Alunni disabili e didattica a distanza: help!

Buongiorno, mi sono appena iscritta al forum, anche se lo leggo quotidianamente. Avrei bisogno di confrontarmi con voi sul tema in oggetto. L'articolo apparso questa mattina su Orizzonte è un punto di partenza per sollevare il problema.. io insegno alla sec. di primo grado e mi trovo in difficoltà. Come vi state muovendo?
Non riesco ad eccedere ai contenuti dei colleghi, non so se abbiano attivato le aule virtuali, vedo solo alcuni compiti assegnati in agenda ma non ho i libri per semplificare eventuali consegne, testi, esercizi.
Assegnare lavori a caso senza conoscere l'evolversi del programma mi sembra poco proficuo. Mi riferisco a casi di sostegno di tipo cognitivo medio o di difficoltà sensoriali (es.ipovisione). Purtroppo per i casi più gravi ed eterogenei che necessitano dell'interazione continua in presenza, il diritto allo studio e all'inclusione al momento mi pare tristemente sospeso.
Grazie a chi risponderà..

Al momento ti direi ti contattare i tuoi colleghi (tramite mail o numero di cellulare) e confrontarti con loro, solo loro possono aiutarti concretamente.

Se non sei supplente appena chiamato su tali classi, fai come hai fatto da ottobre ad oggi. Non hai materiali con te? Su cosa lavoravi fino a 2 settimane fa? Siamo a Marzo. Io ho tutti i testi semplificati e i materiali che mi serviranno fino a giugno. Cerco, copio, incollo, creo pdf. Niente di così impossibile.

Io seguo dei ragazzini in due classi diverse... con i colleghi stiamo cercando di attivarci in modo univoco, ho chiesto a tutti di tenermi aggiornata sulle attività che portano avanti e a mia volta faccio gli aggiustamenti necessari con materiale che ho già o che prendo da siti dedicati, comunicando poi il tutto alla famiglia e alle educatrici territoriali che seguono i ragazzini anche a casa. Al momento abbiamo fatto via mail o telefono, e domani speriamo di definire su quale piattaforma condivisa muoverci, ma anche vie alternative dato che non è detto che tutti gli alunni possano accedere sempre ad internet...... io poi sono in due piccole scuole in paesini di campagna !

sinceramente se la disabilità è di tipo cognitivo, anche lieve, non trovo molto praticabile la tele-didattica... alle medie, poi!

Se hanno le educatrici che vanno a casa si può concordare qualcosa, altrimenti la vedo ben dura...
Che si fumano al ministero?

Con disabilità cognitiva, disturbi comportamentali, famiglie di basso profilo culturale, scarsamente digitalizzate e poco disponibili a spendere per le risorse didattiche …. è davvero dura!!! Tutti i consigli sono ben accetti. Grazie

Scuola dell'infanzia bambino autistico e didattica a distanza? Come vi state organizzando?
Ma questi sanno di cosa stanno parlando?

Per il sostegno a bambini/ragazzi gravi, temo che sarà molto molto difficile. I miei ragazzi non hanno neppure i libri di testo (troppo difficili, su consiglio delle scuole medie) e le famiglie non voglio comprare i libri adatti per loro (perché ritenuti da bimbi). A scuola, lavoro con le fotocopie di libri specialistici e di testi in adozione. Queste fotocopie sono scelte con estrema cura e poi "tagliuzzate". A casa, i genitori non sono in grado di seguirli passo passo e le educatrici fanno poche ore. Come faremo?

Io la penso come Herman. Specialmente per quanto riguarda le scuole medie.

Dovrebbero essere seguiti costantemente dai genitori, i quali peraltro spesso lavorano fuori casa. Già si fatica a tenerli occupati a scuola (per alcuni casi i compiti a casa sono chimere, mancando il sostegno familiare) figuriamoci con la didattica a distanza.
Ci saranno anche casi particolari, per i quali la relazione consolidata tra insegnante e genitore rende possibile questa sinergia, ma in generale è assurdo pensare che si possa realizzare nel giro di poche settimane di scuola chiusa.

n.b. senza considerare, poi, il ruolo principale dell'insegnante di sostegno, che dovrebbe essere quello di favorire l'inclusione dell'alunno H nel gruppo classe (piuttosto che essere un tuttologo della didattica) e che in una "classe virtuale" risulterebbe un tantino più complesso.

