presa diretta "cambiamo la scuola" del 28/2/20
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presa diretta "cambiamo la scuola" del 28/2/20
Ieri presa diretta ha realizzato una puntata dedicata al mondo della scuola, dall'evocativo titolo "cambiamo la scuola". Il buon Riccardo Iacona, che pure apprezzo su altri temi, ha snocciolato tutti i luoghi comuni sulla scuola del politicamente corretto progressista e produttivista alla 3lll, che provo a riassumere:
1) alla scuola servono innovazioni didattiche, ad esempio la flipped classroom o il debate
2) la lezione frontale è un sistema vecchio e inefficace
3) serve una didattica il più possibile laboratoriale con strumenti informatici e multimediali in tutte le salse
4) l'apprendimento avviene solo facendo, "come ci dicono le neuroscienze" (frase ripetuta 5/6 volte da diversi intervistati)
5) siccome molti docenti sono poco preparati è necessaria la formazione OBBLIGATORIA per tutti (Giannini, ANP)
6) siccome molti docenti sono poco motivati sono necessari bonus premiali per chi si impegna (Giannini, ANP)
7) bisogna mettere al centro lo studente
.8.) banalità poco divisive: i docenti andrebbero pagati di più, le scuole andrebbero finanziate di più, il sistema di reclutamento non funziona la scuola deve rimanere aperta h24 a tutta la cittadinanza ecc.
9) la scuola italiana di oggi è quella della riforma gentile del 1923
10) ennesimo servizio sulla scuola finlandese, esempio di virtù didattica e pedagogica, con inquadrature di mitici laboratori, aule relax, postazioni informatiche, studenti che sorridono ecc. (peccato che ogni studente italiano costa allo Stato una piccola frazione di quanto investe lo stato finlandese sul suo omologo scandinavo)
In pratica una trasmissione che ricalca una ad una le tesi sulla scuola che hanno avuto Renzi, la confindustria, i pedagogisti ecc. Ho dovuto girare per non tirare una pantofola al televisore durante l'agiografia della scuola finlandese, ma anche l'intervista al fondatore di skuola.net è stata particolarmente irritante, con le solite accuse ai docenti di seguire vecchi schemi e impedire l'espressione e il vero apprendimento degli alunni.
Mi rendo conto di avere alcuni colleghi che non sfigurerebbero nella scuola degli anni '50, quasi sovrapponibili alla maestra Oliviero dell' "amica geniale", ma la maggior parte dei docenti si dà da fare e propone attività e didattica adeguate ai tempi in cui viviamo.
Per usare un'analogia, a me sembra che la scuola italiana sia un po' come quelle vecchie cadillac degli anni '50 che ancora circolano per le strade di Cuba, amorevolmente e poeticamente tenute insieme da meccanici e guidatori (noi docenti) in mancanza di soldi per l'acquisto di modelli meno vetusti. Insomma tutto il servizio, che fa parlare pochissimi docenti e solo del tipo "smart teacher", sembra dimenticare il fatto che se la scuola italiana regge, malgrado tutto, il principale merito va ai docenti che, con tutti i loro limiti e i loro difetti, hanno imparato a fare ogni giorno le nozze con i fichi secchi.
Mi chiedo: ma forse siamo noi docenti che sbagliamo e che ci arrocchiamo su posizioni vetuste? Soprattutto: se la proposta culturale mainstream sulla scuola è quella che ho descritto e che conosciamo bene, noi docenti che ci facciamo un mazzo così nella scuola reale, quale visione alternativa proponiamo, oltre al piagnisteo?
1) alla scuola servono innovazioni didattiche, ad esempio la flipped classroom o il debate
2) la lezione frontale è un sistema vecchio e inefficace
3) serve una didattica il più possibile laboratoriale con strumenti informatici e multimediali in tutte le salse
4) l'apprendimento avviene solo facendo, "come ci dicono le neuroscienze" (frase ripetuta 5/6 volte da diversi intervistati)
5) siccome molti docenti sono poco preparati è necessaria la formazione OBBLIGATORIA per tutti (Giannini, ANP)
6) siccome molti docenti sono poco motivati sono necessari bonus premiali per chi si impegna (Giannini, ANP)
7) bisogna mettere al centro lo studente
.8.) banalità poco divisive: i docenti andrebbero pagati di più, le scuole andrebbero finanziate di più, il sistema di reclutamento non funziona la scuola deve rimanere aperta h24 a tutta la cittadinanza ecc.
9) la scuola italiana di oggi è quella della riforma gentile del 1923
10) ennesimo servizio sulla scuola finlandese, esempio di virtù didattica e pedagogica, con inquadrature di mitici laboratori, aule relax, postazioni informatiche, studenti che sorridono ecc. (peccato che ogni studente italiano costa allo Stato una piccola frazione di quanto investe lo stato finlandese sul suo omologo scandinavo)
In pratica una trasmissione che ricalca una ad una le tesi sulla scuola che hanno avuto Renzi, la confindustria, i pedagogisti ecc. Ho dovuto girare per non tirare una pantofola al televisore durante l'agiografia della scuola finlandese, ma anche l'intervista al fondatore di skuola.net è stata particolarmente irritante, con le solite accuse ai docenti di seguire vecchi schemi e impedire l'espressione e il vero apprendimento degli alunni.
Mi rendo conto di avere alcuni colleghi che non sfigurerebbero nella scuola degli anni '50, quasi sovrapponibili alla maestra Oliviero dell' "amica geniale", ma la maggior parte dei docenti si dà da fare e propone attività e didattica adeguate ai tempi in cui viviamo.
Per usare un'analogia, a me sembra che la scuola italiana sia un po' come quelle vecchie cadillac degli anni '50 che ancora circolano per le strade di Cuba, amorevolmente e poeticamente tenute insieme da meccanici e guidatori (noi docenti) in mancanza di soldi per l'acquisto di modelli meno vetusti. Insomma tutto il servizio, che fa parlare pochissimi docenti e solo del tipo "smart teacher", sembra dimenticare il fatto che se la scuola italiana regge, malgrado tutto, il principale merito va ai docenti che, con tutti i loro limiti e i loro difetti, hanno imparato a fare ogni giorno le nozze con i fichi secchi.
Mi chiedo: ma forse siamo noi docenti che sbagliamo e che ci arrocchiamo su posizioni vetuste? Soprattutto: se la proposta culturale mainstream sulla scuola è quella che ho descritto e che conosciamo bene, noi docenti che ci facciamo un mazzo così nella scuola reale, quale visione alternativa proponiamo, oltre al piagnisteo?
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
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