quando è possibile chiedere l'aspettativa?

Salve a tutti. Ho un quesito da porre a tutti. Lavoro in una scuola molto difficile. Purtroppo sono stata assegnata a una sede non agevole e soprattutto con un'utenza impossibile. Oggi, dopo diversi episodi a dir poco terrificanti (dal punto di vista disciplinare), ho deciso di prendere un periodo di aspettativa. Come posso fare per inoltrare domanda?

prof78 ha scritto:Salve a tutti. Ho un quesito da porre a tutti. Lavoro in una scuola molto difficile. Purtroppo sono stata assegnata a una sede non agevole e soprattutto con un'utenza impossibile. Oggi, dopo diversi episodi a dir poco terrificanti (dal punto di vista disciplinare), ho deciso di prendere un periodo di aspettativa. Come posso fare per inoltrare domanda?

cambiare lavoro? ci hai pensato?

Perché hai postato nella sezione Sostegno?
Credo che ci sia semplicemente un modello da presentare in segreteria. Considera che il dirigente potrebbe anche negartela, quindi forse ti conviene andargli a parlare prima per spiegargli le tue ragioni.

quota 100 ha scritto:

prof78 ha scritto:Salve a tutti. Ho un quesito da porre a tutti. Lavoro in una scuola molto difficile. Purtroppo sono stata assegnata a una sede non agevole e soprattutto con un'utenza impossibile. Oggi, dopo diversi episodi a dir poco terrificanti (dal punto di vista disciplinare), ho deciso di prendere un periodo di aspettativa. Come posso fare per inoltrare domanda?

cambiare lavoro? ci hai pensato?

Subito un pensiero gentile?

e beh...mi è uscita dal cuore...alle prime difficoltà vogliono subito stare a casa...l' insegnamento, ora come ora, è molto difficile, i ragazzi sono molto problematici e la burocrazia ci soffoca...forse alcuni colleghi pensano di entrare in classe e trovare 30 pargoli muti, studiosi e osservanti delle regole, ma non è così...devono rimboccarsi le maniche..se non vogliono farlo è meglio, appunto, che cambino mestiere...

L'aspettativa comunque è non retribuita, quindi mi sembra una scelta che non causa nessun danno alla scuola. Poi non entro nel merito delle sue ragioni perché sono strettamente personali.

prof78 ha scritto:Salve a tutti. Ho un quesito da porre a tutti. Lavoro in una scuola molto difficile. Purtroppo sono stata assegnata a una sede non agevole e soprattutto con un'utenza impossibile. Oggi, dopo diversi episodi a dir poco terrificanti (dal punto di vista disciplinare), ho deciso di prendere un periodo di aspettativa. Come posso fare per inoltrare domanda?

coraggio...

e' questa la ragione per la quale prendere il ruolo e' anche un rischio

io sono in GI e sulla scuola dell'AS passato non mi rivedono

Su un forum di insegnanti si potrebbe essere un attimino più umani con i colleghi.
Non so cosa sia successo alla collega ma il mio consiglio è quello di non mollare, di farsi molta molta molta forza e di prepararsi alla battaglia.
Ci sono scuole oggettivamente difficili e ragazzi oggettivamente difficili ma prima di buttare la spugna è bene provarle tutte ed è bene chiedere consiglio a qualche collega più esperto; non che nessuno abbia la formula magica ma qualche dritta e qualche buon consiglio possono sempre essere utili.

Ogni scuola ha i suoi modelli. Quasi tutte mettono poi il modello sul loro sito. Comunque il de ha 30 giorni di tempo per risponderti .