Condivido le vostre perplessità. Gli alunni H sono coloro che hanno le ripercussioni negative peggiori di questa assenza di scuola reale perchè hanno un rapporto necessariamente "fisico" con il docente.

già, franco. E se leggi le circolari che recitano " (...) tenendo ovviamente conto delle esigenze degli alunni Bes" ti viene anche un certo prurito di nervoso...
Prima di tutto, nel cosiddetto mondo del Bes ci ritrovi di tutto, grave, meno grave, problematiche molto differenti, e improvvisare la soluzione giusta digitale così, con un click,  anche se siamo nel bel mezzo di una emergenza sanitaria, mi pare proprio un compito da wonder woman e superman.

Ma nel decreto del governo quando si parla "di specifiche esigenze degli alunni con disabilità" ci si riferisce solo gli alunni H o anche ai BES?

"Quali sono i Bisogni Educativi Speciali
Nella pratica, i Bisogni Educativi Speciali possono essere ripartiti in tre categorie:

Disabilità (L.104/1992)
Disturbi evolutivi specifici (come DSA, deficit di attenzione e iperattività L. 53/2003 e 170/2010);
Disturbi legati a fattori socio-economici, linguistici e culturali (L. 53/2003)."

Si definiscono Bes nel complesso, dunque credo che anche nel decreto si intendano le 3 categorie.

Tuttavia ci sarebbe anche una quarta categoria, definita con DAA, che indica i disturbi "aspecifici" dell’apprendimento.

"I DAA indicano la presenza di difficoltà di apprendimento che emergono perché legate a cause diverse, per esempio:

- capacità cognitive ridotte di grado diverso e perciò legate a difficoltà di apprendimento diverse, come può verificarsi per esempio in alcuni casi di autismo
- patologie e sindromi diverse, di tipo neurologico o organico, sensoriale (sordità o ipovisione), genetiche come la Sindrome di Down, di Williams e X-Fragile, a volte presenti insieme a capacità cognitive ridotte
- altri disturbi di tipo psicologico"

[quote="Davide"]Se non sei supplente appena chiamato su tali classi, fai come hai fatto da ottobre ad oggi. Non hai materiali con te? Su cosa lavoravi fino a 2 settimane fa? Siamo a Marzo. Io ho tutti i testi semplificati e i materiali che mi serviranno fino a giugno. Cerco, copio, incollo, creo pdf. Niente di così impossibile.[/quote]
15 anni come docente di sostegno. Mai avuto un libro di testo. ho sempre lavorato con i libri dei ragazzi o dei colleghi facendomi foto e fotocopie perché i rappresentanti Si rifiutano di darmeli. ho lo stesso problema della collega

Una delle mie alunne ha difficoltà proprio nel versante comportamentale, della gestione dell'emozioni, della rabbia, della violenza... Insomma il suo problema sono le relazioni interpersonali. Come posso intervenire tramite PC? (Essendo poi lei isolata come immagino gli altri bambini in questo momento).

Un altro bambino ha un ritardo cognitivo e i genitori ancora non accettano un programma veramente semplificato rispetto a quello della classe, non so come potrebbero accettare delle schede solo per lui (che sicuramente gli proporranno oltre a quelle assegnate per tutti).

Non solo ma avevo lasciato tutti gli appunti a scuola e adesso non so se il mio plesso, che è una sede distaccata sarà Aperto lunedì.

[quote="franco71"]Ma nel decreto del governo quando si parla "di specifiche esigenze degli alunni con disabilità" ci si riferisce solo gli alunni H o anche ai BES?[/quote]
Alunni H, si parla infatti di disabilità.

Per la cronaca ho telefonato a tutti i colleghi per farmi dare il codice dell'ebook. Alcuni testi sono datati per cui è possibile scaricare solamente degli approfondimenti o video lezioni di cui non me ne faccio nulla. altre case editrici invece mi hanno consentito la registrazione Ma potrò accedere solo tra una settimana perché il rappresentante deve accertarsi che io sia veramente un insegnante. Lavorerò con le foto che mi hanno mandato i docenti e poi chiederò il risarcimento perché sarò completamente cieca tra 10 giorni

Buongiorno colleghi, ho letto con molto interesse i vostri interventi. Ho il problema dei libri perché i rappresentanti non li lasciano ai doc. di sostegno e quindi lavoro a scuola con quelli dei colleghi e dei ragazzi. Ma al di là del materiale che in qualche modo si recupera telematicamente anche tramite i colleghi, il problema rimane. A parte prendere contatti con i genitori e rendermi disponibile dicendo di segnalarmi necessità didattiche e dare qualche loro qualche consegna e indicazione di lavoro... per il resto questi ragazzini pagano un prezzo più caro e non essendo autonomi in toto hanno bisogno di un adulto competente che li segua (poi i casi sono mille mila e tutti diversi per patologia e contesto familiare). Come qualcuno di voi ha sottolineato, noi ins. di sostegno ci occupiamo in primis dell'inclusione e a distanza è una contraddizione...

