Prove Invalsi preparate? Il ministro dice:no!
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Prove Invalsi preparate? Il ministro dice:no!
Dice il ministro Fioramonti "I test invalsi non devono essere invasivi, altrimenti si rischia quanto accaduto in America dagli anni ’80, con una proliferazione di libri sull’argomenti ” con gli stessi docenti che insegnano come imparare a superarli, anziché le materie di competenze“.
Già: come è possibile che gli insegnanti insegnino come passare la prova invalsi e non le vere e proprie discipline?
E' ovvio che insegnano anche le loro discipline, ma probabilmente avvertono uno scollamento tra il proprio lavoro e il lavoro del rilevatore. Questo scollamento è sicuramente prodotto da un processo di comunicazione e sviluppo del problema manchevole in più parti.
Mi fa pensare a quell'italianissimo "dire alla nuora per far sapere alla suocera". Vuoi che gli insegnanti migliorino? Non parlare con loro, non formarli adeguatamente! Fai le prove Invalsi e questi capiranno!
Capiranno?! No, no si ingegneranno! Ecco quindi tutto un fiorire di editoria che spiega (si illude di spiegare) come passare i test invalsi.
In sostanza c'è un approccio abbreviato per forza di cose. Non si hanno le forze (o la filosofia) per raggiungere l'obiettivo con modi socievoli o partecipati. Si prova a forzare il tutto con un gesto di imperio.
Risultati? Scadenti...
Chissà se si è notato un miglioramento del trend dopo anni di somministrazioni (al netto ovviamente della pratica di preparazione al test)?
Ma anche se non si fosse notato, che problema c'è? Lasciamo lì lo spauracchio ché tanto qualcuno ci casca. Dimostriamo che abbiamo ben salda la situazione nelle mani.
Con i risultati non ce ne facciamo niente. Facciamo solo dei confronti estemporanei; al massimo ci facciamo degli articoli di giornale.
D'altra parte che ce ne facciamo dei risultati degli esami del sangue se poi non sappiamo fare diagnosi o se poi non abbiamo le medicine?
Vabbe', l'importante è darsi un tono.
Comunque, qualcuno tra chi legge ha avuto dei "reprimenda" per prove invalsi non molto soddisfacenti? (ops! forse do per scontato che ci siano prove non soddisfacenti...)
Già: come è possibile che gli insegnanti insegnino come passare la prova invalsi e non le vere e proprie discipline?
E' ovvio che insegnano anche le loro discipline, ma probabilmente avvertono uno scollamento tra il proprio lavoro e il lavoro del rilevatore. Questo scollamento è sicuramente prodotto da un processo di comunicazione e sviluppo del problema manchevole in più parti.
Mi fa pensare a quell'italianissimo "dire alla nuora per far sapere alla suocera". Vuoi che gli insegnanti migliorino? Non parlare con loro, non formarli adeguatamente! Fai le prove Invalsi e questi capiranno!
Capiranno?! No, no si ingegneranno! Ecco quindi tutto un fiorire di editoria che spiega (si illude di spiegare) come passare i test invalsi.
In sostanza c'è un approccio abbreviato per forza di cose. Non si hanno le forze (o la filosofia) per raggiungere l'obiettivo con modi socievoli o partecipati. Si prova a forzare il tutto con un gesto di imperio.
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D'altra parte che ce ne facciamo dei risultati degli esami del sangue se poi non sappiamo fare diagnosi o se poi non abbiamo le medicine?
Vabbe', l'importante è darsi un tono.
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