Lingua concorso e leggi contraddittorie

L' anno scorso, la legge 145/2018 art 792 comma 4 affermava

"La prova orale consiste in un colloquio che ha l’obiettivo di valutare il grado
delle conoscenze e competenze del candidato nelle discipline facenti parte della
classe di concorso e di verificare la conoscenza di una lingua straniera europea
almeno al livello B2 del quadro comune
europeo nonché il possesso di adeguate
competenze didattiche nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione."



Ora il ministero sostiene

"Si chiarisce, infine, che l’accertamento delle competenze linguistiche, previsto nell’ambito di tutte le
procedure concorsuali, è stato limitato alla lingua inglese in virtù del novellato articolo 37 del d. lgs.
165/2001. Il d.lgs. 25 maggio 2017, n. 75 (successivo al d.lgs. n. 59/2017), ha infatti sostituito, in via
generale e per tutte le pubbliche amministrazioni, all’accertamento “ di almeno una lingua straniera” quello
della sola lingua inglese."



Due normative opposte. Sulle spalle di chi è un anno che prepara il francese ed ora dovrà affrontare una prova in inglese.

C'è da dire che, da quanto è emerso finora, per l'orale si potrà scegliere la lingua, quindi la legge 145/2018 verrà comunque rispettata. Sono d'accordo con te che avrebbero dovuto dirlo prima.

Dec ti ringrazio...Ma quindi una lingua alla preselettiva ed una diversa all' orale?! Ma è follia...

Così ho letto negli articoli degli ultimi giorni.

HO letto anche io,con una cosa del genere in caso di ricorsi annullano il bando... Ma non c'è la possibilità che ci ripensino?

Non lo so, tutto è possibile. Io non ho mai visto annullare un bando, anche se ricorsi ce ne sono sempre stati tantissimi.

Certo, ma qui è una palese contraddizione, una cosa illogica e ridicola. Secondo Lei non sanano la situazione?

Mah, hai segnalato tu che le due normative dicono due cose diverse: se vogliono rispettarle entrambe, forse è l'unico modo, a meno che la più recente non annulli quella precedente. Ci vorrebbe un esperto di diritto.
Per favore, dammi del tu.

Se sulla base di questo contrasto di normative si può basare un ricorso penso che fioccheranno...

Grazie Dec...
Non so veramente che pesci prendere..

Qui in casa mia siamo disperati. Il mio compagno aveva delle basi di francese, e negli ultimi due anni, in preparazione del concorso, le ha consolidate facendo dei corsi all'università popolare e delle lezioni con dei colleghi della disciplina per la conversazione oltre allo studio individuale, proprio perché all'ultimo concorso erano previste 4 lingue tra cui scegliere. La notizia dell'inglese ci ha gettato nello sconforto perché, al di là dei soldi e del tempo investiti, è ormai impossibile fare lo stesso tipo di lavoro in così poco tempo. Non mi sembra giusto far trascorrere da un concorso all'altro tutti questi anni (in cui uno che ci tiene non sta sull'albero a cantare, ma si prepara!) per cambiare le regole del gioco solo adesso, a poche settimane dal bando.

A quanto pare siamo in molti nella stessa situazione.
Anch'io son preparato su spagnolo e francese mentre l'inglese non lo pratico dai tempi della scuola...
Speriamo, nel caso in cui nulla dovesse cambiare, che almeno siano pochissime domande che non influenzino troppo l'esito della prova.
Anche perché il tempo per prepararsi su una lingua straniera non c'è, son processi lunghi.

Bisogna far presente ai sindacati il problema. Io gli ho scritto:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
info@snals.i

In realtà proprio sul sito della Cgil flc c'è l'articolo dettagliato con tutte le richieste accettate e respinte dal ministro. Tra quelle respinte vi è pure quella relativa alla scelta tra le 4 lingue al posto dell'imposizione dell'inglese.
Forse bisognerebbe far presente tutto al ministero, direttamente a loro. Ma come?

Bisogna fare pressione sui sindacati perchè questi non mollino la presa.