----Come posso intervenire tramite PC? (Essendo poi lei isolata come immagino gli altri bambini in questo momento).-----
non lo dare troppo per scontato. qui da me purtroppo gli isolati veri sono pochi, pochissimi.
gli altri son tutti al parco belli ammassati.

Ciao Venturina,

potresti:
1) chiedere ai colleghi di inserirti nelle classi virtuali come “allieva”, così vedi il materiale e puoi semplificarlo.
2) chiedere i libri ai genitori del tuo allievo e attivare la versione digitale (oppure chiedi ai rappresentanti di inviarti almeno la versione digitale).
3) organizzare delle mini-videoconferenze (tramite skype ad esempio, oppure tramite la piattaforma della tua scuola) con il tuo allievo per parlare degli appunti, gratificarlo per l’impegno. Se funziona, potresti organizzare delle mini-conferenze con i compagni e chiedere a tutti di spiegare un mini-argomento.
4) chiedere la collaborazione dei docenti curricolari e del DS...

ovviamente senza troppo stress!!

[quote="carla75"][quote="Davide"]Se non sei supplente appena chiamato su tali classi, fai come hai fatto da ottobre ad oggi. Non hai materiali con te? Su cosa lavoravi fino a 2 settimane fa? Siamo a Marzo. Io ho tutti i testi semplificati e i materiali che mi serviranno fino a giugno. Cerco, copio, incollo, creo pdf. Niente di così impossibile.[/quote]
15 anni come docente di sostegno. Mai avuto un libro di testo. ho sempre lavorato con i libri dei ragazzi o dei colleghi facendomi foto e fotocopie perché i rappresentanti Si rifiutano di darmeli. ho lo stesso problema della collega[/quote]

Insegno una materia curricolare, ho chiesto una copia del libro di testo, cd e correttore per l’insegnante di sostegno e non ci sono stati problemi. Capisco perchè aveva quasi le lacrime agli occhi. Forse il dipartimento di sostegno dovrebbe richiedere, tramite il DS, i testi per i docenti, altrimenti può diventare frustrante.

Sono arrivate nuove indicazioni dal ministero. "Va infatti rilevato (e ciò vale anche per i servizi all’infanzia) come i nostri bambini e le nostre bambine patiscano abitudini di vita stravolte e l’assenza della dimensione comunitaria e relazionale del gruppo classe. Anche le più semplici forme di contatto sono da raccomandare vivamente. E ciò riguarda l’intero gruppo classe, la cui dimensione inclusiva va, per quanto possibile mantenuta, anche con riguardo agli alunni con Bisogni educativi speciali."
Come si traduce ciò in modo operativo? Dobbiamo fare le videochiamate così i bambini si sentono in una dimensione comunitaria? Dobbiamo creare classi virtuali?

[quote="sempreconfusa1"]

Tuttavia ci sarebbe anche una quarta categoria, definita con DAA, che indica i disturbi "aspecifici" dell’apprendimento.

"I DAA indicano la presenza di difficoltà di apprendimento che emergono perché legate a cause diverse, per esempio:

- capacità cognitive ridotte di grado diverso e perciò legate a difficoltà di apprendimento diverse, come può verificarsi per esempio in alcuni casi di autismo
- patologie e sindromi diverse, di tipo neurologico o organico, sensoriale (sordità o ipovisione), genetiche come la Sindrome di Down, di Williams e X-Fragile, a volte presenti insieme a capacità cognitive ridotte
- altri disturbi di tipo psicologico"[/quote]

Ah, e per questi c'era da inventare una nuova categoria a parte?

Per un ragazzo down, autistico, cieco, sordo o con ritardo mentale, non sarebbe già prevista la certificazione di disabilità e relativo sostegno?