Ringrazio tutti coloro che hanno speso una parola gentile e mi esortano ad andare avanti. Io amo il mio lavoro. Ho fatto sacrifici enormi per questo lavoro:anni lontana da mio marito che rivedevo solo durante il week end. 1200 km andata e ritorno, ogni maledetto week end per 7 anni. Mai preso malattia, mai preso ferie. Ho addirittura rifiutato le ore di allattamento per non assentarmi da scuola (e allattavo ancora al seno) In compenso ho creato una bacheca con tutte le lettere dei miei alunni che ho ricevuto nel corso degli anni e che mi hanno ricompensato di tutto il sacrificio fatto. Non mi sono mai lamentata, ho sempre pensato che il mio fosse il lavoro più bello del mondo. Da quando sono stata trasferita in questa sede, sono piombata nella disperazione. Alunni difficili, organizzazione pessima e nessuna volontà di accogliere le mie grida disperate di aiuto. Ho fatto diversi solleciti, proposto cambiamenti che potrebbero, almeno in parte, alleviare il mio senso di smarrimento, ma nulla...la risposta è: ti abituerai. Io intanto piango e per la prima volta in vita mia ho pensato di cambiare lavoro o, perlomeno, di astenermi per capire come agire e riprendere le energie che scarseggiano sempre di più. Le lezioni sono iniziate da appena una settimana e mi sento in prigione, non so come uscire da una situazione nella quale vivo male, malissimo. Il problema maggiore è la mancanza di ascolto, non da parte dei colleghi che, per carità, sono molto accoglienti, ma da parte dello staff dirigenziale, sordo al malessere manifestato. Sono iscritta a questo forum da tantissimi anni e non ho mai scritto così tanti messaggi come negli ultimi giorni. Penso che questo denoti un malessere oggettivo mai provato prima. Grazie ancora a tutti

Se nel concreto ci dici qual è il problema magari qualcuno riesce a suggerirti qualcosa di più specifico.
I momenti "difficili" li abbiamo vissuti tutti. I cambiamenti, anche drastici della vita, fanno parte del percorso. Se ti può rasserenare ti racconto il mio annus horribilis (almeno i primi mesi). A giugno avevo lasciato dopo 3 anni (i miei primi 3 anni) il "mio" liceo sociopsicopedagogico, frequentato da ragazzine che nelle partite di fine anno (alunni contro professori) venivano con gli striscioni a mio sostegno, dove avevo tutte le materie di indirizzo...a settembre mi ritrovai in un professionale da battaglia sul sostegno, in una sede distaccata, dove il D.S. ha praticamente imposto a noi di sostegno di fare tutte le supplenze sulle classi scoperte.

Eragon, il problema è che l'utenza di questa scuola è molto difficile. Le aggressioni fisiche (tra alunni) e verbali (anche contro i collaboratori e i docenti) non si contano più. Far valere il regolamento è pura utopia. I colleghi mi dicono di resistere, perchè i primi mesi sono stati difficili per tutti, ma io, quando arrivo a scuola, vorrei solo piangere. Provengo da un contesto più ovattato, mai avrei pensato di avere a che fare con un contesto del genere verso il quale mi sembra di non avere strumenti. Io espellerei, sospenderei e invece è tutto concesso, in nome di una fantomatica accoglienza che, sinceramente, mi vede perplessa. Ci sono ragazzi di 16 o 17 anni iscritti ancora al primo anno, pluripetenti oppure provenienti da altre scuole dove, appunto, sono stati espulsi o bocciati più volte. Io non ce la posso fare....

quota 100 ha scritto:e beh...mi è uscita dal cuore...alle prime difficoltà vogliono subito stare a casa...l' insegnamento, ora come ora, è molto difficile, i ragazzi sono molto problematici e la burocrazia ci soffoca...forse alcuni colleghi pensano di entrare in classe e trovare 30 pargoli muti, studiosi  e osservanti delle regole, ma non è così...devono rimboccarsi le maniche..se non vogliono farlo è meglio, appunto, che cambino mestiere...

Forse confondi la vivacità con la delinquenza...
Perché è inutile nascondersi dietro un dito, certe classi non sono semplicemente scalmanate, sono affollate di avanzi di galera.
Se avessi voluto stare in galera avrei scelto di fare la guardia carceraria! Stacci tu con venti ragazzoni di 17 anni ultra ripetenti che possono anche aggredirti fisicamente. E non parlo per me visto che insegno alle medie (dove già ti fanno vedere i sorci verdi), ma capisco perfettamente lo stato d'animo dei colleghi!
Guarda che potrebbe capitare anche a te...

prof78 sei di ruolo? hai chiesto trasferimento e ti è toccato un professionale?

