Prova scritta concorso ordinario

La prima prova scritta ( non la preselettiva) sarà simile a quella del 2012 o del 2016?

Direi 2012. Nel 2016 il concorso era riservato a chi aveva l'abilitazione con TFA.

O altra abilitazione (Pas, SSIS ecc.).

Nella bozza di decreto con relativi allegati pubblicate su os si parla, almeno per le cdc umanistiche, di un quesito solamente per ogni materia della cdc in un tempo complessivo di 120 minuti. Se le cose stanno così sarà diverso sia rispetto al 2012 che al 2016 e dovranno essere domande con un grado di "generalità" enorme.
Per le discipline umanistiche ho letto le domande di entrambe le prove scritte, 2012 e 2016, e non è che ci sia tutta questa differenza.
Alla fine questo è un concorso non riservato agli abilitati ma comunque dà, ai vincitori, il ruolo, quindi siamo lì.

[quote="Carlo8002020"]Nella bozza di decreto con relativi allegati pubblicate su os si parla, almeno per le cdc umanistiche, di un quesito solamente per ogni materia della cdc in un tempo complessivo di 120 minuti. Se le cose stanno così sarà diverso sia rispetto al 2012 che al 2016 e dovranno essere domande con un grado di "generalità" enorme.
Per le discipline umanistiche ho letto le domande di entrambe le prove scritte, 2012 e 2016, e non è che ci sia tutta questa differenza.
Alla fine questo è un concorso non riservato agli abilitati ma comunque dà, ai vincitori, il ruolo, quindi siamo lì.[/quote]

Scusa, posso chiederti cosa intendi con grado di generalità enorme ?
Guardando le prove del 2016 ho visto che si trattava principalmente di preparare unità didattiche per gli studenti, mentre per il concorso del 2012 si trattava di “problemi” da risolvere. (Parlo per la mia cdc di matematica e fisica)

Premesso che parlo di discipline umanistiche.
Mi riferivo al fatto che ci sarà tanto tempo per rispondere alle domande, per cui non mi aspetto domande che richiedano risposte puntuali, secche, ma una sorta di piccoli "temi" da sviluppare.
Ti faccio un esempio. Cdc A19: due insegnamenti, filosofia e storia. Bene, mi aspetto domande che richiedano risposte ampie, articolate, anche con una certa possibilità di spaziare o di scegliere come e cosa scrivere. Non mi aspetto domande puntuali su, per es., un fatto storico preciso, un evento particolare, quanto piuttosto domande sui processi di lungo periodo. Questo perché immagino che le domande siano commisurate al tempo a disposizione, cioè 120 minuti.
Altro cosa sarebbe stata avere 5 o 6 domande con lo stesso tempo a disposizione.
Ovviamente son tutte supposizioni. La certezza la avremo quando ci daranno le domande il giorno della prova.

Le prove erano diverse, almeno per quanto riguarda la mia cdc, nel 2012 tre domande del tipo il candidato illustri la fotosintesi, invece nel 2016 le domande erano più numerose e bisognava preparare le unità didattiche facendo riferimento alle metodologie se non sbaglio; quindi qualcosa più simile a una lezione simulata e che solo chi già insegna è in grado di affrontare al meglio.

[quote="Life science"]Le prove erano diverse, almeno per quanto riguarda la mia cdc, nel 2012 tre domande del tipo il candidato illustri la fotosintesi, invece nel 2016 le domande erano più numerose e bisognava preparare le unità didattiche facendo riferimento alle metodologie se non sbaglio; quindi qualcosa più simile a una lezione simulata e che  solo chi già insegna è in grado di affrontare al meglio.[/quote]

Anche per me c’è questa notevole differenza di “stile” tra le domande dei due concorsi. Ovviamente nessuno “dall’alto” si prende la briga di chiarire in quale dei due casi potremmo ricadere.
Per come la vedo io, è solo una supposizione, non avrebbe senso farci progettare le unità didattiche nel primo scritto per poi dover affrontare nel secondo le stesse tematiche da un punto di vista più teorico; probabilmente il primo scritto sarà proprio sui contenuti delle nostre materie.
Ma è tutto da vedere...

Sì, la prima prova dovrebbe essere strettamente focalizzata sulle materie della cdc senza riferimenti alle metodologie, oggetto, invece, della seconda prova.
Quello che trovo "strano", per non dire incoerente, è che poi all'orale ci chiedano di preparate un'unità didattica, cioè, se ho ben capito, una lezione. Dico che lo trovo strano o incoerente perché all'ordinarìo si suppone ci siano persone con zero o quasi zero esperienza, sennò, se ne avessero, farebbero lo straordinario. Quindi, mi chiedo, su quali basi si pretende che si sappia organizzare una lezione con tanto di giustificazione teorica delle scelte metodologiche adottate se uno non ha mai messo piede in una scuola se non da studente?
Non che non sia d'accordo con questo tipo di prova. Ci può stare. Ma è totalmente incoerente secondo me.

Però dopo il concorso si entrerà direttamente in classe come insegnante, quindi certe cose bisogna dimostrare di averle studiate. Diverso sarebbe se dopo la selezione si iniziasse un percorso abilitante, ma come sappiamo non sarà così.

E ci sarà l'anno di prova per verificare che tu sappia mettere in pratica le metodologie che hai studiato. Nemmeno io sono d'accordo con questo approccio, ma da quando hanno eliminato i TFA il concorso è l'unico modo di entrare stabilmente nel mondo della scuola