Considerazioni su contigenti immissioni

Volevo semplicemente fare un ragionamento forse semplicistico visti i post sui contingenti sulle immissioni in ruolo del ministero. La mia classe di concorso nella mia regione è in tutte le provincie tranne una in gravissimo esubero. Nella provincia in cui tra l'altro vorrei rientrare avendo lì la famiglia c'è un posto (tengo a precisare che sono in provincia diversa causa concorso ordinario). Credo, stando alle pubblicazioni, che lo daranno per le immissioni (c'è la dicitura contingente 2011-2012), ora io mi chiedo che senso ha. Qualcuno saprebbe spiegarmi cosa significano quei numeri appena pubblicati sulle diverse regioni italiane?
Significa forse che quell'unico posto verrà dato per le immissioni nonostante l'esubero enorme nelle altre provincie della mia regione?

Insomma non avrò più speranza di rientrare...........
Vela

La situazione che descrivi (1 disponibilità, 1 ruolo) riguarda anche la mia classe di concorso. Inoltre, quest'anno - pur essendoci soprannumerari, ricollocati già in fase di mobilità (trasformando le cattedre in organico di fatto, che scompariranno quando la riforma delle superiori sarà entrata a regime tra due anni, in cattedre in organico di diritto - è stato dato anche un passaggio di ruolo. I soprannumerari in questa classe di concorso ci saranno nei prossimi anni non meno di 3-5 all'anno e le cattedre e quindi la classe di concorso andrà in forte esubero provinciale.

Nella mia provincia e cdc si sono persi 5 posti OD in 2 anni (da 7 di partenza). Io sono soprannumerario di fatto quest'anno e quindi l'anno prossimo dovrò sloggiare. I tagli nelle secondarie sono enormi e si sentiranno almeno per altri 3/4 anni. Si prevedono quindi altre cattedre che andranno perse. Tuttavia il miur aggiunge 1 ruolo.
Insomma: ma che razza di trattamento è questo per noi?
- stipendio bloccato
- scatti bloccati
- soprannumerari per effetti dei tagli in corso
- scuole disponibili che si riducono (anche per effetto dei nuovi ruoli)
- alta probabilità di finire a 100km dalla vecchia titolarità da raggiungere a spese proprie (sempre se non sta in montagna altrimenti ti tocca pagare un altro affitto come stava capitando a me l'anno scorso)
- trasferimenti sempre piu' difficili per riduzione dei posti in OD (attendere i pensionamenti è una chimera soprattutto per la secondaria dove devi verificare ciascuna cdc)

Poi si parla di merito. Sai con quanto interesse/voglia andrò in classe, magari anche in una di quelle pollaio...

Lo so. Eravamo tutti abituati ad un altro modo (sbagliato) di vedere le cose: sia nella scuola (margini di posti liberi che permettevano di "respirare"), sia negli stipendi (passaggio da lire a euro e potere d'acquisto: un insegnante fino a dieci anni fa prendeva - in secondo gradone - quasi tre milioni di lire), sia nelle pensioni (passaggio da sistema retributivo a contributivo, che dimezza la pensione di alcuni a fronte della pensione ad ultimo stipendio di altri), sia per l'impossibilità di integrare lo stipendio con tassi di interesse di titoli di stato che in passato aiutavano a tirare avanti, sia per numero di ore per materia, sia per rapporto discente-alunno-genitori e perdita di autorevolezza di ruolo sociale (con relativo stress di gestione), sia per la valutazione (ormai i POF ci dicono che il "discreto" è 7 e il "buono" è 8), sia per l'ipertrofia della burocrazia del lavoro scolastico (che ha fini giustificativo-legali più che didattico-pedagogici), sia per il "valore" della conoscenza e della scuola nel percorso di vita dei ragazzi. Una vera e propria rivoluzione copernicana, che si aggiunge alle altre quattro rivoluzioni copernicane della Storia del pensiero.