Marechiaro ha scritto:

quota 100 ha scritto:e beh...mi è uscita dal cuore...alle prime difficoltà vogliono subito stare a casa...l' insegnamento, ora come ora, è molto difficile, i ragazzi sono molto problematici e la burocrazia ci soffoca...forse alcuni colleghi pensano di entrare in classe e trovare 30 pargoli muti, studiosi  e osservanti delle regole, ma non è così...devono rimboccarsi le maniche..se non vogliono farlo è meglio, appunto, che cambino mestiere...

Forse confondi la vivacità con la delinquenza...
Perché è inutile nascondersi dietro un dito, certe classi non sono semplicemente scalmanate, sono affollate di avanzi di galera.
Se avessi voluto stare in galera avrei scelto di fare la guardia carceraria! Stacci tu con venti ragazzoni di 17 anni ultra ripetenti che possono anche aggredirti fisicamente. E non parlo per me visto che insegno alle medie (dove già ti fanno vedere i sorci verdi), ma capisco perfettamente lo stato d'animo dei colleghi!
Guarda che potrebbe capitare anche a te...

impossibile, perchè ho sempre insegnato alla secondaria di primo grado, e non tengo assolutamente a farlo alle superiori....sono capitati anche a me i pluriripetenti con voglia di studiare pari a zero, ho sempre stretto i denti e sono comunque arrivata a giugno, usando mille strategie aiutata anche dai colleghi, ma mai mi sarebbe venuto in mente di chiedere aspettativa, di pensare a cambiar lavoro si, soprattutto all' inizio....come mai sei finito in una scuola così? non ti sei informato prima di accettare? vedrai che ce la farai...come ce l' abbiamo fatta tutti...e se proprio pensi di non farcela, e allora ben venga l' aspettativa, se, beato te, ti puoi permettere 12 mesi senza stipendio...buona fortuna

se sei di ruolo e hai altre abilitazioni o la tua laurea ti permette di accedere ad altre classi di concorso e gradi di scola, e sei inserita in 2 o 3 fascia puoi accettare supplenza fino al 30 giugno grazie all'art 36, poi aspetti di rifare trasferimento o assegnazione provvisoria

scuola, ho saltato la uuuuu

prof78 ha scritto:Eragon, il problema è che l'utenza di questa scuola è molto difficile. Le aggressioni fisiche (tra alunni) e verbali (anche contro i collaboratori e i docenti) non si contano più. Far valere il regolamento è pura utopia. I colleghi mi dicono di resistere, perchè i primi mesi sono stati difficili per tutti, ma io, quando arrivo a scuola, vorrei solo piangere. Provengo da un contesto più ovattato, mai avrei pensato di avere a che fare con un contesto del genere verso il quale mi sembra di non avere strumenti. Io espellerei, sospenderei e invece è tutto concesso, in nome di una fantomatica accoglienza che, sinceramente, mi vede perplessa. Ci sono ragazzi di 16 o 17 anni iscritti ancora al primo anno, pluripetenti oppure provenienti da altre scuole dove, appunto, sono stati espulsi o bocciati più volte. Io non ce la posso fare....

e allora, se te lo puoi permettere, fermati....e fa domanda di trasferimento...ripeto, buona fortuna...

quota 100 ha scritto:

Marechiaro ha scritto:

quota 100 ha scritto:e beh...mi è uscita dal cuore...alle prime difficoltà vogliono subito stare a casa...l' insegnamento, ora come ora, è molto difficile, i ragazzi sono molto problematici e la burocrazia ci soffoca...forse alcuni colleghi pensano di entrare in classe e trovare 30 pargoli muti, studiosi  e osservanti delle regole, ma non è così...devono rimboccarsi le maniche..se non vogliono farlo è meglio, appunto, che cambino mestiere...

