Come verrà valutato il servizio AAAA nelle scuole comunali da parte degli educatori?

Il decreto scuola è chiaro: gli educatori potranno fare supplenze nelle scuole dell'infanzia comunali, sia su posto comune che su posto di sostegno.

Nelle graduatorie della classe di concorso A018 verrà valutato come servizio non specifico con titolo (6 punti all'anno) oppure come servizio generico d'insegnamento senza titolo (3 punti all'anno)?

In fondo c'è un decreto che li autorizza a fare supplenze nelle scuole dell'infanzia comunali, come potranno considerarlo servizio senza titolo d'accesso?

1. Per garantire il regolare svolgimento delle attività nelle scuole dell'infanzia paritarie comunali, qualora si verifichi l'impossibilità di reperire personale docente con il prescritto titolo di abilitazione per le sostituzioni, è possibile, in via transitoria per l'anno scolastico 2019/2020, al fine di garantire l'erogazione del servizio educativo anche senza sostituzione, prevedere un supporto educativo temporaneo, attingendo alle graduatorie comunali degli educatori dei servizi educativi per l'infanzia in possesso di titolo idoneo a operare nei servizi per l'infanzia.

Come vedi, si parla di supporto educativo, non di supplenza, perciò a mio parere non è attività di insegnamento, tanto meno servizio non specifico.

Sono d'accordo con te per le supplenze brevi.

Ma per gli incarichi annuali si potrà parlare di supporto educativo?

Ho citato il decreto, quindi suppongo di sì, se non si riesce a coprire con i docenti nemmeno gli incarichi annuali.

Il problema è che nel Settentrione non si riescono a trovare laureati in scienze della formazione primaria e diplomati magistrali neanche per le scuole statali, figuriamoci per le scuole comunali.
Le paritarie assumono il primo che capita, ma le comunali avevano bisogno di uno straccio di decreto e di poter chiamare ufficialmente da altre graduatorie.

Mi viene il dubbio che a questo punto tutti gli educatori che riceveranno un incarico su posto di sostegno possano fare ricorso al TAR per poter partecipare al TFA sostegno per la scuola dell'infanzia.

Non capisco cosa c'entri. Al Tfa sostegno non si accede grazie al servizio (nemmeno quello regolare da insegnanti, chiamati dalle graduatorie di posto comune o, per la secondaria, da graduatorie incrociate), ma avendo il titolo di studio e superando delle selezioni. Comunque un ricorso non si nega a nessuno.

Il tfa sostegno 2019 venne aperto ai non abilitati nella scuola secondaria solo grazie alle sentenze precedenti dei ricorsi proposti dai precari che potevano insegnare ma non potevano specializzarsi perché privi di abilitazione.


Io intravedo una cosa simile: gli educatori potranno insegnare sostegno nelle scuole dell'infanzia comunali ma non potranno specializzarsi.

Secondo me, è stato aperto ai non specializzati perché c'era (e c'è) grande bisogno di insegnanti di sostegno e non si poteva andare tanto per il sottile. Inoltre se non sono abilitati per la materia probabilmente non potranno lasciare il sostegno dopo cinque anni, ma ci rimarranno fino alla pensione, cosa molto conveniente per il miur.
I ricorsi, a mio parere, non c'entrano, tanto è vero che in molti altri casi il miur si è rifiutato di recepire le sentenze nella normativa.

Anche nella scuola dell'infanzia c'è una forte carenza di docenti di sostegno: dopo 5 anni chiedono il passaggio su posto comune, nell'infanzia o nella primaria.
Il loro titolo è abilitante e quindi possono farlo.
Io vedo molte analogie.