PEI totalmete differenziato per aree ed esame III media

Buongiorno, seguo da circa un mese un alunno di terza media con ritardo mentale grave che segue una programmazione per aree (auonomia, affettiva relazionare, cognitiva, motorio prassica) totalmente differenziata dalla classe.Nei PEI precedenti è indicato che la valutazione quadrimestrale e quella finale era costituita semplicemente da un giudizio complessivo, anzi più che altro una relazione che descriveva cosa l'alunno aveva fatto sino a quel momento senza entrare nel merito di giudizi veri e propri perchè non c'è neanche una griglia di valutazione.Attualmente però sorge il problema dell'esame di primo ciclo, nel senso che non avendo mai avuto nessun tipo di valutazione né in decimi né in giudizi nelle singole materie, mi chiedevo con quale criterio dovrà essere valutato per l'ammissione all'esame. Per me è la prima esperienza su sostegno ma anche i colleghi pare non sappiano bene come muoversi. All'inizio infatti mi dicevano che sicuramente il ragazzo non avrebbe fatto l'esame ma avrebbe avuto solo l'attestato di frequenza, ma questo è possibile solo se non si presenta ad una qualsiasi delle prove, giusto? Avevo pensato quindi di modificare il PEI preparando io una griglia di valutazione per aree che avesse una corrispondenza con i voti numerici che poi ogni docente curricolare potesse dare, ma non so se sia la procedura giusta.I docenti praticamente in questi due anni non sanno cosa sia in grado di fare il ragazzo perchè totalmente affidato all'assistente educatore e per le restanti 9 ore al professore di sostegno, quindi è come se non lo conoscessero.Qualcuno ha avuto esperienze simili?grazie

Come è stato ammesso alle classi successive se non è mai stato valutato?

E' quello che ho chiesto anch'io e mi hanno fatto vedere i documenti di valutazione che hanno prodotto negli anni precedenti.In realtà è una relazione in cui vengono esplicitati i progressi o meno del ragazzo nelle varie aree, ma tutto molto generico.Non si fa riferimento al PEI o ad obiettivi raggiunti o meno.In effetti mi è sembrata una modalità un po strana.

[quote="meryen09"]E' quello che ho chiesto anch'io e mi hanno fatto vedere i documenti di valutazione che hanno prodotto negli anni precedenti.In realtà è una relazione in cui vengono esplicitati i progressi o meno del ragazzo nelle varie aree, ma tutto molto generico.Non si fa riferimento al PEI o ad obiettivi raggiunti o meno.In effetti mi è sembrata una modalità un po strana.[/quote]
Quello che avete (hanno) fatto è una verifica del PEI che, giustamente, si fa a fine anno, dove appunto si esplicitano i progressi, si fa una valutazione dell'anno riferendosi al PEI. Ma la produzione del documento non esula i tuoi colleghi dallo scrutinare il ragazzo come tutti gli altri ragazzi.
Ma a titolo di curiosità personale, nel tabellone degli scrutini finali (quello che si "appende" a scuola) cosa lasciavano le caselline in bianco?

devo essere sincera non lo so, è il primo anno in questa scuola.Il coordinatore di classe mi ha detto che loro non si sono posti il problema sino ad ora perchè secondo loro il ragazzo non è valutabile, visto che ha un'età mentale di 3/4 anni (da diagnosi funzionale)!Quello che mi sembra strano è anche come la famiglia abbia accettato questa cosa in questi anni.Adesso che si pone il problema dell'esame di terza media non sanno come fare, visto che non hanno mai avuto dei criteri di valutazione degli obiettivi che sono previsti nel PEI. L'unica cosa possibile, secondo me, è che il cdc approvi delle griglie di valutazione da allegare al PEI con le quali sia possibile dare al ragazzo la valutazione a cui ha comunque diritto.

Alla fine di ogni anno scolastico, l'alunno potrebbe aver preso solo l'attestato di frequenza? Per i casi gravissimi è possibile. L'alunno non prende la licenza media e nessuna certificazione delle competenze. Può andare però alle superiori, per adempiere all'obbligo scolastico/formativo e poi le superiori trovano il modo di tenerlo fino alla quinta. Non conosco la normativa, ma quest'anno abbiamo preso in prima un ragazzo gravissimo di 18 anni, trattenuto più volte alle elementari e medie. Prova a chiedere alla segreteria alunni o direttamente al dirigente. Noi cerchiamo di evitare tali situazioni e di valutare anche l'invalutabile: il nostro ragazzo neppure parla e ne abbiamo un altro, in terza, nella stessa situazione. Eppure la pagella, su pochissime materie, la facciamo. Ogni dirigente ha una sua filosofia, nel rispetto delle norme.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’
(DPR 122/ 2009 – ART. 9)
■ La valutazione degli alunni con disabilita’ è riferita al comportamento, alle discipline
e alle attività svolte sulla base del PEI ed è espressa con voto in decimi.
■ L’esame conclusivo del primo ciclo si svolge con prove differenziate, comprensive
della prova nazionale , corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il
progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento
iniziali.
Le prove sono adattate , ove necessario, in relazione al piano educativo
individualizzato , a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate
hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del
conseguimento del diploma di licenza.
* Gli alunni con disabilità sostengono le prove dell’esame di Stato conclusivo del
secondo ciclo dell’istruzione secondo le modalità previste dall’articolo 318 del decreto
legislativo n. 297 del 1994.
PROCESSI, PRESTAZIONI, VOTI
La valutazione in decimi va rapportata al P. E. I., che
costituisce il punto di riferimento per le attività educative a
favore dell’ alunno con disabilità.
Si rammenta inoltre che la valutazione dovrà essere riferita
ai processi e non solo alla prestazione.
Linee- guida agosto 2009

Mi sembra alquanto strano che non ci siano voti. Ho avuto alunni con gravi disabilità che non hanno fatto neanche l'esame ma un voto per ogni disciplina allo scrutinio è stato sempre messo! L'anno scorso un autistico gravissimo che non parlava neanche ha avuto i voti da noi tutti. Una farsa, certo, in cui abbiamo più che altro valutato il progresso nell'aspetto relazionale ma, ripeto, un voto c'era. Informati bene con chi ne sa di più ma la cosa è strana.

Grazie a tutti per avermi risposto.Si è vero, sembra una situazione strana, ma è reale.I voti non ci sono perchè nel PEI che hanno adottato sino ad ora non ci sono obiettivi ben individuati ed altrettanti criteri di valutazione del raggiungimento o meno di tali obiettivi.Quindi secondo me non è un vero PEI. Comunque la giustificazione che ho sentito è stata che l'alunno a loro avviso non era valutabile e pertanto non venivano dati giudizi o voti.A me sembra anche una cosa un po fuori norma...nel senso non so che validità avessero i documenti di valutazione che venivano rilasciati.