Forse confondi la vivacità con la delinquenza...
Perché è inutile nascondersi dietro un dito, certe classi non sono semplicemente scalmanate, sono affollate di avanzi di galera.
Se avessi voluto stare in galera avrei scelto di fare la guardia carceraria! Stacci tu con venti ragazzoni di 17 anni ultra ripetenti che possono anche aggredirti fisicamente. E non parlo per me visto che insegno alle medie (dove già ti fanno vedere i sorci verdi), ma capisco perfettamente lo stato d'animo dei colleghi!
Guarda che potrebbe capitare anche a te...

impossibile, perchè ho sempre insegnato alla secondaria di primo grado, e non tengo assolutamente a farlo alle superiori....sono capitati anche a me i pluriripetenti con voglia di studiare pari a zero, ho sempre stretto i denti e sono comunque arrivata a giugno, usando mille strategie aiutata anche dai colleghi, ma mai mi sarebbe venuto in mente di chiedere aspettativa, di pensare a cambiar lavoro si, soprattutto all' inizio....come mai sei finito in una scuola così? non ti sei informato prima di accettare? vedrai che ce la farai...come ce l' abbiamo fatta tutti...e se proprio pensi di non farcela, e allora ben venga l' aspettativa, se, beato te, ti puoi permettere 12 mesi senza stipendio...buona fortuna

Mai dire mai, nella vita può capitare di tutto.

prof78 ha scritto:Ringrazio tutti coloro che hanno speso una parola gentile e mi esortano ad andare avanti. Io amo il mio lavoro. Ho fatto sacrifici enormi per questo lavoro:anni lontana da mio marito che rivedevo solo durante il week end. 1200 km andata e ritorno, ogni maledetto week end per 7 anni. Mai preso malattia, mai preso ferie. Ho addirittura rifiutato le ore di allattamento per non assentarmi da scuola (e allattavo ancora al seno) In compenso ho creato una bacheca con tutte le lettere dei miei alunni che ho ricevuto nel corso degli anni e che mi hanno ricompensato di tutto il sacrificio fatto. Non mi sono mai lamentata, ho sempre pensato che il mio fosse il lavoro più bello del mondo. Da quando sono stata trasferita in questa sede, sono piombata nella disperazione. Alunni difficili, organizzazione pessima e nessuna volontà di accogliere le mie grida disperate di aiuto. Ho fatto diversi solleciti, proposto cambiamenti che potrebbero, almeno in parte, alleviare il mio senso di smarrimento, ma nulla...la risposta è: ti abituerai. Io intanto piango e per la prima volta in vita mia ho pensato di cambiare lavoro o, perlomeno, di astenermi per capire come agire e riprendere le energie che scarseggiano sempre di più. Le lezioni sono iniziate da appena una settimana e mi sento in prigione, non so come uscire da una situazione nella quale vivo male, malissimo. Il problema maggiore è la mancanza di ascolto, non da parte dei colleghi che, per carità, sono molto accoglienti, ma da parte dello staff dirigenziale, sordo al malessere manifestato. Sono iscritta a questo forum da tantissimi anni e non ho mai scritto così tanti messaggi come negli ultimi giorni. Penso che questo denoti un malessere oggettivo mai provato prima. Grazie ancora a tutti

A quanto ho capito sei di ruolo su A012 in un professionale.
Essendo una classe abbastanza ricca di posti (forse meno al Sud, ma comunque non bloccata) dovresti riuscire a trasferirti il prossimo anno.
Per quanto riguarda la situazione attuale o provi a vedere come vanno le cose nelle prossime settimane o vai in aspettativa (oppure, come ti è stato detto, se sei ancora nelle GI della A022 potresti accettare da quelle un incarico alle medie usando l'articolo 36).
Posso capire le tue grida di aiuto, ma probabilmente chi è in quella scuola si è abituato e quindi le vede come eccessive (presumo che al contempo la percentuale di precariato sia alta, quindi con colleghi che a loro volta fanno fatica ad organizzarsi).