sconcertato ha scritto:Nella mia provincia e cdc si sono persi 5 posti OD in 2 anni (da 7 di partenza). Io sono soprannumerario di fatto quest'anno e quindi l'anno prossimo dovrò sloggiare. I tagli nelle secondarie sono enormi e si sentiranno almeno per altri 3/4 anni. Si prevedono quindi altre cattedre che andranno perse. Tuttavia il miur aggiunge 1 ruolo.
Insomma: ma che razza di trattamento è questo per noi?
- stipendio bloccato
- scatti bloccati
- soprannumerari per effetti dei tagli in corso
- scuole disponibili che si riducono (anche per effetto dei nuovi ruoli)
- alta probabilità di finire a 100km dalla vecchia titolarità da raggiungere a spese proprie (sempre se non sta in montagna altrimenti ti tocca pagare un altro affitto come stava capitando a me l'anno scorso)
- trasferimenti sempre piu' difficili per riduzione dei posti in OD (attendere i pensionamenti è una chimera soprattutto per la secondaria dove devi verificare ciascuna cdc)

Poi si parla di merito. Sai con quanto interesse/voglia andrò in classe, magari anche in una di quelle pollaio...

quoto...

Ragazzi, condivido pienamente con tutti voi!!! è semplicemente assurdo. Mia sorella è nelle stesse condizioni: da 5 anni chiede trasfer. interpr e ogni anno, dico ogni anno, su due cattedre in OD , una va puntualmente a passaggio di cattedra da cdc in esubero e l'altra non data a trasfer. interprov...Rimane sempre e solo una cattedra: quest'anno la sola rimasta andrà ad immissione in ruolo e mia sorella perde pure la speranza di utilizzo e/o assegn. prov perchè non ci sonon cattedre di 52 nemmeno sull'of. è davvero assurdo. E non ci dicano che tutti posti liberi vanno ai trasfer, ma solo iol 50%. Che senso ha immettere su una cattedra, creando esubero al 100% il prossimo anno e non concedere trasfer interp a una persona che da 5 anni lo chiede e non lo ottiene....

A) Il senso di immettere in ruolo su una cdc già soprannumeraria in alcune scuole e presto in esubero per gli effetti de Riordino lo dividerei in due aspetti: dal punto di vista umano, il discorso fila e anch'io son d'accordo per una immissione in ruolo (tanto più che nel piano triennale dei prox due anni non penso ci sia posto, nonostante il turn-over); dal punto di vista ragionieristico-amministrativo immettere in ruolo su una classe con soprannumerari già al secondo anno di Riordino e il prox anno in esubero è una scelta irragionevole.

B) Ma del resto, la non ragionevolezza dei percorsi della scuola sia di chi vi lavora e sia della normativa si trova in molti punti: come per esempio quella secondo cui la mobilità professionale provinciale (passaggi di cattedra e ruolo) precedono la mobilità territoriale interprovinciale: qui il ragionamento è il contrario del punto A) ovvero dal punto di vista logico sarebbe più adeguato concedere l'avvicinamento mediante trasferimento interprovinciale (chiesto sempre per ragioni di organizzazione di vita) rispetto ad una mobilità professionale provinciale, dal punto di vista ragionieristico invece è più logica la precedenza ai movimenti provinciali (qualunque essi siano).

Idem per i passaggi di ruolo, che quest'anno sono stati dati anche in presenza di soprannumerari in provincia.

Ma mi chiedo possibile che la nostra voce si faccia sentire solo attraverso un forum? Possibile che nessuno dica o faccia niente per il nostro contratto? Dove sono i sindacati? Possibile che a loro interessino solo i precari e che chi è già di ruolo può anche impiccarsi?

Forse bisognerebbe pensare che sò ad un ordine professionale dei docenti di ruolo, ad una associazione che tuteli i nostri diritti contrattuali e la nostra dignità professionale.

Esiste?

Noi dobbiamo lottare e i sindacati dovrebbero tutelarci. Come hanno chiesto e ottenuto le immissioni su tutti i posti vacanti, dal prossimo anno sarebbe auspicabile che si battessero affinchè tutti i posti in OD residuati dalle prime due fasi vadano ai trasf interprov e ciò che resta poi ai ruoli. Sarebbe un paradosso continuare ogni anno ad immettere in ruolo su tutti i posti e chi è già di ruolo non abbiano il giusto trattamento. Tutti noi abbiamo DIRITTO al rientro nella propria provincia: mia sorella ha un marito, due bimbe stupende e quest'anno sarà costretta a fare le valige dato che, essndo data l'unica cattedra in OD a ruolo, non rimarrà più nulla (anche perchè non ci sono nemmeno cattedre di OF). è assurdo, paradossale tutelare i precari e lasciare alla mercè del destino, direi piuttosto ad un colpo di fortuna, i docenti di ruolo che vogliono rientrare in provincia. Ragazzi: dobbiamo fare qualcosa!!!

