima modifica di paniscus_2.1 il Lun Lug 22, 2019 2:59 pm - modificato 1 volta.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
Comunque da noi gli invalsi si fanno. Punto. A capo. Non è che la gente se ne preoccupi più di tanto.
L’unica preoccupata di mia conoscenza è stata una docente di lettere delle medie nell’anno in cui le è toccato occuparsene, correzione compresa, cosa che ora, mi par di capire, per i livelli 8, 10 e13 non avviene più perché sono CBT.
L’unica preoccupata di mia conoscenza è stata una docente di lettere delle medie nell’anno in cui le è toccato occuparsene, correzione compresa, cosa che ora, mi par di capire, per i livelli 8, 10 e13 non avviene più perché sono CBT.
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
Re: A proposito della "vexata questio" dei tests INVALSI.
Pani’ ci sono anche da noi, ma non sono le masse, e per i figli vogliono comunque studio e non parcheggio.paniscus_2.1 ha scritto:
Ma forse sottovaluti le masse di 40/50enni italiani semiborghesi, semicolti e strafatti di selfie e di playstation prima ancora dei figli.
Studenti scemoni e studentesse veline ce ne sono, ma sono molti di più gli altri che, pur senza essere alfieriani, si sforzano di portare a casa delle sufficienze vere, senza voler essere geni o secchionacci, che pure ci sono, ovviamente.
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
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