Il ministero è incontattabile, ha un indirizzo [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] a cui non rispondono

In ogni caso, pare che l'obbligo dell'inglese derivante dalla nuova norma sia "solo" alla preselettiva, poi all'orale si dovrebbe poter scegliere la lingua come sempre. Fatto sta che il decreto che impone l'inglese è di poco posteriore al decreto che rivedeva la formazione iniziale e il reclutamento; ecco spiegato il motivo delle differenze con il concorso 2018 (che tra l'altro non aveva la preselettiva).

Stando all'articolo di OS, lo straordinario prevederebbe 5 domande in inglese sulle 80 totali (poco più del 5%). Verissimo che possono fare la differenza, per carità, ma l'impatto resterebbe limitato. Il problema è se l'inglese verrà imposto anche all'orale...!

Il problema, per l'ordinario, è se le domande d'inglese dovessero essere di più e avere un impatto maggiore. Anche perché un punto in più o in meno alla prova potrebbero fare la differenza, quindi anche solo 5 domande potrebbero risultare decisive.

secondo me non è affatto detto che non ci ripensino e non consentano francese. Governo@sindacati fanno spesso finta di litigare, giusto per giustificare le reciproche esistenze.
Mattopris cmq il decreto che impone l' inglese è del 17, il regolamento del concorso è del 18, pertanto è posteriore il decreto che regola i concorsi e quindi valido in quanto ultimo (il decreto sui concorsi del 17 è stato superato da quello del 18')

Certamente il neo-ministro deve anche far vedere che c'è lei e non più il vecchio ministro, va a finire che nessuno se ne accorge...
Tuttavia in questo caso hanno respinto le proposte sindacali con tanto di comunicato ufficiale in cui spiegano i motivi, fanno i riferimenti legislativi, ecc.
In più lo stesso partito di maggioranza del governo ha emesso un comunicato in merito, se non erro.
Dopo tutto 'sta tarantella tornano indietro? Non che io non lo speri, eh, anche perché se tutto rimane com'è e a fine febbraio/inizio marzo si parte non ho proprio il tempo materiale per mettermi a studiare con l'obiettivo di raggiungere un buon livello di inglese. Ci vuole tempo per questo e tempo non ce ne sarebbe.
Secondo me l'ennesimo casino legislativo, procedurale, "logico", ecc. è stato compiuto, come sempre, a danno nostro, in quanto aspiranti docenti e precari, e degli studenti di tutta Italia.

@Nadine:

purtroppo non credo sia come dici tu. E' vero che il regolamento dell'ultimo concorso è del 2018, ma è stato emanato sulla base di un decreto legislativo (il 59/2017) di pochi mesi precedente al 75/2017, che è invece quello che impone l'inglese. Quindi, tra le due fonti legislative di pari peso, quella che impone l'inglese è successiva a quella su cui si basava il (regolamento del) precedente concorso.

Nadine, la frittata, ai nostri danni, è completa:
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Dovrebbero spiegarci come cavolo si fa a preparare una prova orale in lingua in due tre mesi dopo che per anni ti sei preparato su di un'altra lingua straniera... Maledetti!

Carlo, non disperiamo ancora, OS riporta solo le assurde motivazioni del ministero, ma dimentica di dire che la legge di bilancio dell' anno scorso prevedeva lingua a scelta...

Non so, io ormai non mi aspetto niente da questi qua...Dopo una vita investita, tempo e denaro, nell'insegnamento, a sgobbare quasi a gratis nella paritaria, anni di preparazione, arrivano questi signori e distruggono tutto come niente fosse.
Io non discuto dell'opportunità di imporre l'inglese come unica lingua, ma della tempistica di tale modificazione rispetto a quello che era stato fino a ieri.
Avrebbero dovuto dirlo prima, perché ci vuole tempo, molto tempo, per studiare, la preparazione, a maggior ragione in una lingua straniera, non si improvvisa dalla sera alla mattina.

sono d' accordo...Per fortuna io sono di ruolo, ma passare il concorso mi serve perchè da punteggio per la mobilità... E ci ho investito molto... Immagino che per te sia anche peggio e mi spiace... Comunque oggi i sindacati si riuniscono, speriamo che facciano qualcosa