David75, capisco. Io sono quasi nelle stesse condizioni di tua sorella. A rigor di logica, tuttavia il lavoro (immissione in ruolo) è un diritto; il miglioramento del posto non è un diritto (infatti, la Riserva - ad esempio - vale solo una volta per l'immissione in ruolo e non vale per trasferimenti e passaggi). Inoltre, ci dicono che lavoratori con figli piccoli son già tutelati (perchè maturano più punteggio), ancorchè all'interno delle procedure di mobilità.

Tornando al discorso di Sconcertato e di Vela, i motivi di scontento ci sono. In pratica, ci si avvia - come detto dai più - ad una proletarizzazione del ceto medio insegnante: basti pensare che dieci anni fa lo stipendio di un insegnante al secondo gradone era di 2.800.000. Il lavoro - soprattutto il nostro - non dipende dallo stipendio, ma dallo stipendio dipende - sempre più in questa società - il ruolo sociale ovvero la rapprentazione percepita dell'insegnante da parte della società (famiglie e studenti) e mediata dalla Politica e veicolata mass-media.

Inutile che enumeri i motivi dello scontento:
1) Il blocco degli scatti stipendiali dei pubblici dipendenti fino al 2014 stabilita un anno fa (gli scatti per gli insegnanti rappresentano l’unica modalità di progressione di carriera);
2) Il rinnovo contrattuale (qualora venga mantenuto) che - come stabilito un anno fa - da biennale diventa triennale: gli stipendi (e conseguentemente le pensioni) si assottigliano;
3) il diverso trattamento pensionistico tra insegnanti a regime pensionistico retributivo ante-1995 (in pensione con l’ultimo stipendio, indipendentemente dai contributi versati nella vita lavorativa) e insegnanti a regime pensionistico contributivo post-1995 (pensione in base agli effettivi contributi versati) determinata dalle Riforme di metà Anni Novanta.
4) diverso trattamento economico tra insegnanti di religione e gli altri insegnanti;
4) situazioni di soprannumerarietà ed esubero che obbligano a viaggi per raggiungere il posto di lavoro o affitti che comportano una ulteriore riduzione della quota di salario impiegato per la sussistenza;
5) dal 2011 i neo-assunti percepiranno ancora meno dello stipendio base attuale a causa della rimodulazione economica peggiorativa del Contratto stabilita a fine luglio 2011 (manovra che tuttavia non è neanche paragonabile alla Riforma Pensionistica 1995).
A fronte di tutto ciò, si vedrà che gli effetti sulle pensioni degli attuali 40enni “lavoratori dipendenti 1000 euro” sono drammaticamente significativi.

daviduccio75 ha scritto:Ragazzi, condivido pienamente con tutti voi!!! è semplicemente assurdo. Mia sorella è nelle stesse condizioni: da 5 anni chiede trasfer. interpr e ogni anno, dico ogni anno, su due cattedre in OD , una va puntualmente a passaggio di cattedra da cdc in esubero e l'altra non data a trasfer. interprov...Rimane sempre e solo una cattedra: quest'anno la sola rimasta andrà ad immissione in ruolo e mia sorella perde pure la speranza di utilizzo e/o assegn. prov perchè non ci sonon cattedre di 52 nemmeno sull'of. è davvero assurdo. E non ci dicano che tutti posti liberi vanno ai trasfer, ma solo iol 50%. Che senso ha immettere su una cattedra, creando esubero al 100% il prossimo anno e non concedere trasfer interp a una persona che da 5 anni lo chiede e non lo ottiene....

è assurdo che colleghi di ruolo (bello, eh!) si lamentino dei nuovi che vengono immessi. Tua sorella non riesce a rientrare? e allora? lavora comunque, no? non ci aveva pensato quando aveva scelto di spostarsi?